1- È BELLO SAPERE CHE “GAVIO SALE SUGLI AEREI FININVEST”. IL GRUPPO GAVIO, SAREBBE QUELLO CHE HA FATTO AFFARONI D’ORO CON IL “SISTEMA PENATI” SULLA MILANO-SERRAVALLE. MA STANDO AI CASELLI, È ANCHE QUELLO CHE GESTISCE NUMEROSE AUTOSTRADE IN CONCESSIONE DALLO STATO. E ORA SALE A BORDO DEGLI AEREI DI CASA BERLUSCONI. COME DIREBBE LO ZIO SILVIO? SÌ, È “UN PAESE DI MERDA” 2- ESSì, I 40 MILIONI DI EURO DI LIQUIDAZIONE NON BASTANO A PROFUMO, L’IMPORTANTE È COMANDARE SEMPRE E COMUNQUE. MA PER IL BENE DELLA PATRIA E SOLO PERCHÉ “ME LO CHIEDONO”. E ALLORA VAI CON IL BANCHIERE ROTTAMATO A PESO D’ORO 3- OK, LAVITOLA FACEVA SCOOP CONTRO I NEMICI DEL SIRE DI HARDCORE E PRENDENDO SOLDI DAL SIRE, MA IL TULLIANI NELLA CASETTA DI MONTECARLO NON CE L’HA MESSO LUI. QUESTO DOVREBBE CAPIRLO PERFINO UNO CHE SI CHIAMA BOCCHINO 4- PERCHÈ LA “BORSA O LAVITOLA” GIRAVA I CARAIBI A CACCIA DI SCOOP E LA FINMECCANICA DI PIERFRANCESCO GUARGUAGLINI PAGAVA “LE SUE RELAZIONI A PANAMA”?

A cura di Minimo Riserbo e Pippo il Patriota

1 - IL PREMIER DI "UN PAESE DI MERDA"...
"Soldi da Berlusconi, arrestato Tarantini. I pm: lo ricattava per tacere al processo. "Italia, un paese di merda" (Repubblica, p. 1). "Le carte dell'inchiesta sulle escort: "Via da questo paese di m...2 (Stampa, p. 1). "Berlusconi, nuova trappola. I pm rendono pubblica l'intercettazione (illegale) del premier che dice: Paese di m..., me ne vado" (Giornale, p. 1). "Berlusconi giudica l'Italia: "Un paese di merda" (Cetriolo Quotidiano, p. 1).
Solo il Corriere di don Flebuccio de Bortoli non ha il coraggio di mettere in prima pagina la battuta sfuggita al presidente del Consiglio sul paese che guida. Nasini fini, in via Solferino (aridatece Mieli!)

2 - AVVISI AI NAVIGATI...
Nelle intercettazioni delle conversazioni tra Lavitola e Papi Silvio, si parla anche del procuratore capo di Bari, Antonio Laudati, e dell'avvocato previtian-scajoliano Giorgio Perroni (Repubblica, p. 15). Laudati era stato mandato da Angelino Jolie Alfano a Bari per portare la pace (dei sensi) alla locale procura e fare ordine nelle intercettazioni. E quelle intercettazioni sul caso Tarantini gli escono da Napoli. Che beffa. Sulla Stampa, si legge questo stralcio di telefonata tra Tarantini e Lavitola, con il direttore dell'Avanti che spiega: "Sto fatto della D'Addario è stato fatto per non chiudere le indagini, per non mandare l'avviso di conclusione, così non escono intercettazioni (...)".

E Tarantini: "Il vantaggio l'abbiamo noi; l'ha fatto apposta Laudati questo, perché si sono messi d'accordo...nel momento in cui riaprono l'indagine e non mandano l'avviso di conclusione, non escono pubblicaz... non diventano pubbliche le intercettazioni... Sì pure Nicola l'ha detto, pure Perrone" (p. 13). Sai quanto gode il pm Antonio Scelsi, esautorato da Laudati e che ha portato la guerra fratricida al Csm?

Divertenti anche alcune reazioni. "Ipotesi di pura fantasia, intercettazioni-rapina". Il capo del governo: resto per cambiare tutto. Opposizioni all'attacco. Bocchino: da tempo avevamo parlato dei lavoretti sporchi di Lavitola" (Repubblica, p. 13). Ok, Lavitola faceva scoop contro i nemici del Sire e prendendo soldi dal Sire, ma il Tulliani nella casa di Montecarlo non ce l'ha messo lui. Questo dovrebbe capirlo perfino Bocchino.

E tanto per cambiare spuntano le allegre consulenze di Finmeccanica, il colosso della difesa con i più bei cognomi d'Italia nell'elenco telefonico interno: "Nel mirino dei magistrati anche le consulenze per il gruppo Finmeccanica" (Corriere, p. 17). Perchè Lavitola girava i Caraibi a caccia di scoop e il gruppo di Pierfrancesco Guarguaglini pagava "le sue relazioni a Panama".

Intanto è bello sapere che "Gavio sale sugli aerei Fininvest. Argo gira 8 milioni ai jet di Alba. Tortona finanzia in associazione di partecipazione il nuovo Gulfstream della società del premier" (Repubblica, p. 28. Notevole scoop di Ettore Livini). Il Gruppo Gavio, stando alle cronache, sarebbe quello che ha fatto affaroni d'oro con il "sistema Penati" sulla Milano-Serravalle. Ma stando ai caselli, è anche quello che gestisce numerose autostrade in concessione dallo Stato. E ora sale a bordo degli aerei di casa Berlusconi. Come direbbe lo Zio Silvio? Sì, è "un paese di merda".

3 - PROVE TECNICHE DI CIVILTA'?
"Manette per i superevasori. I sindaci pubblicheranno i redditi. In carcere chi sottrae al fisco più di tre milioni. Società di comodo, prelievo al 37%". "Il Fisco in banca, conti corrente nel 730" (Corriere delle banche collaborazioniste, p. 3-5). Si espone anche Vittorio Feltri: "Macchè privacy, vanno puniti i disonesti. La trasparenza fiscale è cosa buona e giusta. E i controlli affidati ai Comuni aiuteranno a ridimensionare la piaga" (Giornale, p. 7). Ai tempi di Visco non ci sembra che la pensasse così. Lo chiamano "ravvedimento operoso".

"Carcere per i grandi evasori, tutti i redditi su Internet. Maxi stangata sugli enti locali. Lo show di Berlusconi a Parigi: "Opposizione criminale. Se necessario Iva al 22% per tre mesi" (Repubblica, p. 5). Il rialzo trimestrale di un'imposta non l'aveva inventato manco la Diccì. Dategli tempo e il Banana rimette perfino le marche da bollo sul passaporto. Anzi, sul codice fiscale.

4 - O IL SIRE, O GLI OTTIMATI. SI', "E' UN PAESE DI MERDA"...
I soldi non bastano, l'importante è comandare sempre e comunque. Ma per il bene della Patria e solo perché "me lo chiedono". E allora vai con il banchiere rottamato a peso d'oro. Esulta Repubblica: "Profumo pronto a scendere in campo. "Ma non ci sono partiti adeguati". Gelo dei democratici" (p. 19). Casini applaude. Non l'hanno ancora informato che Profumo non ha figlie.

5 - MA FACCE RIDE!...
Grandiosa intervista del sedicente rottamatore (di rivali) Matteo Renzi a Conciata De Gregorio: "Dimezzare i parlamentari e giù i costi della politica. Sono pronto per le primarie. I mandati? Tre, ma senza deroghe" (Repubblica, p. 18). Ma la cosa più bella è il richiamo in prima: "Renzi: contro la Casta primarie per tutto". Anche per dirigere L'Unità e poi tornare al calduccio di Repubblica senza passare dal via?

6 - C'E' VITA (E MOLTO GRANO!) SUL PIDDI'...
"Penati mi chiese di pagare le spese del comizio di Rutelli". I verbali dell'imprenditore. I pm: escluso il coinvolgimento del leader dell'Api. Parla Di Caterina. D'Alema: sconvolgente ma garantisti" (Giuseppe Guastella sul Corriere, p. 27). "Tangenti versate su conti esteri. A Penati 2 milioni in Lussemburgo. I pm: i soldi chiesti dal politico del Pd fuori dall'Italia con l'aiuto delle banche. E ora si indaga sui finanziamenti alla sua fondazione "Fare Metropoli". La procura: "Due funzionari di Intesa facilitavano i passaggi" (Giornale, p. 11).

La Stampa ci conferma nelle nostre modeste opinioni: Corrado Passera è un santo. "Manager di banca complice del giro di tangenti a Sesto". Per i magistrati di Monza era "consapevole dell'illecito" che si stava realizzando in Comune. Ma Banca Intesa con l'arrivo di Passera decise di non partecipare al progetto dell'area" (p. 14).

La cosa divertente dell'inchiesta di Monza, piena di traffici milionari su vari conti tra Sesto San Giovanni, la Svizzera e il Lussemburgo, è che i funzionari di Intesa Sanpaolo non hanno mai fatto partire una sola segnalazione antiriciclaggio alla Banca d'Italia e si preoccupavano solo che nelle ex aree Falck non arrivasse la Banca di Roma "per un fatto di prestigio".

7 - PERO' MARCHIONNE E' SEMPRE UN GRANDE MANAGER...
Fiat, ad agosto in Italia vendite giù del 3%. Su Mirafiori la Cisl attacca Marchionne. Gli operai occupano Irisbus" (Repubblica, p. 28). Ma Irisbus è mica della Fiat? No, perché nei pochi pezzi che ogni tanto escono sullo scandalo dei bus di Bologna Irisbus sembra sempre un "consorzio" qualunque.

8 - AGENZIA MASTIKAZZI...
Giulia Bongiorno intervistata dal Corriere: "Tbc, mio figlio è salvo ma all'ospedale Gemelli mi hanno mentito" (p. 29). Ah, c'è di mezzo l'avvocato vip? Ma allora avremo giustizia.

 

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