roma santa e dannata - docu dago marco giusti

“IL POTERE È A ROMA E RIMANE UN QUALCOSA DI INDECIFRABILE PER TUTTI QUELLI CHE ARRIVANO DA FUORI” - DAGO RACCONTA A "NON È UN PAESE PER GIOVANI" SU RADIO2 IL SUO DOCU-FILM “ROMA SANTA E DANNATA”: “IL VERO POTERE NON È QUELLO VISIBILE SUI GIORNALI O NEI TALK: QUELLI CHE VEDI SONO I BURATTINI, POI CI SONO I BURATTINAI. QUANDO I BURATTINI VENGONO ACCECATI DALLA SETE DEL POTERE, SCOMPAIONO. CHIUNQUE PROVA A METTERSI DA SOLO AL COMANDO FINISCE IN UNA PATTUMIERA” – L’ANIMA DANNATA DI ROMA BY NIGHT, IL FUNERALE COME “EVENTO PIÙ VIVO” E…

ROMA SANTA E DANNATA - TRAILER

 

 

L'INTERVISTA DI DAGO

https://www.raiplaysound.it/audio/2023/10/Non-e-un-Paese-per-Giovani-del-24102023-0d5de946-8443-47ae-b20b-84fd09585062.html

 

Da "Non è un paese per Giovani" 

 

ROMA SANTA E DANNATA - LOCANDINA

Roberto D'Agostino a NPG su Radio2: "A Roma le anime santa e dannata vanno a braccetto, ci sono il diavolo e l'acqua santa ma non sono l'uno contro l'altro, sono alleati. L'evento più vivo in città è il funerale, momento in cui si parla, si prendono appuntamenti, si rinsaldano i rapporti. Chiunque prova a mettersi da solo al comando finisce in una pattumiera, il vero potere è invisibile, vediamo solo i burattini".

 

Roberto D'Agostino è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del programma "Non è un Paese per Giovani", condotto da Tommaso Labate e Massimo Cercelli, in onda dal lunedì al venerdì dalle 12 alle 13.30.

 

roma santa e dannata foto di massimo sestini per oggi 3

Il creatore di Dagospia ha parlato del suo viaggio notturno per le vie di Roma nel docu-film 'Roma santa e dannata': "Questa città è come una sedia elettrica, non è possibile metterla in mano a gente che viene da Rimini o da Napoli. E' molto difficile trovare l'essenza di Roma. La particolarità di questa città è che le sue anime santa e dannata vanno a braccetto. A Roma c'è il diavolo e l'acqua santa e non sono uno contro l'altro, sono alleati. La parte più bella del giorno a Roma è la notte. Quando arrivano le tenebre si inizia a vivere un'altra città".

 

Ancora D'Agostino: "A Roma l'evento più vivo è il funerale. Un momento in cui tutti i vari gruppi, le varie consorterie, le varie logge, tra virgolette, rendono omaggio al caduto, al caro estinto, ma allo stesso tempo è un momento in cui si rinsaldano i rapporti. La gente va al funerale perché deve parlare, prendere appuntamento, anche questo aspetto dimostra come è fatta questa città. Chiunque prova a mettersi da solo al comando finisce in una pattumiera. Roma ha più di venti circoli, non esiste una realtà simile in nessuna città del mondo.

 

roma santa e dannata foto di massimo sestini per oggi 1

Ogni circolo è una sorta di gruppo che si connette, ha rapporti, affari. Ognuno può contare sull'altro. Il potere è a Roma, sul potere mi dilungo un po', perché capire il potere rimane un qualcosa di indecifrabile per tutti quelli che arrivano da fuori. Il vero potere non è quello visibile sui giornali o nei talk televisivi, il potere è sotto. Quelli che vedi sono i burattini, poi ci sono i burattinai. Quando i burattini vengono accecati dalla sete del potere, a quel punto zac, si tagliano, scompaiono. Il conflitto con la città è continuo, non riescono a comprendere qual è lo spirito della città".

roma santa e dannata 5

 

D'Agostino ha parlato anche della vita notturna di Roma: "Attraverso Ceccherini racconto un provinciale che colpito dal successo arriva a Roma pieno di soldi e si trova stritolato, talmente a pezzi che alla fine gli tocca rivolgersi a un analista, che dopo la seduta gli chiede di poter andare con lui nei locali. Roma è ben rappresentata dall'opera maestosa del Bernini, quella sorta di abbraccio. Accetta tutti, chiunque viene, sa digerire e metabolizzare chiunque".

roma santa e dannata foto di massimo sestini per oggi 2dago roma santa e dannata. 1dago e marco giusti roma santa e dannata marco giusti e dago roma santa e dannata. dago marco giusti carlo verdone roma santa e dannataroma santa e dannata 3dago e marco giusti con sandra milo roma santa e dannata. giorgio assumma dago marco giusti roma santa e dannata. dago roma santa e dannata. 2. sandra milo roma santa e dannata vera gemma roma santa e dannata dago sul set di roma santa e dannata a piazza del popolo vladimir luxuria roma santa e dannata marco giusti sul set di roma santa e dannata roma santa e dannata 1marco giusti e dago roma santa e dannatadaniele cipri sul set di roma santa e dannata. massimo ceccherini roma santa e dannata giorgio assumma in roma santa e dannata roma santa e dannata 2roma santa e dannata dago roma santa e dannata marco giusti e dago con vladimir luxuria roma e santa e dannata roma santa e dannata 6marco giusti e dago roma santa e dannata daniele cipri sul set di roma santa e dannata. 43dago e marco giusti roma santa e dannata. roma santa e dannata 7dago e marco giusti set di roma santa e dannata marco giusti e dago roma santa e dannata. 2massimo ceccherini roma santa e dannata marco giusti e sandra milo roma santa e dannata giorgio assumma sul set di roma santa e dannata roma santa e dannata 4dago e sandra milo roma santa e dannata. marco giusti sul set di roma santa e dannata

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…