il divano dei giusti

IL DIVANO DEI GIUSTI – STASERA SU WARNER TV ALLE 21 PASSANO LO SPETTACOLARE “MAD MAX OLTRE LA SFERA DEL TUONO”. C’E’ ANCHE “CHATO” DI MICHAEL WINNER CON CHARLES BRONSON CHE FA L’INDIANO BAFFUTO (“NO MOUSTACHE NO BRONSON”) E LO STUPRATORE RALPH WAITE CHE FINISCE CON I GENITALI ARROSTITI. SU LA7 ALLE 21, 15 IL TERZO EPISODIO DELLA SAGA TOLKENIANA DE "LO HOBBIT" (CON GIGI PROIETTI CHE DOPPIA GANDALF) - L’OMAGGIO A GINA LOLLOBRIGIDA CON “VENERE IMPERIALE” SU CINE 34 - VIDEO

 

Marco Giusti per Dagospia

 

 

mad max

E in chiaro stasera cosa vediamo? Fermi tutti. Su Warner tv alle 21 passano il terzo Mad Max, lo spettacolare “Mad Max Oltre la sfera del tuono” diretto da George Miller e George Ogilvie con Mel Gibson, ma soprattutto con Tina Turner come la cattivissima regina Aunty Entity con parrucca e vestito da 55 chili!, Frank Thring, Angelo Rossitto, forse il nano più attivo di Hollywood dai tempi di “Freaks”, qui al suo ultimo film, Paul Larsson, Bruce Spence.

 

Mad Max si trova al centro di una situazione coi bambini alla “Signore delle mosche”, ma su tutto domina la visione del futuro di George Miller e la sua maestrale regia. Tutti gli scontri sono strepitosi. La tempesta di polvere finale è assolutamente vera. La Ozploitation, cioè il cinema di genere australiano al suo massimo livello. Dopo il terzo episodio si passerà al quarto, “Mad Max: Fury Road” quarant’anni dopo. “Blow”, diretto da Ted Demme con Johnny Depp, Penélope Cruz, Franka Potente, Rachel Griffiths, Jordi Mollà, Iris alle 21, è un ottimo film sull’ascesa al potere del narcotraffico di un piccolo spacciatore. Ted Demme, nipote di Jonathan, morì molto giovane un anno dopo.

mad max 2

 

Su Cine 34 alle 21, se amate la commedia all’italiana, non perdetevi “Io, io, io… e gli altri”, quasi un kolossal diretto da Alessandro Blasetti, scritto da ben 11 sceneggiatori, da Flaiano a Age e Scarpelli a Benvenuti e De Bernardi, con tutti i protagonisti del cinema italiano, da Walter Chiari a Vittorio De Sica, da Gina Lollobrigida a Nino Manfredi, da Marcello Mastroianni a Silvana Mangano, da Sylva Koscina a Caterina Boratto. In realtà è un film a episodi, anche strepitosi come quello politico sulle correnti della Democrazia Cristiana che vede protagonista un fenomenale Vittorio Caprioli, uniti da una situazione base con Walter Chiari nel ruolo di protagonista e Nino Manfredi bigliettaio in treno. Forse deludente, soprattutto se lo si pensa una sorta di risposta a “8 ½ “, ma a tratti estremamente divertente.

 

lo hobbit

Su Canale 20 alle 21, 05 avete “Drive Angry 3D”, cafonata di  Patrick Lussier con Nicolas Cage, Amber Heard, William Fichtner, Billy Burke, David Morse. Decisamente meglio “Chato” di Michael Winner con Charles Bronson che fa l’indiano baffuto (“No moustache no Bronson”), Jack Palance, James Withmore, Richard Basehart. Chato, indiano di pochissime parole che ha ucciso per legittima difesa uno sceriffo razzista, si ritrova preda di un gruppo di onesti cittadini, capitanati da Jack Palance, che hanno deciso di eliminarlo. Quando gli inseguitori violentano la sua donna, Chato è pronto alla vendetta. Girato in Almeria con un buon cast americano, gran ritmo e violenza eccessiva. Lo stupratore Ralph Waite finisce con i genitali arrostiti. Phil Hardy si lamenta dell’uso eccessivo degli zoom da parte di Winner e della sceneggiatura piena di clichés. Su Cielo alle 21, 15 avete “Resistence – La voce del silenzio” di Jonathan Jakubowicz con Jesse Eisenberg, Ed Harris, Edgar Ramirez, Clémence Poésy, dove un giovane attore ebreo salva i bambini ebrei con le sue capacità attoriali. Su Rai 4 alle 21, 15 andrebbe recuperato “Due piccoli italiani”, opera prima di Paolo Sassanelli con lo stesso Sassanelli e Francesco Colella in giro dalla Puglia per l’Europa fino a arrivare in Islanda. Ci sono anche Rian Gerritsen, Marit Nissen, Kenneth Herdigein, Totò Onnis. Piuttosto carino.

lo hobbit la battaglia delle 5 armate

 

Su La7 alle 21, 15 avete il terzo episodio della saga tolkeniana de Lo Hobbit, cioè “Lo Hobbit: La battaglia delle cinque armate” di Peter Jackson con Ian McKellen, Martin Freeman, Richard Armitage, Ken Scott, Graham McTavish. Rieccoli!, scrivevo quando uscì il film, nel pieno dell’inchiesta su Mafia Capitale. Svegliate Er Cecato, Er Porcone, Er Pomata e i fasci di Tor Pigna, perfino il giudice Pignatone che indaga sulla Terra di Mezzo. Perché sono tornati i nani cazzuti, gli orchi più brutti, gli hobbit alti quanto brunetta ma coi piedi improponibili per l’ultima avventura di una saga che dura ormai da più tempo dei talk di Santoro.

 

io io io e gli altri

Come critico, magari, avrei qualcosina da dire rispetto a questi 144 minuti di randellate in testa fra nani, elfi e orchi, a tutti questi effetti digitali anche fastidiosi, a una costruzione che deve fare entrar tutto dentro l’ultimo film tutti i personaggi anche a forza, ma come fan della saga cinematografica non posso che adorare questo film definitivo che Peter Jackson ha trattato con la consueta carica e con l’amore per i suoi personaggi, più o meno tolkeniani che siano.

 

lo hobbit 3 la battaglia delle cinque armate

Il mio preferito, il perfido e triste serpentone volante Smaug, doppiato meravigliosamente da Benedict Cumberbacht, muore nel primo quarto d’ora di film ucciso dalla freccia di Luke Evans, ancor prima dell’arrivo dei titoli di testa lasciandomi piuttosto disperato. Ma il Bilbo Baggins di Martin Freeman, piedoni da affidare a Della Valle a parte, è una meraviglia di candore e intelligenza, attorno al quale ruotano tutte le passioni umane e elfiche del film. E il Gandalf di Ian McKellan, doppiato in italiano da Gigi Proietti come nel penultimo episodio, è sempre meraviglioso. Difficile durare per tanti anni con lo stesso cast. Per l’occasione ritorna anche Orlando Bloom che vola nella lunghissima battaglia finale aggrappandosi a un gigantesco pipistrello e cala dal cielo come Fred Astaire, torna Christopher Lee che si muove come un campione di kung fu, torna Cate Blanchett sempre più eterea, Hugo Weaving che stermina un gruppo di fantasmi. E’ un vero finale di una saga lunga e complessa che più generazioni hanno amato e che non appartiene solo al linguaggio der cecato e dei boss della mafia romana. Non ci sarà un ragazzino che è cresciuto con le avventure di Gandalf e di Bilbo e dei nani cazzuti che rivogliono il loro oro che non si sentirà triste per la fine di un’avventura davvero commovente.

lo hobbit 3 la battaglia delle cinque armate

 

Su Italia 1 alle 21, 20 avete anche “Fast&Furious 7” di James Wan con Vin Diesel, Paul Walker, Dwayne Johnson, Michelle Rodriguez, Kurt Russell, Jason Statham. La sola commedia italiana che trovate in prima serata credo sia “Ex” di Fausto Brizzi con Alessandro Gassman, Cécile Cassel, Claudia Gerini, Angelo Infanti, Cristiana Capotondi, Canale Nove alle 21, 35.

 

lo hobbit 3 la battaglia delle cinque armate

In seconda serata trovate “Il grande paese” di William Wyler con Gregory Peck, Charlton Heston, Jean Simmons, Carroll Baker, Burl Ives, Charles Bickford, Rai Movie alle 23, un filmone, adorato dal presidente Dwight Eisenhower, che se lo fece proiettare quattro volte alla Casa Bianca, ma non molto amato dal pubblico italiano quando uscì. Lavorarono alla sceneggiatura ben sette diversi scrittori. Non funzionava mai e Jean Simmons ricordava che dovettero ogni volta cambiare le battute. Peck e Wyler non andavano per nulla d’accordo. Peck chiedeva continui retakes, era un perfezionista. Da parte sua Wyler odiava la musica di Jerome Moross, che piaceva a Peck. Sergio Leone ricordava che mentre girava “Ben-Hur”, Wyler dovette girare un retake del film e ricostruì una scena da western a Cinecittà. Questa immagine bastò a Leone per capire che un western si poteva girare ovunque.

lo hobbit 3 la battaglia delle cinque armate

 

Cine 34 alle 23, 35 lancia un omaggio a Gina Lollobrigida con “Venere imperiale” di Jean Delannoy dove interpreta Paolina Bonaparte. Con lei ci sono Stephen Boyd, Raymond Pellegrin, Micheline Presle, Gabriele Ferzetti, Massimo Girotti, Elsa Albani, Tino Carraro. Stephen Boyd racconta che lo girò dopo aver iniziato a Londra “Cleopatra” con Liz Taylor e Peter Finch con la regia di Rouben Mamoulian, che venne poi interrotto a causa dei malori della Taylor, “Ben-Hur” di William Wyler e prima di girare “La caduta dell’Impero Romano” di Anthony Mann con Sophia Loren.

 

gina lollobrigida venere imperiale 5

Al massimo della sua carriera, insomma. Figlio di un camionista irlandese, Boyd aveva tre fratelli tutti camionisti e ben quattro sorelle sposate in Irlanda. Il padre non aveva mai guadagnato più di 17 dollari a settimana. In un’intervista del “Los Angeles Time” del 1962 si lamenta di essere apparso nudo o seminudo nella versione italiana del film (davvero non me lo ricordo, mentre ricordo la schiena nuda di Gina), coperto solo da un lenzuolo. Dice che è tutta colpa dei produttori italiani, degli amateurs, non dei professionisti. Su Iris alle 23, 25 avete il miglior film di Gabriele Muccino in America, “la ricerca della felicità” con Will Smith, Jaden Smith, Thandie Newton, Brian Howe, James Karen.

chato charles bronson 23

 

Nella notte mi sembra interessante “L’inventore di favole” diretto nel 2003 da Billy Ray con Hayden Christensen, Peter Sarsgaard, Chloë Sevigny, Rosario Dawson, Iris alle 2, storia di un giornalista che diventa famoso con pezzi clamorosi, ma si scopre poi che sono totalmente inventati. Su Rai Movie alle 3, 55 avete “A mezzanotte corre il terrore”, piccolo horror diretto da Wallace Fox con Bela Lugosi, John Archer, Wanda McKay, Dave O'Brien. I fan di Little Tony trovano il loro beniamino su Cine 34 alle 4, 25 protagonista del divertente “Riderà! (Cuore matto)” di Bruno Corbucci con Little Tony, Marisa Solinas, Ferruccio Amendola, Oreste Lionello, Anita Sanders. Chiudo col raro “Cinema” diretto in Spagna nel 1988 per la tv da Luigi Magni con Virna Lisi, Lando Buzzanca, Sandra Collodel, Ramón Pons, Luis Maluenda, dove due attori non più giovani rivivono una vecchia passione. Mai visto…

venere imperialelo hobbit 3 la battaglia delle cinque armatechato charles bronson

Ultimi Dagoreport

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…

tajani urso vattani peronaci azzoni antonio adolfo mario marco alessandro

DAGOREPORT - MAI SUCCESSO CHE LA LISTA DEI NUOVI AMBASCIATORI, SCODELLATA DA TAJANI, VENISSE SOSPESA PER L’OPPOSIZIONE DI UN MINISTRO (URSO) IRATO PERCHÉ IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO È FINITO A NAIROBI ANZICHÉ A BUCAREST - DAL CDM SONO USCITI SOLO GLI AMBASCIATORI STRETTAMENTE URGENTI. ALLA NATO SBARCA AZZONI, MENTRE PERONACI VOLA A WASHINGTON. E’ LA PRIMA VOLTA CHE LA PIÙ IMPORTANTE SEDE DIPLOMATICA VIENE OCCUPATA DA UN MINISTRO PLENIPOTENZIARIO ANZICHÉ DA UN AMBASCIATORE DI GRADO (FRA DUE ANNI È GIA’ PRONTO IL FIDO CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI LADY GIORGIA, FABRIZIO SAGGIO) – IL MALDESTRO MARIO VATTANI IN GIAPPONE, ANCHE SE ERA WASHINGTON LA SCELTA IDEALE DELLA FIAMMA MAGICA (MATTARELLA AVREBBE SBARRATO IL PASSO) – LA LISTA DI TUTTI GLI AMBASCIATORI SOSPESI….

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU ROTTAMAZIONE E TAGLIO ALL'IRPEF - GIORGIA MELONI DAVANTI AI COMMERCIALISTI PARLA DI SFORBICIATA AL CUNEO E LODA MAURIZIO LEO, "DIMENTICANDOSI" DI GIORGETTI. CHE ALZA I TACCHI E SE NE VA SENZA PARLARE - LA LEGA PRETENDE UN'ALTRA ROTTAMAZIONE, FORZA ITALIA E FDI CHIEDONO PRIMA DI TAGLIARE LE TASSE AL CETO MEDIO - PECCATO CHE I SOLDI PER ENTRAMBI I PROVVEDIMENTI, NON CI SIANO - LA LISTA DEGLI SCAZZI SI ALLUNGA: RISIKO BANCARIO, CITTADINANZA, POLITICA ESTERA, FISCO E TERZO MANDATO - VANNACCI METTE NEL MIRINO I GOVERNATORI LEGHISTI ZAIA E FEDRIGA CON UNA SPARATA, A TREVISO, CONTRO IL TERZO MANDATO: IL GENERALE, NOMINATO VICESEGRETARIO DA SALVINI, È LA MINA CHE PUÒ FAR SALTARE IN ARIA LA FRAGILE TREGUA NEL CARROCCIO (E DUNQUE NEL CENTRODESTRA)

ignazio la russa giorgia meloin zaia fedriga salvini fontana

DAGOREPORT - MEGLIO UN VENETO OGGI O UNA LOMBARDIA DOMANI? È IL DILEMMA SPECULARE DI GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI – L’APERTURA SUL TERZO MANDATO DEL NASUTO DONZELLI È UN RAMOSCELLO D’ULIVO LANCIATO VERSO IL CARROCCIO (ANCHE PER DESTABILIZZARE IL CAMPO LARGO IN CAMPANIA) - MA ALLA PROPOSTA S’È SUBITO OPPOSTO IL GENERALE VANNACCI – L’EX TRUCE DEL PAPEETE, CHE HA CAPITO DI NON POTER GOVERNARE TUTTO IL NORD CON L'8%, È DISPOSTO A CEDERE IL PIRELLONE A FRATELLI D'ITALIA (SI VOTA TRA TRE ANNI), MA LA SORA GIORGIA RIFLETTE: SOTTO LA MADUNINA COMANDA LA RUSSA, E SAREBBE DIFFICILE SCALZARE LA SUA PERVASIVA RETE DI RELAZIONI – I MALIGNI MORMORANO: VANNACCI AGISCE COME GUASTATORE PER CONTO DI SALVINI, PER SABOTARE IL TERZO MANDATO, O PARLA PER SE'?