gianfranco funari

“FUNARI, FUNARI, FUNARI”! – SARÀ PRESENTATO LUNEDÌ, NEL GIORNO IN CUI AVREBBE COMPIUTO 90 ANNI, IL DOCUFILM SU GIANFRANCO FUNARI, IL “GIORNALAIO” CHE HA RIVOLUZIONATO LA COMUNICAZIONE TELEVISIVA IN ITALIA – ALDO GRASSO: “HA SDOGANATO LA GENTE COMUNE IN TV, POI CI SI SONO INFILATI TUTTI” – SGARBI: “HA ANTICIPATO I REALITY; C’ERA UNA TELECAMERA, MA ERA COME SE NON CI FOSSE” – I RICORDI DELLE DUE MOGLI, I PRIMI PASSI DA CABARETTISTA, LA BOCCIATURA DEL DIRIGENTONE RAI E IL PASSAGGIO A MEDIASET – VIDEO

 

Francesco Specchia per “Libero quotidiano”

 

funari

L'ultima immagine di Gianfranco Funari, il tribuno invincibile, risale al suo funerale il 12 luglio del 2008, nella Chiesa di San Marco a Milano: una bara immersa nei fiori, sul coperchio il suo cappello Stetson e il bastone, come il mantello e la spada di Zorro; un pubblico immenso fatta di gente comune; nemmeno un politico o uno straccio di vip sugli inginocchiatoi. Meglio.

 

Gianfranco, compiaciuto, si sarebbe acceso una Marlboro in quei lunghi primi piani che sapeva reggere con astuzia, e avrebbe sorriso.

 

Ed è proprio dalla scena di un finto Gianfranco, sfocato in una cripta di fumo, assiso su un tavolo da gioco eppoi sdraiato sul divano dinnanzi al suo Telegatto citando l'articolo 21 della Costituzione sulla libertà d'espressione applicata alla tv, che si apre Funari Funari Funari. Ovverosia, il docufilm di Marco Falorni e Andrea Frassoni diretto da Dario Ghezzi che Sky ha prodotto e manderà in onda il 23 marzo.

 

mortadella funari

COME MASANIELLO

Il film verrà presentato in anteprima nazionale a Viareggio lunedì, a chiusura della prima edizione del Premio Gianfranco Funari- il giornalaio dell'anno voluta dalla Fondazione Carnevale; e il suddetto premio sarà consegnato dalla figlia Carlotta a «colui o colei che, attraverso la parola, lo scritto e qualsiasi mezzo di diffusione, ha manifestato liberamente il suo pensiero e si è contraddistinto per il suo spirito indipendente e per la sua voglia di fare informazione aperta a tutti».

 

gianfranco funari e maurizia paradiso

Fin qui la nuda cronaca. Poi la cronaca cede il posto alla nostalgia per il più grande Masaniello che abbia calcato la tv. Funari lunedì avrebbe compiuto 90 anni e, conoscendolo, non gli sarebbe piaciuto.

 

Per uno che, dai tempi dell'avventura da croupier nelle navi agli impegni da cabarettista, attore, cantante («Io non canto, faccio finta» era il titolo di un suo album) fino alle continue dirette tv, aveva l'argento vivo addosso; be', la vecchiaia rappresentava un Moloch feroce.

 

Di Funari si è detto tutto. Nel film gli amici o i leali avversari intervistati ne descrivono il carattere. Aldo Grasso dice: «Ha sdoganato la gente comune in tv, quando la porta si è aperta ci si sono infilati tutti».

 

Paolo Bonolis nota che «quando guardi Gianfranco Funari ti aspetti sempre l'inaspettabile». Piero Chiambretti, unico presente al suo funerale, afferma: «La televisione ricercava i pazzi come lui, per fermali e arrestarli».

funari lucci

 

Massimo Bernardini analizza: «Credeva di avere dietro tutto il popolo, ed è un errore madornale, ma a differenza dei funaridi, dei suoi emuli, lui ci ha sempre messo la faccia». Vittorio Sgarbi ricorda: Funari è l'unico con cui non è mai riuscito a litigare e che «ha anticipato i reality; c'era una telecamera, ma era come se non ci fosse».

 

le vedove di corrado funari e manfredi

Dopodiché, ecco i ricordi, a zaffate, delle due mogli Rossana Seghezzi e Morena Zapparoli; la vita sulle navi; i primi passi da cabarettista nei programmi di Raffaele Pisu; il suo cult Abboccaperta inizialmente bocciato dalla Rai col dirigentone Voglino che tentennava: «Lei si sbaglia, la gente in tv non parlerà mai», ma Gianfranco la fece parlare mettendole le telecamere non davanti ma dietro, e fu un cataclisma di ascolti e di stipendio (600 milioni di lire).

 

Eppoi, ancora, il passaggio ai mezzogiorni Fininvest; l'apprezzamento del Berlusca per quel registro da giornalaio affabulatore che aveva cambiato il lessico della tv; e l'introduzione dei politici in tv intervistati dal popolo (memorabile l'interrogatorio all'allora ministro della Sanità de Lorenzo).

Gianfranco Funari

 

DOCUMENTARI E TITOLI

La vita di Funari, si alterna con spezzoni di documentari, titoli di giornale, testimonianze, che raccontano gli zenith e i nadir di Gianfranco e dell'Italia: dal terrorismo alle elezioni, da Tangentopoli all'avvento della Lega. Funari aveva il cuore della gggente come bussola.

 

Gianfranco Funari

Gli è sempre andata bene, salvo gli ultimi anni, nei programmi della barba bianca tipo la Commedia Divina poi diventato Vietato Funari- dove s' immaginava morto come in un romanzo di Mark Twain.

 

Manca, nel film, parte della cronaca degli ultimi anni: l'esperienza come direttore dell'Indipendente dove faceva le riunioni di redazione in accappatoio; le impennate d'orgoglio sulle tv locali; la sua trasformazione (che non gli garbava) in ospite portascolti; e il progetto di un paio di biografie una dovevo scriverla io - dove non avrebbe risparmiato nessuno. Invece il fumo, il tempo e gli sforzi fisici non hanno risparmiato lui. Quando se ne andò scrissi che per lui era valida, sulla lapide, l'epigrafe di Califano, «Non escluderei il ritorno». In qualche modo l'ha rispettata...

Gianfranco Funari Gianfranco Funari Gianfranco Funari GIANFRANCO FUNARIFUNARIgianfranco funari e francesco cossiga

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - MA "LA STAMPA"

DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI (POI SBARCHERA' FLAVIO CATTANEO?)

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?