paolo del debbio luana borgia giorgia meloni

TE LO DO' IO DEL DEBBIO! - IL RITRATTONE AL VELENO DI PINO CORRIAS: DA SEMINARISTA ALL'EX PORNOSTAR LUANA BORGIA ("TROMBAVA DA DIO, ERA UN SUPERDOTATO"), DAL MATRIMONIO CON L'ASSISTENTE DI CONFALONIERI, GINA NIERI, CHE È STATA L'ASCENSORE AL BERLUSCONISMO, PER FINIRE ALLA CORTE DI  GIORGIA MELONI – TRA UN SEGNO DELLA CROCE E UNA MILIONATA DI INGAGGIO ANNUALEAIZZARE RANCORI SOCIALI È LA SUA PERSONALE MISSIONE E MINIERA D’ASCOLTI. CHE HANNO FINITO PER TRASFORMARLO IN UN SATANASSO DEL MONOSCOPIO: “AGGIUSTATE IL VOLUME, NON SENTO UN CAZZO!”

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/ldquo-paolo-debbio-trombava-dio-era-superdotato-rdquo-ndash-377751.htm

 

Articolo di Pino Corrias per “Il Fatto Quotidiano” - pubblicato 20 ottobre 2024 - Estratti

 

paolo del debbio - illustrazione di Francesco Federighi

Il tono è quello del taxi driver De Niro davanti allo specchio: “Ehi! Voglio dire all’assistente di studio che se continua a rompermi i coglioni con i suoi cartelli, mi alzo e vengo lì! È chiaro?”. Ma chi è ’sto buzzurrone in diretta tv? Un pazzo fuori dai gangheri che su Retequattro si crede Del Debbio? Oppure è un Del Debbio che è diventato matto? Ma sì. 

 

Al netto del capello phonato, della barba sfatta, del vestito affittato per officiare in pubblico la Prima Comunione con la Meloni e il popolo sovrano, è proprio lui, Paolino Del Debbio da Lucca, che da ragazzo dell’altro secolo doveva fare il prete, in seminario a 16 anni, per poi trasvolare verso gli studi di Filosofia alla Pontificia, pregando e strascicando i piedi tra la Toscana anarchica, la sua copertura, e la Città santa del potere, la sua destinazione. (…) 

 

Pescato, intorno ai trent’anni, dal dottor Berlusconi Silvio che lo sceglie dal mazzo aziendale, spremuto in teologia fino a rendere compatibile le virtù cardinali con lo sterco del demonio e le soubrette, buttato prima in politica, poi nella cattiva televisione, che dentro al santuario di Arcore stavano diventando la stessa cosa. Era il mitico anno 1993. Racconterà: “Un giorno il Dottore mi disse ‘sto per fondare un partito. E siccome vincerò le elezioni, mi servirebbe un programma. Ti metti là e me lo scrivi’”.

IL PACCO DI PAOLO DEL DEBBIO

 

Tale fu l’emozione che, uscito stordito da Arcore, il neofita Del Debbio guidò talmente tanto “che mi ritrovai a Torino”. (…) Quando s’è scocciato di frequentare “la scuola dei deboli”, si è trasferito in quella di Sant’Agostino che lo ha condotto al matrimonio con Gina Nieri, famiglia d’alto lignaggio di Lucca, manager della emergente Fininvest, che è stata la diagonale del suo ascensore sociale, poveri bye bye.

 

A quel tempo serviva da assistente di Fedele Confalonieri, ammirava Martelli, votava Craxi e qualche volta i Radicali che si portano con tutto. Si vantava di dirsi liberal e liberale, nonostante gli inchini al più agguerrito tra i monopolisti in circolazione.

 

Ma ora che l’età si è di molto allargata, il danno degli infiniti signorsì gli hanno piegato la schiena e l’umore, voltando le sue radici di devozione populista nella quotidiana ginnastica di insolenze che fanno ridere i suoi ospiti, specialmente quelli della sinistra più sciocca, che corre contenta a fare da pietanza alla sua cena mediatica intitolata ''4 di sera'', dove gli ingredienti vengono scottati sulla brace della cronaca voltata in politica: crimini di strada, invasione dei migranti, sicurezza nelle periferie, emergenza scippi, emergenza risse, emergenza movida. 

GIORGIA MELONI INTERVISTATA DA Paolo Del Debbio a Dritto e Rovescio

 

Fino al capolavoro della sua personale Opera Rom, anno 2023, sei ore di televisione in cinque puntate di Diritto e rovescio, dedicate alle borseggiatrici, le famigerate streghe della metropolitana, come fossero anche loro emergenza nazionale, non il narcotraffico, non la mafia del suo amico Dell’Utri, meno che mai la corruzione delle élite. E guai a dissentire: “Chi pensa che le borseggiatrici non siano un problema, è pregato di andare a abitare vicino a un campo Rom”.

 

 

gina nieri con l''ex marito paolo del debbio

Aizzare rancori sociali è la sua personale missione e miniera d’ascolti. Che hanno finito per trasformarlo in un Satanasso del monoscopio, nonostante le scenografiche burbanze da parroco d’oratorio: “Aggiustate il volume, non sento un cazzo!”. 

 

“Se vi sovrapponete vi tolgo il microfono, siete avvertiti”. Che hanno alimentato l’equivoco buonista di considerarlo un Mario Giordano di gomma piuma. O a volte un Gianfranco Funari con la mandibola e le narici scariche. In realtà la sua catechesi serale è un’aggravante: sa quel che fa e fa quel che dice, esplorare la società liquida, tuffandosi nei suoi liquami, per poi incassare, tra un segno della croce e l’altro, la sua milionata di ingaggio annuale.

 

luana borgia

Se la merita, visti gli incassi di ascolto che in apparenza fa con la mano sinistra in tasca, arrivando in studio un minuto prima della messa in onda. “È pronto il copione?” Si siede là in fondo sul gradino, accende il mezzo toscano, legge anzi, leggiucchia, si stufa, ha fretta, dice “Embè, cominciamo?”.

 

La formazione della squadra è fissa e collaudata: un paio di bamba comunisti a far da esca, “certo che ci vuole la patrimoniale!”, un Capezzone illividito che strilla “Zitto tu, antisemita!”, un Belpietro che furoreggia contro “la dittatura dei vaccini” e un Sallusti contro quella “delle toghe rosse”. Più la trattoria o la piazza in collegamento a dare fiato alla vox populi, vox dei, che strilla: “Ma cosa ce ne frega a noi della Palestina?!”. Giusto, bombardiamo le borseggiatrici.

 

(..)

 

 

 

del debbio confalonieri 2891

Del Debbio, da antico seminarista, fa finta di credere a tutto. Persino a Giorgia Meloni, nuova titolare del potere, per la quale allestisce un’intervista in versione televendita alla Emilio Fede. Nel frattempo e per non sbagliare si dichiara “anarchico con voglia di assoluto”.

 

In realtà lavora, come sempre, alle strette dipendenze degli eredi, Pier Silvio & Marina, che vogliono coltivare il brivido di un nuovo centro – sempre più lontano dalla Lega di Salvini – che coniughi la destra e i diritti, lo Stato securitario con l’amore fluido, il privilegio dei ricchi, ma con tanta compassione per la povertà.

pino corrias micol veller foto di bacco

confalonieri del debbio2943SILVIO BERLUSCONI QUINTA COLONNA PAOLO DEL DEBBIO

del debbiovincenzo de luca del debbioPAOLO DEL DEBBIO luana borgia 1luana borgia 12luana borgia 15luana borgia 4luana borgia 14LUANA BORGIA E PADRE FEDELE - FRANCESCO BISCEGLIAdel debbio e immigrato indiano

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...