
IL DIVANO DEI GIUSTI - "MI SI È ROTTO IL TACCO!"; "IO MI SO ROTTO IL CAZZO!" - SE SIETE PRONTI A QUESTO TIPO DI BATTUTE, IN SECONDA SERATA C'E' "MIAMI BEACH", VANZINATA CON UN PO' DI RUTTI, FIATELLA E QUALCHE SCORREGGIA (I DIALOGHI: "'STA MIAMI SEMBRA FREGENE"; "IL BIRDWATCHING? SI GUARDANO GLI UCCELLI, MA NON NEL SENSO CHE PENSA LEI") - NEL CUORE DELLA NOTTE IRIS PASSA IL FOLLE EROTICO ANTI-COMUNISTA "COMPAGNE NUDE" - IL NUDO DI BELEN IN "SE SEI COSÌ TI DICO SÌ"
Marco Giusti per Dagospia
Voglia di uscire a mangiarti una pizza? No. Voglia di vedere un film in sala? Per carità. Voglia di rimanere sdraiato sul divano col ventilatore a palla? Ecco. Che fanno quindi stasera? In chiaro ci sarebbe su Cine 34 alle 21 la commedia di Rolando Ravello “E’ per il tuo bene” con Marco Giallini, Vincenzo Salemme, Giuseppe Battiston, Isabella Ferrari, Claudia Pandolfi, Valentina Lodovini. Remake di una commedia spagnola, te pareva…, "Es por tu bien"del 2017,dove tre padri possessive vedono come disastrosi i matrimoni delle loro tre figlie. E fanno quindi il possibile per farle separare dai mariti. Attrezzi mal assortiti, un rapper, un vecchio, e una donna africana.
Non l’ho visto. Magari è meglio dell’avventuroso da popcorn di Canale 20 alle 21, 05, “Viaggio nell’isola misteriosa” diretto da Brad Peyton con Josh Hutcherson, Dwayne Johnson, Michael Caine, Vanessa Hudgens, Kristin Davis, Luis Guzman. Rai Storia alle 21, 10 propone l’ultimo film diretto da Gillo Pontecorvo, “Ogro” con Gian Maria Volonté, José Sacristan, Eusebio Poncela, Angela Molina, ricostruzione dell’attentato dell’ETA a Luis Carrero Blanco, che si ritrovò a uscire in sala proprio nei giorni del rapimento Moro, fra l’imbarazzo di tutti.
Come disse il produttore Franco Cristaldi, «Ricordo perfettamente la mattina in cui parlavamo dell'ennesima revisione, e accendemmo la radio sentendo di Moro. E allora io, che in quel momento avrei strozzato Gillo, gli ho detto subito: E adesso mi spieghi come facciamo un film sul terrorismo, che cosa facciamo noi con Ogro tre anni dopo?
viaggio nell’isola misteriosa 1
Nel 1976 Ogro sarebbe stato un'opera straordinaria, coraggiosa, in cui si dicevano delle cose, mentre in una situazione politica così calda un indugio di tre anni aveva cambiato tutto. È stato concepito nel momento giusto ed è apparso sugli schermi in quello sbagliato». Diceva Dino Risi che Pontecorvo, chiuso nella sua casa ai Parioli, pensava tutto il giorno al film da fare titubando. Ma sarà un capolavoro? Io faccio solo capolavori? Ma sarà un capolavoro? Allora non lo faccio. Devo dire che Pontecorvo era molto simpatico, ma “Ogro” non era un capolavoro.
Rai Movie alle 21, 10 propone uno dei primi film di Ficarra e Picone in versione giovani disoccupati di paese, “Nati stanchi” diretto da Dominick Tambasco con Salvo Ficarra, Valentino Picone, Marica Coco, Massimo Olcese. La7 alle 21, 15 propone “Il momento di uccidere” diretto da Joel Schumacher, tratto dal romanzo di John Grisham con Sandra Bullock, Matthew McConaughey, Samuel L. Jackson, Donald Sutherland, Kevin Spacey, Ashley Judd, dove tutto ruota intorno al processo di un uomo, un afro-americano, veterano di guerra, che si è fatto giustizia da sé quando ha scoperto che sua figlia di dieci anni è stato stuprata e uccisa da due bianchi. Ma siamo nel profondo Sud. Così così.
Su Iris alle 21, 15 l’interessante “The Birth of a Nation – Il risveglio di un popolo”, interpretato, prodotto, scritto e diretto alla sua opera prima dall’attore Nate Parker, accolto come un capolavoro al Sundance e comprato dalla Fox Searchlight per la distribuzione alla cifra record di 17 milioni e mezzo di dollari. Ma fu un insuccesso. Devo dire che malgrado una messa in scena e una costruzione di racconto non così elaborate come quelle dei film di Steve McQueen (“12 anni schiavo”) e Quentin Tarantino (“Django Unchained”), è un solido film storico che scava nel perché degli scontri, purtroppo ancora attuali, tra bianchi e neri negli Stati Uniti e sulla profonda ferita, mai riassorbita, dello schiavismo americano.
the birth of a nation – il risveglio di un popolo 4
Nate Parker rispolvera la storia di una celebre rivolta nera nella Virginia del 1832, quella di Nat Turner, schiavo e predicatore che per 48 ore dette vita a una vera e propria carneficina contro gli schiavisti uccidendo ferocemente 60 bianchi prima di essere preso e massacrato coi suoi uomini. Prima di esplodere in una ondata di violenza liberatoria, che in realtà attendiamo per troppo tempo (un’ora e mezzo), Nat, interpretato dallo stesso regista Nate Parker, subisce qualsiasi cosa e vede qualsiasi orrore. Arrivato da piccolo in una piantagione a Southampton County assieme a padre, madre e nonna, cresce assieme al futuro padrone, Sam, in una situazione confortevole rispetto a altre piantagioni.
the birth of a nation – il risveglio di un popolo 3
Anche se il padre, colpevole di aver ucciso un cacciatore di schiavi, dovrà scappare per non essere ucciso. Cresciuto, Nat, e diventato predicatore della sua piccola comunità, verrà portato in giro da Sam, interpretato dall’Armie Hammer di Mine e di The Lone Ranger, e affittato ai padroni bianchi proprio come divulgatore della Bibbia per tenere buoni gli schiavi delle altre piantagioni.
Inizia così a vedere cose che non avrebbe voluto vedere. Intanto, la sua donna, Cherry, Aja Naomi King, viene violentata da tre bianchi, mentre lui stesso viene messo alla gogna e frustato a sangue perché reo di aver battezzato un bianco colpevole di abusi sessuali su bambini. Dopo le frustate e la violenza alla moglie, Nat vede come unica soluzione quella della rivolta, convinto dalla nonna che “è una cosa orribile vedere piegare un uomo”.
giampaolo morelli neva leoni miami beach
Se Nat Turner si vendica con l’accetta, anche Nate Parker taglia un po’ il film con l’accetta. E non si fa mancare nulla, nemmeno “Strange Fruits” di Billie Holliday sulle immagini degli schiavi impiccati. Pesò sul film la causa legale per violenza sessuale che ha subito lo stesso regista-attore assieme al suo co-soggettista Jean McGianni Celestin, resa ancor più grave dal fatto che la ragazza in questione si uccise nel 2012.
Questo ha bloccato il successo del film e il suo lancio all’Oscar, anche perché gran parte del film è basato sulla reazione del protagonista alla violenza subita dalla moglie. Da allora Nate Parker ha diretto un solo altro film, passato del tutto inosservato. Non sarei così cattivo con il piccolo thriller ambientato in Russia “Siberia”, diretto da Matthew Ross con Keanu Reeves, Molly Ringwald, Aleks Paunovic, Ana Ularu, Veronica Ferres, Cielo alle 21, 20.
Su Tv200 alle 21, 40 passa “L’apostolo Pietro e l’ultima cena”, film biblico diretto da Gabriel Sabloff con Robert Loggia, Bruce Marchiano, Laurence Fuller, Ryan Alosio. Certo Robert Loggia che fa San Pietro… Passiamo alla seconda serata, Rai Movie alle 22, 35, con una commedia dei Vanzina, “Miami Beach” con Ricky Memphis, Max Tortora, Paola Minaccioni, Giampaolo Morelli, Emanuele Propizio. “Sta Miami sembra Freggene!” Arieccoli i Vanzina… Con i loro romani in vacanza, “E lavati i piedi! Non fa il solito tuo!” dice Max Tortora al figlio che va a studiare a Miami. Lo scambio di battute sofisticate, “Mi si è rotto il tacco!” fa la Minaccioni simil Franca Valeri in milanese – “Io mi so rotto il cazzo!” le risponde Max Tortora.
neva leoni giampaolo morelli miami beach
Un po’ di rutti, la fiatella, qualche scurreggetta (la spara la bionda bona). Una nuova maggiorata, Neva Leoni, con un seno davvero enorme come la Allasio o la Donatella Damiani dei bei tempi. Ricky Memphis ormai completamente fermo di fronte allo schermo. Le battute sugli scarpari del centro, “So scarparo e c'ho il 48 de piede, quindi se te pijo te faccio male”, sugli sconti per le polacchette,
“Il 30 per cento? Fagli il 25 per cento”. Questo allegro e festoso Miami Beach è esattamente come lo pensate. Con tanto di battute sul Birdwatching, “un posto dove si guardano gli uccelli, ma non nel senso che pensa lei”, fa la Minaccioni a Max Tortora. Solo che dopo una marea di film da festival e pesantezze varie, con tutti i limiti, certo, mi sembra una liberazione. E poi trionfano davvero, finalmente, Max Tortora e Paola Minaccioni come coppia alla Sordi-Valeri, lui scatenato scarparo romano separato dalla moglie,
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“lo sa dove sta sta pulciara? A Sabaudia!”, lei come milanese raggelata che alla fine cederà allo scarparo. La storia è un puro pretesto per portare tutti i romani a Miami e fare una vanzinata americana (“Miami mica è Spoleto!”). Lo scarparo e la milanese hanno due figli, Luca, Filippo Laganà (vero figlio di Rodolfo Laganà) e Camilla Tedeschi (vera figlia di Corrado Tedeschi), che vanno a Miami per studiare e si innamoreranno subito. Per poi ripensarci. E lo stesso faranno, dopo mille scontri alla Christian-Boldi anche i loro genitori.
Ricky Memphis, invece, separato dalla moglie, doveva andare in Bretagna a dimagrire insieme alla nuova compagna sovrappeso, ma si ritrova a inseguire la figlia minorenne, la supermaggiorata Neva Leoni, in quel di Miami, dove è scappata assieme a due amiche. Per ritrovarla assolda un ragazzetto romano fancazzista, Emanuele Propizio, mentre la figlia civetta con un bellimbusto napoletano trovato sul luogo, Giampaolo Morelli. In mezzo c’è una cameriera messicana sui pattini, Mariela Garriga, la bionda bona scorreggiona, Nina Strauss. Ma diciamo che gli americani in questo caso servono solo da scenografia. Come ai tempi di Don Buro si ride per i romani in vacanza.
Rai4 alle 22, 55 propone un horror lituano dalle critiche eccezionali, “Pensive (Rupintojelis)” diretto da Jonas Trukanas con Sarunas Rapolas Meliesius, Gabija Bargailaite, Marius Repsys, Donatas Simukauskas. Sembra più un gory slasher con assassino con maschera di legno che massacra i ragazzetti a una festa in mezzo ai boschi.
Cine 34 alle 23, 10 passa “L’agenzia dei bugiardi” di Volfango De Biasi con Giampaolo Morelli, Diana Del Bufalo, Massimo Ghini, Alessandra Mastronardi, Paolo Ruffini e Herbert Ballerina, dove è compito di un gruppo di maestri della truffa mettere in scena delle bugie clamorose per coprire scomode verità sentimentali. Uscito in sordina nel gennaio del 2019, prima dell’inizio della pandemia, il film era il remake di un successo francese, “Alibi.com”, cucinato da commedia salentina. Visto, ma non me lo ricordo quasi per nulla. Torna il lacrimoso mélo sirkiano “Interludio” di Douglas Sirk con June Allyson, Rossano Brazzi, Françoise Rosay, Marianne Koch, Keith Andes, Tv2000 alle 23, 30.
Torna anche, Iris alle 23, 40, “The Danish Girl” di Tom Hooper con Eddie Redmayne, Alicia Vikander, Matthias Schoenaerts, Amber Heard, Ben Whishaw. Tutti a piangere non tanto per il sesso perduto del primo transgender della storia (almeno così sembra), quanto per i meccanismi lacrimosi e acchiappaoscar messi in scena in questo grazioso, ma non certo indimenticabile The Danish Girl di Tom Hooper, il regista de Il discorso del re e Les Miserables, dominato dalle mossette di Eddie Redmayne, ancora fresco dell'Oscar di The Imitation Game, qui nel ruolo di Einar Wegener, vero pittore svedese che diventò la bella Lili Elbe, e dall’emergente Alicia Vikander, che nel film è la moglie-musa-amica-amante Gerda Wegener.
Il progetto, sulla carta, era molto interessante, e a lungo Nicole Kidman aveva cercato di produrlo e interpretarlo proprio nel ruolo di Einer/Lili, proponendo il ruolo di Gerda a star come Charlize Theron, Gwyneth Paltrow, Marion Cotillard, Rachel Weisz, intuendo che l’amore lesbo più che transgender era la chiave della coppia. Ma nel nuovo film molti aspetti della vera storia sono stati cambiati e semplificati. Non c’è traccia del fatto che Lili e Gerda vivessero come lesbiche riconosciute a Parigi, e non c’è traccia dei veri amanti e amori di Gerda (aveva anche un marito italiano, certo Fernando Porta).
alicia vikander the danish girl
Tom Hooper sembra più interessato alla costruzione di inquadrature acchiappone, a una Danimarca un po’ finta e troppo adatta al pubblico delle vecchie signore inglesi, alla melassa musicale di Alexandre Desplat, alle faccette di Eddie Redmayne che da maschio dipinge paesaggi danesi con quattro alberi stecchiti e quando si sente donna smette di dipingere e sogna di far la profumiera.
Mettiamoci anche un Sebastian Koch tinto di nero che fa il dottore tagliatutto per risolvere il problema di Einar/Lili, quella povera Alicia Vikander che dipinge quadri terrificanti col marito transgender come modello-a, Matthias Schoenarts con cappottone che si scalda in attesa di ruoli migliori, Amber Heard bonissima come ballerina Ulla e altrettanto, nella vita, come fidanzatina dello scoppiatissimo Johnny Depp, ben Whishaw che vuole farsi Einar/Lili.
Tutto ciò fa di questo biopic con trasformazione alla Stephen Hawking, un'opera cultissima, che rivalutiamo magari come transmélo per i motivi opposti a quelli della critica. Ma che vediamo con gran divertimento, in tutti i casi. La7 a mezzanotte in punta presenta il complesso “Promised Land” di Gus Van Sant con Matt Damon, John Krasinski, Rosemarie DeWitt, Hal Holbrook, Scoot McNairy, Frances McDormand, dove lo scontro sociale è spostato sullo sfruttamento della terra.
Rai Movie alle 0, 10 passa “Il concorso” diretto da Philippa Lowthorpe con Keira Knightley, Gugu Mbatha-Raw, Jessie Buckley, Greg Kinnear, Lesley Manville, dove viene ricostruita l’edizione di Miss Mondo del 1970, dove il movimento femminista fece la sua irruzione, ma dove a vincere fu, per la prima volta, una ragazza nera. Non è bello come il primo Brancaleone, il suo sequel, “Brancaleone alle crociate” ancora diretto da Mario Monicelli con Vittorio Gassman, Adolfo Celi, Paolo Villaggio, Gigi Proietti, Beba Loncar, Lino Toffolo, Stefania Sandrelli. Lo abbiamo atteso per anni con tante speranze. E ci deluse non poco.
Su Rai4 all’1, 55 un horror russo, “Superdeep” diretto da Arseny Syuhin con Milena Radulovic, Maksim Radugin, Nikita Dyuvbanov, Ilya Ilinykh, Sergey Ivanyuk. Iris alle 2 dà una spolverata a “Blade Runner” di Ridley Scott con Harrison Ford, Sean Young, Rutger Hauer, Daryl Hannah, William J. Sanderson. R ai Movie alle 2 presenta il fantascientifico “Anon” di Andrew Niccol con Clive Owen, Amanda Seyfried, Colm Feore, Sonya Walger, Mark O'Brien, dove in un non così lontano futuro la memoria delle persone è registrata e il crimine non esiste. Ma c’è sempre una falla nel sistema. Critiche modeste.
La7 alle 3, 15 tira fuori il vecchio “Il caso Pisciotta” diretto da Eriprando Visconti con Tony Musante, Carla Gravina, Corrado Gaipa, Salvo Randone, Barbara Pilavin, Simonetta Stefanelli, Antonio Casagrande, Mico Cundari, Duilio Del Prete, Arturo Dominici, Sandro Merli, Ignazio Pappalardo, Michele Placido, Saro Urzì. Chi uccise, in carcere, avvelandolo, l’assassino di Salvatore Giuliano, cioè Gaspare Pisciotta? Cast strepitoso. Ci sono pure Vittorio Mezzogiorno e Nino Terzo. Non mi ricordavo tutte queste scene di sesso.
Rete 4 alle 3, 20 passa invece “Il profeta” di Dino Risi con Vittorio Gassman, Ann-Margret, Oreste Lionello, Liana Orfei, Yvonne Sanson. Torna il trio de “Il tigre”, ma il film non è così riuscito. Scritto da Scola e Maccari, girato per il mercato anglofono. In pieno 68 con gli hippies presi per il culo. Mah… Qualche battuta mi fa venire voglia di rivederlo, "L'italia produce poco grano perché è tutta coltivata a retorica".
Sempre bellissimo invece “Il selvaggio” di Laszlo Benedek con Marlon Brando, Mary Murphy, Lee Marvin, Robert Keith, Jay C. Flippen. Cose da sapere? La moto di Marlon Brando era quella davvero sua. Lee Marvin era costantemente ubriaco e la rivalità con Brando seguitava anche fuori dal set.Il personaggio di Marvin, Chino, era ripreso da certo Willie Forkner detto "Wino Willy". Brando, che aveva fatto il film solo per il rispetto che aveva per il produttore, Stanley Kramer, adorava il motto del suo personaggio, “nessuno mi dice cosa fare” e lo fece suo. Il ciuffo del personaggio di Brando è lo stesso che ritroviamo nei personaggi di James Dean e di Elvis.
Avete ancora tempo, Cine 34 alle 4, 10, per il nudo di Belen in “Se sei così ti dico sì”, disastrosa commedia post-zaloniana di Eugenio Cappuccio con Emilio Solfrizzi, Belén Rodríguez, Iaia Forte, Eleonora Albrecht, Roberto De Francesco. Anche per “Io sono Sam” di Jessie Nelson con Sean Penn, Michelle Pfeiffer, Dakota Fanning, Dianne Wiest, Rai Movie alle 5, con un uomo malato e ritardato che crecse la figlia Lucy e quando lei diventa grande non può più occuparsene.
Intanto alle 5, 20 Iris passa il folle erotico anti-comunista “Compagne nude” di Bruno Pischiutta con Helga Blumen, Rocco Morleo, Irma Olivero, Bruno Pischiutta, Luca Ruiu, Susana Salmaso. Buona notte.
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