lella orchestraccia

TE LA RICORDI LELLA? IL FEMMINICIDIO IN MUSICA NON SE L'È INVENTATO JUNIOR CALLY, E SE LO CANTA PAOLA TURCI E LO INTERPRETA VANESSA INCONTRADA NESSUNO S'INDIGNA (E MENO MALE) - DAVIDE DESARIO: ''LA CANZONE ROMANA, CANTATA DA LANDO FIORINI E SCRITTA DA EDOARDO DE ANGELIS, AUTORE DI DALLA, DE GREGORI MINGHI, RACCONTA L'UCCISIONE VIOLENTA DI UNA DONNA. SUL RAPPER DI FOCENE È PIOMBATO UN IPOCRITA PENSIERO COMUNE CHE…''

 

Davide Desario per www.leggo.it

 

vanessa incontrada lella

“Tu nun ce crederai nun ciò più visto. L’ho presa ar collo e nun me so’ fermato. Che quann’è annata a tera senza fiato... Ner cielo da ‘no squarcio er sole è uscito. E io la sotterravo co’ ‘ste mano. Attento a nun sporcamme sur vestito. Me ne so’ annato senza guarda’ ‘ndietro. Nun ciò rimorsi e mo’ ce torno pure. Ma nun ce penso a chi ce sta la’ sotto. Io ce ritorno solo a guarda’ er mare.

E te lo vojo di’ che so’ stato io. E so’ quattr’anni che me tengo ‘sto segreto. E te lo vojo di’ ma nun lo fa sape’. Nun lo di’ a nessuno tiettelo pe’ te.”

 

È un rap di Junior Cally? Macché. È il testo di Lella (RCA 1970), uno dei brani della tradizione della musica italiana. Canzone scritta da Edoardo De Angelis (autore per tanti grandi cantanti come Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Amedeo Minghi) e cantata tra gli altri da Lando Fiorini, Antonello Venditti, i Vianella e Paola Turci.

elda alvigini

Il testo di Lella racconta di un femminicidio. L'uccisione violentissima di una donna, la moje de Proietti er cravattaro, che voleva interrompere una relazione. E tutti l'hanno sempre apprezzata.

 

Ecco credo che oggi su Junior Cally, invece, ci sia un ipocrita pensiero comune che, infatti, compatta donne del Pd e Matteo Salvini, esponenti di Fratelli d'Italia e soubrette scartate dal cast di Sanremo, chi ce l'ha con l'ad della Rai Fabrizio Salini e chi con Amadeus, fino addirittura al Consiglio del X municipio di Roma (quello di Ostia e Acilia, in mano ai Cinque Stelle, che forse avrebbe cose ben più importanti di cui occuparsi invece di cercare la ribalta sanremese).

 

Un mainstream senza analisi che, tra l'altro, se la prende con una canzone, Strega che nulla ha a che vedere con quella in gara a Sanremo 2020.

edoardo leo lella

Il pezzo presentato al Festival, infatti, si intitola No, grazie ed è un testo antipopulista, antipensiero dell'italiano medio. Appunto.

 

Mi chiedo, ma qualcuno l'ha letto tutto il testo della canzone incriminata (pubblicata su Youtube 3 anni fa con oltre 5 milioni di views) di Junior Cally o lo attacchiamo soltanto perché è un rapper tatuato di Focene? Ora, se si decide che una rappresentazione, che sia musica, film, fotografia, teatro, debba essere per forza autobiografica, dobbiamo mettere al bando anche maestri come Stanley Kubrick per Arancia Meccanica e Lolita, Quentin Tarantino per i suoi film splatter.

ambra angiolini lella

 

La canzone sotto accusa di Junior Cally non dipinge altro che i nostri tempi. Con l'escalation di violenza e sesso da parte di ragazzi (magari come le figlie e i figli di qualcuno di noi) che per un like o una story su instagram insieme a un rapper sono disposti a qualsiasi cosa.

Leggete. Informatevi su cosa è il rap. Fate confronti. E soprattutto fate pensieri vostri e non ripetete quelli sentiti da altri.

 

Qualcuno, come L'Orchestraccia (band romana composta da cantanti e attori famosi), con intelligenza ha voluto ricantare Lella facendone un provocatorio manifesto, con tanto di video interpretato da attrici come Ambra e Incontrada, contro il femminicidio.

Ma ci vuole testa. Ci vuole senso critico. Ci vuole un po' più di tempo per soffermarsi sulle cose rispetto a un condividi e a un retweet che molto spesso sono più violenti di un rapper del 2020. Altrimenti... No, grazie.

 

davide.desario@leggo.it

 

davide desariodavide desario junior callyJUNIOR CALLY CON AMADEUSjunior callyjunior cally 2junior cally 3junior cally

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…