maneskin eurovision

ORGASMO DA ROTTERDAM – I MANESKIN VINCONO L’EUROVISION E FRIGNANO (NON CI SONO PIÙ I ROCKER DI UNA VOLTA): L’ULTIMO ITALIANO A VINCERE IL "SANREMO EUROPEO" ERA STATO TOTO CUTUGNO NEL 1990) E PER FESTEGGIARE SI ESIBISCONO NELLA VERSIONE NON CENSURATA – IL CASO DELL’INGLESE JAMES NEWMAN, ULTIMO IN CLASSIFICA A ZERO PUNTI (HAI VOLUTO LA BREXIT?) - LA RUSSA ANTI-PUTIN E IL RIFUGIATO AFRICANO CHE GAREGGIAVA PER LA SVEZIA – VIDEO

 

 

Super Maneskin, l'Italia trionfa all'Eurovision 2021: «Rock'n'roll will never die»

Ida Di Grazia per www.leggo.it

 

i maneskin vincono l eurovision 2021

«Rock'n'roll never die». Il rock and roll non morirà mai. Così Damiano, il carismatico frontman dei Maneskin, ha commentato a caldo la vittoria all'Eurovision Song Contest con “Zitti e Buoni” sul palco dell'Ahoy Arena di Rotterdam. Nell'esibizione finale, con il trofeo in mano, la band ha cantato nuovamente il brano, stavolta senza censurare le parolacce che erano state tolte come richiesto dal regolamento.

 

i maneskin vincono l eurovision 2021 1

La band rock romana, che ha partecipato con la canzone “Zitti e buoni”, ha riportato in Italia il titolo che mancava dal 1990. Damiano, Victoria, Thomas ed Ethan, con il loro brano portato al successo a Sanremo 2021, hanno trionfato con 524 voti, di cui 318 ricevuti dal televoto. Seconda classificata della kermesse in scena alla Ahoy Arena di Rotterdam la Francia con 499 punti, terza la Svizzera con 432.

 

Il cantante Damiano David, la bassista Victoria De Angelis, il chitarrista Thomas Raggi e il batterista Ethan Torchio hanno iniziato a fare musica insieme nel 2016 e prima di raggiungere la popolarità grazie alla partecipazione a X Factor nel 2017 erano soliti esibirsi in via del Corso a Roma.

 

EUROMÅNESKIN

Luca Dondoni per “La stampa”

 

james newman

Non succede, ma se succede». È successo. Dopo Gigliola Cinquetti che nel 1964 vinse l'allora Eurofestival con Non ho l'età e Toto Cutugno che conquistò il primo premio nel 1990 con Insieme, i Måneskin con la loro Zitti e buoni ieri sera hanno sbancato l'Ahoy Arena di Rotterdam.

maneskin all eurovision

 

Damiano, Victoria, Ethan e Thomas sono riusciti nell'impresa che aveva visto fallire nel 2017 Francesco Gabbani che nel 2017 portava la potentissima Occidentali' s Karma(i dirigenti Rai si mossero in direzione Kiev, sede degli ESC e quasi certi della vittoria del nostro prenotarono il Pala Alpitour di Torino) e due anni dopo pure Mahmood che nel 2019 sembrò trionfare con Soldi (arrivò comunque secondo) battuto sul filo di lana dall'olandese Duncan Laurence con una mediocre Arcade.

pubblico all eurovision

 

Ora, con questa vittoria, si spegne la voce che intravedeva un anatema sulla testa degli artisti italiani sempre vicinissimi alla vittoria ma mai capaci di afferrarla. E ora sono in tanti a chiedersi in quale misura ha influito l'endorsment via Twitter di Fedez che poco prima dell'esibizione della band romana ha scritto: «Tranki raga, appena finisce di allattare scateno la Chiarona nazionale! Tipo Charizard Fuoco #Escita 2021».

 

james newman 1

Ora comunque, toccherà all'Italia organizzare il prossimo #ESC2022; alla conferenza stampa di pochi giorni fa il direttore di Raiuno Stefano Coletta ha fatto intendere che Torino sarà confermata come città ospitante. «C'è una leggenda metropolitana che racconta di una Rai contraria alla vittoria all'Eurovision Song Contest in quanto troppo costoso per le nostre casse - aveva detto Fasulo - . Non solo smentisco, ma ne saremmo felici e facciamo un tifo pazzesco per la vittoria dei Måneskin».

gjon muharremaj

 

Accontentati. La finale dell'Eurovision Song Contest 2021 ospitato ieri sera all'Ahoy Arena di Rotterdam è stato visto da 180 milioni di telespettatori in 45 paesi. L'evento, trasmesso in diretta su Rai1, con il commento di Gabriele Corsi e Cristiano Malgioglio, ha visto i nostri Måneskin battersi con un'altra italiana, Senhit, in corsa per i colori di San Marino con Adrenalina.

blas canto.

 

E proprio questa cantante venerdì sera è rimasta vittima di un incidente di scena insieme al rapper americano Flo Rida e ai ballerini che l'accompagnavano sul palco. La pedana rotante sulla quale gli artisti si stavano esibendo non è stata fermata dal tecnico al momento giusto costringendo così gli artisti a scendere dalla pedana in movimento a forte velocità, correndo il rischio, una volta a terra di essere colpiti e trascinati dal marchingegno.

 

jendrik sigwart

Alla finale si sono esibiti 26 cantanti, divisi in due manche; tra questi i 10 cantanti-paesi che sono riusciti a superare le due semifinali. L'ordine di collocazione nelle due manche ha visto i Måneskin cantare per sorteggio come terz' ultimi e nell'economia degli ESC ha avuto un peso. Come ogni anno anche ieri il vincitore è stato decretato dal televoto e le giurie rappresentative di ogni Paese, hanno assegnato punteggi in una scala da 1 a 12. Ma non c'è Eurovision senza polemiche.

 

blind channel

Per prima la Russia che ha portato in gara Manizha una candidata distante dal sentire del Cremlino. La sua presenza all'Eurovision deve essere infatti sfuggita ai custodi della tradizione che si sono accorti tardi delle radici tagike della ragazza. Una femminista e un'attivista per i rifugiati. Sulla Komsomolskaya Pravda è uscito un editoriale, molto condiviso nel mondo conservatore, dove si diceva che Manizha non aveva alcun diritto di rappresentare la Russia.

 

maneskin

Ancora, il rappresentante della Svezia, Tousin Chiza, conosciuto come Tusse, è una celebrità da quando ha vinto il «Melodifestivalen» e vive a Tallberg, un piccolo villaggio dove c'è la sede del «Movimento di resistenza nordica». Se fosse stato per i Democratici svedesi, il partito di estrema destra di Jimmie Akesson, Tusse non sarebbe neppure mai arrivato in Scandinavia. .

 

elena tsagrinoustefania liberakakis manizha dalerovna sangin concorrente russa eurovision 2021 anxhela peristeri

 

hurricane natalia gordienki i presentatori dell eurovision jan smit, chantal janzen e edsilia rombley

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…