franco grillini

“IL PARLAMENTO ERA PIENO DI POLITICI GAY, NE CONTAI ALMENO 70” – L’EX FONDATORE DI ARCIGAY FRANCO GRILLINI RACCONTA: “UN LEGHISTA MI GRIDÒ FROCIO. LUIGI VASCON, PENSANDO DI FARMI UN DISPETTO DISSE AL MICROFONO ‘GRILLINA, NON FARE LA CRETINA’. E IO: ‘LUISELLA, NON FARE LA SCEMA TU’ – NEL 2014 È FINITO ANCHE IL SUO ULTIMO GRANDE AMORE: “AVEVA 33 ANNI MENO DI ME. LA SUA FAMIGLIA ERA CONTRARIA. ARRIVARONO A MINACCIARMI DI MORTE. A LUI DISSERO CHE AVREBBERO ASSOLDATO UN KILLER CHE CON 25MILA EURO MI AVREBBE FATTO FUORI. - NEL 2014 HA RICEVUTO UNA DIAGNOSI DI MIELOMA MULTIPLO. OGGI STA MEGLIO. “CERTO, SONO UN FRAGILE E UN INVALIDO. MA VIVO”

Estratti da open.online

 

franco grillini

Franco Grillini, fondatore di Arcigay e Lila, ha un tumore. Nel 2014 ha ricevuto una diagnosi di mieloma multiplo, una malattia del sangue che non lascia scampo. Oggi sta meglio. «Certo, sono un fragile e un invalido. Ma vivo», dice oggi al Corriere della Sera. Il fautore della rivoluzione gentile, come si intitola il documentario Let’s Kiss a lui dedicato, spiega che sfila ancora ai pride, anche se a volte deve farlo in carrozzina. «È un tumore che colpisce le cellule architrave del sistema immunitario, quindi crea una grave immunodepressione. I primi tre anni sono stati tremendi.

 

Ho subìto una chemio pesantissima e un autotrapianto di cellule staminali. Ne avrei dovuti fare tre, di autotrapianti, ma ne ho retto soltanto uno: è stato così pesante che alla fine non mangiavo più. Sono arrivato a pesare cinquanta chili, prima di ammalarmi ne pesavo oltre cento. Ero il fantasma di me stesso, mi davano tutti per spacciato», rivela.

franco grillini

 

 

Mieloma multiplo e terapie sperimentali

Grillini rivela di essersi salvato grazie a una terapia sperimentale. «L’accesso ai medicinali sperimentali, spiega, avviene perché sei inserito in un protocollo per motivi compassionevoli. Tradotto: per te non c’è più nulla da fare, proviamo anche questa. E insomma, succede che, dopo un mese appena di terapia, la malattia si blocca. Al Sant’Orsola mi dissero: mai vista una roba così». Adesso continua a prendere il farmaco: «Senza non potrei farcela. Ho ripreso peso e, pian piano, anche a camminare». E si sente «due volte sopravvissuto». Perché nel 2020 è stato contagiato da Covid-19. «Data del ricovero: 23 marzo 2020, pieno lockdown. Anche allora erano tutti convinti che ci avrei lasciato le penne. D’altra parte ero un paziente fragilissimo e avanti con gli anni, un candidato perfetto a schiattare di Covid».

 

 

Gli insegnamenti della malattia

franco grillini

E invece, spiega Grillini, lo hanno dimesso dopo tre giorni. Il morbo gli ha insegnato che «delle malattie, come di tutte le sfortune della vita, non bisogna vergognarsi. Non bisogna vergognarsi di uscire in carrozzina, di indossare una parrucca, di avere una brutta cera. I malati di cancro troppo spesso si chiudono in casa, tagliano i ponti con tutti, non chiedono aiuto. Ma la malattia non è una colpa».

 

Oggi, dice, fa mille cose: «Soprattutto mi dedico a valorizzare la nostra memoria storica. Quella della comunità gay bolognese. Sto cercando una sponda istituzionale, a Roma, per digitalizzare l’immenso materiale cartaceo, ma anche vhs e altro, degli anni 80 e 70 che rischia di andare perduto. E sto lavorando al progetto di un gay museum a Bologna. Dovrebbe sorgere nel nuovo polo museale della città».

 

L’ultima relazione

Nel 2014 è finita anche il suo ultimo grande amore: «Aveva 33 anni meno di me», racconta. È finita «perché la sua famiglia era contraria. Arrivarono a minacciarmi di morte. A lui dissero che avrebbero assoldato un killer che con 25mila euro mi avrebbe fatto fuori». Un’altra morte scampata. «Mi lasciò prima che potessero uccidermi e tornò al suo paese, al sud». 

 

2004 franco grillini e la florida

(...)

GRILLINI

Da https://notizie.virgilio.it

La Repubblica, poi, Grillini ha svelato di non aver mai smesso di fare politica per poter combattere la propria battaglia per i diritti della comunità omosessuale. Comunità che, tra l’altra, sarebbe ben rappresentata in Parlamento.

 

“Ho il gay-radar, intercetto gli altri omosessuali e a un certo punto ne avevo contati almeno 70 in Parlamento” ha raccontato il presidente onorario di Arcigay, sottolineando come tanti politici si nascondevano e avevano timore di lui.

 

franco grillini

(...)

Ma non sono mancanti anche gli insulti e le offese che il fondatore di Arcigay oggi ricorda col sorriso: “Un leghista mi gridò frocio. Luigi Vascon, pensando di farmi un dispetto disse al microfono ‘Grillina, non fare la cretina’. E io: ‘Luisella, non fare la scema tu’. Risate in aula. A volte basta una battuta per cambiare il mondo”.

roma pride 2014 franco grillini e cartonato di renzi 14

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…