2020quarantenagiusti2604

LA QUARANTENA DEI GIUSTI: GUIDA TV PER RECLUSI – SE CERCATE EDWIGE LA TROVATE SOLO A MEZZANOTTE E MEZZA, MA POTETE CONFORTARVI CON LA CELEBRE DOCCIA DI ALESSIA MARCUZZI NEL PIENO DEL SUO SPLENDORE IN “IL MIO WEST” DI VERONESI E PIERACCIONI – IL FILM DI CULTO DELLE 21 DOVREBBE ESSERE “PIEDIPIATTI” DEI VANZINA BROS CON LA COPPIA POZZETTO-MONTESANO, NON HA GRANDI ESTIMATORI MA C’È UN GRANDE CAST MINORE – VIDEO

 

 

 

 

Marco Giusti per Dagospia

 

edwige fenech fuori uno… sotto un altro arriva il passatore 1

Che vediamo oggi? Avverto subito che se cercate Edwige la trovate solo a mezzanotte e mezza su Cine 34 nel quasi-western alla romagnola “Fuori uno… sotto un altro arriva il Passatore” di Giuliano Carnimeo con George Hilton. Sforzo inutile, insomma… Però potete confortarvi con la celebre doccia di Alessia Marcuzzi nel pieno del suo splendore nel western girato in Carfagnana da Giovanni Veronesi e Leonardo Pieraccioni “Il mio West”, Cine 34 alle 17, 45 e  Italia 1 alle 23, 45. Ci sono anche David Bowie e Harvey Keitel, ma questo è secondario.

 

il mio west 1

I film da vedere della serata dovrebbero essere però “Blade Runner 2049” di Denis Villenueve, Rai 3 alle 21, 15, sequel molto contestato dai fan del capolavoro di Ridley Scott con Ryan Gosling, Harrison Ford, Jared Leto, Ana de Armas,  che a me però piace molto, “La pelle che abito” di Pedro Almodovar con Antonio Banderas e Elena Anaya, Iris alle 21, medicin-fiction molto più profondo di quel che sembrò ai criticoni di Cannes quando uscì, il drammone romantico un po' per signore “Il danno” di Louis Malle con la coppia Juliette Binoche – Jeremy Irons, Cielo tv alle 21, 15.

piedipiatti 2

 

Il film di culto delle 21 dovrebbe essere “Piedipiatti” dei Vanzina bros con la coppia Pozzetto-Montesano, Cine 34 alle 21, 10. Non ha grandi estimatori, troppo tardo, siamo già nei primi anni 90, pieno di cose già viste. Ma c’è un grande cast minore, Bernabucci, Antonelli, Pazzafini, Antonelli, Mirella Falco e l’immenso Victor Cavallo. Vallo a rifare un film così…

 

 

todo modo 1

Di notevole nella notte, a parte “Fuori uno… sotto un altro arriva il Passatore”, vedo solo “Todo modo” di Elio Petri da Sciascia, La 7 all’1, con Gian Maria Volonté come Moro, Michel Piccoli come Andreotti e Ciccio Ingrassia come Piccoli con tanto di cilicio, il meraviglioso “Adua e le compagne” di Antonio Pietrangeli addirittura alle 2 su Cine 34 (aiuto!) e il disastroso ma imperdibile “Cartesio” di Roberto Rossellini con lo sconosciuto Ugo Cardea come protagonista su Rai 3 alle 2, 20. Potrei aggiungere il supersupercult “Terre nuove” di tal Calogero Salvo, commedia venezuelana con Antonio Banderas e Marisa Laurito (avete capito bene), salutato come il più brutto film di sempre su Iris, ma alle 3, 20 di notte.

 

gli implacabili

La giornata parte bene con, addirittura!, “Fronte del porto” di Elia Kazan con Marlon Brando, Eva Marie Saint, Lee J, Cobb e Rod Steiger, La7 alle 14. Finalmente un po’ di bianco e nero d’epoca, grandi attori dell'Actor's, grandi temi… Non ho un gran ricordo di “Il fiume dell’ira” di Mark Rydell con Mel Gibson, Sissy Spacek e Scott Glenn, Rete 4 alle 14, 55, ma Rydell è un ottimo regista.

 

fronte del porto

Per i ragazzini c’è la saga del “Dottor Dolittle” con Eddie Murphy su Paramount Network, dalle 15 in avanti, due film. Sicuramente superiore all’ultimo Dolittle con Robert Downey Jr. Mi rivedrei anche “Immaturi” di Paolo Genovese, Canale 5 alle 15, con grande cast, Ambra-Bova-Boboulova-Ranieri.-Luca-Paolo. Oggi sembra lontanissimo. Fu un grande successo, con sequel e serie. A me non piacque molto, però…

adua e le compagne 3

 

Certo, non c’è storia con il grande western di Raoul Walsh “Gli implacabili”, Rai Movie alle 15, 40, con Clark Gable, Robert Ryan e Jane Russell, già passato qualche giorno fa, né con il capolavoro di Spielberg , ma molto visto, “L’impero del sole” con Christian Bale, La 7 alle 16, 15. Come piacere personale mi lascerei il piccolo western di William Hale “Sparatorie ad Abilene”, Rete 4 alle 17, con il cantante Bobby Darin, Emily Banks, Leslie Nielsen quando era un attore serio e Michael Sarrazin al suo primo film. Mai visto.

dottor dolittle

 

fuori uno… sotto un altro arriva il passatore

Hale era un regista su cui si puntava molto negli anni ’60 e i suoi western, come “7 volontari dal Texas”, avevano qualcosa in più. Credo di aver scritto il mio primo articolo su Hale e i film della Universal del tempo. Se vi delude “Sparatorie ad Abilene” siete pronti per “Il mio West” di Giovanni Veronesi su Cine 34 alle 17, 45. Il suo protagonista, Leonardo Pieraccioni, lo difendeva allora e lo difende anche adesso.

 

cartesio by rossellini

“Secondo me è molto, molto bello. Magari gli equilibri non ci sono stati in maniera perfetta perché il cast era molto strano, io, Keitel, Bowie, la Marcuzzi... era un’aggregazione di attori che sicuramente avrebbe potuto far scattare qualcosa di più rispetto a una storia che era molto sentimentale. Ma era anche un tentativo, per me riuscito, di fare un film dai sapori internazionali in Garfagnana”. Molto interessante il cast minore.

al momento giusto 1

 

A parte la Marcuzzi che si mostra nuda nella scena della doccia iniziale, che tutti si ricordano, troviamo Sandrine Holt, che aveva fatto Rapa Nui e Pocahontas in tv, Jim van der Woude, che aveva il ruolo di Trinculo in Prospero’s Book di Peter Greenaway, qui in una specie di parte di scemo del paese con qualche rimando fordiano. Per completare il pomeriggio di sparatorie c’è un altro western anomalo, “Pallottole cinesi” di Tom Dey con Jackie Chan, Owen Wilson e Lucy Liu, Canale 20, molto divertente.

 

il mio west

Dopo le 19 scontro tra il secondo film di Giorgio Panariello “Al momento giusto”, Cine 34 alle 19, 25, e un buon Totò-Fernandel, “La legge è legge”, Rai Movie alle 19, 30, diretto da Christian-Jacque.  Di “Al momento giusto” scrivevo che era proprio il momento sbagliato di fare un secondo film. Anche peggio del primo.. Malgrado le due bellezze lanciate, le esordienti Kasja Smutniak e Luisa Corna, malgrado la copertina dell’”Espresso” finta con dentro Panariello giornalista dell’anno.

 

alessia marcuzzi – il mio westterre nuove

Malgrado una grande performance di Gianni Zullo, il più brutto dei Brutos, come tesoriere di Hitler stecchito sul letto. Malgrado la bella trovata della Torre di Pisa che crolla mentre Panariello sta registrando per la sua tv locale. Però Zullo che fa il morto è notevole… “La legge è legge”, girato nell’inverno del 1958 da Christian-Jacque mette insieme due miti comici, Fernandel come guardia di frontiera francese con natali italiani e il ladruncolo tutto italiano Totò. Solo che la lavorazione nel freddo sulle montagne vicino a Cassino fu un mezzo disastro per Totò che ebbe un serio distacco della retina, ritornò a Roma e fece terminare le riprese dalla sua controfigura, Dino Valdi.

il dannogli implacabili 1

 

I film delle 21 e dintorni ve li ho detti. Intorno alle 23 passano sia una replica di “Infelici e contenti” di Neri Parenti con Pozzetto-Greggio, Cine 34 alle 22, 50, che ho trovato niente male, con i due in formissima come coppia cieco-paraplegico che diventano amici per difendersi da donne fredde e cattive, Yvonne Sciò, Marina Suma e Francesca D’Aloja in versione ancora non scrittrice e da un capobanda trucido come Angelo Bernabuccii, sia una replica ravvicinatissima di “Il mio West” di Giovanni Veronesi, Italia 1 alle 23, 45.

piedipiatti 1cartesio by rossellini 1

Per fortuna che alle 00, 30 su Cine 34 arriva il disastroso ma cultissimo piadina-western “Fuori uno… sotto un altro, arriva il Passatore”, versione spaghetto della celebre storia del Passatore, bandito romagnolo dell’800. In mano a Carnimeo-Ascott e a George Hilton diventa una specie di Alleluja. Comunque curioso.

adua e le compagne 5

 

Ricordava Carnimeo: “È un personaggio western. Non è altro che il bandito Alleluja che diventa Passatore. I personaggi western, chi più chi meno, sono dei banditi, sia che stiano dalla parte dei buoni che da quella dei cattivi, tanto che, nel Passatore c’è un risvolto finale western. È curioso anche per certe situazioni, come, ad esempio, quando incontra il poeta Pascoli, da ragazzo. Il film venne girato tutto in Romagna, nel forlivese.”

 

la pelle che abito 1adua e le compagne 1

Ha detto George Hilton: “Questo film lo ha montato un signore ricco di Forlì [Benito Bertaccini, produttore anche del mitico LSD, inferno per pochi dollari], che aveva dei mulini da quelle parti, e lui si era innamorato artisticamente di me, ma io neanche lo conoscevo, per cui un giorno si è presentato alla Elios mentre stavo girando, e mi ha detto: ‘Io devo fare un film con lei, ho questa storia del passatore ed ho i soldi per farlo, ma non ho mai fatto cinemà e mi disse anche che voleva far lavorare in questo film suo figlio [Donato Bertaccini], che era un ragazzetto carino e che era venuto insieme con lui. Al che gli ho detto: ‘io il film glielo faccio, anche perché la storia del Passatore mi piace, ma devo poter portare tutta la mia equipe, diciamo così, cioè tutta la gente che io ritengo valida per il film’. Lui ha accettato, e così ho chiamato la Fenech e gli ho fatto dare un sacco di soldi, perché poi lei aveva una piccola parte”.

blade runner 2049

 

adua e le compagne 2

Le cose più interssanti, però, arrivano a tarda notte. Quando, personalmente, già dormo. “Todo modo” di Petri, La 7 all’1, mai piaciuto ma certo parecchio stimolante, con Volonté, Ingrassia, Piccoli. Per non parlare di “Adua e le compagne” di Antonio Pietrangeli, Cine 34 alle 2, grande affresco sulla fine delle case chiuse dopo la legge Merlin con un meraviglioso cast che va da Simone Signoret a Sandra Milo, da Emmanuelle Riva a Marcello Mastroianni. Guardate come gira Pietrangeli e rendetevi conto… Poi il supersupercult “Terre nuove”, alle 3, 20 su Iris, commedia venezuelana con Antonio Banderas e Marisa Laurito. E, se ce la fate, alle 5 arrivano pure “Rosmunda e Alboino” con Jack Palance e Eleonora Rossi Drago… Su che rete non ve lo dico…

il mio westpiedipiattiil danno 1la pelle che abito 2 piedipiatti3terre nuove 1il fiume dell’irail mio west 1la pelle che abitoil mio west 1alessia marcuzzi – il mio west 1fuori uno… sotto un altro arriva il passatore 3fuori uno… sotto un altro arriva il passatore 2 5fuori uno… sotto un altro arriva il passatore 2fuori uno… sotto un altro arriva il passatore 1cartesioalessia marcuzzi – il mio west 2edwige fenech fuori uno… sotto un altro arriva il passatore blade runner 2049 1fuori uno… sotto un altro arriva il passatore 4todo modoinfelici e contenti”blade runner 2049 2fuori uno… sotto un altro arriva il passatoreblade runner 2049 3infelici e contential momento giustoadua e le compagneil fiume dell’ira todo modo 2

Ultimi Dagoreport

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO