1. HOLLYWOOD NON È UN PAESE PER DONNE: NEL CINEMA, SOLO 1 SU 5 HA LE TETTE 2. NUMERI IMPIETOSI: SU 250 FILM USCITI IN USA NEL 2012, SOLO IL 9% ERA DIRETTO DA DONNE. TRA GLI SCENEGGIATORI SONO IL 15%. TRA I DIRETTORI DELLA FOTOGRAFIA? UN BEL 2%! 3. BUTTA MALE ANCHE IN FATTO DI COMPENSI. LE DIECI ATTRICI MEGLIO PAGATE INCASSANO 181 MLN $. I DIECI UOMINI 465. LA JOLIE, DONNA PIÙ RICCA, È IN FONDO ALLA CLASSIFICA 4. GLI OSCAR SONO UN FEMMINICIDIO ANNUALE: KATHRYN BIGELOW È L’UNICA AD AVER VINTO PER LA REGIA. TE CREDO, IL 77% DEI MEMBRI DELL’ACADEMY SONO UOMINI (E VECCHIOTTI) 5. STATISTICHE DA RIDERE: SOLO IL 30% DEI RUOLI DOTATI DI DIALOGO SONO PER DONNE, IL 26% DELLE QUALI HA SCENE DI NUDO PARZIALE (AI MASCHI TOCCA SPOGLIARSI NEL 9% DEI CASI). MA POSSIAMO CONSOLARCI: DAL 2007 È CRESCIUTO DEL 30% IL NUDO TEENAGER!

Giulia D'Agnolo Vallan per Dagospia

Sull'onda del successo mitopoetico e finanziario di Katniss Everdeen e delle principesse disneyane di Frozen, la New York Film Academy ha rilasciato uno studio dedicato all'ineguaglianza tra sessi nel cinema. Non si puo' dire che I dati siano confortanti, specialmente se si pensa che le donne rappresentano almeno meta' del pubblico pagante. Il rapporto tra donne e uomini che lavorano nell'industria del cinema e' infatti di uno a cinque.

Di circa 250 film usciti in USA nel 2012, solo il 9% erano diretti da donne. Sale al 15% la percentuale di quelli scritti e tocca un tetto del 25% quella dei film prodotti da donne. Ma si sprofonda al 2% nella categoria riservata ai direttori della fotografia. Meglio al montaggio (20%), settore in cui a Hollywood il sesso femminile ha una tradizione pregiata (pensare alle grandi collaborazioni tra Thelma Schoonmaker e Martin Scorsese, Dede Allen e Arthur Penn, Sally Menke e Quentin Tarantino).

Interessante il dato secondo cui le donne dirigono piu' documentari (34.5 % ) che fiction (16.9 %). Sara' perche' preferiscono "la realta'" e (stereotipo classico del femminile) si preoccupano del bene del mondo? O (molto piu' probabile) perche' I documentari costano di meno e sono quindi facili da autoprodurre?

Butta male anche in fatto di compensi. Secondo dati rilasciati da Forbes, l'introito complessivo delle dieci attrici meglio pagate del 2013 e' pari a 181 milioni di dollari. Quello degli uomini? 465. L'attrice che ha preso di piu', Angelina Jolie, ha portato a casa una bella somma: 33 milioni. Ma tra le dieci star piu' pagate di Hollywood quest'anno e' all'ultimo posto, insieme a Denzel Washington. Il primo in classifica, Robert Downey Jr., ha guadagnato piu' del doppio.

Quasi piu' deprimente la discriminazione d'eta': se si prendono in considerazione le venti star meglio retribuite del 2013, l'eta' media degli uomini e' 46.5, quella delle donne 34.8, quasi dodici anni di meno. E la differenza d'eta si riflette anche nei premi: dal 2000 a oggi, l'eta' media delle attrici che hanno vinto un'Oscar e' di 36 anni, quella degli attori 44. Solo una donna -Kathryn Bigelow- ha finora vinto l'Oscar per la miglior regia (le uniche altre nominate: Lina Wertmuller, Jane Campion e Sofia Coppola).

In 85 anni, solo 8 produtttrici hanno vinto per il miglior film, e 8 sceneggiatrici per la miglior sceneggiatura non originale. Certo, parte del problema potrebbe stare nel fatto che, ancor oggi, il 77% di chi vota agli Academy Awards e' composto da uomini......E I pronostici dell'Oscar 2013 sono tali da confermare il ritornello secondo cui, proporzionalmente, I ruoli maschili in circolazione sono molto piu' interessanti di quelli femminili. Si puo' infatti ipotizzare una fitta rosa di candidati per la statuetta di miglior attore (anche nomi meno prevedibili, come Bruce Dern, Chiwetel Ejiofor, Oscar Isaacs...), mentre per la miglior attrice l'immaginazione va poco piu' in la' di Cate Blanchett e Sandra Bullock.

Il rapporto della Film Academy ha un infine corollario semi-buffo che parla della discriminazione nel modo in cui I due sessi vengono rappresentati, nei 500 maggiori film tra il 2007 e il 2012. Il 30% dei ruoli dotati di dialogo sono interpretati da donne, il 26% delle quali ha scene di nudo parziale (solo il 9% degli uomini hanno occasione di recitare mezzi nudi). Cresciuto inoltre del 30 e passa %, dal 2007 ad oggi, il nudo teen ager. Nello stesso periodo, solo il 10.7 % dei film aveva un cast composto piu' o meno in parti eguali da donne e da uomini.

In realta' oggi Hollywood e' piena di donne molto brave e molto potenti. Ci sono donne a capo degli studios (Sony, Universal e DreamWorks), una donna (Kathleen Kennedy, produttrice storica di Spielberg) dirige la Lucas Film. A 27 anni, Lena Dunham, che e' produttrice, sceneggiatrice, regista e attrice, e' stata la prima donna a vincere un premio del sindacato registi, per la sitcom Girls.

E, prima che Katniss, armata di arco e frecce, scalasse le vette del box office globale, un'attrice grassissima e (allora) praticamente sconosciuta di nome Melissa McCarthy ha provato che la commedia crasso/demenziale modello Hangover puo' diventare un blockbuster anche se di genere opposto. Quindi, in un certo senso, il quadro delle statistiche di sopra e' destinato ad essere superato dai fatti.

Al Cinecom, il summit degli esercenti cinemografici di quest'anno, il direttore editoriale dell'Hollywood Reporter Janice Min ha moderato una tavola rotonda dal titolo Driving Financial Success: Women + Movies = Bigger Box Office (cavalcando il successo finanziario: donne + film= un botteghino piu' grosso) in cui ha suggerito di guardare alle elezioni del 2012 (Obama portato a una vittoria clamorosa da una coalizione di donne, neri e latinos) come a un modello per il futuro delle donne a Hollywood. Un'immagine ottimistica, ma presto non del tutto implausibile.

 

 

 

 

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