
IL DIVANO DEI GIUSTI/1 - CHE VEDIAMO STASERA? IO SONO IMPAZZITO PER “ALIEN: EARTH”, MI SEMBRA UNA BUONA SERIE, MA CON MAGGIORI LIMITI PROPRIO A COMINCIARE DAL PROGETTO - DA VEDERE ANCHE LA NUOVA STAGIONE DEL “SOUTH PARK”, DOVE FINALMENTE QUALCUNO CI RACCONTA COME SI VIVE NELL’AMERICA DI OGGI, CON LA CENSURA A CHI NON LA PENSA COME TRUMP - DA NOI, IN PIENO REGIME MELONI NESSUNO OSA DIRE E PENSARE NULLA SU COME SI VIVE IN QUESTO PAESE E IL GRADO DI DEGRADO POLITICO, SOCIALE, CULTURALE CHE STIAMO ATTRAVERSANDO. NON ERAVAMO I MAESTRI DELLA COMMEDIA? DOVE SONO I NUOVI DINO RISI E MARIO MONICELLI?… - VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera? Io sono impazzito per “Alien: Earth”, ideato e scritto dal geniale Noah Hawley di “Fargo”, regista anche di due puntate su otto, le altre sono di Dana Gonzales e della danese Ugla Hauksdottir, che aveva diretto la serie“Ragazze elettriche”.
La vera svolta della serie di “Alien”, che comunque deve ripetere gli stessi meccanismi ideati il secolo scorso da Dan O’Bannon per il primo “Alien” di Ridley Scott, cioè l’alieno a caccia dell’umano, l’eroina femmina che lotta contro la Madre, è che i protagonisti, la pattuglia in somma, è composta tutta di ragazzini, anche molto piccoli, tutti malati terminali, che sono stati salvati dalla morte e “trasportati” in corpi di giovani più adulti che avranno vita eterna.
Esattamente come i personaggi del Peter Pan di Barrie a cui si ispirano, hanno gli stessi nomi, a cominciare da Wendy, la capogruppo, interpretata dalla strepitosa Sydney Chandler, un po’ Audrey Hepburn un po’ Rooney Mara, la ragazza che riesce a comunicare con gli alieni e che vuole proteggere il suo fratellino umano. Questi ragazzi perduti, proprio come i Lost Boys di Peter Pan, mantengono la loro età nei ragionamenti e nei comportamenti, rischiando così di essere giocati dagli adulti, umani o cyborg che siano.
Come negli altri Alien, c’è una megaditta, in questo caso ce ne sono addirittura due, che vogliono gli alieni per studiarli, ci sono dei cattivi, venduti alla ditta, e c’è un’eroina che farà la differenza, che è ovviamente Wendy. Non so se un po’ dell’ironia del “Fargo” di Noah Hawley si sente anche qui. Mi sembra una buona serie, ma con maggiori limiti proprio a cominciare dal progetto. Se fai Alien e hai Ridley Scott dietro, come produttore esecutivo, non puoi muoverti molto. Ma, arrivato alla quarta puntata, devo dire che mi piace molto.
Da vedere anche la nuova stagione del “South Park” di Matt Stone e Trey Parker ultrapolitica e ultra-antitrumpiana, dove finalmente qualcuno ci racconta come si vive nell’America di oggi, con la censura totale a chi, come Stephen Colbert, non la pensa come Trump. E gli autori di “South Park” lo fanno pensando di essere fortemente a rischio chiusura anche loro su Paramount+. C’è anche il già celebre Trump col pisellino di fuori che si fa trombare da Satana in persona e ogni battuta contro il regime è possibile.
Da noi, in pieno regime Meloni nessuno osa dire e pensare nulla. Non c’è un film, un programma televisivo, a parte i programmi di La7, che stia raccontando come si vive in questo paese e il grado di degrado politico, sociale, culturale che stiamo attraversando. Capisco che fare un film costa e poi non te li fanno fare più, ma non esiste nemmeno una commedia alla Vanzina che parli della Meloni, della sorella Arianna, di Giambruno e Lollobrigida, del caso Boccia-Sangiuliano, che pure farebbe ridere al cinema. Non eravamo i maestri della commedia? Dove sono i nuovi Dino Risi e Mario Monicelli?
Aspettando su Amazon “Weapons” di Zach Cregger, magari lo vado a vedere al cinema…, mi sono visto, sempre su Amazon il suo film precedente, “Barbarian”, più thriller che horror, con Georgina Campbell che arriva a Detroit per un lavoro, è documentarista, e ha affittato on line una casa in un quartiere completamente decaduto. E scopre che la casa è già abitata, in quanto è stata affittata due volte nello stesso periodo.
Il primo affittuario è il sempre impressionante Bill Skarsgard, che, dopo “It” e “Nosferatu”, ovviamente, un po’ di paura la fa se te lo ritrovi a casa di notte. Ma la paura non finisce con Bill Skarsgard, visto che a un certo punto, come in tutti i film con le case paurose, la nostra protagonista ha la pessima idea di cercare la carta igienica nel sottoscala. Buio. Che porta a un ulteriore sottoscala. E lì parte proprio un altro film. Piuttosto bello. Con l’ambientazione a Detroit stupenda. Da non perdere.
KRISTI NOEM A SOuTH PARK
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BARBARIAN
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