hitchcockbig

LE FISSE SESSUALI DI ALFRED HITCHCOCK - “LA BIONDA CON UN GRANDE SENO, LA TETTONA CONVENZIONALE, NON È MISTERIOSA” -  QUANDO IL MAESTRO DEL BRIDIVO SCELSE AUDREY HEPBURN MA LEI, LETTA LA SCENEGGIATURA, SCAPPO’ PERCHE’ AVREBBE DOVUTO SUBIRE UNO… - ESTRATTO DEL LIBRO DI ITALO MOSCATI

HITCHCOCK - IL LABORATORIO DEL BRIVIDO

Estratto del libro "Il laboratorio del brivido" di Italo Moscati

 

“Mai il reportage di un fatto di cronaca su un giornale riuscirà ad avere lo stesso impatto di un film. Le catastrofi capitano agli altri, a gente che non si conosce [...]. Di incidenti automobilistici ne accadono migliaia ogni giorno. Se capita a vostro fratello la cosa comincia a interessarvi. Se il film è riuscito, il protagonista deve diventare vostro fratello o il vostro nemico”.

Hitchcock a Francois Truffaut, 1993

 

[…]

 

tippi hedren e hitchcock

Quando glielo chiesero, Hitchcock rispose con convinzione: «La bionda con un grande seno, la tettona convenzionale, non è misteriosa». E aggiunse: «Sebbene io non possa sostenere di essere un'autorità in fatto di donne, temo che trovare una donna perfetta sia difficile quanto trovare il titolo perfetto per un film».

sul set di uccelli

 

Cosa voleva dire il mago del brivido che aveva un debole per le donne bionde? Semplicemente che aveva una ricetta e voleva applicarla con coerenza e precisione.

Era un regista preciso in tutto, nella preparazione e nelle riprese di un film, poteva non esserlo nella scelta del tipo di donna che raccontava e dell'attrice destinata a interpretarla?

Aveva idee chiare. L'uomo Alfred aveva trovato un'intesa con il regista Hitchcock e insieme andavano a caccia di sogni e di suspense, quel misto di fiducia, ansia e trepidazione che era come un cartello pubblicitario di ogni sua pellicola: «Offerta speciale di paura».

 

nella doccia di psycho

La suspense. Hitch e il suo doppio Alfred ritenevano che la suspense somigli a una donna. Più lasci correre l'immaginazione, la sospendi, la rilanci, la sospendi di nuovo, e più è eccitante. Insomma, la donna perfetta, quella del mistero, doveva essere bionda, magra e nordica. Per realizzare una mescolanza mirabile tra sensualità e raffinatezza, tra arte e realtà.

 

la leigh con hitchcock

Hitch aveva le sue radicate convinzioni e non ne dubitava. Incontrò una donna che senza tanti complimenti lacerò il perfetto teorema sulla donna perfetta, con quel che segue.

Questa donna era magra, raffinata, snob, nordica, ma non era bionda.

 

hitchcock maestro del brivido

Aveva capelli neri e grandi ciglia, a giudicare dai film che aveva interpretato: Vacanze romane di William Wyler; Sabrina di Billy Wilder, accanto a Gregory Peck e Humphrey Bogart; Guerra e pace di King Vidor, con Henry Fonda, e ancora una lunga serie di film di successo che la porteranno a interpretare Colazione da Tiffany, da un libro di Truman Capote, il mondano e ludico, profondo autore di A sangue freddo. Capelli neri nelle pellicole in bianco e nero, e neri in quelle a colori.

hitchcock sul set

 

Hitchcock la corteggiò a lungo, aveva per una volta il desiderio di cambiare, e disse alla stampa che lo interrogava: «Sono più che pronto a provare una fredda bruna».

L'aveva trovata. In realtà, pur conoscendone i gusti, al nome di Audrey Hepburn era arrivato grazie alle manovre degli agenti degli attori che, come avvoltoi, volteggiano sui copioni promettenti e sulle star. Rinnovare le scelte del grande Hitch era possibile con la proposta di una coppia inedita: il regista e la sottile, graziosa Audrey, un diverso tipo di diva inserita nel cast, in cui era incluso anche un attore inglese in ascesa: Laurence Harvey.

 

hitchcock con sua moglie alma

Il progetto, intitolato Niente cauzione per il giudice, aveva come protagonista un avvocato donna, appunto Audrey, il cui padre è un giudice del tribunale di Londra. Tornando a casa una sera, il giudice cerca di salvare un cane dall'investimento di un taxi. Cade e si ferisce alla testa. Viene aiutato da una prostituta che lo porta a casa sua. La mattina, al risveglio, il giudice trova accanto a sé il corpo della donna con un coltello nella schiena. Chiama la polizia, dice di ricordare poco, è confuso: pensa che probabilmente è lui stesso l'autore del crimine, ma non sa spiegare altro.

 

AUDREY HEPBURN

In azione

A questo punto entra in azione Audrey, l'avvocato, la figlia del giudice che crede di essere un assassino, la sottile diva dai capelli neri che si intrometteva fra le «bionde virginali».

Il caso vuole che Audrey sorprenda in casa del padre (il giudice è in carcere) un ladro gentiluomo con il quale stringe un patto. Lo seduce, non lo seduce? Non lo sapremo mai, e vedremo poi il perché.

 

Audrey convince il ladro ad aiutarla a entrare nella malavita londinese per cercare, fra malfattori e prostitute, il vero colpevole dell'omicidio. I due uniscono le loro forze e riescono néll'intento di scagionare il giudice, ma non prima di una serie di sensazionali, pericolosi colpi di scena.

hitchcock con grace kelly

 

Quali colpi di scena? Uno soprattutto, che gettò la protago nista Audrey in una situazione incresciosa. Lo rivelò l'attrice al suo agente e al regista, dopo aver letto la sceneggiatura definitiva. Il colpo di scena, «quella» scena, non era di suo gusto e quindi si rifiutava di fare il film. Un film che rimase sulla carta. La trama, e il cast, erano e saranno teorici, virtuali.

 

Il suo «no» bloccò per sempre la produzione. Qual era il motivo del rifiuto? Alla dolce Sabrina - il personaggio che più è rimasto incollato alla figura dell'attrice - non andava giù la scena in cui veniva trascinata a Hyde Park e stuprata. Non l'avrebbe mai girata. Lei era una attrice seria e una scena così violenta non avrebbe mai potuto recitarla.

 

AUDREY HEPBURN

Hitch non ci pensò molto. Archiviò sceneggiatura, attrice dai capelli neri, stupro e rifiuto. Decise che era meglio restare alle bionde a cui era affezionato; e agli agenti segreti, alle spie dai molti volti. Aveva già pronto un nuovo copione e, da pragmatico qual era, vi si dedicò senza esitazione.

 

Il film su cui si concentrò era Intrigo internazionale, uno dei suoi più famosi. Interpreti: il caro amico Cary Grant, pronto a seguirlo nei ruoli di eroe dal volto umano in lotta contro ambiguità e piani politici efferati; e Eva Marie Saint, una bionda slavata ma pur sempre bionda, bella, a suo agio in abiti di spia elegante e sofisticata. Eva si era affermata grazie alla interpretazione di Fronte del porto di Elia Kazan, al fianco di Marion Brando: la bionda slavata e il macho dagli occhi teneri.

 

hitch con kim novak

Nel cast entrò anche James Mason, l'attore che pochi anni dopo sarà Humbert Humbert in Lolita di Stanley Kubrick, tratto dall'omonimo romanzo di Vladimir Nabokov, lo scandaloso rapporto di un uomo con una ragazzina. A proposito di Lolita, viene da chiedersi: Hitch avrebbe diretto una storia simile? E la risposta non può che essere: sicuramente, ma sarebbe stato un film diverso. […]

Italo Moscati

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”