2021divanogiusti1811

IL DIVANO DEI GIUSTI - STASERA CI SAREBBERO DUE THRILLER ALL’ITALIANA NIENTE MALE. “SETTE SCIALLI DI SETA GIALLA” DI SERGIO PASTORE E IL BEN PIÙ SOFISTICATO “COSÌ DOLCE… COSÌ PERVERSA” DI UMBERTO LENZI - RITROVATE ANCHE IL FILM A EPISODI “QUELLE STRANE OCCASIONI”. IL CAPOLAVORO È QUELLO DI COMENCINI, CON IL PRELATO ALBERTO SORDI E STEFANIA SANDRELLI CHIUSI IN ASCENSORE. MA BRILLA PER TRASHISMO ASSOLUTO L’EPISODIO DI NANNI LOY, CON PAOLO VILLAGGIO DOTATISSIMO ITALIANO IN QUEL DI AMSTERDAM CHE SCOPRE LA VOCAZIONE DELL’ATTORE PORNO… - VIDEO

 

 

Marco Giusti per Dagospia

 

7 prisoners

Se rimanete a casa vi consiglio su Netflix il bellissimo film brasiliano di violenza urbana “7 prigionieri” di Alexandre Moratto, dove un gruppo di ragazzi vengono chiamati dalla campagna alla città per lavorare e scoprono che non sono altro che schiavi, prigionieri di un meccanismo terribile da dove puoi scappare solo diventando parte del traffico di esseri umani.

 

dev patel sir gawain e il cavaliere verde

Ovviamente sopra ai caporali che gestiscono i prigionieri c’è un politico di ultradestra alla sub-Bolsonaro. Forte e terribile, tutto ambientato a San Paolo. Era stato presentato con successo anche a Venezia a settembre.

 

E’ molto bello anche su Amazon il curiosissimo, magico, stravagante, già di culto “Sir Gawain and the Green Knight” di David Lowery con Dev Patel che nei panni di Sir Gawain, nipote di Re Artù attraversa la foresta per ricevere un’accettata sulla capoccia dal gigantesco Green Knight e incontro ogni genere di personaggi bizzarri.

 

 

strappare lungo i bordi.

C’è anche la Santa Winifred che cerca la sua testa, un ladro che gli ruba l’ascia. Ma su tutto domina una sorta di atmosfera magica da racconto di cavalieri che da tanto il fantasy alla “Game of Thrones” aveva oscurato. Avete anche la serie animata di Zerocalcare, “Strappare lungo i bordi”.

 

sette scialli di seta gialla

E in chiaro in tv? Beh. Ci sarebbero due thriller all’italiana niente male. “Sette scialli di seta gialla” di Sergio Pastore con Anthony Steffen, Sylva Koscina, Jeanette Len alias Giovanna Lenzi, la musa di Pastore, girato addirittura in veri esterni a Copenaghen e ambientato nel mondo dell’alta moda, Cine 34 alle 23, 35, e il ben più sofisticato e riuscito “Così dolce… così perversa” di Umberto Lenzi con Carroll Baker, Jean-Louis Trintignant, Erika Blanc, Horst Frank, su Rete 4, purtroppo alle 3, 55.

cosi dolce cosi perversa

 

Inutile dire che il thriller di Lenzi, che seguiva il grande successo di “Orgasmo”, sempre con la Baker, è imperdibile per i fan del cinema di genere. Ideato e scritto da Ernesto Gastaldi è pieno di colpi di scena e dimostra il talento che aveva Lenzi per il thriller, qui scaldato dalla presenza di Carrol Baker, addirittura molto più nuda nelle edizioni del film per l’estero, e da Jean-Louis Trintignant.

 

 

bill murray ghostbusters

In prima serata avete il primo e originale “Ghostbusters” di Ivan Reitman con Bill Murray, Jeff Goldblum, Dan Aykroyd su Spike alle 21, 30, il lacrimoso “7 anime” di Gabriele Muccino con Will Smith che cerca di aiutare sette persone in difficoltà, Tv8 alle 21, 30, l’ottimo horror zombesco “L’alba dei morti viventi” diretto da Zack Snyder con Sarah Polley, Ving Rhames, il film di polizietti e copkiller con Chadwick Boseman “City of Crime” diretto da Brian Kirk su Rai Tre alle 21, 20. Così così.

sopravvissuto – the martian

 

Rimasi un po’ freddo rispetto al fantascientifico “Sopravvissuto – The Martian” di Ridley Scott con Matt Damon, Jessica Chastain, Kate Mara, Kristen Wiig e Sean Bean. Ma quando il bellissimo capitano dello spazio Jessica Chastain sorridendo si riprende Matt Damon, il suo uomo abbandonato su Marte per un anno e mezzo, sopravvissuto mangiando patate, non si rimane indifferenti.

 

steven seagal belly of the beast

Ridley Scott lo aveva diretto a partire da un romanzo di Andy Weir e da una bella sceneggiatura di Drew Goddard, uno degli autori di Lost e regista del notevole The Cabin in the Woods, e veniva considerato il suo miglior film degli ultimi anni, come sostengono in tanti.

 

l’alba dei morti viventi

Di certo non ha né la forza del vecchio Alien né la mosceria di Prometeus, ma è ben costruito con colpi di scena e personaggi da far muovere sulla terra per non farci addormentare troppo sulle poltrone.

 

Su Cielo alle 21, 15 trovate un action movie cinese con Steven Seagal protagonista di sicuro straculto, “Belly of the Beast”, diretto da Ching Siu Tung, coproduzione anglo-canado-hongkonghese. Niente male l’avventuroso nordico “I Vichinghi”, coproduzione svizzero-tedesco-sudafricana diretta da tal Claudio Fah con Tom Hopper, Canale 20 alle 21, 05.

 

 

this is where i leave you

Potrebbe non essere male la commedia “This Is Where I Leave You” di Shawn Levy con Jason bateman, Adam Driver, Jane Fonda, Tina Fey, Rose Byrne, La5 alle 21, 10. Non ricordo bellissimo il tardo film di Luciano Salce “Vediamoci chiaro”, dove Johnny Dorelli, malato, riacquista la vista e capisce come le persone che ha attorno lo stiano tradendo, Cine 34 alle 21.  Ci sono anche Eleonora Giorgi, Angelo Infanti, Janet Agren.

 

vediamoci chiaro 5

Scordavo l’ottimo action “Die Hard 2”, da noi tradotto come “58 minuti per morire” diretto da Renny Harlin con Bruce Willis ancora in forma, Bonnie Bedelia come sua moglie, Franco Nero e William Atherton, Iris alle 21. Non lo vedo da allora.

 

In seconda serata avete su Rai Movie alle 22, 55 un legal thriller inglese che sembra particolarmente invitante, “Closed Circuit”, diretto da John Crowley, ma soprattutto scritto da un maestro come Steven Knight, con Eric Bana, Rebecca Hall, Jim Broadbent, Ciaran Hinds. Ma non ha grandi critiche.

cosi dolce cosi perversa 1

 

Avete anche “Arma letale 3”, sempre diretto da Richard Donner e sempre interpretato dalla coppia Mel Gibson-Dany Glover con l’aggiunta di Rene Russo e Joe Pesci, Iris alle 23, 40. Era un buon film, ma forse un po’ troppo sofisticato “Ex Machina” di Alex Garland con Oscar Isaac, Domnhall Gleeson e la bellissima Alicia Vikander in versione robot, Italia 1 alle 00, 20.

 

paolo villaggio episodio italian superman in quelle strane occasioni 2

Su Cine 34 all’1, 30 ritrovate “Quelle strane occasioni”, tre episodi diretti da Luigi Magni, Nanni Loy e Luigi Comencini. L’episodio che brilla, lo ricordete, è il piccolo capolavoro di Comencini tutto girato dentro un ascensore dove rimangono chiusi in pieno agosto l’alto prelato Alberto Sordi e l’ancora sventolona un po’ coatta Stefania Sandrelli.

 

alberto sordi stefania sandrelli quelle strane occasioni

Brilla per trashismo assoluto invece l’episodio di Nanni Loy, non firmato per la vergogna, “Italian Superman”, dove Paolo Villaggio è un dotatissimo italiano in quel di Amsterdam che si arrangia vendendo per strada “italian castagnaccio”, quando scopre la vocazione dell’attore porno per spettacoli dal vivo.

 

Anche la moglie, una incredibilmente sempre nuda Valeria Moriconi, lo segue per la strada dell’hard, anche se gli preferirà un partner turco. Al povero Nanni Loy ne dissero di ogni colore, ma l’episodio era molto divertente.

 

quelle strane occasioni 1

 

Ci sarebbero anche un grande remake come “Il villaggio dei dannati” diretto da John Carpenter con Christopher Reeve, Kirstie Alley e Linda Kozlowski, Iris alle 2, uno stralunato film di Maurizio Nichetti con Mariangela Melato, “Domani si balla”, Rai Uno alle 2, che forse andrebbe recuperato.

 

Su Rete 4 troviamo alle 2, 10 il pasoliniano “Una vita violenta” diretto da Paolo Heusch assieme a Brunello Rondi, con Franco Citti ancora fresco di “Accattone” e Serena Vergano e su Cine 34 alle 3, 20 arriva la commedia sofisticata costruita per Elsa Martinelli come se fosse Audrey Hepburn “Donatella”, una sorta di Cenerentola romana in cinemascope e colori sgargianti diretta da un Mario Monicelli non così giusto per l’operazione con Gabriele Ferzetti, Walter Chiari, Aldo Fabrizi, Virgilio Riento e Abbe Lane. La Martinelli, doppiato in italiano da Maria Pia Di Meo, vinse l’Orso d’Argento a Berlino, ma il film non ha, ahimé, nessun status. 

silenzio si uccide

 

Sempre su Cine 34 alle 4, 55 trovate il cultissimo euro-spy “Silenzio si uccide” di Guido Zurli. Rodd Dana, col nome di Robert Mark, interpreta certo Mark Roberts (non male…), un agente segreto con qualche problema col suo capo, Gianni Santuccio, attore di teatro qui solo per vile denaro, e ovviamente con le donne.

 

Mark se la vede con un traffico di armi che lo porta a Londra, Barcellona e Parigi, prima di finire a Tunisi. Il cattivo è il sempre perfido Paul Muller, le donne in questione invece sono la slava Sheyla Rosin, che fa l’agente nemica, e Luisa Rivelli. Zurli non era tanto interessato alle spie, ma certo ai viaggi e alle location esotiche, che infatti funzionano perfettamente.

 

adriano celentano claudia mori rugantino

”Il film non era male”, ricordava Zurli. “Era una specie di 007. Il capo degli agenti segreti lo faceva Gianni Santuccio. Nel film si trova improvvisamente scoperto e chiama il più cretino dei James Bond, cioé Robert Mark, e lo manda in missione. In fondo io non ci ho mai creduto al cinema realistico. Tutti i miei film sono un po’ ironici, grotteschi.” Tutto si chiude alle 5 su Rai Movie col “Rugantino” milanese di Celentano diretto da Pasquale Festa Campanile.

paolo villaggio italian superman in quelle strane occasioniquelle strane occasioni7 prisoners cosi dolce… cosi?? perversa 7alberto sordi stefania sandrelli quelle strane occasioni cosi dolce… cosi?? perversa. l’alba dei morti viventi 1this is where i leave you stefania sandrelli alberto sordi quelle strane occasionisette scialli di seta gialla paolo villaggio valeria moriconi quelle strane occasioni strappare lungo i bordi. strappare lungo i bordi. cosi dolce cosi perversa 2vediamoci chiaropaolo villaggio valeria moriconi quelle strane occasioni vediamoci chiaro 4vediamoci chiaro paolo villaggio italian superman in quelle strane occasioni.

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO