david parenzo

VIDEO! - DAVID PARENZO AMMETTE L’ERRORE E FA MEA CULPA PER AVER ATTRIBUITO A GIORGIA MELONI UNA FRASE DI CONTE E DI MAIO: “MA NON SI E’ TRATTATO DI MANOMISSIONE” - FILIPPO FACCI: “DAVID, NON SEI RECUPERABILE. SEI PASSATO DA RABDOMANTE E INFANT-PRODIGE DEL GIORNALISMO TRASH A UNA FUNZIONE DI PETULANTE MAESTRINO DEL CORRETTISMO, UNA MACCHIETTA DEL TRASH-CHIC, SCONTATO SPREGIATORE E INFATICABILE LECCHINO. DUE COSE TI HANNO CONDIZIONATO: UNA È UN CONFORMISMO ALL'ITALIANA, LA SECONDA PRESTO CONDURRÀ IL TG3…” (IL RIFERIMENTO ALLA MOGLIE, NATANIA ZEVI)

MELONI/PARENZO GATE: ECCO COME STANNO LE COSE!

 

CHE FIGURA: PARENZO SBUGIARDATO DALLA MELONI

Filippo Facci per “Libero quotidiano”

FILIPPO FACCI

 

Caro David, quando capirai che questo è l' articolo di un amico sarà troppo tardi.

Anzi è già troppo tardi, sono io che me la sto raccontando: non sei recuperabile, perché sei passato da rabdomante e infant-prodige del giornalismo trash - ai tempi di Telelombardia, quando ti evitavo come la peste - a una funzione di improbabile e petulante maestrino del correttismo, una macchietta del trash-chic, uno scontato spregiatore di x e un infaticabile lecchino di y, un finto puro epurato dall' immagine che non sai di riflettere.

 

giorgia meloni

Due cose ti hanno condizionato, a mio parere: una è un conformismo all' italiana di vecchia data, la seconda presto condurrà il Tg3. Ma così stiamo annoiando il lettore: prima la cronaca, il pretesto. Allora. Mercoledì sera tu e Luca Telese stavate conducendo In Onda su La7 (a proposito, ma che te sei magnato?) e l'ospite era Giorgia Meloni di Fratelli d' Italia, anzi di «Manganelli d' Italia», come dici spesso anche alla radiofonica «Zanzara» (con Cruciani) nel tuo refrain contro il razzismo e il fascismo e la Lega e i grillini eccetera, roba che ti caratterizza prevedibilmente ormai da troppo tempo; prima ancora che apri bocca, infatti, si sa già che cosa dirai o urlerai o additerai, il tutto in un casino di interruzioni e slogan e soperchierie che sono tuo marchio di fabbrica, e lo sai.

DAVID PARENZO

 

È brutto da dire, ma tra le ragioni del tuo «successo» ci sono queste cose. Ma dicevamo. Giorgia Meloni ha citato un tuo libro intitolato «Falsari», uscito ad aprile scorso, e ti ha palesemente subito innervosito perché già sapevi dove andava a parare.

 

IL POST DI GIORGIA MELONI CONTRO DAVID PARENZO

Per farla breve: ha detto che «Falsari» è in realtà un libro autobiografico (migliore battuta della serata) e ha cercato di dimostrarlo purtroppo credibilmente. La sua versione: il 27 agosto 2018 la Meloni aveva postato su Facebook che «Conte e Di Maio parlano come Renzi: "Se gli immigrati che arrivano in Italia non saranno distribuiti in Europa, allora taglieremo i fondi alla Ue". Ma la soluzione all' invasione dell' Italia non è far invadere l' intera Europa, perché un miliardo di africani non ci stanno in Italia, come non ci stanno in Europa. Basta perdere tempo. L'unica soluzione è il blocco navale. Gli immigrati qui non ci devono arrivare».

 

david parenzo foto di bacco

OSSESSIONE TRIBUNALE

Questo il post. Parenzo, racconta la Meloni, a quanto pare l' ha preso e, nel libro, a pagina 107, ha riportato un taglia e cuci che attribuisce alla Meloni la frase che lei stessa aveva citato per criticarla. Aggiungendo, Parenzo, nel libro: «Minacciare, come fa la Meloni, di tagliare i soldi che diamo alla Ue, è pura follia». E infatti lei non l' ha detto - precisa la Meloni - perché semmai è il Pd a ripeterlo sempre. Il paradosso è che durante la serata l' aveva ripetuto anche Parenzo.

 

Ora: non è difficile verificare se il falso spiegato dalla Meloni sia tale (e se Parenzo sia il vero falsario) e però, fingendo di voler giudicare anche solo a pelle - conosco entrambi abbastanza bene - penso che abbiano creduto alla Meloni quasi tutti, e tu, David, sai anche questo.

 

david parenzo nathania zevi foto di bacco

Ma in ogni caso è la tua reazione ad averti condannato prima di altro. Rivolto alla Meloni, hai obiettato: «Non le rispondo nel merito perché non voglio usare la mia trasmissione », la dimostrazione del falso «la faccia in tribunale la faccia in tribunale la faccia in tribunale la faccia in tribunale la faccia in tribunale la faccia in tribunale la faccia in tribunale la faccia in tribunale la faccia in tribunale la faccia in tribunale la faccia in tribunale in tribunale in tribunale in tribunale in tribunale in tribunale in tribunale».

 

Sedici volte. In circa due minuti. David, ma che tribunale e tribunale? Ma che è? La Meloni mica ti ha accusato di averle rigato la macchina, non era mica una cosa vostra da risolvere a carte bollate: l' argomento era al centro della trasmissione e l' avevi appena piazzato tu, benché lei fosse stra-preparata ad afferrarlo dopo che tu l' avevi lanciato dal trampolino. In gioco era la buona fede o la cialtroneria di uno o dell' altra sul tema discusso in quel momento: e perché accidenti se ne dovrebbe discutere in tribunale? Ma poi: che cos' è 'sta mania del tribunale?

nathania zevi david parenzo annalisa bruchi

 

POSIZIONAMENTI

Una volta non la pensavi così, non avevi questo vezzo ora comune - in un certo ambiente - di giudizializzare tutto, mettere nelle mani di un giudice o giudicessa (una che ha fatto i corsi con Bellomo, magari) anche la verità più dimostrabile, la propria onorabilità, dignità, professionalità. La Meloni non ti ha querelato: ringraziala, visto che di norma passiamo il tempo a lagnarci delle querele e degli attentati alla libertà d' informazione. Poi un consiglio non richiesto: torna a fare il giornalista.

DAVID PARENZO BECCATO A RIDERE DURANTE UN SERVIZIO SUL DRAMMA DI GENOVA

 

Torna a fare domande, semplici domande per ottenere risposte che non conosci anziché cercare, per scandalizzarti, risposte che già conosci da immolare ai tuoi pregiudizi.

«Ma allora Lei è d' accordo con Serraj», «ma anche Putin ha fatto questo», più altre lezioni di geopolitica tipo «ci dovrebbero essere delle sanzioni per».

 

Oh Parenzo, senti, forse non è troppo tardi per farti capire che a nessuno frega un cazzo di opinioni che non sono opinioni, ma posizionamenti: neanche a quell' intellighenzia (scusa il termine, non me ne viene un altro) che hai cercato per la presentazione dei tuoi libri. Mario Monti, Emma Bonino, Giuliano Ferrara, per dire. Non gliene frega un cazzo a loro. Figurati a noi. Dài retta, torna al vecchio mestiere, David, che non lo fa quasi più nessuno.

DAVID PARENZO

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)