20220818divano

IL DIVANO DEI GIUSTI – STASERA ALLE 23 C'E' “CRUISING” DI WILLIAM FRIEDKIN CON AL PACINO, UN RITRATTO DALL’INTERNO DEI BAR E DEI LOCALI GAY DI NEW YORK ALLA FINE DEGLI ANNI 70 PRIMA DELL’ARRIVO DELL’AIDS – IN PRIMA SERATA TROVATE UNO DEI RARI FILM CON CINDY CRAWFORD PROTAGONISTA, “FACILE PREDA” – IL FILM PIÙ STRACULT DELLA NOTTATA ARRIVA SU RETE 4 ALLE 4,45, “AD3. OPERAZIONE SQUALO BIANCO” DI FILIPPO WALTER RATTI CON ROD DANA, FRANCA POLESELLO, JANINE REYNAUD, POVERISTICO, ANZI TRA I PIÙ POVERI IN ASSOLUTO TRA I NOSTRI SOTTO 007, MA DIVERTENTE

Marco Giusti per Dagospia

 

cruising

E stasera in chiaro cosa vediamo? Veramente aspetterei le 23 per vedere due capolavori come “Cruising” di William Friedkin con Al Pacino, Karen Allen, Paul Sorvino, Rai 4, e “Accattone” di Pier Paolo Pasolini con Franco Citti, Franca Pasut, Adriana Asti su La7 alle 23,15. Inutile che vi dica dell’esistenza di un primo montaggio di “Cruising”, pieno di sesso tra maschi, di 140 minuti. Friedkin dovette far qualcosa come 40 montaggi diversi del film e alla fine tolse 40 minuti di materiale.

 

Anche così il film rimane una bomba, un ritratto dall’interno dei bar e dei locali gay di New York alla fine degli anni 70 prima dell’arrivo dell’Aids, con Pacino, poliziotto infiltrato alla ricerca del serial killer dei gay che diventa sempre più parte di quel mondo. Francesco Massaro ne fece una folle parodia nel finalone de “I carabbinieri” con Diego Abatantuono infiltrato alla festa di Via Finocchio Gay (finissima, eh?).

 

 

FRANCO CITTI PIER PAOLO PASOLINI - SUL SET DI ACCATTONE

Su “Accattone”, che ho rivisto di recente, posso dire che ogni volta sono stupito dalla potenza delle immagini della Roma di Pasolini e Tonino Delli Colli e della novità del linguaggio. Possibile che Fellini, primo produttore del film, non se ne rese conto? Trovò terribili le prime scene girate, che non faranno parte del film finito, e si lasciò convincere dai suoi produttori esecutivi (“ma che ora facciamo i film dei fr…”) a non farlo.

 

Eppure, a leggere i diari di lavorazione del tempo, Pasolini era l’unico dei suoi sceneggiatori a essere sempre presente sul set, dai tempi di “Le notti di Cabiria”, aveva fatto tutti i provini per i ruoli de “La dolce vita”, Fellini aveva con lui un rapporto non solo fraterno, ma di enorme stima.

FRANCO CITTI - ACCATTONE

 

Tradendo “Accattone” sapeva che avrebbe per sempre rotto con Pasolini, che gli aveva davvero dato tanto. Credo però che l’entrata in scena di Tonino Delli Colli come direttore della fotografia cambiò davvero qualcosa rispetto alle prime riprese del film che spaventarono Fellini al punto di cassare il progetto.

 

 

il giardino dei finzi contini

In prima serata avete “Il giardino dei Finzi Contini”, premio Oscar per il miglior film straniero, diretto da Vittorio De Sica con Dominique Sanda, Lino Capolicchio, Helmut Berger, Fabio Testi, Romolo Valli e Raffaele Curi, Tv2000 alle 21, tratto dal romanzo di Giorgio Bassani che a lungo cercò di dar vita con Valerio Zurlini a una versione cinematografica per lui più giusta, ma si arrese poi a quella di De Sica, che detestò cordialmente.

 

lino capolicchio dominique sanda il giardino dei finzi contini

Curi racconta di folli nottate capitanate da Helmut Berger e dalla Sanda. Fu il grande film di Capolicchio e il primo film importante di Fabio Testi, che veniva dai piccoli western di Demofilo Fidani. Fu anzi proprio Fidani a suggerire a De Sica di prendere Testi che stava girando con lui un terribile Karzan, versione casalinga di Tarzan.

 

Da parte sua, De Sica seppe recuperare qua e là un po’ di Visconti, con la presenza di Berger, e un po’ di Bertolucci, con la presenza della Sanda, per fare una versione internazionale di successo. Non piacque a tutti, è vero, ma lo videro tutti.

 

 

 

a quiet place

Su Iris alle 21 trovate uno dei rari film con Cindy Crawford protagonista, “Facile preda” diretto nel 1995 da Andrew Sipes con William Baldwyn e Salma Hayek. Al fantascientifico poco riuscito “Invasion” di Oliver Hirschbiegel con Nicole Kidman e David Craig, ennesimo remake dell’”Invasione degli ultracorpi” di Don Siegel, Canale 20 alle 21,05, preferisco il perfetto “A Quiet Place” di John Krasinski, il regista di “Top Gun: Maverick”, post-atomico dove Emily Blunt e lo stesso Krasinski cercano di sopravvivere cercando di non fare alcun rumore che possa scatenare i terribili alieni assassini, Mediaset Italia 2. “A Quiet Place” fu uno dei primi film che vedemmo direttamente in streaming ormai quattro anni fa.

a quiet place ii 2

 

Su Rai Movie alle 21,10 trovate il thriller “Doppia colpa” di Simon Kaijser con Guy Pearce, Minnie Driver, Pierce Brosnan e su Canale 27 alle 21, 10 la commedia “Life” di Ted Demme con Eddie Murphy e Martin Lawrence.

 

 

pane e tulipani 3

Rai Uno dedica tutta la serata al cinema italiano, come avrebbe dovuto fare già da qualche anno. Si comincia alle 21,25 con il pochissimo visto “Il mio vicino del piano di sopra” di Claudio Costa con Sergio Rubini e Barbora Bobulova che fanno i vicini che non si sopportano, ma, alla fine, troveranno un modo per fare amicizia. Si prosegue alle 23,25 con il più noto “Pane e tulipani” di Silvio Soldini con Bruno Ganz e Lucia Maglietta, grande film sentimentale che è finora il più riuscito del regista.

 

la giusta distanza di carlo mazzacurati

E si prosegue alle 2,10 con uno dei migliori film di Carlo Mazzacurati, “La giusta distanza”, giallo che vede al centro di un’indagine la maestra Valentina Lodovini. Canale 5 alle 21, 15 risponde con un altro recentissimo film italiano, “Il grande salto”, opera prima di Giorgio Tirabassi con Ricky Memphis, lo stesso Tirabassi, Marco Giallini.

 

cercasi amore per la fine del mondo

In seconda serata trovate anche un thriller dell’appena scomparso Wolfgang Petersen, “Prova schiacciante”, con Tom Berenger, Greta Scacchi, Bob Hoskins, Joanne Whalley-Kilmer, Rai Movie alle 22, 55.Mi incuriosisce la commedia apocalittica di Lorena Scafaria "Cercasi amore per la fine del mondo”, La5 alle 23, 15, dove Steve Carell, mollato dalla sua donna proprio perché sta arrivando la fine del mondo, si mette alla ricerca di una sua vecchia fiamma e lo aiuta nella ricerca una bella e giovane vicina, Keira Knightley, La5 alle 23,15.

 

 

Tra gli altri film della notte, un documentario su Kurt Cobain e Courtney Love, “Kurt e Courtney” di Rick Broomfield, girato nel 1995, Rai 5 alle 23, 25, un vecchio film di Clint Eastwood ancora funzionante, “L’uomo nel mirino” con Clint, Sondra Locke, Pat Hingle, Bill McKinney, Rete 4 alle 00, 40.

bolidi sull'asfalto a tutta birra locandina

 

Su Rete 4 alle 3,05 passa una stravaganza come “Bolidi sull’asfalto. A tutta birra!” di Bruno Corbucci con Giacomo Agostini, il campione, Daniela Giordano, Gianfranco D’Angelo, mai avuto il coraggio di vederlo né allora né dopo. Per i fan di Roberto Rossellini ci sarebbe “Viva l’Italia” con Renzo Ricci come Garibaldi, Sergio Fantoni come Giuseppe Bandi, Paolo Stoppa come Nino Bixio, Giovanna Ralli, Iris alle 4, 40, il film che celebrava il centenario dell’unità d’Italia nel lontano 1962. Molto atteso da tutti i ragazzetti del tempo, che già avevano preparato il tricolore e si erano fatti comprare i soldatini fatti uscire apposta per l’occasione, garibaldini, bersaglieri e austriaci.

 

bolidi sull'asfalto a tutta birra

Il film più stracult della nottata arriva su Rete 4 alle 4, 45, “AD3. Operazione squalo bianco” di Filippo Walter Ratti con Rod Dana, Franca Polesello, Janine Reynaud, poveristico, anzi tra i più poveri in assoluto tra i nostri sotto 007, ma abbastanza divertente. Primo film (su tre in totale!) della Madison Film di tal Giuseppe Scocchera.

 

 

ad3 operazione squalo bianco 6

L’agente segreto AD3, cioè Rod Dana (per il western diventerà Robert Mark), è stato scelto da un computer perché ha tutti i grandi requisiti richiesti per risolvere il caso, conosce l’italiano e il francese, è un marinaio esperto e ne sa pure di scienza nucleare. Così se la vede con la scomparsa di uno scienziato da un laboratorio atomico costruito sotto i mari.

 

In quel di Porto Rosa, l’agente viene accolto dalla bella Terry, cioè Franca Polesello, che si finge pittrice, ma è in realtà un’altra spia. I due riusciranno a sconfiggere ben due gang criminali che volevano impadronirsi di un’arma atomica che lo scienziato aveva costruito. L’ufficio del capo dei servizi segreti non lo trovi neanche all’Ikea.

ad3 operazione squalo bianco 4

 

Grande musica di Robby Poitevin con tanto di fischio di Alessandro Alessandroni e coro dei Cantori Moderni. Il disco, sembra, è una rarità per i collezionisti di colonne sonore. Scordavo che lo scenografo è Demofilo Fidani. Janine Reynaud, come la cantante di night Frida Braun, fa il suo solito numero lesbo-dark. In un piccolo ruolo c’è anche Gianni Manera.

 

 

il massacro di fort apache.

Chiudo, Rai Movie alle 5, con “Il massacro di Fort Apache”, celebre rilettura di John Ford del massacro del generale Custer con John Wayne, Henry Fonda che fa Custer, Shirley Temple, John Agar, Ward Bond e Pedro Armendariz come trombettiere doppiato da Alberto Sordi che all’epoca ci faceva sganasciare (“sì, sior comandante so’ Apache Mescaleros!").

 

E’ da allora, mi sa, che Sordi iniziò a sognare di fare davvero la storia de “Il trombettiere del generale Custer”. Anche allora molti trovarono questa versione del Little Big Horn un bel po’ ambigua, inoltre con un finale patriottico che sbugiardava tutto quello che avevamo visto prima. Ma le scene di cavalleria e di battaglia sono tutte bellissime. 

ad3 operazione squalo bianco 3ad3 operazione squalo bianco posterad3 operazione squalo bianco 2john wayne il massacro di fort apache il massacro di fort apachead3 operazione squalo bianco 1pane e tulipaniil massacro di fort apache pane e tulipani 3

Ultimi Dagoreport

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “LA REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? PIU' SAGGIO ATTENDERE, CON L'EVENTUALE AVANZAMENTO DELL'INCHIESTA GIUDIZIARIA MAGARI (IERI ED OGGI SONO STATI PERQUISITI GLI UFFICI DEGLI INDAGATI), QUALE SARÀ LA RISPOSTA DEGLI INVESTITORI DI PIAZZA AFFARI (GIA' MPS E' STATA MAZZOLATA IN BORSA) - POTREBBERO ANCHE ESSERCI RIPERCUSSIONI SUL COMPAGNO DI AVVENTURE DI CALTARICCONE, FRANCESCO MILLERI, CHE GUIDA L'HOLDING DELFIN LA CUI PROPRIETÀ È IN MANO AI LITIGIOSISSIMI 8 EREDI DEL DEFUNTO DEL VECCHIO - MA IL FATTO PIÙ IMPORTANTE SARA' IL RINNOVO AD APRILE 2026 DELLA GOVERNANCE DI GENERALI (PER CUI È STATA ESPUGNATA MEDIOBANCA) E DI MPS DEL LOQUACE CEO LUIGI LOVAGLIO (VEDI INTERCETTAZIONI) - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE DELLA COMBRICCOLA ROMANA FAVORITA DA PALAZZO CHIGI SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO''...)