attrazione fatale

IL DIVANO DEI GIUSTI/2 - E IN CHIARO, CHE VEDIAMO? CI SONO BUONI FILM, MA MOLTO VISTI. COME “PICCOLO GRANDE UOMO” DI ARTHUR PENN CON DUSTIN HOFFMAN, FAYE DUNAWAY, RAI MOVIE ALLE 21, 10 - LA7CINEMA ALLE 21, 15 PASSA UN ALTRO FILM CHE HO RIVISTO DA POCO CON PIACERE, “ATTRAZIONE FATALE”, CON MICHAEL DOUGLAS MASSACRATO DALL’INVASATA GLENN CLOSE, E IMPAURITO DALLA MOGLIE. UN FILM CHE DIMOSTRA CHE TUTTE LE SCOPATE EXTRA SI PAGANO – ALL’1, 35 LA SERATA VIENE RISCALDATA DA “TROPPO FORTE” DIRETTO DA CARLO VERDONE E PRODOTTO DA SERGIO LEONE... – VIDEO

 

 

 

 

 

Marco Giusti per Dagospia

 

piccolo grande uomo

E in chiaro, quindi, che vediamo? Ci sono buoni film, ma molto visti. Come “Piccolo grande uomo” di Arthur Penn con Dustin Hoffman, Faye Dunaway, Martin Balsam, Chief Dan George, Rai Movie alle 21, 10, che ho rivisto da poco e ho ancora adorato. Seguiamo le avventure picaresche di un personaggio, il Jack Crabb di Dustin Hoffman, che si muove tra il mondo dei nativi e quello dei bianchi proprio nel momento più terribile del genocidio indiano e della battaglia di Little Big Horne.

 

Penn e il suo sceneggiatore Calder Willingham, il film è tratto dal romanzo di Thomas Berger, rileggono la storia americana alternando grandi sequenze storiche a momenti di commedia, tragedia e poesia. Chief Dan George come grande capo saggio è una meraviglia. Per il ruolo vennero chiamati anche Laurence Olivier, Marlon Brando, Richard Boone, che uscì dal film all’ultimo minuto. Ma Chief Dan George è meglio di tutti.

 

attrazione fatale

Canale 20 alle 21, 10 propone un thriller, “Un uomo tranquillo” di Hans Petter Moland con Liam Neeson, Tom Bateman, Tom Jackson, Laura Dern, Emmy Rossum, Julia Jones, John Doman.

 

La7Cinema alle 21, 15 passa un altro film che ho rivisto da poco con piacere, “Attrazione fatale”. Celebre thriller erotico diretto dall’inglese Adrian Lyne con Michael Douglas massacrato dall’invasata Glenn Close, e impaurito dalla moglie Anne Archer, Ellen H. Latzen, Stuart Pankin, Ellen Foley. Un film che dimostra che tutte le scopate extra si pagano. Glenn Close si è tenuta il coltello del film che spaventava così tanto Michael Douglas. “"È bellissimo, fatto di legno e carta. È un'opera d'arte! Ed è bello per i nostri ospiti vederlo. Fa capire loro che non possono restare per sempre."

 

piccolo grande uomo

Né Glenn Close né il suo agente pensavano che fosse adatto a lei il personaggio di Alex. Durante le riprese dei rifacimenti del finale, Glenn Close si fece male e finì all’ospedale, dove scoprì di essere anche incinta. Per fortuna, visto che avrebbe dovuto fare ancora scene molto pericolose in gravidanza. Le prime scelte per il ruolo di Alex erano state Judy Davis, Barbara Hershey, Miranda Richardson e Debra Winger.

 

attrazione fatale

Leggo che la storia è molto, troppo simile a quella di “Brivido nella notte”(“Play Misty for Me”), il primo film diretto da Clint Eastwood, dove lo stesso attore viene stalkerizzato da Jessica Walter, che lui ha malauguratamente scopato e poi abbandonato. Uno dei primi registi doveva essere Brian De Palma, che accettò, a patto che potesse mettere un altro attore al posto di Michael Douglas.

 

Ma i produttori, Sherry Lansing e Stanley Jaffe, non se la sentirono di cacciare Michael Douglas, che aveva accettato da subito il ruolo. Come sicuramente saprete, il film aveva un finale diverso, che non vi dirò, ma che uscì nella versione giapponese. Dopo le anteprime, i produttori vollero un finale diverso, ma se Michael Douglas lo accettò, pensando al successo del film, alla Close non piacque. La convinse il suo amico William Hurt.

 

 

sal da vinci troppo forte

Su Canale 27 alle 21, 15 trovate “I Goonies”, cult movie generazionale diretto da Richard Donner, prodotto da Steven Spielberg con Sean Astin, Josh Brolin, Ke Huy Quan alla caccia del tesoro del galeone di One Eyed Willie. All’epoca in tanti pensavamo che Richard Donner non fosse all’altezza di un Joe Dante, ma non era affatto vero. Donner è un maestro dell’action movie, e un grande regista.

 

Su Iris alle 21, 15 il kolossal sentimentale “Lion – La strada verso casa” diretto da Garth Davis con Dev Patel, Nicole Kidman, Rooney Mara, David Wenham, Priyanka Bose, Sunny Pawar. Nei primi 40 minuti, la parte migliore del film, seguiamo il piccolo Saroo, Sunny Pawar, un minuscolo e bellissimo bambino indiano, che aiuta il fratello maggiore Guddu a rubare carbone dai treni in corsa per scambiarlo con due buste di latte per la mamma, analfabeta e poverissima.

 

attrazione fatale

Poi una notte, alla stazione di chissaddove Saroo non ritrova più il fratello, ‎si infila in un treno che lo porta a Calcutta, a 1600 chilometri da casa. Saroo non sa spiegare a nessuno esattamente da dove venga, né il nome della mamma, "la mia mamma si chiama mamma". Finisce così in un istituto e da lì viene dato in affidamento a una Nicole Kidman coi ricci rossi, improponibile, e da David Wenham con la zazzera bionda. Venti anni dopo è diventato un ragazzone, lo interpetata il Dev Patel già protagonista de The Millionaire, che si fidanza con l'americana Rooney Mara, ma entra in crisi quando pensa alla mamma e al fratello Guddu. Così decide di ritrovarla con Google Earth basandosi sui suoi pochi ricordi di quando era bambino.

 

Rai Due alle 21, 20 propone lo spettacolare “1917” di Sam Mendes con George MacKay, Dean-Charles Chapman, Mark Strong, Andrew Scott, Richard Madden, incredibile viaggio in piano sequenza, più o meno taroccato, di due soldati inglesi in una missione di guerra quasi suicida per salvare 1600 commilitoni.

 

verdone troppo forte palude del caimano in rhodesia

Non solo è una macchina perfetta di cinema, e vale tutte le sue 10 nominations agli Oscar, anche se alla fine ne vincerà solo tre, tecniche, suono, effetti visivi e la fotografia favolosa di Roger Deakins, ma ti tiene anche inchiodato alla sedia come un thriller e ti stupisce ogni momento. E va detto che difficilmente senza il contributo proprio di Roger Deakins (uomo da 14 nominations agli Oscar) e di tutta la squadra di Mendes, dallo scenografo Dennis Gassner, ai costumisti Jacqueline Durran e David Crossman, alla musica di Thomas Newman, questo 1917 sarebbe stato quello che è. Cioè un violento pugno in faccia.

 

Cioè tipico film vincitore di Oscar, dritto e forte. Molto acchiappone, logico. Inoltre, ripeto, la storia, anzi le storie che vediamo nel viaggio dei due soldatini, il caporale Schofield di George MacKay e il caporale Blake di Dean-Charles Chapman, raccontate a Sam Mendes da suo nonno Alfred, a lui è dedicato il film, riscritte assieme a Kristy Wilson-Cairns, non sono né particolarmente inventive né nuove.

michael douglas glenn close attrazione fatale 1

 

Ma quel che conta è il viaggio che Mendes e Deakins ti fanno fare inseguendo i due giovani caporali che devono attraversare le linee nemiche in una Francia massacrata dagli scontri per un metro di terra, il 6 aprile 1917, proprio nello stesso giorno che vedrà gli Americani entrare in guerra. Questo nel film non viene detto, come non viene detto che ci vorrà ancora un anno e mezzo prima della fine di questo continuo massacro.

 

“Vincerà chi sopravviverà” si sente dire a un certo punto, ma gli inglesi non sono messi benissimo, anzi...

 

 

in amore niente regole

Rai4 alle 21, 20 ripropone l’ottimo poliziesco “Parker” di Taylor Hackford con Jason Statham, Jennifer Lopez, Nick Nolte, Michael Chiklis, Clifton Collins jr., Cielo alla stessa ora trasmette “Rocky III” di Sylvester Stallone con Sylvester Stallone, Talia Shire, Burgess Meredith, Mr. T e Rai 5 la commedia “Ti presento i suoceri” di Michael Jacobs con Emma Roberts, Luke Bracey, Susan Sarandon, Diane Keaton, Richard Gere, William H. Macy.

 

Italia 1 alle 21, 30 almeno si muove sull’action cafone con “Fast X” di Louis Leterrier con stelle del calibro di Helen Mirren, Michelle Rodriguez, Charlize Theron, unite al bisteccone Jason Momoa.

 

Passiamo alla seconda serata con, La7 alle 23, la divertente commedia sociale “Full Monty – Squattrinati organizzati” di Peter Cattaneo con Robert Carlyle, Tom Wilkinson, Mark Addy, Paul Barber, dove un gruppo di operai in crisi mette in piedi uno spettacolo di spogliarello maschile. Fu un successo enorme e lanciò la stella di Tom Wilkinson, da poco scomparso. Grande attore.

 

michael douglas glenn close attrazione fatale

 La7Cinema alle 23, 30 propone un raro e un po’ dimenticato “Hudson Hawk – Il mago del furto”, ricco avventuroso alla Topkapi che si rivelò un terribile flop con lavorazione tormentatissima prodotto da Joel Silver e ideato e perfino co-sceneggiato da Bruce Willis, diretto da un ancora inesperto Michael Lehmann con Bruce Willis come il ladro internazionale Eddie Hawkins, Danny Aiello come il suo socio Tommy Messina detto Five Tone, Andie MacDowell, James Coburn, Richard Grant, Sarah Bernhard e gli italiani Remo Remotti, Giselda Volodi, Enrico Lo Verso. Venne riscritto parecchie volte. Girato tre mesi in Italia, in Ungheria e chissà dove altro, si rivelò un disastro proprio perché Bruce Willis lo vedeva come un suo progetto personale. Fu l’ultimo film della Tri Star Pictures prima di essere succhiata dalla Sony.

 

troppo forte

Rete 4 all’1 propone la commedia sentimentale “In amore niente regole” di e con George Cloone e con Renée Zellweger, John Krasinski, Jonathan Pryce, Stephen Root. Rai Movie all’1, 15 il legal drama “La giuria” di Gary Fleder con John Cusack, Gene Hackman, Dustin Hoffman, Rachel Weisz, Bruce Davison. La7Cinema all’1, 25 propone il lontano “Fandango”, il film che lanciò come regista il giovane Kevin Reynolds e come protagonista Kevin Costner. Ci sono anche Judd Nelson, Sam Robards, Chuck Bush, Suzy Amis, Brian Cesak, una sorta di addio al celibato tra maschi alla ricerca del senso della vita. Prodotto da Steven Spielberg.

 

Cielo all’1, 25 passa l’interessante, e sconosciuto, “Colonia Dignidad” diretto da Florian Gallenberger con Emma Watson, Daniel Brühl, Michael Nyqvist, Richenda Carey, Vicky Krieps, August Zirner, con una ragazza che nel Cile di Pinochet nel 1973 cerca nella cittadina di Colonia Dignidad il suo fidanzato, che è stato portato via dai militari e rischio di venire ucciso. Non ha buone critiche.

 

 Per fortuna che all’1, 35 la serata viene riscaldata da “Troppo forte” diretto da Carlo Verdone e prodotto da Sergio Leone, che dirige pure un paio di scene (quelle delle moto) con Carlo Verdone come la comparsa e stuntman Oscar Pettinari, Stella Hall, Alberto Sordi, che prese il posto pensato per Leopoldo Trieste, Mario Brega, Sal Da Vinci.

 

carlo verdone troppo forte 1

Celebre il monologo dedicato da Oscar-Carlo ala lavorazione del film “La palude del caimano”: “Un ponte de liane alto quaranta metri, va bene! Sotto na’ palude che faceva schifo, marone, piena zeppa de: baracuda, caimani, coccodrilli, piranas, tutto. Anaconde! Sottolineo: “l’anaconda è n’animale che c’ha na capoccia grossa così”.

 

A ’n certo punto ariva er momento de fa a scena. Er regista chiama ‘n attore americano, va bene. Ariva, monta sur ponte. Dice: ”Oddio me gira a testa!” Pija e se ne va. Dice, chiamate a controfigura inglese. Ariva a controfigura inglese. Dice: “Oddio me viene i brividi. E se ne va. Vedo er regista che sbianca, disperato.

 

Che fa? Dice: ”Aiutateme quarcuno ce se deve buttà!” Io mo guardo, jo detto: “Namo va, batti er Ciak va!” Come tutti saprete la storia va a finire con Oscar che si fa 12 sieri dopo il morso di una bestia, un’anaconda, un baracuda… “Domanda: come ve a' spiegate sta resistenza ai sieri?

 

Daje come te a’ spieghi? T’o dico io: è che c'ho l’anticorpi coi controcojoni c'ho! Ma magari me venisse l’AIDS. Ma magari me venisse. A sdereno in due ore. Che ore so è dieci e mezza? A meggiogiorno e mezza ho sventrata”. Su Iris alle 2, 15 passa il thriller erotico “Un bacio prima di morire” scritto e diretto da James Dearden, tratto d aun romanzo di Ira Levin con Matt Dillon, Sean Young, Max Von Sydow, Adam Horowitz, Diane Ladd. Deardan aveva da poco scritto il copione di “Attrazione fatale”.

 

attrazione fatale

La nottata si scalda quando su Cine 34 alle 3, 40 appare “I due maghi del pallone” di Mariano Laurenti con Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Karin Schubert, Oreste Lionello Elio Crovetto, Paola Tedesco, Umberto D’Orsi, e Tiberio Murgia come Concettino Lo Brutto. Andò anche benissimo al botteghino. “Costò 100 milioni e incassò un miliardo” (disse Mariano Laurenti).

 

Così la critica su Franco e Ciccio: “Spericolati manipolatori di facezie che in bocca a chiunque altro farebbero arrossire di vergogna hanno aggiunto alla loro intensa carriera anche questi ruoli per così dire inediti”, R.S., “La Notte”, Milano, 4 dicembre 1970.

 

franco e ciccio i due maghi del pallone

Da non perdere nemmeno l’action anni ’80 “Triade chiama Canale 6” di Steve Carter on Chuck Norris, Christopher Lee, Richard Roundtree, Matt Clark, Mako. Chiudo con “Io, Semiramide” diretto da Primo Zeglio con Yvonne Furneaux, John Ericson, Renzo Ricci, Calisto Calisti, Gianni Rizzo, Germano Longo, Rai Movie alle 5. In un primo tempo il cast è del tutto diverso, con Chelo Alonso, poi sposata col produttore Aldo Pomilia, come protagonista.

 

Su “Variety”, infatti (28 febbraio 1962) si parla di Chelo Alonso protagonista accanto all’americano Tab Hunter, poi rimpiazzato da John Ericson. La scelta poi cadde su Yvonne Furneaux, che allora divenne molto popolare col successo di La dolce vita. In un articolo del tempo, si legge che “Primo Zeglio si innamorò di lei vedendola nel film di Fellini. Rincorse la pellicola dalle prime alle seconde e terze visioni, per vedere e rivedere la donna, che ormai lo aveva, conquistato sentimentalmente, ed allorché se la vide davanti in carne ed ossa non seppe far altro che chiamarla Emma: col nome, cioè, del personaggio di La dolce vita. Yvonne Furneaux in realtà, si chiama Scetcherd.

 

franco e ciccio i due maghi del pallone

E' figlia di un banchiere inglese ma è nata a Roubaix, in Francia, dove la famiglia si trasferì per il lavoro del genitore. Era ancora una ragazzina quando si iscrisse, con un certo profitto, ad un concorso di danza classica, che però abbandonò per studiare... filologia francese ad Oxford.” (p.z., “La Stampa”). Molti anni dopo proprio Zeglio ci racconta la cosa in maniera del tutto diversa. “Doveva essere la risposta italiana a Cleopatra. Mi hanno detto: non ti preoccupare, ti diamo noi una che è meglio della Taylor e poi ha degli occhi… Era Yvonne Furneaux. Gli occhi erano belli, lei bellissima, ma non riusciva a muoversi senza far ridere anche il gruista più donnaiolo. L’anno dopo girava già con Tanio Boccia”.

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