gabriel garko

DIACO METTE GARKO SUL LETTINO DELL'ANALISTA: ''SONO NARCISISTA MA NON SOPPORTO GLI SPECCHI. DA PICCOLO MI DICEVANO CHE SE CI PASSI DAVANTI, DI NOTTE SI MANIFESTA IL DIAVOLO!'' - VIVE IN CAMPAGNA TRA CAVALLI E AMICI, ''POCHISSIMI, CHE MI PORTO DALL'ADOLESCENZA. GARKO SEMBRA IL COGNOME DI UN PRODUTTORE PORNO? ECCO COME È NATO IL MIO PSEUDONIMO, CHE ORA È DIVENTATO IL MIO NOME PURE ALL'ANAGRAFE''

pierluigi diaco

Pierluigi Diaco per ''Oggi''

 

Prima di incontrarlo, pensavo che la noia avrebbe regnato sovrana per tutta l’intervista. Credevo che volesse convincermi della bontà del suo attuale impegno teatrale, ennesima tappa di un nuovo voltapagina professionale. Mi ero illuso di potermela cavare girando intorno al suo brand: Garko il bello, il narciso, il re delle fiction Mediaset, il seduttore che non morde, ma buca lo schermo.

 

gabriel garko e ugo pagliai

Avevo anche pensato di rinunciare alla conversazione: che cosa dovrà mai raccontare? Poi, mio malgrado, ho deciso di studiare il tono della sua voce (deformazione professionale, nasco radiofonico) e ho compreso che il confine tra verità e plateali bugie, tra persona e personaggio, tra l’uomo che è diventato e l’icona che di se stesso ha costruito, oltre che essere labile, poteva diventare il luogo ideale da attraversare insieme per capire se Garko ci è o ci fa.

 

GABRIEL GARKO A SANREMO

È talmente “posseduto” dal suo personaggio che adesso si chiama Gabriel Garko, suo nome d’arte, anche per l’anagrafe.

(ride) «Gabriel è sempre stato anche il mio secondo nome».

 

Sì, però lei è nato Dario Oliviero.

«Guardi che sono sempre io».

 

Sì, però il suo io più profondo ha preferito Gabriel Garko.

GABRIEL GARKO IN SENSO 45

«Dario era un nome che non mi stava più addosso. Ho trent’anni di carriera alle spalle e tutti mi conoscono come Gabriel. In aeroporto, negli uffici pubblici, mi riconoscono col nome d’arte. Per facilitare le cose, ho cambiato anche la mia anagrafe».

 

Ma Garko suona come il cognome di un produttore di film porno degli Anni 70…

gabriel garko

(ride) «Lei dice? Vuole sapere come nasce questo cognome?».

 

Prego, non vedevo l’ora.

«In un ristorante. Ero con amici. Si erano proposti di aiutarmi a trovare un cognome d’arte adatto alla mia personalità. Ho raccontato che la mia nonna materna di cognome faceva Garkios e abbiamo convenuto che poteva funzionare. Lo abbiamo trasformato in Garko. È stata un’intuizione nata per gioco».

 

gabriel garko adua del vesco

Povero Dario! Che ricordo ha di lui?

«La mia gioventù, i miei anni di studi scolastici. Un periodo bello e spensierato. Mi ricordo le giornate passate con gli amici: i sogni, le speranze, l’assenza di problemi e pensieri negativi».

 

A scuola sarà stato un piccolo lord.

eva grimaldi gabriel garko

«Si sbaglia, andavo malissimo. Se l’insegnante aveva la capacità di coinvolgermi nella sua materia, ascoltavo.

Altrimenti, pensavo ad altro».

 

È cresciuto a Settimo Torinese. Le stava stretta la provincia?

«Per nulla. Infatti ho scelto di non abitare a Roma, ma nelle vicinanze. Mi piacciono i luoghi piccoli, raccolti, riservati. La dinamica della provincia è intima e mi assomiglia di più. Mi appassionano i rumori della natura».

 

GARKO ARCURI

Perché non è tornato ad abitare nei suoi luoghi di origine?

«Il lavoro, gli impegni e tutta la mia vita professionale è legata a Roma».

 

In gioventù cosa le rimproveravano più spesso in famiglia?

adua del vesco non e stato mio figlio

«Le mie fughe. Prendevo un treno per fuggire a Roma. Volevo fare il cinema, desideravo diventare un attore e a Settimo Torinese non era possibile. Partivo per farmi conoscere dalle agenzie, dai casting e dagli addetti ai lavori».

 

Insomma, ci tiene a ribadire che ha fatto la gavetta anche lei.

gabriel garko

«Certo. E a differenza di oggi, mi faccia aggiungere: nel 2017, se hai talento, puoi farti conoscere anche attraverso il web, ai miei tempi valeva il rapporto diretto. Dovevi sbatterti per conoscere persone e situazioni che ti potessero mettere in relazione con il mondo che ambivi a frequentare. Sono stati anni difficili, ma entusiasmanti».

 

Avrebbe lavorato come attore anche se non fosse stato così brutto?

gabriel garko bette midler

«Brutto?».

 

Non vorrà dire che si sente bello. (ride)

«Mi sta provocando? Vuole dire che non mi trova bello?».

 

Voglio dire che la sua bellezza è la cosa più noiosa che la riguarda.

«Guardi che della mia bellezza ne parlano gli altri. Sono gli altri che la considerano la mia più convincente chiave comunicativa. Io sono soprattutto altro e come tutte le persone ho un mondo interiore che credo sia molto più bello e ricco della mia fisicità».

 

Garko complessato, no.

gabriel garko

«Ma non sono un complessato, solo che anche io credo di avere dei difetti».

 

Cosa non le piace del suo corpo?

«Gli occhi».     

 

Mente.

«No, glielo giuro. Non mi piacciono i miei occhi. Non parlo del colore, ma della forma. Del resto non posso dire nulla. Sono consapevole di essere un bel ragazzo e sono ancora più conscio che, se non avessi avuto questo aspetto, non avrei mai raggiunto i traguardi professionali che oggi posso vantare».

gabriel garko onore e rispetto

 

A inizio carriera, ha lavorato con Ozpetek e Zeffirelli. Poi ha virato sulla tv. Un ripiego?

«Qualcuno potrebbe pensarlo, ma non è così. Ho sempre scelto con la massima libertà le cose da fare e da non fare: ritengo che un progetto cinematografico, televisivo o teatrale, debba essere accettato o rifiutato nell’economia di un percorso che stai facendo. Ho sempre messo tutto l’impegno possibile in ogni cosa che ho fatto e non ho mai avuto alcun tipo di snobberia».

 

A molti dà l’impressione di essere Gabriel Garko 24 ore su 24. Ha un suo altrove?

«Il mio altrove è il mio privato. Sono i miei amici, pochissimi e che porto con me dall’adolescenza. Alcuni altri se ne sono aggiunti grazie al lavoro: rapporti anche intensi e profondi, ma non c’è dubbio che gran parte delle nostre conversazioni ruotano intorno alla professione».

GABRIEL GARKO

 

Nient’altro nel suo altrove?

«I sentimenti, gli amori, le passioni, i cavalli, la lettura, il silenzio, la natura».

 

Fermiamoci ai cavalli. Se fosse un cavallo quale sarebbe?

«Un cavallo selvatico, libero, che corre senza meta».

 

Neanche la sua fidanzata Adua Del Vesco riuscirebbe a domarla?

«Con Adua c’è un rapporto di complicità. Sa come sono fatto e quanto tengo alla mia libertà. Ci vogliamo bene, ma abbiamo un registro insindacabile. Capisco che i media si interessino al nostro rapporto, ma la verità e l’intensità che ci legano le conosciamo solo noi. Il resto è gossip: che lo facciano. Ho imparato a farmi scivolare tutto addosso».

rocco siffredi roger garth e gabriel garko

 

Però non ad amare gli specchi. Mi dicono che alla sola vista scappa a gambe levate…

«Come fa a saperlo?».

 

Ma se le ho fatto da specchio per tutta l’intervista. (ride)

«Che disgraziato! Sono narcisista, è evidente. Il mio lavoro mi impone di esserlo. Ma è vero che non sopporto gli specchi. A casa mia non ce ne è nemmeno uno, se non nei bagni. Da piccolo mi era stato detto che se passi davanti a un specchio, di notte poi si manifesta il diavolo».

Garko retr

 

Mi scusi, ma lei quando si guarda non vede un sorta di diavolo?

«Se io vedo un diavolo, lei vede un mostro».

ASIA ARGENTO GABRIEL GARKO gabriel garko virginia raffaelegabriel garko e ugo pagliaieva grimaldi gabriel garkogabriel garkogabriel garko con adua del vesco (2)gabriel garko adua del vescogabriel garko carlo contigabriel garko e ugo pagliai

 

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)