hitler

TUTTI PAZZI PER IL FUHRER - DOPO IL “MEIN KAMPF”, TORNA IN LIBRERIA “IL MIO TESTAMENTO POLITICO”, UNA RACCOLTA DI CONVERSAZIONI CHE HITLER AFFIDO’ AL SEGRETARIO MARTIN BORMANN NEL BUNKER DELLA CANCELLERIA - GIORGIO GALLI: “VANNO CHIARITI I RAPPORTI TRA I MEMBRI DELLE FRANGE ESOTERICHE NAZIONALSOCIALISTE E LE ÉLITE DI ALTRI PAESI, SOPRATTUTTO DEL REGNO UNITO”

Luca Gallesi per “il Giornale”

 

Nonostante siano passati più di settant'anni dalla sua morte, o forse proprio per questo, vista l'estinzione dei diritti d' autore, le librerie traboccano di libri su/di Hitler che, anche dopo il successo imprevedibile del film e del romanzo Lui è tornato, in Italia edito da Bompiani, sembra essere tornato davvero.

Adolf Hitler - Il mio testamento politico Adolf Hitler - Il mio testamento politico

 

Ultima tra le pubblicazioni del Führer ad approdare nel circuito librario italiano è la nuova edizione dei suoi ultimi pensieri, pubblicati da Rizzoli col titolo Il mio testamento politico (Bur Rizzoli, pagg. 162, euro 13), e arricchiti da una nuova prefazione del politologo Giorgio Galli, il maggior studioso italiano dei rapporti tra nazionalsocialismo e cultura esoterica.

 

Che cos' è il Testamento politico di Adolf Hitler, qual è il suo contenuto?

la biografia di hitlerla biografia di hitler

«Sono gli appunti affidati al suo segretario personale Martin Bormann nel Bunker della Cancelleria, mentre Berlino era assediata dai sovietici, dal febbraio 1945 alla fine. Sono stati giustamente definiti il suo testamento politico perché sono le ultime cose che ha voluto lasciar scritte. Hitler, qui, fa un bilancio della sua vita, e cerca soprattutto di giustificare perché ha fatto la guerra, di capire perché l'ha persa, argomento sul quale incentro il mio commento.

 

hitlerhitler

Hitler sapeva benissimo che la Germania non avrebbe potuto sopportare una guerra di lunga durata. La sua idea era di avere un rapporto di forze favorevole almeno fino al 1942, e di vincere con una serie di guerre lampo. All'inizio ci è riuscito, ma in Russia gli è andata male, e poi ha perso ogni possibilità di vittoria.

 

Hitler sostiene che in realtà non voleva la guerra, che gli era stata imposta dagli altri. In realtà, la serie di rivendicazioni avanzate già dal 1937 indicavano un cammino chiaro di annessione dell'Austria e della Cecoslovacchia, dell'utilizzo della Polonia come base per invadere la Russia. Ciò non toglie che egli continuasse a paragonarsi a Napoleone, che, come lui, era stato costretto a fare la guerra anche se voleva la pace».

 

HITLER MEIN KAMPFHITLER MEIN KAMPF

Ci sono dubbi sull'autenticità del documento, qualcuno ha mai messo in dubbio l'attendibilità di queste conversazioni, di cui il «testamento politico» rappresenta l'ultima parte?

«No, nessuno ha mai messo in dubbio l'autenticità di queste dichiarazioni, che erano - e sono - una delle fonti più solide e autorevoli del pensiero del Führer, affidato al fedele e fidato Martin Bormann».

 

I suoi studi vertono soprattutto sul frequente rapporto tra politica ed esoterismo, rapporto che è particolarmente evidente nel caso della Germania nazionalsocialista, vero?

HITLERHITLER

«Certamente: come racconto anche qui, io credo nell'esistenza di un partito esoterico della pace, ovvero quella parte dei vertici nazionalsocialisti, ispirati da Jünger, il quale nazionalsocialista non era, che pensava che si corresse un rischio eccessivo con la guerra su due fronti.

 

Il loro principale ispiratore era Karl Haushofer, secondo cui bisognava fare un patto permanente con la Russia. Quello che chiamo partito esoterico della pace ha cercato di evitare la guerra, e il libro di Jünger Sulle scogliere di marmo è una metafora di questo tentativo di evitare la guerra, come lo è la missione di Hess in Inghilterra. Falliti questi tentativi, questo partito della pace sarà il protagonista dell'attentato del 20 luglio e della non riuscita Operazione Valchiria.

 

hitler occhi blu ma impersonalihitler occhi blu ma impersonali

Questo Testamento politico conferma quanto ci sia ancora da scavare per conoscere davvero le cause degli avvenimenti che sconvolsero il Ventesimo secolo e che, secondo me, hanno avuto dei protagonisti che non sempre si sono mostrati chiaramente. E mi riferisco, appunto, ai membri delle frange esoteriche nazionalsocialiste che avevano legami molto stretti con le élite di altri Paesi, soprattutto del Regno Unito».

 

Qual è la storia editoriale di questo libro, e perché ristamparlo proprio oggi?

«Il libro, come accennavo all' inizio, fa parte di quelle conversazioni a tavola con Bormann, che Hitler volle registrare accuratamente, perché rimanesse traccia ai posteri delle sue buone intenzioni.

 

hitler marcia a berlinohitler marcia a berlino

Sono le ultime cose che ha detto, e per quello che ha detto sulla guerra e sulle ragioni che l'hanno fatta scoppiare e sui motivi della sconfitta, possono essere considerate l'analisi, fatta da Hitler stesso, della sua avventura, alla fine della sua vita. Senza dubbio, quindi, si tratta di un documento storico di grande interesse e, dopo cinquant'anni dalla precedente edizione, è opportuno che venga nuovamente messo a disposizione dei lettori e degli studiosi».

 

Hitler sta forse, quindi, tornando al centro dell'interesse?

HITLER MEIN KAMPFHITLER MEIN KAMPF

«Il grandissimo successo del romanzo Lui è tornato e del film che ne è stato tratto, conferma che l'argomento della Germania nazionalsocialista è di grande interesse, sia dal punto di vista storico che da quello commerciale. Forse possiamo cominciare a considerare anche Hitler come un personaggio storico.

 

Nonostante le difficoltà adesso attraversate dalla democrazia, e l'affermazione di quello che viene generalmente chiamato populismo, è davvero molto improbabile che si possa immaginare un ritorno di un fenomeno come quello del nazionalsocialismo che ora, quindi, possiamo analizzare dal punto di vista storico.

 

hitler bambino frustratohitler bambino frustrato

Mettendo insieme le tre introduzioni che arricchiscono questo libro, quella di François Genoud, quella di Trevor Roper e la mia, che è quella più aggiornata e anche la più lontana da quei fatti, abbiamo una visione d'insieme relativamente nuova sulle origini della Seconda guerra mondiale e sugli errori veri che ha fatto Hitler, e che in questo Testamento lui attribuisce alla fretta con cui ha dovuto scegliere di entrare in guerra».

Ultimi Dagoreport

pupi avati antonio tajani

DAGOREPORT! PUPI, CHIAGNE E FOTTI – ASCESE, CADUTE E AMBIZIONI SBAGLIATE DI PUPI AVATI, “CONSIGLIERE PER LE TEMATICHE AFFERENTI AL SETTORE DELLA CULTURA” DI ANTONIO TAJANI - IL REGISTA CHE AI DAVID HA TIRATO STOCCATE ALLA SOTTOSEGRETARIA AL MIC, LUCIA BORGONZONI, È LO STESSO CHE HA OTTENUTO DAL DICASTERO FONDI PER OLTRE 8 MILIONI DI EURO TRA IL 2017 E IL 2023 – L’IDEA DI UN MINISTERO DEL CINEMA AVALLATA DA TAJANI (“IL GOVERNO VALUTERÀ") PER TOGLIERE I QUASI 700 MILIONI DI EURO CHE IL MIC HA IN PANCIA PER PROMUOVERE, A SPESE DEI CITTADINI, IL CINEMA ITALICO – IL SEQUESTRO DEI BENI PER EVASIONE IVA DA 1,3 MILIONI CON L'INCREDIBILE REPLICA DI PUPI: “NON E’ UN BEL MOMENTO PER IL CINEMA ITALIANO...” - LA SUA SOCIETA', ‘’DUEA FILM’’, CHE DA VISURA PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO DI ROMA È IN REGIME DI CONCORDATO PREVENTIVO, DEVE A CINECITTÀ CIRCA 400 MILA EURO PER UTILIZZO DEGLI STUDI - L’86ENNE AVATI STA PER INIZIARE IL SUO 46ESIMO FILM (“NEL TEPORE DEL BALLO”) PER UN BUDGET DI 3,5 MILIONI CHE GODE GIÀ DI UN DOVIZIOSO FINANZIAMENTO DI RAI CINEMA DI UN MILIONE... – VIDEO

al thani bin salman zayed donald trump netanyahu saudita sauditi

DAGOREPORT – DOMANI TRUMP VOLA NEL GOLFO PERSICO, AD ATTENDERLO MILIARDI DI DOLLARI E UNA GRANA - PER CAPIRE QUANTI AFFARI SIANO IN BALLO, BASTA APRIRE IL PROGRAMMA DEL FORUM DI INVESTIMENTI USA-ARABIA SAUDITA. CI SARANNO TUTTI I BIG DELL’ECONOMIA USA: MUSK, ZUCKERBERG, ALTMAN, BLACKROCK, CITIGROUP, ETC. (OLTRE AL GENERO LOBBISTA DI TRUMP) - SAUDITI, EMIRATINI E QATARIOTI SONO PRONTI A FAR FELICE L'AMERICA "MAGA". MA PER INCASSARE LA CUCCAGNA, TRUMP QUALCOSA DEVE CONCEDERE: I REGNI MUSULMANI ARABI PERDEREBBERO LA FACCIA SENZA OTTENERE IL RICONOSCIMENTO DI UNO STATO PALESTINESE - L'INCONTRO DEI MINISTRI DEGLI ESTERI SAUDITA E IRANIANO PER UNA PACE TRA SCIITI E SUNNITI - PRESO PER IL NASO DA PUTIN SULL’UCRAINA E COSTRETTO DA XI JINPING A RINCULARE SUI DAZI, IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HA DISPERATAMENTE BISOGNO DI UN SUCCESSO INTERNAZIONALE, ANCHE A COSTO DI FAR INGOIARE IL ROSPONE PALESTINESE A NETANYAHU…

starmer - zelensky - macron - tusk - merz - a kiev giorgia meloni fico putin

DAGOREPORT – DOVEVA ESSERE UNA “PONTIERA”, GIORGIA MELONI ORMAI È UNA “PORTIERA”. NEL SENSO CHE APRE E CHIUDE IL PORTONE AGLI OSPITI IN ARRIVO A PALAZZO CHIGI: L’ULTIMO CHE SAREBBE DOVUTO ARRIVARE TRA FRIZZI E LAZZI È ROBERT FICO, IL PREMIER SLOVACCO UNICO LEADER EUROPEO PRESENTE ALLA PARATA MILITARE, A MOSCA, SCAMBIANDOSI SMANCERIE CON PUTIN - PER NON PERDERE LA FACCIA, LA DUCETTA HA DOVUTO RIMANDARE LA VISITA DI FICO A ROMA AL 3 GIUGNO - QUESTI SONO I FATTI: L’AUTOPROCLAMATASI “PONTIERA”, TOLTA LA PROPAGANDA RILANCIATA DAI TROMBETTIERI DI ''PA-FAZZO'' CHIGI, NON CONTA NIENTE SULLO SCENA INTERNAZIONALE (LA PROVA? IL VIAGGIO DI MACRON, MERZ, STARMER E TUSK A KIEV E IL LORO ACCORDO CON TRUMP) - RUMORS: IL TEDESCO MERZ PERPLESSO SUL VIAGGIO IN ITALIA DI LUGLIO. E MELONI PUNTA A INTORTARLO DOMENICA ALLA MESSA DI INIZIO PONTIFICATO DI LEONE XIV, IN PIAZZA SAN PIETRO...

orchesta la scala milano daniele gatti myung whun chung myung-whun ortombina fortunato

DAGOREPORT: CHE GUEVARA VIVE ALLA SCALA – ALLA FINE DEL 2026, SARÀ IL DIRETTORE D’ORCHESTRA COREANO MYUNG-WHUN CHUNG IL SUCCESSORE DI RICCARDO CHAILLY - IL CONIGLIO (CONIGLIO, NON CONSIGLIO) DI AMMINISTRAZIONE DELLA SCALA AVEVA SUGGERITO IL NOME DEL MILANESE DI FAMA MONDIALE DANIELE GATTI. MA LA CGIL DELL’ORCHESTRA, SOTTOTRACCIA, HA SUBITO FATTO CAPIRE CHE NON ERA DI SUO GRADIMENTO: A GATTI VENIVA “RIMPROVERATO” UN ATTEGGIAMENTO UN PO’ SEVERO VERSO GLI ORCHESTRALI (POCO INCLINI A NON FARE QUEL CHE VOGLIONO) – ORA I SINDACATI RECLAMANO L’AUMENTO DI PERSONALE (DEL RESTO, LA SCALA, HA SOLO MILLE DIPENDENTI!), AUMENTI RETRIBUTIVI, SCELTA DELL’UFFICIO STAMPA ALL’INTERNO DEL TEATRO, FINANCO LA RICHIESTA DI PARCHEGGIARE I MONOPATTINI NEL CORTILETTO INTERNO…

orcel giorgetti nagel castagna bpm unicredit

DAGOREPORT - RISIKO INDIGESTO: LA PROTERVIA DI GIORGETTI A DIFESA DI BPM DALLE GRINFIE DI UNICREDIT, INDISPETTISCE FORZA ITALIA E I FONDI CHE HANNO INVESTITO MILIARDI IN ITALIA - GLI SCAZZI SUL DECISIONISMO DI ORCEL NEL BOARD DI UNICREDIT: IL CDA PRENDE TEMPO SULL'OFFERTA DI SCAMBIO SU BPM, CHE LA LEGA CONSIDERA LA "SUA" BANCA - LA STILETTATA DI NAGEL A LOVAGLIO ("PER BUON GUSTO NON RIPERCORRO LA STORIA DEL MONTE DEI PASCHI") E L'INSOFFERENZA DI CALTAGIRONE PER IL CEO DI BPM, CASTAGNA...

keir starmer emmanuel macron e friedrich merz sul treno verso kiev giorgia meloni mario draghi olaf scholz ucraina donald trump

DAGOREPORT - IL SABATO BESTIALE DI GIORGIA MELONI: IL SUO VELLEITARISMO GEOPOLITICO CON LA GIORNATA DI IERI FINISCE NEL GIRONE DELL'IRRILEVANZA. LA PREMIER ITALIANA OGGI CONTA QUANTO IL DUE DI PICCHE. NIENTE! SUL TRENO DIRETTO IN UCRAINA PER INCONTRARE ZELENSKY CI SONO MACRON, STARMER, MERZ. AD ATTENDERLI, IL PRIMO MINISTRO POLACCO TUSK. NON C'È PIÙ, COME TRE ANNI FA, L’ITALIA DI MARIO DRAGHI. DOVE È FINITA L’AUTOCELEBRATOSI “PONTIERA” TRA USA E UE QUANDO, INSIEME CON ZELENSKY, I QUATTRO CABALLEROS HANNO CHIAMATO DIRETTAMENTE IL ‘’SUO CARO AMICO” TRUMP? E COME HA INCASSATO L’ENNESIMA GIRAVOLTA DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA CHE SI È DICHIARATO D’ACCORDO CON I VOLENTEROSI CHE DA LUNEDÌ DOVRÀ INIZIARE UNA TREGUA DI UN MESE, FUNZIONALE AD AVVIARE NEGOZIATI DI PACE DIRETTI TRA UCRAINA E RUSSIA? IN QUALE INFOSFERA SARANNO FINITI I SUOI OTOLITI QUANDO HA RICEVUTO LA NOTIZIA CHE TRUMP FA SCOPA NON PIÙ CON IL “FENOMENO” MELONI MA CON...