LECCATE GALEOTTE - I CASI “À LA MICHAEL DOUGLAS” AUMENTANO: “SONO IL SESTO CANCRO PIÙ COMUNE IN EUROPA E COLPISCONO UN UOMO SU 38”…

Stefano Rizzato per "La Stampa"

Le cose migliori della vita - diceva qualcuno - sono immorali, illegali o fanno male. Forse non è del tutto vero, eppure sono molti i piaceri che comportano qualche rischio per la salute. Quelli da camera da letto non fanno eccezione e l'ultima conferma è arrivata lo scorso giugno, quando Michael Douglas ha rivelato la vera causa del tumore alla gola che ha di recente sconfitto: il sesso orale.

Una notizia clamorosa e un po' imbarazzante, subito smentita dallo staff dell'attore, eppure confermata dalla registrazione dell'intervista. Quello che conta tuttavia è che per una volta il pettegolezzo può essere istruttivo: il «caso Douglas», infatti, è meno unico di quanto si possa pensare. Anzi, racconta di un fenomeno in crescita: quello dei tumori a testa e collo causati da infezione da papilloma virus, l'Hpv.

Meglio astenersi e rinunciare, dunque, anche a questo piacere? Niente affatto, anzi. Dire che il sesso orale, maschile o femminile, faccia venire il cancro sarebbe una sciocchezza. I rischi esistono, ma non sono così elevati da suggerire decisioni drastiche. È utile però informarsi, conoscere i sintomi e sapere quando è il caso di rivolgersi al medico.

Nasce anche da questa necessità la campagna «Make Sense», in corso in Europa dal 23 al 27 settembre e dedicata alla prevenzione per i tumori di testa e collo. «Sono un gruppo poco conosciuto, che racchiude qualsiasi tipo di cancro che interessi la regione della testa o del collo, esclusi cervello, occhi, orecchie ed esofago», spiega Giovanni Succo, tra i promotori dell'iniziativa in qualità di segretario generale della Società italiana di oncologia cervico-cefalica. «A causare questo tipo di tumori sono il fumo, responsabile del 64% dei casi, l'alcol, per circa il 20%, e le infezioni da papilloma virus, che sono un fattore minoritario ma in crescita».

Rimasti sotto traccia anche per la causa un po' imbarazzante, i casi «à la Michael Douglas» aumentano. Continua Succo: «Negli ultimi anni è cresciuta la sensibilità sui rischi di fumo e alcol, ma questi tumori non calano. Sono il sesto cancro più comune in Europa, dove l'anno scorso sono stati diagnosticati a 150 mila persone. In media, colpiscono un uomo su 38 e una donna su 176».

Sale, insomma, la quota di persone che si ammalano di sesso orale e papilloma virus e per questo anche la geografia dei tumori di testa e collo sta cambiando. «Prima erano diffusi soprattutto nelle zone dove si beve e fuma di più, come le regioni montane, oppure il dipartimento di Calvados, in Francia, il caso più famoso. Oggi sono in aumento nelle nazioni occidentali e dove maggiore è stata la liberalizzazione dei costumi sessuali».

Va detto che l'Hpv non colpisce solo tra le lenzuola, ma è tra le cause d'infezione più diffuse. Esiste in circa 100 diverse varianti e può essere così responsabile del cancro al collo dell'utero come di una semplice verruca. «Si stima che circa il 90% delle persone, prima o poi, sviluppi un'infezione da Hpv nella propria vita - dice Succo -. Solo alcuni tipi sono davvero aggressivi e capaci di causare tumori e per questi da qualche anno si sta anche sperimentando la vaccinazione facoltativa, da fare per ragazzi e ragazze prima che inizino ad avere rapporti sessuali».

La priorità del momento è però la diagnosi precoce. Per questo nel nostro Paese l'iniziativa europea ha preso la forma di un ambulatorio mobile, che oggi è a Genova e domani fermerà a Torino, in corso Bramante, nel cortile dell'ospedale Molinette. «I tumori di testa e collo - sottolinea Succo - si prestano bene, per la loro natura e collocazione, a una diagnosi assai poco invasiva. E, quando si individuano con tempestività, anche il trattamento non è difficile: si usano tecnologie come il laser e il robot chirurgico per miniinterventi che consentono un recupero di solito molto rapido e completo».

Il problema, dunque, resta quello di saper riconoscere i sintomi. I più comuni sono le ulcere alla lingua o in bocca, la raucedine persistente, un nodulo al collo, dolore o difficoltà nel deglutire. «Spesso sono disturbi banali e passeggeri, ma quando, invece, durano troppo a lungo non vanno sottovalutati - avverte ancora Succo -. La regola che suggeriamo è quella dell'uno per tre: quando uno di questi sintomi persiste per più di tre settimane, bisogna subito rivolgersi a uno specialista». In questi casi risulta fondamentale la collaborazione tra otorini e oncologi.

«Quest'anno, per la prima volta, ci sarà un convegno congiunto proprio sui tumori di testa e collo, con l'obiettivo di mettere in rete le conoscenze sulla materia. Il modello è quello dei tumori dell'utero, che da anni, ormai, vedono ginecologi e oncologi impegnati fianco a fianco».

 

Michael Douglas liberace CATHERINE ZETA-JONES E MICHAEL DOUGLASHPV papilloma Genital human papillomavirus x px Recognize HPV in Men Human Papillomavirus Step

Ultimi Dagoreport

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…