beppe caschetto

TOH! QUASI TUTTI I CONDUTTORI DEI TALK D'INFORMAZIONE INDOSSANO IL CASCHETTO (BEPPE) - DA FAZIO A GRUBER, DA FORMIGLI AD ANNUNZIATA, DA FLORIS A SAVIANO E GRAMELLINI, SONO TUTTI RAPPRESENTATI DALLO STESSO AGENTE - ANZALDI: NEL MOMENTO IN CUI UN CONDUTTORE INVITI NELLA SUA TRASMISSIONE OPINIONISTI - TALVOLTA ANCHE PIÙ D'UNO - CHE FANNO PARTE DELLA STESSA SCUDERIA NON SI PREFIGURA FORSE UN CONFLITTO D'INTERESSI?

Marco Zonetti per www.vigilanzatv.it

 

beppe caschetto

Parrebbe sfuggito a molti, ancorché pubblicato sul Corriere della Sera, un intervento di Corrado Formigli, conduttore del talk show Piazza Pulita su La7, riguardo alla risoluzione al vaglio della Commissione di Vigilanza Rai sulla regolamentazione degli opinionisti nelle trasmissioni di approfondimento, dopo la deflagrazione del caso degli ospiti tacciati di essere filoputiniani come il Professor Alessandro Orsini.

 

Se la stampa ha insistito sulla ventilata norma che privilegerebbe gli ospiti non pagati a quelli contrattualizzati o remunerati con gettoni di presenza, il punto nodale della risoluzione (nonché quello più avversato) è invece quello che mira a garantire il pluralismo delle opinioni favorendo la rotazione degli opinionisti, limitando così lo strapotere di certe onnipresenti testate giornalistiche (vedi Fatto Quotidiano) delle quali essi sono spesso firme, se non addirittura direttori, e delle agenzie da cui talora sono rappresentati.

 

ILARIA D'AMICO

Necessario ricordare che la Commissione di Vigilanza e le agenzie di spettacolo (nelle cui scuderie, accanto a entertainer, showgirl e mattatori della risata, sono da tempo confluiti per l'appunto anche illustri firme dei quotidiani e conduttori di talk show politici) è in corso una lunga guerra che vede al momento trionfare le seconde, malgrado l'approvazione del testo votato in Commissione all'unanimità - e da ben due legislature - sul conflitto d'interessi tra agenti, conduttori e società di produzione Rai. Una risoluzione che, a conti fatti, non è mai stata applicata dalla Rai, come vedremo in seguito.

niente tv beppe caschetto

 

Tornando alle dichiarazioni rilasciate al Corriere da Formigli, quest'ultimo ha deplorato il giro di vite della Vigilanza sugli ospiti, definendola "un'idea balzana" e sostenendo categoricamente che la scelta spetti in ultima analisi al conduttore, "libero di decidere come e chi invitare in studio", una posizione con la quale concorda anche il Direttore del Fatto Marco Travaglio.

 

........

 

roberta rei

Varie volte abbiamo trattato della Itc 2000, agenzia che rappresenta un vero e proprio unicum in Italia visto che ne fanno parte tutti i principali conduttori di talk show politici e di attualità italiani. Limitandoci esclusivamente a chi tratta temi legati all'attualità politico-istituzionale e internazionale, parliamo di professionisti quali Formigli, per l'appunto, Lilli Gruber, Giovanni Floris, Lucia Annunziata, Fabio Fazio, Massimo Gramellini, ai quali aggiungiamo opinionisti/conduttori quali Roberto Saviano e Luca Telese. Tutto consultabile sul sito ufficiale dell'agenzia.

 

caschetto littizzetto

Sempre nell'ambito dell'informazione, della Itc 2000 è entrata da poco a far parte anche Roberta Rei, finora in forza alle Iene, che la prossima estate andrà a condurre con Giorgio Zanchini il programma di approfondimento su Rai3 in onda il martedì sera al posto di #Cartabianca. Rappresentata dalla scuderia di Beppe Caschetto è anche Ilaria D'Amico, in trattative per condurre un talk su Rai2 in prima serata, come segnalato da Dagospia.

 

CORRADO FORMIGLI

Sempre nelle file della Itc 2000 troviamo Mia Ceran, fino a qualche tempo fa al timone di Quelli che il calcio che, spostato in prima serata su Rai2, ha chiuso dopo poche puntate per bassissimi ascolti, accanto a Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu (anch'essi rappresentati da Caschetto). Se gli ultimi due sono stati prontamente ricollocati a diMartedì (condotto dal compagno di scuderia Floris), Ceran è stata indicata da TvBlog come possibile conduttrice di un prossimo talk show pomeridiano su Rai2. E della Itc 2000 fa parte Geppi Cucciari, fino a qualche settimana fa co-conduttrice del talk di attualità Un giorno da Pecora su Rai Radio Uno, popolarissimo spazio che - seppur in maniera irriverente - offre grande ribalta ai politici italiani.

ROBERTA REI LE IENE

 

In forza alla Itc 2000, anche Daria Bignardi, già Direttrice di Rai3, nonché i giornalisti Valentina Petrini (ex conduttrice di Nemo su Rai2 accanto a Enrico Lucci, anch'egli rappresentato da Caschetto) e Antonino Monteleone, ospiti ricorrenti del compagno di scuderia Formigli a Piazza Pulita. Così come Saviano è di casa da Fabio Fazio, entrambi come abbiamo visto facenti parte della Itc 2000; che annovera nel suo carnet anche Luciana Littizzetto, a sua volta nel cast di Che tempo che fa, programma in cui il commento sull'attualità è prevalente, a maggior ragione ai tempi dell'emergenza Covid-19 e ora durante la guerra in Ucraina.

 

geppi cucciari 1

Alla luce di tale disamina risultano tanti, e in crescita, i volti dell'informazione italiana rappresentati da Beppe Caschetto, nomi ritenuti autorevoli e spesso alle redini dei talk show italiani o radiofonici più seguiti. Una posizione di fatto dominante che, se non inquietare, dovrebbe far perlomeno riflettere e che invece, visto lo scarso interesse della stampa, parrebbe ordinaria amministrazione. Invece la domanda ci pare del tutto lecita: è normale che quasi tutti i presentatori dei talk d'informazione e di approfondimento in Italia siano rappresentati dallo stesso agente? Nel momento in cui un conduttore inviti nella sua trasmissione opinionisti - talvolta anche più d'uno - che fanno parte della stessa scuderia non si prefigura forse un conflitto d'interessi?

 

michele anzaldi

Per quanto riguarda la Rai, il Segretario della Commissione di Vigilanza Michele Anzaldi ha invitato il Presidente Alberto Barachini, autore dell'ostacolato testo che vorrebbe regolare il ricorso agli opinionisti nei talk show, a chiedere a Viale Mazzini un rapporto sull'effettiva applicazione della invece già approvata all'unanimità - e da ben due legislature come abbiamo già detto - risoluzione che dovrebbe limitare l'egemonia degli agenti, e alla quale né l'ex Ad Fabrizio Salini né l'attuale Carlo Fuortes paiono aver dato seguito. Il rapporto latita, gli agenti - alcuni più di altri - se la godono, i cittadini pagano.

piedi ilaria d'amicocorrado formigliilaria d'amico a Tango su skytg24ilaria d'amico

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....