2022divanogiusti0103

IL DIVANO DEI GIUSTI - STASERA, PER RIFARMI UN PO’ DEGLI ECCESSI DI “EUPHORIA” E DELLA CAPPA DI TRADIMENTI E REPRESSIONI DI “L’AMICA GENIALE”, MI RIVEDREI IL MITICO “GREASE” CON JOHN TRAVOLTA E OLIVIA NEWTON-JOHN - GRANDE FILM GENERAZIONALE FU “NOI SIAMO INFINITO”, DELIZIOSA OPERA PRIMA DI STEPHEN CHBOSKY - MOLTO INTERESSANTE LA COMMEDIA DI SERGIO RUBINI CHE CAPOVOLGE I MODELLI DELLE MOLESTIE SUL LAVORO DEI DIRIGENTI MASCHI CON LE IMPIEGATE, “PRESTAZIONE STRAORDINARIA” - VIDEO

 

 

zendaya euphoria seconda stagione

 

Marco Giusti per Dagospia

 

E, insomma, stasera, orfani di “L’amica geniale” e di “Euphoria”, che si è chiusa con un finalone operistico in una situazione di scambio continuo di realtà e rappresentazione teatrale di quella realtà, che vediamo? Magari non è male la mini-serie inglese “Hotel Portofino” che ci offre Sky…

GREASE

 

Stasera mi rivedrei il mitico “Grease” di Randal Kleiser con John Travolta e Olivia Newton-John, Italia 1 alle 21, 20, per rifarmi un po’ degli eccessi di “Euphoria” e della cappa di tradimenti e repressioni delle ultime puntate di “L’amica geniale”. E pensare che nel 1978 mi sembrava un film sballato per i suoi tempi sotto tutti i punti di visti.

GREASE

 

Leggo che quando stavano girando la scena di "Look at Me, I'm Sandra Dee", seppero della morte di Elvis Presley. Così i riferimenti alla morte di Sal Mineo che erano nella versione musical divennero riferimenti per la morte di Elvis. A Broadway, nel 1972, i protagonisti erano Adrienne Barbeau e Barry Bostwick. Travolta fece da rimpiazzo ogni tanto per il ruolo di Doody.

 

marion cotillard leonardo dicaprio inception

Lo scontro alle 21 è tra il thriller concettoso e non riuscitissimo “Inception” di Christopher Nolan con Joseph Gordon-Levitt, Leonardo Di Caprio, Ellen Page, Canale 20 , il notevolissimo “Ocean’s Twelve” di Steven Soderberh con George Clooney, Brad Pitt, Catherina Zeta-Jones, Julia Roberts, Matt Damon, canale 27, e su Rai Movie il sentimentale nouvellevaguista  in odor di Bertolucci “Chiamami col tuo nome” di Luca Guadagnino, tratto dal romanzo cult di André Aciman che lanciò il ragazzino sconosciuto Thimothy Chalamet e vinse un Oscar per la miglior sceneggiatura e ebbe ben quattro nominations, compreso quella come miglior film dell’anno, Rai Movie.

una scena da chiamami col tuo nome

 

Ricorderò solo quanto dette noia allora al piccolo mondo del cinema italiano che un produttore-regista indipendente, che ebbe non pochi problemi a chiudere economicamente il film e troppe porte chiuse, con un budget di neanche 4 milioni, senza l’appoggio di nessun grosso festival, fosse riuscito a arrivare fino agli Oscar incassando la bellezza di 41 milioni di dollari in tutto il mondo.

 

sydney sweeney euphoria seconda stagione 1

Tra gli altri film della prima serata ci sarebbero “L’amore è eterno finché dura” di e con Carlo Verdone con Laura Morante, Stefania Rocca, Rodolfo Corsato e Gabriella Pession, la commedia, forse, più adulta di Verdone, quasi morettiana.

 

“In fondo al cuore” di Ulu Grosbard con Michelle Pfeiffer, Treat Williams, Whoopi Goldberg, Tv2000 alle 21, 20, è un mélo dove un bambino scomparso a quattro anni in quel di Chicago e a lungo ricercato dalla sua famiglia, riappare misteriosamente a tredici anni sconvolgendo i genitori e i fratelli.

 

michelle pfeiffer in fondo al cuore

 

Non particolarmente amato dalla critica, è l’ultimo film di un regista di grande talento come Ulu Grosbard, cresciuto fra cinema e teatro con maestri come Elia Kazan, Robert Wise, Robert Rossen. Molto divertente anche la commedia “My Old Lady”, scritta e diretta da Israel Horowitz, Cielo alle 21, 15, dove l’americano Kevin Kline eredita dal padre un appartamento a Parigi dove vive un’anziana signora inglese, Maggie Smith, con la figlia, Kristin Scott-Thomas.

 

la ragazza dei tulipani

Non può mandarla via, per una complessa legge francese, ma soprattutto non può mandarla via che la signora è stata per tutta una vita l’amante del padre. E intanto lui si innamora della figlia.

 

la ragazza dei tulipani 8

Fu il successo della bella Alicia Vikander “La ragazza dei tulipani” di Justin Chadwick, Rai 5 alle 21, 15, mélo storico ambientato nella Amsterdam artistica del seicento con ricchi mercanti, giovani mogli non così fedeli e giovani artisti di talento. Così il pittore Dane DeHaan si innamora della sua modella. Ci sono anche Christopher Waltz, Judi Dench, Holliday Grainger. Visto e scordato rapidamente.

 

 

grease – frenchy e la gomma da masticare

Un po’ stucchevole, ma dal gran cast, è il drammone western con ranch e femmine in pericolo inseguiti dai mariti violenti “Il vento del perdono” di Lasse Halstrom, praticone svedese buono a tutto, con Robert Redford, Jennifer Lopez, Morgan Freeman, Josh Lucas, Nove alle 21, 25.

 

In seconda serata, tra una pioggia di repliche, “C’era un cinese in coma” di Carlo Verdone su Cine 34 alle 23, 25, “Ritratto di borghesia in nero” di Tonino Cervi con Ornella Muti e Senta Berger su Cielo alle 23,15, vedo che fanno un piccolo western con Audie Murphy su Iris alle 23, 15, “Sfida nella valle dei Comanche” di Frank McDonald con Ben Cooper, Colleen Miller, Jan Merlin. Non ha nessuna fama. Ma a Ciro Ippolito piacerà di sicuro.

c'era un cinese in coma

 

Su Rai Movie ci sarebbe la commedia newyorkese scritta e diretta da Lorene Scafaria “The Meddler” con Susan Sarandon madre vedova italo-americana che si trasferisce dal New Jersey a New York per stare vicino alla figlia. Ci sono Rose Byrne, J.K.Simmons, Jerrod Carmichael. Ottime critiche su Rotten Tomatoes, 78%.

 

VERDONE C'ERA UN CINESE IN COMA

E’ invece considerato bruttino il thriller con psicanalista “Don’t Say a World” di Gary Fleder con Michael Douglas obbligato dai cattivi a entrare nella capoccia di una paziente per farle uscire la combinazione per aprire una certa cassaforte. Complesso, incasinato, non così divertente. Ma ci sono Sean Bean e Brittany Murphy,Canale Nove alle 23, 40.

noi siamo infinito 1

 

Grande film generazionale, una sorta di pre-Euphoria di classe fu “Noi siamo infinito” scritto e diretto da Stephen Chbosky tratto dal suo romanzo, “The Perks of Being Wallflower”, cioè “L’arte di fare tappezzeria”.

 

Uno dei fascini maggiori di questa deliziosa opera prima è proprio nel tornare indietro di oltre vent’anni fa in un’epoca che ci sembra oggi lontanissima. Dove non solo si poteva scoprire se stessi ascoltando “Asleep” degli Smiths, ma dove il fare tappezzeria alle feste era davvero un’arte che ti permetteva di osservare, capire, crescere.

 

 

c’era un cinese in coma 2

Interpretato da tre giovanissimi attori di grande intensità, freschezza e fascino, che hanno iniziato il cinema fin da bambini, cioè Logan Lerman, già in evidenza in “Percy Jackson”,  Emma Watson, l’Hermione della saga di “Harry Potter” e Ezra Miller, il ragazzo terribile di “…E ora parliamo di Kevin”, il film di Chbosky è una sorta di sotto “Dreamers” bertolucciano, con tanto di sogni creativi, crescite esplosive e triangolo erotico tra due ragazzi, Charlie e Patrick, e una ragazza, Sam, sorellastra di Patrick, che è apertamente gay, ambientato appunto nel 1991 in una cittadina della Pennsylvania.

 

Charlie, cioè Logan Lerman, matricola delle superiori con pesanti problemi di allucinazioni e turbe sessuali, diventa amico di due ragazzi più grandi dell’ultimo anno, Patrick, cioè Ezra Miller, e la sua sorellastra Sam, una Emma Watson più bella e sexy del solito. Ma più che amico, Charlie si trova travolto dalla loro gioia di vivere e dalla libertà di comportamento che nascondono in realtà problemi complessi e una infanzia di soprusi. “Perché le persone carine scelgono le persone sbagliate?”, chiede Charlie al suo professore. “Perché noi accettiamo l’amore che pensiamo di meritare”.

 

noi siamo infinito

 

Su Rete 4 alle 00, 55 arriva il thriller “Anatomy of Deception” di Brian Skiba con Miranda Frigon, Natasha Henstridge, Kit Williamson. Molto più interessante la commedia di Sergio Rubini che capovolge i modelli delle molestie sul lavoro dei dirigenti maschi con le impiegate. In “Prestazione straordinaria” è Margherita Buy a molestare Sergio Rubini, Cine 34 all’1, 30. Piuttosto buono.

 

volevo i pantaloni

Nella notte arriva una delizia di commedia anni ’50 come “Il mio amico Kelly” di Robert Z. Leonard con Van Johnson cantante di varietà salvato dal suo partner, il cane Kelly, e la favolosa Piper Laurie. Mai Visto. Lo fanno su Iris alle 3, 10. Orario comodo.

 

Su Cine 34 alle 3, 10 torna in repliche lo stracult “Volevo i pantaloni” di Maurizio Ponzi con Giulia Fossà. I fan di Robert Enrico, io sono tra questi, apprezzeranno il noir “Il figlio del gangster” con Alain Delon, Carla Gravina, Dora Doll, Rai Movie alle 3, 30.

 

 

tai pan

Si va in quel di Canton nell’800 pieno di avventurieri con “Tai-Pan” miniserie tv diretta da Daryl Duke trasformata in film, tratta dal romanzo di James Clavell con Bryan Brown, John Stanton, Kyra Sedgwick e la strepitosa Joan Chen. Pessime critiche del tempo, ma la rivedrei volentieri, Iris alle 4, 35.

 

volevo i pantaloni 2

Chiudo con un euro-spy col mio amico Howard Ross alias Renato Rossini, “L’uomo che sfidò l’organizzazione” di Sergio Grieco con Karin Schubert, Stephen Boyd, José Calvo, Cine 34 alle 4, 35 e con il tardo western girato da Richard Fleischer in Spagna “La banda di Harry Spikes”, sceneggiato dalla coppia Irving Ravetch e Harriet Frank, con Lee Marvin baffuto rapinatore di banche e la banda di ragazzini cowboy composta da Gary Grimes, Ron Howard e Charlie Martin Smith, Rai Movie alle 5. Lo ricordo molto grazioso…

volevo i pantaloni 1maude apatow euphoria

Ultimi Dagoreport

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…

emmanuel macron

DAGOREPORT – MACRON, DOMANI CHE DECIDERAI: SCIOGLI IL PARLAMENTO O RASSEGNI LE DIMISSIONI DALL'ELISEO? - A DUE ANNI DALLA SCADENZA DEL SUO MANDATO PRESIDENZIALE, IL GALLETTO  È SOLO DI FRONTE A UN BIVIO: SE SCIOGLIE IL PARLAMENTO, RISCHIA DI RITROVARSI LA STESSA INGOVERNABILE MAGGIORANZA ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE – PER FORMARE IL GOVERNO, LECORNU SI È SPACCATO LE CORNA ANDANDO DIETRO AI GOLLISTI, E ORA FARÀ UN ULTIMO, DISPERATO, TENTATIVO A SINISTRA CON I SOCIALISTI DI OLIVIER FAURE (MA MACRON DOVRA' METTERE IN SOFFITTA LA RISANATRICE RIFORMA DELLE PENSIONI, DETESTATA DAL 60% DEI FRANCESI) – L’ALTERNATIVA E' SECCA: DIMETTERSI. COSÌ MACRON DISINNESCHEREBBE MARINE LE PEN, INELEGGIBILE DOPO LA CONDANNA - MA È UN SACRIFICIO ARDUO: SE DA TECNOCRATE EGOLATRICO, CHE SI SENTIVA NAPOLEONE E ORA È DI FRONTE A UNA WATERLOO, SAREBBE PORTATO A DIMETTERSI, TALE SCELTA SAREBBE UNA CATASTROFE PER L'EUROPA DISUNITA ALLE PRESE CON LA GUERRA RUSSO-UCRAINA E UN TRUMP CHE SE NE FOTTE DEL VECCHIO CONTINENTE (LA FRANCIA E' L'UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E UN POSTO NEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU), COL PERICOLO CONCRETO DI RITROVARSI ALL'ELISEO BARDELLA, IL GALLETTO COCCODE' DI LE PEN, CHE NEL 2014 AMMISE A "LE MONDE" DI AVER RICEVUTO UN FINANZIAMENTO DI 9 MILIONI DA UNA BANCA RUSSA CONTROLLATA DA PUTIN...

antonio tajani edmondo cirielli

ALTRO CHE GOVERNO COESO: È GUERRA APERTA IN CASA! – IL PIÙ INCAZZATO PER L’INVESTITURA DI EDMONDO CIRIELLI A CANDIDATO DEL CENTRODESTRA IN CAMPANIA È ANTONIO TAJANI. IL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA CONSERVA UN’ANTICA ANTIPATIA (RICAMBIATA) CON IL SUO VICEMINISTRO – E IL SEGRETARIO REGIONALE AZZURRO, FULVIO MARTUSCIELLO, MINACCIA GLI ALLEATI: “PRIMA ANCORA DI SEDERCI AL TAVOLO CON EDMONDO CIRIELLI, DEVE CHIEDERE SCUSA PER GLI INSULTI RIVOLTI A SILVIO BERLUSCONI E RIPORTATI NEL LIBRO ‘FRATELLI DI CHAT’” – TAJANI TEME CHE, CON CIRIELLI CANDIDATO, FDI SCAVALCHI, E DI PARECCHIO, FORZA ITALIA IN CAMPANIA, STORICO FEUDO AZZURRO...

tridico giuseppe conte matteo salvini occhiuto giorgia meloni calabria fico antonio tajani

DAGOREPORT! IN CALABRIA, COME NELLE MARCHE, SI REGISTRA LA SCONFITTA DI GIUSEPPE CONTE: HA VOLUTO FORTISSIMAMENTE LA CANDIDATURA DI PASQUALINO TRIDICO CHE NON HA PORTATO CONSENSI NÉ AL CAMPOLARGO, NÉ TANTOMENO AL M5S CHE HA PRESO GLI STESSI VOTI DEL 2021 - LA DUCETTA ROSICA PERCHÉ FRATELLI D’ITALIA HA UN TERZO DEI VOTI DI FORZA ITALIA, CHE CON LA LISTA OCCHIUTO ARRIVA FINO AL 30% - LA SORPRESA È LA CRESCITA DELLA LEGA, CHE PASSA DALL’8,3 AL 9,4%: MOLTI CALABRESI HANNO VOLUTO DARE UN PREMIO A SALVINI CHE SI È BATTUTO PER IL PONTE SULLO STRETTO - ORA LA BASE DEI 5STELLE E' IN SUBBUGLIO, NON AVENDO MAI DIGERITO L'ALLEANZA COL PD - LA PROVA DEL FUOCO E' ATTESA IN CAMPANIA DOVE IL CANDIDATO CHE CONTE HA IMPOSTO A ELLY E DE LUCA, ROBERTO FICO, NON PARE COSI' GRADITO AGLI ELETTORI DEL CENTROSINISTRA...    

giuseppe marotta giovanni carnevali

DAGOREPORT! GIUSEPPE MAROTTA STRINGE ANCORA PIÙ LE MANI SULLA FIGC. IN SETTIMANA SI VOTA LA SOSTITUZIONE NEL CONSIGLIO FEDERALE DI FRANCESCO CALVO, EX MARITO DI DENIZ AKALIN ATTUALE COMPAGNA DI ANDREA AGNELLI, E IL PRESIDENTE DELL’INTER STA BRIGANDO PER PORTARE AL SUO POSTO IL SODALE, NONCHÉ TESTIMONE DI NOZZE, GIOVANNI CARNEVALI, AD DEL SASSUOLO (MA C'E' ANCHE L'IDEA CHIELLINI) - IN CONSIGLIO FEDERALE SIEDEREBBERO COSÌ MAROTTA, CARNEVALI E CAMPOCCIA, IN QUOTA UDINESE MA LA CUI FEDE INTERISTA È NOTA A TUTTI. MILAN, JUVENTUS, NAPOLI E LE ROMANE RIMARREBBERO CON UN PALMO DI NASO…

giorgia meloni pro palestina manifestazione sciopero

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI QUESTA VOLTA SBAGLIA: SBEFFEGGIARE LA MANIFESTAZIONE PRO PALESTINA È UN ERRORE DI CALCOLO POLITICO. IN PIAZZA NON C’ERANO SOLO I SOLITI VECCHI COMUNISTI IPER-SINDACALIZZATI O I FANCAZZISTI DEL “WEEKEND LUNGO”. TRE MILIONI DI PERSONE CHE IN TRE GIORNI HANNO SFILATO E MANIFESTATO, NON SI POSSONO IGNORARE O BOLLARE COME "DELINQUENTI", COME FA SALVINI. ANCHE PERCHÉ SEI ITALIANI SU DIECI SONO SOLIDALI CON IL POPOLO PALESTINESE – LA DUCETTA È LA SOLITA CAMALEONTE: IN EUROPA FA LA DEMOCRISTIANA, TIENE I CONTI IN ORDINE, APPOGGIA L’UCRAINA E SCHIFA I SUOI ALLEATI FILORUSSI (COME IL RUMENO SIMION, A CUI NON RISPONDE PIÙ IL TELEFONO). MA QUANDO SI TRATTA DI ISRAELE, PERDE LA PAROLA…