massimo giletti

1. "IN UNA TV PUBBLICA NORMALE UN PROGRAMMA CHE FA 4 MILIONI NON VIENE CHIUSO'' 2. E SPARA CONTRO MARIO ORFEO: ''AVRÀ AVUTO QUALCUNO CHE GLI HA DETTO DI FARLO, VERRÀ CHIAMATO PIÙ IN LÀ DA QUALCUNO A DIRE LA VERITÀ PERCHÈ LO HA FATTO'' 3. IL GILETTI POPULISTA NON STA SOLO SUL CAZZO A RENZI IN UNA PUNTATA DEL 2012 DE ''L'ARENA" COSI' REPLICO' BERLUSCONI: "LEI È ABITUATO A BARBARA D'URSO, LO CAPISCO E VA BENE, MA QUI FACCIAMO LE DOMANDE" - VIDEO

INTERVISTA A MASSIMO GILETTI SUL CORRIERE CON FOTO CON URBANO CAIROINTERVISTA A MASSIMO GILETTI SUL CORRIERE CON FOTO CON URBANO CAIRO

Massimo Giletti è intervenuto questa mattina ai microfoni di ECG, il programma condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio su Radio Cusano Campus, l'emittente dell'Università degli Studi Niccolò Cusano.

 

mario orfeo monica maggionimario orfeo monica maggioniMARIO ORFEO FRANCESCA FIALDINIMARIO ORFEO FRANCESCA FIALDINI

Giletti, da qualche settimana passato a La 7, è tornato sul suo addio alla Rai: "La nuova Arena? Sono ancora in una fase di incontri e di decisioni che dobbiamo prendere. La Rai? Non ho più voglia di parlarne, ho già detto che in una Tv pubblica normale un programma che fa 4 milioni non viene chiuso. Poi sono scelte di un Direttore Generale che sarà responsabile di quello che farà e verrà chiamato più in là da qualcuno a dire perchè, la verità. Chi ha deciso sa perché lo ha fatto. Avrà avuto qualcuno che gli ha detto di farlo oppure ha deciso lui, non mi interessa, non ho più voglia di parlare di questa vicenda, di una decisione che non ha senso. Le mie energie sono finalizzate a fare un programma nuovo in una tv in cui sto entrando in punta di piedi, in una tv in cui si fa molta informazione. Non basta avere un canone per essere servizio pubblico, è evidente che c'è qualcosa che non torna. Sono contento di far parte di una televisione in cui si ha rispetto della libertà".

GILETTI GILETTI

 

A proposito di libertà: "Io ho avuto grandi direttori. Leone mi ha difeso come pochi altri hanno fatto nella storia, è stato un grande direttore di rete che mi ha difeso nei momenti duri che ho attraversato. Ho sempre avuto grande libertà, la Rai la considero la mia casa, una casa a cui sono legato da profondo affetto, in cui ho conosciuto persone di valore, in cui ho tanti ricordi belli. Mi ero illuso, forse, che fare 4 milioni di spettatori garantisse una certa libertà anche in questo futuro prossimo, vicino alle elezioni. Evidentemente mi ero sbagliato".

 

MASSIMO  GILETTIMASSIMO GILETTI

Sull'Italia di questi giorni: "Questo è un Paese dove ogni tanto qualcuno cerca di far rispettare le regole e passa dalla parte di quelli che fanno soprusi, non essendo più ormai abituati. Sembra che in Italia si abbiano solo diritti e nessun dovere e invece tutti noi siamo parte dello Stato, se ciascuno di noi nel proprio piccolo facesse il proprio dovere le cose andrebbero meglio. Vedere attaccata la Polizia in questi giorni perché ha fatto rispettare la legge mi sembra un cortocircuito dal quale sarà difficile uscire. In Italia servirebbero più personaggi tipo Olivetti, un mecenate di grande lungimiranza. Vedo manager che prendono liquidazioni pazzesche dopo aver diretto un'azienda per un anno o due...Secondo me servirebbero meno manager di questo tipo e più persone come Olivetti". 

MASSIMO GILETTI MASSIMO GILETTI

 

Sul mondo dell'informazione: "In un Paese in cui i giornali sono figli di determinati editori, le stesse televisioni sono in mano a più editori e la tv pubblica sembra abbastanza omologata, è la coscienza del giornalista che fa il proprio dovere a fare la differenza. Il racconto dei fatti deve avvenire in modo serio e onesto intellettualmente. Io rispetto alla mia ultima esperienza ho poche speranze in questo senso. E' faticoso dover fare il proprio lavoro senza piegare la testa o fare favori a qualcuno. Però bisogna provarci, bisogna crederci. Il giornalista è un raccontatore di fatti, non deve mai prendere posizione. Poi i grandi conduttori devono avere la forza di dire quello che pensano su certi argomenti".

MASSIMO GILETTI ALESSANDRA MORETTIMASSIMO GILETTI ALESSANDRA MORETTI

 

Su Minniti: "Ormai il Paese ha perso le ideologie, destra e sinistra non ci sono più. Minniti mi è sempre piaciuto, lo ritengo un uomo delle Istituzioni, ha lavorato molto, conosce bene la macchina, le persone con cui lavora. Il mio parere su di lui è molto positivo. Poi è chiaro che fa parte di un Governo e spesso magari le sue posizioni devono essere figlie di gestioni multiple e consigli dei ministri. Ho grande stima in Minniti". 

 

AUDIO http://www.tag24.it/podcast/massimo-giletti-il-mio-sbarco-la-7/

 

 

BERLUSCONI VS GILETTI A L'ARENA: "PRENDA LEZIONI DALLA D'URSO"   

 http://politica.excite.it/berlusconi-vs-giletti-a-larena-prenda-lezioni-dalla-durso-N132883.html

 

BERLUSCONI DA GILETTI BERLUSCONI DA GILETTI

Continua l'assalto televisivo di Silvio Berlusconi: a poche ore dall'attesissima conferenza stampa di Mario Monti, in cui il premier uscente si è detto disponibile a candidarsi a certe condizioni, il Cavaliere torna in video come ha fatto praticamente ogni giorno nell'ultima settimana. Stavolta è ospite a L'Arena di Massimo Giletti, ma il clima è talmente teso che il colloquio tra i due rischia a più riprese di saltare.

Berlusconi-Giletti, video della lite all'Arena: "Se mi interrompe me ne vado"

 

GILETTI E RENZIGILETTI E RENZI

Il problema? Semplice a dirsi: Berlusconi non accetta interruzioni, pretende che il conduttore rispetti i suoi tempi e gli lasci tutto lo spazio di cui ha bisogno. L'intervista inizia con un filmato delle dichiarazioni di Monti a Palazzo Chigi, quelle in cui il premier afferma di non capire i ragionamenti di Berlusconi e le sue continue giravolte: il Cavaliere, da parte sua, si dice stupito e spiega ancora una volta che la sua proposta a Monti di federare i moderati nasceva dall'esigenza di riunificare il centrodestra.

 

Poi però attacca nuovamente le politiche del governo, spiegando che la necessità di un esecutivo tecnico è nata dal grande imbroglio dello spread e dalla speculazione internbazionale che stroncato la sua presidenza.

 

berlu e gilettiberlu e giletti

Giletti prova ad inserire qualche elemento di riflessione, ma Berlusconi non ha ancora terminato: "Se non mi fa parlare vado via, è inutile che prosegua, è la quarta volta che mi interrompe" minaccia il Cavaliere. Scene da In mezz'ora, il programma di Lucia Annunciata in cui premier si alzò dalla sedia e abbandonò lo studio accusando la giornalista di non farlo parlare.

 

"Presidente mi lasci fare delle domande" chiede Giletti, mentre Berlusconi continua ad elencare i dati negativi dell'economia che sarebbero frutto del malgoverno dei tecnici: "Dopo un anno di assenza dalla tv mi sembra che stiamo qui a giocare". E arrabbiatissimo e scuro in volto comincia ad attaccare Giletti, in piedi di fronte a lui minacciando ancora di andarsene: "Questa è disinformazione. Se mi interrompe un'altra volta mi alzo e me ne vado".

 

 massimo giletti massimo giletti

Giletti lo invita a sedersi e a continuare: è palpabile il suo panico di fonte ad un forfait in diretta del Presidente. Poi però si stufa e gli dice quello che pensano tutti: "Lei è abituato a Barbara D'Urso, lo capisco e va bene, ma qui facciamo le domande". Apriti cielo. Berlusconi difende a spada tratta la conduttrice di Domenica Live e intima Giletti dal guardarsi bene dalle critiche: "Lei dovrebbe imparare dalla signora D'Urso". E Giletti: "Imparerò anche da lei".

 

Gli animi si calmano, ma Giletti insiste sul tema dell'informazione e trasmette un videomessaggio del direttore del Tg La7 Enrico Mentana, in risposta alle accuse del Cavaliere sulle trasmissioni che lo attaccano tutto il giorno: "Lo conosco bene, è la sua strategia 'con me o contro di me' - spiega Mentana, che con il Cavaliere ha lavorato a Mediaset per vent'anni - A La7 ci saranno anche delle faziosità (...) ma io ho una sola religione, quelle delle notizie che vanno date tutte, sempre" attacca Mentana, definendo i giornalisti di La7 "vergini di servo encomio e di codardo oltraggio".

GILETTI E BERLUGILETTI E BERLU

 

Intanto Berlusconi in studio stempera la tensione con una barzelletta: "Ho fatto un incubo: un governo con Mario Monti premier, Ingroia Ministro della Giustizia, Di Pietro alla Cultura e Fini... ah, no, Fini era alle Fogne". Poi conferma la sua animosità nei confronti dell'emittente di Telecom Italia, ma conferma anche che sarà ospite su quella stessa rete di Michele Santoro a Servizio pubblico: "Lo scontro mi piace, fa emergere la verità - dice il Cavaliere - e poi mi è troppo simpatico Marco Travaglio".

 

Immancabile, anche a L'Arena, il grafico-ricordo con quanto fatto dai suoi precedenti governi. berlusconi invita ancora una volta a non disperdere il voto regalandolo ai piccoli partiti: "Sono un ostacolo per la governabilità, bisogna votare per il partito di maggioranza relativa". Infine, la promessa di togliere l'Imu tassando alcolici e giochi, poi l'appello agli elettori: "Prima di votare, guardate in faccia chi vi chiede il consenso".

GILETTI E BERLUSCONI jpegGILETTI E BERLUSCONI jpeg

 

La sensazione è che Berlusconi non sia riuscito a spararla grossa come in altre sue apparizioni: certo era più a suo agio davanti alle telecamere di TgCom24, dove ha lanciato bordate a destra e a manca definendo "Fini e Casini i peggiori traditori della mia vita", Pierluigi Bersani "un vecchio boiardo comunista" e Beppe Grillo "la dimostrazione che l'uomo discende dalla scimmia". Merita una nota il suo congedo dallo studio: "Si guardi la signora D’Urso - dice a Giletti - non è soltanto bella ma anche brava e gentile".

Ultimi Dagoreport

elly schlein giorgia meloni giuseppe conte matteo salvini elezioni

DAGOREPORT - COME FAR FUORI IL NEMICO PIÙ INTIMO E VIVERE FELICI? È LA DOMANDA CHE TORMENTA DA UN PEZZO GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI APPENA SI APPALESA LA SILHOUETTE SOVRAPPESO DI MATTEO SALVINI - RIPOSTO IN CANTINA IL PREMIERATO, BRUCIATO IL VOTO ANTICIPATO, CHE FARE? ALLE MENINGI DEI FAZZOLARI E DEI LA RUSSA È SPUNTATA LA RIFORMA ELETTORALE CHE NON SOLO PENALIZZEREBBE LA LEGA A FAVORE DI FRATELLI D'ITALIA MA TOGLIEREBBE DI MEZZO LE CHANCE DI VITTORIA DI UN’OPPOSIZIONE MIRACOLATA IN “CAMPO LARGO” - E QUI ARRIVA IL BELLO: COME FAR INGOIARE A PD-ELLY IL ROSPO DI UNA LEGGE ELETTORALE CHE LI PENALIZZA? C'EST FACILE! SE QUEEN GIORGIA VUOLE ASFALTARE SALVINI, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO SOGNA DI TOGLIERSI TRA I PIEDI QUELLA QUOTIDIANA ROTTURA DI COJONI DI GIUSEPPE CONTE…

elly e alessandro onorato, goffredo bettini e dario franceschini, matteo renzi , ernesto maria ruffini schlein giuseppe conte

DAGOREPORT - ‘’AAA CERCASI UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE’’. IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO, ELLY SCHLEIN, HA CAPITO CHE NON BASTA UN’ALLEANZA CON CONTE E FRATOIANNI PER RIMANDARE NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO IL GOVERNO MELONI. PER SPERARE DI VINCERE, OCCORRE DAR VITA A UN NUOVO ULIVO PRODIANO CAPACE DI FEDERARE LE VARIE ANIME DEI CENTROSINISTRATI, AL PARI DELLA DESTRA DOVE SI SFANCULANO DA MANE A SERA MA ALLA FINE IL COLLANTE DEL POTERE È PIÙ FORTE DELLA LORO EGOLATRIA – IL PRIMO A METTERSI IN MOTO È STATO MATTEO RENZI CHE, DA ABILISSIMO MANOVRATORE QUAL È, SI È TRASFORMATO IN UN ARIETE MEDIATICO DELL’OPPOSIZIONE – ALLA DISPERATA RICERCA DEL CENTRO PERDUTO, DOPO SALA E RUFFINI, OGGI SCENDE IN CAMPO ALESSANDRO ONORATO, ASSESSORE AL TURISMO DEL CAMPIDOGLIO, CHE MIRA A FEDERARE UNA RETE RIFORMISTA FORMATA DALLE PRINCIPALI REALTÀ CIVICHE DI CENTROSINISTRA PRESENTI IN ITALIA PER TOGLIERE L'ESKIMO A "FALCE E MART-ELLY''...

donald trump benjamin netanyahu iran israele stati uniti khamenei fordow

DAGOREPORT – COME MAI TRUMP HA PERSO LA PAZIENZA, IMPRECANDO IN DIRETTA TV, SULLE "VIOLAZIONI" DELLA TREGUA IN MEDIO ORIENTE DA PARTE DI NETANYAHU? "NON SANNO COSA CAZZO STANNO FACENDO. DOBBIAMO FAR CALMARE ISRAELE, PERCHÉ STAMATTINA SONO ANDATI IN MISSIONE"? - È EVIDENTE IL FATTO CHE IL “CESSATE IL FUOCO” CON L’IRAN NON RIENTRAVA NEI PIANI DI BIBI NETANYAHU. ANZI, IL PREMIER ISRAELIANO PUNTAVA A PORTARE A TERMINE GLI OBIETTIVI DELL’OPERAZIONE “RISING LION” (DOVE SONO FINITI 400 CHILOGRAMMI DI URANIO?), MA È STATO COSTRETTO AD ACCETTARLO DA UN TRUMP IN VENA DI PREMIO NOBEL PER LA PACE. D’ALTRO CANTO, ANCHE A TEHERAN LA TREGUA TRUMPIANA NON È STATA PRESA BENE DALL’ALA OLTRANZISTA DEI PASDARAN… – VIDEO

elly schlein gaetano manfredi giorgio gori stefano bonaccini pina picierno vincenzo de luca matteo ricci

DAGOREPORT - MENTRE ASSISTIAMO A UNO SPAVENTOSO SVALVOLAMENTO GLOBALE, IN ITALIA C’È CHI SI CHIEDE: ‘’COME SI FA A MANDARE A CASA LA SPERICOLATA ELLY SCHLEIN?’’ - ANCHE SE HA UN IMPATTO MEDIATICO PIÙ TRISTE DI UN PIATTO DI VERDURE LESSE, LA FANCIULLA COL NASO AD APRISCATOLE HA DIMOSTRATO ALTE CAPACITÀ DI TESSERE STRATEGIE DI POTERE, PRONTA A FAR FUORI IL DISSENSO DELL’ALA CATTO-DEM DEL PD - SE IL CENTRO RIFORMISTA HA LA MAGGIORANZA DEGLI ISCRITTI DEL PD, HA PERMESSO DI AVERE UN RISULTATO IMPORTANTE ALLE EUROPEE E FA VINCERE CON I SUOI CANDIDATI LE PROSSIME REGIONALI, PERCHÉ NON TIRA FUORI UN LEADER ALTERNATIVO AL SINISTRISMO FALCE & MART-ELLY? -  LIQUIDATO BONACCINI, ORMAI APPIATTITO SULLA SCHLEIN, SCARTATO DECARO PRIVO DEL CORAGGIO PER SPICCARE IL VOLO, SULLA RAMPA DI LANCIO CI SONO IL SINDACO DI NAPOLI, GAETANO MANFREDI, MA SOPRATTUTTO GIORGIO GORI. L’EUROPARLAMENTARE ED EX SINDACO DI BERGAMO È IN POSSESSO DEL FISICO DEL RUOLO PER BUCARE LO SCHERMO E IL MELONISMO PAROLAIO. A PARTE LE GELOSIE INTERNE DEI RIFORMISTI, LA BASE, CON LA GRUPPETTARA ELLY AL COMANDO, OGGI È TALMENTE RADICALIZZATA CHE RIUSCIRÀ AD INGOIARE UN EX MANAGER DI MEDIASET SULLA PRIMA POLTRONA DEL NAZARENO?

alessandro giuli

DAGOREPORT - MA COME SCEGLIE I COMPONENTI DELLE COMMISSIONI L’INFOSFERICO MINISTRO DELLA CULTURA, ALESSANDRO GIULI? I DIRETTORI DI CINQUE MUSEI STATALI (MUSEI REALI DI TORINO, GALLERIA DELL’ACCADEMIA E BARGELLO DI FIRENZE, COLOSSEO, MUSEO NAZIONALE ROMANO E MUSEO ARCHEOLOGICO DI NAPOLI) SARANNO SELEZIONATI DA UNA COMMISSIONE FORMATA DALLA STRAGRANDE MAGGIORANZA DA GIURISTI - PEGGIO CI SI SENTE SE SI PENSA CHE I TRE CANDIDATI PER CIASCUN MUSEO SCELTI DA QUESTA COMMISSIONE GIURISPRUDENZIALE SARANNO POI SOTTOPOSTI AL VAGLIO FINALE DEL LAUREANDO MINISTRO…

FLASH! – SE URBANO CAIRO NON CONFERMA MENTANA ALLA DIREZIONE DEL TGLA7 ENTRO IL PROSSIMO 30 GIUGNO, CHICCO ALZA I TACCHI E SE NE VA – IL CONTRATTO SCADE A FINE 2026 MA A LUGLIO C’E’ LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI – PARE CHE QUESTA VOLTA NON CI SIA DI MEZZO IL DIO QUATTRINO, BENSI’ QUESTIONI DI LINEA POLITICA (GIA' NEL 2004 MENTANA FU PRATICAMENTE “CACCIATO” DAL TG5 DOPO UN VIOLENTISSIMO SCAZZO CON SILVIO BERLUSCONI E I SUOI “DESIDERATA”, E FU SOSTITUITO DAL SUO VICE MIMUN…)