diletta leotta karius

“DILETTA È L’UNICA PRESA CHE KARIUS NON HA SBAGLIATO” – LE FOTO DELLA LEOTTA COL PORTIERE SCATENANO LE IRONIE DEI PIPPAROLI: “LUI GLIELO STA CHIARAMENTE APPOGGIANDO. GIA’ STA PROVANDO A FARE IL SECONDO FIGLIO” – LEI RACCONTA AL "MESSAGGERO" IL LORO PRIMO INCONTRO: “DAVVERO INCREDIBILE PER DUE PROTAGONISTI DEL CALCIO, TROVARSI COME RAGAZZI DI UNA VOLTA. IN UN RISTORANTE, A PARIGI, SENZA SAPERE CHI AVEVAMO DI FRONTE...” (LEI CHE FA LA BORDOCAMPISTA E NON RICONOSCE KARIUS, NON CI FA UNA BELLA FIGURA) - E SU CATCALLING E CORI BECERI PRECISA: "NON ESAGERANO CON ME" - VIDEO

 

 

diletta leotta

COMMENTI STRACULT ALLA FOTO DI DILETTA LEOTTA E KARIUS

-Diletta è l’unica presa che Karius non ha sbagliato

- Lui glielo sta chiaramente appoggiando

- Già sta provando a fare il secondo

- Fallo da dietro, rosso diretto

 

INTERVISTA A DILETTA LEOTTA

Alvaro Moretti per “il Messaggero” - Estratti

 

Me l'immagino poggiata su un prato verde la casa di Diletta Leotta. (...)

«Il calcio è stato importantissimo per me, quasi un destino. Il calcio mi ha regalato emozioni incredibili e dice Diletta da Siviglia dove per DAZN segue il derby andaluso può essere utilissimo per vincere una battaglia che mi sta tanto a cuore: ne parlate sul vostro giornale giustamente, ma sulla violenza i messaggi che lancia la serie A in un ambiente ancora molto maschile come il calcio è importante. Quando scende in campo un campione è un messaggio forte, che aiuta a sensibilizzare. In ogni caso vorrei dirlo con parole forti, mi limito a dire: non ne possiamo più».

 

Voleva dire che vi siete rotte etc.

«Sì, volevo dirlo con una parolaccia. Ma va bene così: un grido di pancia».

diletta leotta

 

(...)

Si racconterà una serie A di donne che cominciano a essere dei punti di riferimento per le ragazze d'Italia.

«Io sarò la prima tifosa della serie A di DAZN: molte di quelle ragazze le ho conosciute realizzando lo speciale per la preparazione del mondiale delle azzurre».

 

 

E come calciatrice, Leotta com'è?

«Una volta in campo con le azzurre sono scesa anch'io: me la cavo meglio al microfono...

Però vivo la gara un po' come loro: la sera prima della telecronaca sono "in ritiro" anche io. In stanza a studiare statistiche e testi per il giorno dopo».

 

diletta leotta karius

Cori, striscioni, un po' di catcalling e tante emozioni. Diletta in campo: quali le emozioni più forti?

«Beh, la vittoria dello scudetto del Napoli di Spalletti è stata una grande emozione. Ero incinta e gli ormoni mi facevano sentire tutto amplificato, forse. Non dimenticherò il caffè del magazziniere Starace servito mentre eravamo in diretta e divenuto scena cult: era lo stesso che portava il caffè a Maradona. Poi ha portato fortuna ed è diventata una tradizione questa del caffè ai bordocampisti di Dazn. Vedere le lacrime di un omone come Spalletti allo scudetto mi ha colpito. Piangevo tanto: io non ero così facile alle lacrime, prima di Aria...».

 

E Aria sarà una calciatrice?

diletta leotta karius

«Il papà calciatore non vuole, a me piacerebbe. Poi sia quel che sia. In ogni caso vorrei fosse una sportiva: io ho praticato calcio, scherma, tennis, pattinaggio. Ero brava davvero solo nel nuoto, non come la Pellegrini però. In ogni caso a me è servito tanto lo sport per la mia formazione».

 

Il calcio nel destino: la storia con Karius...

«Davvero incredibile per due protagonisti del calcio, trovarsi come ragazzi di una volta.

In un ristorante, a Parigi, senza sapere chi avevamo di fronte: ci siamo trovati così, senza social... Due biondi, uno tedesco e una siciliana, magari discendente dai normanni, ma pur sempre catanese».

 

DILETTA LEOTTA

In tv prima Ilaria D'Amico, poi lei avete sancito un salto di genere dopo i tempi di Galagoal di Alba Parietti.

«Ilaria è stato un riferimento per me: resterà nella storia di quella squadra campione del mondo che nel 2006, a fianco degli azzurri, ha fatto l'impresa a Sky. Vorrei proprio ritrovarla presto: mi manca tantissimo. È stata mia mentore anche nel podcast Mamma Dilettante: volevo sapere da lei com'era fare la giornalista tv e la mamma al tempo stesso. Quando fui presa da Sky per il bordocampo della B, mi sono sentita realizzata. Sono super-orgogliosa di aver seguito quella scia. Sui campi di B vedevo gli striscioni per me e sentivo i cori: ho capito che ce la stavo facendo».

 

Negli stadi il rumore di fondo è anche quello del catcalling, però, il coro becero parte.

«Non esagerano con me, direi. Li neutralizzo con educazione facendo parlare il mio lavoro. Io dico che a DAZN ci focalizziamo sul lavoro che facciamo: le calciatrici in campo le raccontiamo per come giocano, le giornaliste per quello che dicono. Eppoi con serietà, garbo e autoironia si supera».

 

DILETTA LEOTTA LORIS KARIUS loris karius diletta leotta e la figlia aria 3loris karius diletta leotta e la figlia aria 1ELODIE CHIARA FERRAGNI DILETTA LEOTTA FRANCESCA MUGGERIloris karius diletta leotta 2

(...)

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…