dolce calda lisa

IL DIVANO DEI GIUSTI/2 - LA PERLA DELLA SERATA È IL MISTERIOSO PORNO DI CONFINE TRA IL SOFT E L’HARD “DOLCE… CALDA LISA”, OPERA SECONDA DI ADRIANO TAGLIAVIA. E’ LA STORIA DI UNA DICIANNOVENNE, LA STUPENDA CLAUDIA ROCCHI, CHE SI SPOSA MALE, MA SCOPRE IL SESSO VEDENDO IL CARTELLONE DI UN FILM EROTICO TEDESCO DEL TEMPO, “SOLE, SESSO E PASTORIZIA”. DA LÌ PARTE PER UNA SERIE DI INCONTRI TUTTI LEGATI AL SESSO, COL SUPERIORE DEL MARITO, UN CONTE PERVERSO, UNA DONNA DISINIBITA, TRA FESTINE E ORGE A GOGO. TROVA ANCHE IL TEMPO DI INNAMORARSI…

 

Marco Giusti per Dagospia

 

CLAUDIA ROCCHI - dolce calda lisa

E in chiaro cosa possiamo vedere stasera? Vi dico subito che la perla della serata, per gli spettatori maniaci del non visto o della super-rarità, è su Cielo alle 21, 20 il misterioso porno di confine tra il soft e l’hard “Dolce… calda Lisa”, opera seconda diretta dal montatore Adriano Tagliavia, fratello di Roberto Mauri, già autore dell’altrettanto mitico “Baila guapa”, che firma qui col nome di Adriano Cesari. Protagonisti sono Claudia Rocchi, Francesco Parisi, Enzo Fisichella, Mario Cutini, Guia Lauri Filzi.

 

dolce calda lisa 4

“Gli immorali segreti di un’adolescente”, titolava i flani d’epoca nel 1980. E’ la storia di una diciannovenne, appunta la stupenda Claudia Rocchi, che si sposa male, ma scopre il sesso solo vedendo il cartellone di un film erotico tedesco del tempo, “Sole, sesso e pastorizia”.

 

dolce calda lisa 2

Da lì parte per una serie di incontri tutti legati al sesso, col superiore del marito, un conte perverso, una donna disinibita, tra festine e orge a gogo. Trova anche il tempo di innamorarsi.

 

Musiche di Paolo Ormi. Leggo che Claudia Rocchi dovrebbe essere in realtà Luigina Rocchi, che aveva incominciato il cinema col ruolo di Budur in “Il fiore delle mille e una notte”. Quanto alla versione hard del film è più che possibile, visto il cast di specialisti. Ma certo non la vedrete stasera.

 

 

edwige fenech nuda la vergine, il toro e il capricorno 3

Cine 34, con questo caldo, sfodera due commedie erotiche molto viste, ma sempre gradevoli, “La vergine, il toro e il capricorno”, film a episodi diretto dallo stesso produttore, Luciano Martino, con Edwige Fenech, Alberto Lionello, Aldo Maccione, Alvaro Vitali, alle 21.

 

E “L’insegnante viene a casa”, prodotto da Luciano Martino, ma diretto da Michele Massimo Tarantini con Edwige Fenech, Renzo Montagnani, Alvaro Vitali, Lino Banfi, subito dopo, alle 22, 50.

 

l'insegnante viene a casa 1

Quanto al primo film, Luciano Martino in un’intervista sul set sosteneva: “Se ho deciso di passare alla regia invogliato da mio fratello, è perché non vedo l’ora di dirigere un film. La mia natura è artistica, ma circostanze varie mi hanno imposto di fare calcoli economici, preparare i contratti, di arrabbiarmi con i registi che non rispettano i tempi di lavorazione.

 

la vergine, il toro e il capricorno

L’occasione per una brusca sterzata me la dà un soggetto che ho scritto con Cesare Frugoni e Francesco Milizia, nel quale vedo tutti gli elementi della commedia brillante, ma pulita”. Anni dopo dirà: “Mi divertiva questa storia, che avevo scritto e pensato. Poi la Fenech voleva assolutamente essere diretta da me. Sa, forse è stata una regia per amore. Poi adesso il film viene esaltato, però non era male. Devo dire che riuscì abbastanza bene.

edwige fenech l'insegnante viene a casa 2

 

Forse lì mi ha preso la mano più il voler fare un film discreto che voler fare il produttore. Tanto è vero che quel film incassò un miliardo, invece di incassare il solito miliardo e mezzo. Per cercare un attore diverso, presi Lionello, che era un grande attore. Forse avrei dovuto prendere Montagnani, che era più consono. Però adesso, a rivederlo, mi sembra uno dei migliori che ho fatto”. Purtroppo, però, non è che ci sia tutta questa esaltazione per il film in giro.

 

dolce calda lisa

Iris alle 21 ci riporta ai tempi di Cefalonia e della seconda guerra mondiale col mieloso “Il mandolino del capitano Corelli” di John Madden con Nicolas Cage, Penelope Cruz, John Hurt, Christian Bale. Credo sia decisamente meglio “Mission: Impossible – Rogue Nation” di Christopher McQuarrie con Tom Cruise, Rebecca Ferguson, Alec Baldwin, Jeremy Renner, canale 20 alle 21, 05.

 

 

mission impossible 5 rogue nation 8

“Ayla – La figlia senza nome” di Can Ulkay con çetin Tekindor, Ismail Hacioglu, Kyung-jin Lee, Rai Movie alle 21, 10, è un film turco che inizia nella Corea del 1950 con un generale turco che salva una bambina coreana e la cresce come una figlia. Ma poi cresce e le cose si complicano. Ci sarebbe anche il melo americano “La vita segreta delle api” di Gina Prince-Bythewood con Dakota Fanning, Paul Bettany, Hilarie Burton, Queen Latifah, Tv2000 alle 21, 10.

 

Tratto da un romanzo celebre di Sue Monk Kidds, il film segue una ragazzina quattordicenne, orfana di madre, scappare assieme alla tata verso il Sud. Lì arriva alla casa delle api delle sorelle Boatwright.

mission impossible 5 rogue nation 6

 

Non fu un successo, ma a me era piaciuto parecchio questo buffo avventuroso-comico di Marco Risi, “Tre mogli”, 7Gold alle 21, 15, con Francesca D’Aloja, Iaia Forte, la spagnola Silke, che scoprono che i rispettivi mariti, che lavoravano nella stessa banca, sono scappati con ben 9 miliardi di lire senza dir nulla a nessuno.

 

IL RICCO, IL POVERO E IL MAGGIORDOMO

Dove saranno? Intanto le tre ragazze partono per la Patagonia, inseguite da uno strampalato segugio, Greg. Film delizioso. Si disse allora che se avesse avuto tre attrici di maggior nome sarebbe andato meglio. Si, vabbè… Attenzione che nella prima scena del film, a Roma, compare il mitico Natale Tulli come pizzicagnolo.

 

dolce calda lisa 5

Rai Tre alle 21, 20 presenta invece una commedia americana con Seth Rogen, giornalista sfigata, e la potente Charlize Theron, che un tempo era stata babysitter, “Non succede, ma se succede” diretta da Jonathan Levine. Italia 1 alle 21, 20 cala invece uno degli ultimi film di Aldo, Giovanni e Giacomo, “Il ricco, il povero e il maggiordomo”, diretto dai tre assieme a Morgan Bertacca. L’ho visto, ma non mi ricordo praticamente nulla…

fuga da reuma park

 

Subito dopo, stessa rete, arriva il più disastroso “Fuga da Reuma Park”, sempre coi tre, ma decisamente meno riuscito. Una sorta di best of dei loro sketch. Trionfa nella notte televisiva il complesso, ma ottimo “11 minuti” di Jerzy Skolimowski con Richard Dormer, Agata Buzek, dove ogni personaggio del film viene raccontato con 11 minuti di film. Il gioco è appunto unire le loro vite, anche se l’arrivo di una macchia scura improvvisa apparsa nel cielo potrebbe indicare qualcosa di più importante.

il ricco, il povero e il maggiordomo 1

 

Ma anche il bel documentario, molto amato dalla gente del cinema, “The Rossellinis” di Alessandro Rossellini, dove si cerca appunto di raccontare quanto sia divertente, allegra, ma scombinata la famiglia del grande regista, Rai Storia all’1, 30.

 

E poi ci sarebbe su Cine 34 alle 00, 15 “Il ginecologo della mutua” di Joe D’Amato alias Aristide Massaccesi con Renzo Montagnani, Aldo Fabrizi, una commedia erotica che incassò oltre un miliardo di lire. Grandi presenze femminili, da Paola Senatore a Marina Frajese, a una giovane Anna Bonaiuto, non ancora in odor di cinema d’autore, nei panni di una siciliana brutta e focosa. Cult tostissimo.

 

il ginecologo della mutua.

 

Il film, si legge su Variety, doveva essere prodotto in un primo tempo da Edmondo Amati con la Fida. Nel cast erano previste, oltre a Montagnani, anche Gloria Guida, Silvia Dionisio, Simonetta Stefanelli, Jacques Dufilho e Paola Senatore. Rimarranno solo Montagnani e la Senatore. Gloria Guida, in un’intervista del Corriere d'informazione, (intitolata «Mangiauomini ma solo sullo schermo»), non parla del suo ruolo, ma si dichiara disposta a fare il film. «Perché dovrei rinnegare quello che ho fatto fino ad oggi? Un certo tipo di cinema mi ha dato successo, popolarità».

 

la vergine, il toro e il capricorno 2

Non si capisce, quindi, come lei e altre attrici siano scappate dal progetto e la produzione sia poi passata a Fabrizio De Angelis. Probabilmente la Fida rimane volutamente coperta, ma attiva nella produzione. Per inciso viene offerto un ruolo anche a Alberto Lupo, star della tv, ma lui rifiuta: «Mi hanno offerto una partecipazione ne Il ginecologo della mutua con quattro porno divette che fanno cassetta. Non me ne frega niente, anche se mi danno tanti soldi la cosa mi lascia indifferente».

 

Subito dopo, su Cine 34 all’1, 40, trovate il fondamentale “Nerone” con Pippo Franco, Maria Grazia Buccella, Enrico Montesano, Bombolo. Girato a ruota del successo di “Remo e Romolo: due figli di una lupa”, è l’ultimo film di Pingitore in coppia con Castellacci, e il secondo e l’ultimo della sua saga romana, il primo prodotto da Mario Cecchi Gori.

 

PIPPO FRANCO NERONE

Risente sia della fresca esperienza del Bagaglino anni ’70, nella sua fase gloriosa, sia della moda dei film in costume un po’ pecorecci. Anche i nudi e le situazioni sexy sono in questi due primi film molto più spinti che nei successivi. Maria Grazia Buccella come Poppea e Paola Tedesco come Licia lasciano il segno coi loro nudi vistosi.

 

Pure Paola Borboni alla sua veneranda età, 76 anni, si spoglia: «Vergognarmi perché sono vecchia?» dice in un’intervista, «Ma guardatemi, non sono un miracolo di freschezza? E poi volete mettere a confronto il mio seno, che ha vissuto più di mezzo secolo, con il seno di queste fanciulline che della vita non sanno nulla?».

dolce calda lisa

 

Cast da urlo, che oltre ai fedelissimi del Bagaglino, porta qualche rinforzo come Aldo Fabrizi, Paolo Stoppa, perfino un giovanissimo Magalli, allora autore di Pippo Franco. Un po’ sacrificato Enrico Montesano come Petronio rispetto al Nerone perfetto di Pippo Franco, che spadroneggia alla grande. Bombolo ha finalmente un ruolo adeguato. Ma ci sono anche Carmen Russo e Marina Marfoglia.

 

Per non dire delle macchiette gay di Giò Stajano e di Franco Caracciolo. Ritenuto da quasi tutti reazionario e qualunquista. Magari è vero, ma rivisto oggi è molto divertente, nonostante le orai vetuste battute sulla satira politica del tempo.

 

Ci sono altre perle nella notte. “Roma a mano armata” di Umberto Lenzi con Maurizio Merli, Giampiero Albertini, Ivan Rassimov, Arthur Kennedy, Rete 4 alle 2, 15, “Cosmopolis” di David Cronenberg con Robert Pattinson, Jay Baruchel, Kevin Durand, Paul Giamatti, Juliette Binoche alle 2, 45 su Rai Tre, “L’esercito più pazzo del mondo” di Mariano Laurenti con Felice Andreasi, Massimo Boldi, Andy Luotto, Giorgio Ariani, Leo Gullotta, Cine 34 alle 3, 15.

il ginecologo della mutua

 

Chiudo sul giallo "Istantanee per un delitto” di Mario Imperoli con Erna Schurer, Monica Strebel, Luis La Torre, Lorenza Guerrieri, Giancarlo Annunziata, Cine 34 alle 4, 45 e sul mitico “Urlatori alla sbarra” di Lucio Fulci con Joe Sentieri, Mina, Celentano, Chet Baker, Elke Sommer, Marilù Tolo, i Brutos, Rai Movie alle 5.

roma a mano armata mission impossible 5 rogue nation 2PIPPO FRANCO NERONE il ginecologo della mutuail ginecologo della mutua il ginecologo della mutua mission impossible 5 rogue nation 4

Ultimi Dagoreport

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)