2023divano1302

IL DIVANO DEI GIUSTI - E IN CHIARO CHE VEDIAMO? DAVVERO POCO, AHIMÉ. MA COME? FINISCE SANREMO, SIAMO TUTTI PRONTI A VEDERE FILM E NON TROVIAMO NULLA O QUASI DI STIMOLANTE IN PRIMA SERATA? UFFA. ARIDATECE AMADEUS - IN PRIMA SERATA OCCHIO A “MISSOURI” CON MARLON BRANDO CATTIVO E PERVERSO BOUNTY KILLER E JACK NICHOLSON LADRO DI CAVALLI - IN SECONDA SERATA È IMPERDIBILE L'HORROR DIRETTO DA MARIO LANDI “PATRICK VIVE ANCORA" - CHIUDO CON LA STRACULTISSIMO "LA SVERGOGNATA”… - VIDEO

DJANGO LA SERIE

Marco Giusti per Dagospia

 

Che vediamo stasera? Sulle piattaforme c’è parecchia scelta, ovviamente. Oltre alla quinta puntata di “The Last of Us”, certo che l’ho vista, ieri notte, subito, meglio della quarta, su Sky trovate anche le prime due puntate di “Django”, la nuova serie western ispirata al film di Sergio Corbucci, diretto da Francesca Comencini con Matthias Schoenarts come Django e Noomi Rapace cattivissima. Su Paramount + avete invece le prime puntate di “1923” con Harrison Ford e Helen Mirren che devo ancora vedere.

porcile pasolini

 

 Su Amazon trovate il nuovissimo “Il gatto con gli stivali 2”, mentre su Mubi vedo che sono stati inseriti “Porcile” di Pier Paolo Pasolini con Pierre Clementi, Anne Wiazemsky, Ugo Tognazzi e “Senza tetto né legge” di Agnes Varda con Sandrine Bonnaire. E in chiaro che vediamo? Davvero poco, ahimé. Ma come? Finisce Sanremo, siamo tutti pronti a vedere film e non troviamo nulla o quasi di stimolante in prima serata? Uffa. Aridatece Amadeus. Andiamo per ordine.

madre soledad – al servizio degli infermi 1

Posso capire che Tv2000 alle 20, 55 si butti su un biopic cattolico come “Madre Soledad – Al servizio degli infermi” di Pablo Moreno con Laura Contreras, Elena Furiase, Raúl Escudero, Lolita Flores, dedicato alla nascita a metà 800 delle spagnolissime  Serve di Marie. Iris alle 21 recupera un film di gangster diretto da Ben Affleck e non riuscitissimo, “La legge della notte”, con Ben Affleck, Chris Messina, Zoë Saldana, Sienna Miller, Elle Fanning, Chris Cooper e il nostro Remo Girone come boss mafioso. Ricordo che si rimase tutti delusi. Perché Ben Affleck veniva dall’Oscar di “Argo”, dal successo del suo primo Batman, aveva insomma il mondo di Hollywood ai suoi piedi.

 

zoe saldana ben affleck la legge della notte

E sceglie di dirigere e interpretare una saga del crimine forte e complessa ambientata nei Roaring Twenties tratta da un romanzo del 2012 di Dennis Lehane, già autore di Mystic River, Shutter Island, Gone Baby Gone, un progetto che aveva già opzionato per sé Leonardo Di Caprio, pensandolo di girarlo con Martin Scorsese. Affleck scrive lui la sceneggiatura e affida la direzione della fotografia a un genio delle luci come Robert Richardson, che riprenderà tutto come una Arri Alexa con lente originali panavision del 1965. L’immagine è una meraviglia.

 

ben affleck la legge della notte

Affleck sceglie un grande cast, Brendan Gleeson come il vice sceriffo, padre del bandito Joe Coughlin, interpretato dallo stesso regista, in quel di Boston, Elle Fanning come la mistica ex-tossica Loretta Figgis, Sienna Miller come Emma, la pupa del gangster, che fa perdere la testa al protagonista, Zoe Saldana come la bellissima ragazza cubana che Joe sposerà in Florida, Chris Cooper come il capo della polizia, e addirittura il nostro Remo Girone come Maso Pescatore, capo della gang italiana di Boston. Dovrebbe funzionare tutto, a cominciare dalla ricostruzione d’epoca, perfetta, da una serie di scene d’azione con macchine degli anni ’20. 65 milioni di dollari di budget. Invece il film è un flop epocale.

 

ben affleck remo girone la legge della notte

Incasso di 21 milioni di dollari, perdita netta di 75 milioni. Non funziona troppo la sceneggiatura, firmata dallo stesso Affleck, non funziona la messa in scena, non funziona nemmeno troppo Affleck come protagonista nei panni del bandito galantuomo Joe Coughlin. Quello che in mano a un Sergio Leone o a un Martin Scorsese, modelli citatissimi anche nel film, avrebbe potuto diventare un capolavoro, in mano a Affleck diventa un flop. Non resta che rivederlo.

scemo e piu' scemo

Su Cine 34 alle 21 siamo ancora in tema gangster degli anni ’20 con il buffo “La leggenda di Al, John e Jack” con Aldo, Giovanni, Giacomo e un grande Aldo Maccione. Lo ricordo carino e molto ricco. Occhio al molto visto “Scemo & più scemo” di Peter Farrelly con Jim Carrey, Jeff Daniels, Lauren Holly, Karen Duffy, Canale 27 alle 21, 10.

 

marlon brando missouri

Ma soprattutto occhio su Rai Movie alle 21, 10 a “Missouri” diretto da Arthur Penn, sceneggiato da Thomas McGuane, ma riscritto segretamente da Robert Towne, con Marlon Brando cattivo e perverso bounty killer, Jack Nicholson ladro di cavalli, Kathleen Lloyd, Randy Quaid, Harry Dean Stanton. Brando esagera, si veste da donna, si costruisce le armi da solo, riscrive del tutto il suo ruolo e si riscrive tutte le sue battute.

jack nicholson marlon brando missouri

Nicholson non lo reggeva. Penn lo lasciava fare. Era una star. Non faceva un film da tre anni, cioè da “Ultimo tango a Parigi”. Stava diventando una specie di mostro intoccabile. Ricordo una grande scena di Brando nudo nella vasca da bagno, dove rivela di essere un personaggio mitico, una medusa. I primi protagonisti dovevano essere Warren Oates e Harry Dean Stanton nei ruoli, rispettivamente, del ladro di cavalli e del bounty killer.

 

fiore 5

E’ un ottimo film carcerario giovanile “Fiore”, opera seconda di Claudio Giovannesi con Daphne Scoccia e Josciua Algeri al loro esordio, Valerio Mastandrea, Gessica Giulianelli, Klea Marku. Josciua Algeri morì giovanissimo poco dopo il film. Presentato alla Quinzaine des realisateurs a Cannes lanciò Daphne Scoccia, che era una cameriera quando venne scoperta dal regista a pochi giorni dall’inizio delle riprese del film. Dura e chiusa nella prima parte, diventa romantica e pazza nella seconda.

fiore 4

Anche se il rischio di una dardennata costruita a tavolino, con la macchina da presa attaccata alla nuca del o della protagonista, un po’ esiste, va detto che il gran lavoro che fanno Giovannesi e lei stessa sul personaggio, sul suo corpo, sui suoi desideri, rende “Fiore” qualcosa di vivo e emozionante. E di credibile. Daphne, che prende nel film il suo vero nome, è una ragazza minorenne difficile che vive di furtarelli, ruba cellulari alle ragazze e ai ragazzi sulla metro, armata di un coltellino. Il padre, Valerio Mastandrea, appena uscito di galera in libertà vigilata (infatti torna a dormire a Rebibbia) non è proprio un padre presente, la madre chissà che fine ha fatto.

 

fiore 3

Daphne, insomma, non ha nessuno e su nessuno può contare e, quando la arrestano perché ha cercato di rubare il cellulare al figlio di un poliziotto, finisce dritta in riformatorio con altre ragazze. Per lei non sarà facile adattarsi alla galera. E anche quando scopre che potrebbe ritornare fuori a vivere col padre, proprio il padre le dice che non è possibile, visto che vive a Ostia con una polacca con figlio e non ha spazio dove tenerla. In tutto questo disastro, Daphne scopre però l'amore proprio fra le sbarre. Così parte una storia di amour fou giovanile che è la chiave di svolta narrativa del film.

emma mackey romain duris eiffel

 Su Cielo alle 21, 20 ha pessime critiche il thriller “Destini incrociati” di Sydney Pollack con Harrison Ford e Kristin Scott Thomas che scoprono che i loro coniugi, morto in un incidente aereo, erano amanti, ma le scoperte non finiscono qui. Ci sono Bonnie Hunt, Charles S. Dutton, Dennis Haysbert. Magari è da recuperare. Su Tv8 alle 21, 30 è un biopic piuttosto solido “Eiffel” di Martin Bourboulon con Tomain Dury che ha il ruolo di Eiffel e vuole appunto costruire la sua celebre torre, Emma Mackey, Pierre Deladonchamps, Armande Boulanger. Me lo sono visto volentieri.

 

due nel mirino 1

In seconda serata posso consigliarvi il vecchio comedy-thriller “Due nel mirino” di John Badham con Mel Gibson in coppia con Goldie Hawn, David Carradine, Bill Duke, Canale 27 alle 23, 10. In realtà il film era stato costruito per la coppia Kurt Russell – Goldie Hawn, ma Russell doveva girare “Tango & Cash” e uscì dalla lavorazione. Fu lui a consigliare Mel Gibson, però, col quale aveva appena girato “Tequila Connection”. Leggo che è strepitosa tutta la grande sequenza finale allo zoo con le bestie feroci. Complicatissima da illuminare e da mettere in scena.

the villainess professione assassina 2

Per i fan del cinema coreano su Rai 4 alle 23, 10 passa “The Villainess – Professione assassina” di Jung Byeong-gil con Kim Ok-Vin, Shin Ha-kyun, Sung June. Su Rai Movie all’1, 15 è assolutamente da vedere “L’insulto”, importante film franco-libanese di Ziad Doueiri con Adel Karam, Rita Hayek, Kamel El Basha, Christine Choueiri, Camille Salameh. Mentre stanno costruendo un edificio a Beirut vola un insulto tra un profugo palestinese e un cristiano libanese. La cosa non finirà lì, perché ci sarà un processo e l’insulto diventerà un pretesto per un rancore più antico.

 

masoch 3

Non ho mai visto, e mi interessa molto perché lo persi un secolo fa a Venezia, “Masoch”, biopic di Leopold Sacher Masoch diretto dal terzo fratello Taviani, cioè Franco Brogi Taviani con Paolo Malco, Francesca De Sapio, Fabrizio Bentivoglio, Inga Alexandrova, Valeria D'Obici, Rete 4 all’1, 50. Oggi si direbbe che è la storia di un masochista e di una dominatrice. Ricordo che non piacque per nulla, ma… Su Iris all’1, 55 arriva il vecchio western “Many Rivers to Cross” che in Italia diventò “Un napoletano nel Far West” diretto da Roy Rowland con Robert Taylor, Eleanor Parker, Victor McLaglen, Russ Tamblyn.

patrick vive ancora 10

 

 Storia di un trapper del Klondike a fine ’700, non si capisce proprio chi lo avesse trasformato in un film di napoletani nel west. Leggo che MIklos Rozsa dirige, in gran segreto, le musiche di Cyril J. Mockridge. Su Cine 34 alle 2, 55 è imperdibile lo stracultissimo horror diretto da Mario Landi “Patrick vive ancora" con Sacha Pitoëff, Gianni Dei, Mariangela Giordano, Carmen Russo, Paolo Giusti. Fu il produttore Gabriele Crisanti, appena uscito il “Patrick” ufficiale australiano di Richard Franklyn, a cercare di montare rapidamente assieme al suo socio, Luigi Nannerini, questo finto sequel, scritto da Piero Regnoli e diretto da Mario Landi, che non potrà essere esportato fuori d’Italia per non essere multato e sequestrato.

patrick vive ancora 9

Al posto di Robert Helpmann si chiamò come dottore Sacha Pitoeff che aveva lo stesso aspetto luciferino, mentre come Patrick convinse Gianni Dei non solo a prendere il ruolo di Robert Thompson, ma anche a diventare coproduttore. Dei, un po’ vanitoso, pensando di fare il protagonista, non rendendosi conto che sarebbe stato sempre in coma, accettò. E pagò parte del film. Come infermiera venne scelta una giovane e esuberante Carmen Russo. Ovviamente si esagerò sull’horror e sul sesso. E la produzione australiana non riuscì a far nulla per sequestrare il film. Fu anche per questo, forse, che non si riuscì a montare un vero sequel ufficiale.

MAGNIFICA PRESENZA

 

 Su Rai Movie alle 3, 15 siamo sul fantastico d’autore con “Magnifica presenza” di Ferzan Özpetek con Elio Germano, Margherita Buy, Vittoria Puccini, Beppe Fiorello, Andrea Bosca. Divertente, tutto ambientato in una casa romana piena di fantasmi che commentano e entrano nella vita dei romani vivi. Chiudo con due film stracult che passano alle 5. Il. Thriller di Umberto Lenzi “Il coltello di ghiaccio” con Carroll Baker, Alan Scott, Evelyn Stewart, Eduardo Fajardo, Rai Movie alle 5 in punto, e “La svergognata” di Giuliano Biagetti con Philippe Leroy, Leonora Fani, Stefano Amato, Barbara Bouchet, Iris alle 5, 05.

la svergognata 1

E’ il film d’esordio di Leonora Fani come Lolita del cinema italiano. Non ha neanche vent’anni, viene da Cornuda, provincia di Treviso. Il suo vero nome è Eleonora Cristofani. Scrive il Vice de “Il Messaggero”: “pretenzioso nel voler lasciare strali contro la borghesia grassa e corrotta e nel porre nel tappeto problemi d’ordine sociale, il film non supera mai il livello della mediocrità, denso com’è di frasi scontate e soprattutto di situazioni insulse ispirate alla più scontata volgarità”.

the last of us 9the last of us 6il coltello di ghiaccio 2il coltello di ghiaccio 1leonora fani la svergognata 2barbara bouchet leonora fani la svergognata la svergognata 1la svergognatala svergognata 2harrison ford 1923 helen mirren harrison ford 1923 il gatto con gli stivali 2. 3madre soledad – al servizio degli infermi 2fiore 2due nel mirino 2helen mirren harrison ford 1923 l insultol insultol insultojack nicholson marlon brando missouriromain duris eiffel jack nicholson marlon brando missourimarlon brando missourithe last of us 8harrison ford kristin scott thomas destini incrociati patrick vive ancora 2patrick vive ancora 1patrick vive ancorala svergognata

 

philippe leroy e barbara bouchet la svergognata patrick vive ancora 4masoch 1masoch 2fiore 1il gatto con gli stivali 2. 2un napoletano nel far westun napoletano nel far west 1IL GATTO CON GLI STIVALI 2senza tetto ne legge 1senza tetto ne legge 2senza tetto ne legge 3THE LAST OF USTHE LAST OF USDJANGO LA SERIE 3buco di culo il gatto di scemo e piu scemoDJANGO LA SERIE 3la leggenda di al, john e jack la leggenda di al john e jack 1la leggenda di al, john e jack LA LEGGE DELLA NOTTELA LEGGE DELLA NOTTE LA LEGGE DELLA NOTTE LA LEGGE DELLA NOTTE LA LEGGE DELLA NOTTE DJANGO LA SERIE 3the last of us 7

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)