1- INNOCENTI EVASIONI (DI CARTA). NEGLI ULTIMI LUSTRI ABBIAMO SAPUTO TUTTO E DI PIÙ SUI MAGHEGGI FISCALI DI BERLUSCONI, TUTTORA SOTTO INCHIESTA PER PRESUNTI REATI FISCALI (MEDIATRADE), MA PER OLTRE VENT’ANNI NULLA ABBIAMO MAI SAPUTO DEL MAXI-CONTENZIOSO (230 MILIONI) FISCO-GRUPPO ESPRESSO. PER MAGISTRATI E GIORNALISTI, EVIDENTEMENTE NON VALEVA LA PENA GIOCARSI IL RAPPORTO CON CDB PER COSÌ POCO… 2- CACCIATO E SCOMUNICATO LIN-GOTTI TEDESCHI. L’UNICO VERO TITOLO CHE MANCA OGGI È QUESTO: “ANCHE IL PAPA LICENZIA”. ALMENO LA FORNERO SI SAREBBE SENTITA MENO SOLA 3- LA BAVA SEPARATA DALLE NOTIZIE (T’ADORIAM, MONTI DIVINO): “8 MILIARDI DI FONDI PER I GIOVANI”. ECCO. SE LI DIVIDONO PER OGNI SINGOLO GIOVANE, FORSE CI ESCE QUALCOSA 4- LUCKY LUSI FA LA CACCA NELLA CHIAVETTA: ECCO LE FATTURE. “MA ERANO SPESE POLITICHE”

a cura di COLIN WARD e CRITICAL MESS

1 - SANTITA', LICENZIERAI CON DOLORE...
Era arrivato con la benedizione dell'Opus Dei per "ripulire lo Ior". Aveva giocato la carta di un solido legame con Giulietto Tremonti e Abramo Bazoli. Ma ora il piacentino Lin-Gotti Tedeschi salta per aria come un tappo di Lambrusco shakerato. Non solo non serve più a Santa Romana Chiesa, ma deve addirittura aver maneggiato qualcosa che non doveva maneggiare: più che lo sterco del diavolo, i fiumi carsici di denaro che trasformano l'Acqua Santa in potere terreno.

Lo scontro aperto sullo Ior è uno spettacolo scandaloso e si sa quanto lo scandalo sia già un peccato in sé. E così, anche sullo scacchiere della carta stampata profana, si schierano le varie legioni cardinalizie. Però l'unico vero titolo che manca oggi è questo: "Anche il Papa licenzia". Almeno la Fornero si sarebbe sentita meno sola.

Sul Corriere, di fronte alla gravità della situazione, viene gettato nella pugna il mite padre Massimo Franco, che con qualche cautela scrive: "Raccontano che sia l'ultima vendetta di Tarcisio Bertone, il controverso Segretario di Stato vaticano" (p.1). Ai tempi del governo Berlusconi, il Corrierone era un grande fan di Lin-Gotti Tedeschi, che su queste colonne spesso sdottoreggiava variamente.

Gode invece la Repubblica degli Illuminati: "Bufera ai vertici dello Ior, sfiduciato Gotti Tedeschi. ‘E' lui il corvo del Vaticano'. Costretto a lasciare dopo i contrasti con Bertone. Interim a Schmitz" (p. 16). Nei mesi scorsi, il giornale diretto da Eziolo Mauro aveva molto rosicato per la fuga di carte riservate da Oltretevere e oggi si vede. Marco Ansaldo chiama Lin-Gotti e quello risponde così: "Se ci provano solo a dirlo, dica loro che li querelo". Li querela dove? In Italia o all'estero? Repubblica scrive anche che "la rottura è legata anche al caso San Raffaele. Hanno pesato i rapporti con Geronzi e Simeon", il giovine corista-lobbista figlio di un benzinaio di Sanremo.

La Stampa di Mariopio Calabresi ruba lettori all'Osservatore Romano: "Ior poco trasparente'. Sfiduciato il presidente Ettore Gotti Tedeschi. Dopo mesi di tensioni, la decisione del board dell'istituto" (p. 9). Idem sul Messaggero: "Gotti Tedeschi sfiduciato lascia la guida dello Ior. La decisione presa dal board operativo della banca vaticana. Era stato chiamato al vertice nel 2009 da Benedetto XVI" (p. 15). Coraggio ragazzi, in fondo mica si sono sparati nelle Sacre Stanze. E comunque per le nomine al Tg1 e in Rai, il Vaticano non dimentica.

2 - LA BAVA SEPARATA DALLE NOTIZIE (T'ADORIAM, MONTI DIVINO)...
"Piano di Monti per i giovani", esulta il Corriere in prima pagina. Dopo Super Mario il Mediatore, ecco a voi Super Giovane, l'eroe a lungo atteso da Elio e le Storie Tese. Ma non è da meno un altro eroe dell'Euro-supposta come Drago Draghi e quindi anche a lui tocca tributare la giusta Ola. "Draghi: uno spreco non valorizzare le nuove generazioni" (Corriere, p. 3). Re Giorgio Banalitano, invece, ieri ha riposato. La macchina esorta-popolo era in manutenzione.

Oggi, comunque, la Bavetta d'oro va alla prima pagina di Illustrato Fiat: "Ue: bene i conti, ora crescete. Esclusivo, la pagella di Bruxelles all'Italia: non servono altre manovre. Monti rassicura: ‘La Grecia non fallirà e si faranno gli Eurobond. Ci saranno 8 miliardi di fondi per i giovani" (Stampa, p. 1). Se li dividono per ogni singolo giovane, forse ci esce qualcosa.

3 - LA CONGIURA DEGLI INUTILI...
In attesa di essere spazzati via dal primo voto con regole oneste, facce di sabbia si dimenano su Marte. "Semipresidenzialismo, Bersani non chiude", titola a effetto il Corriere in versione "La Discussione" (p. 9). Ed è subito entusiasmo: "Il Pd ad Alfano: discutiamone, ma non sia un alibi. D'Alema: idea della Bicamerale. Primo dialogo tra i due segretari. La Finocchiaro: noi leali, se loro no si taglino almeno i parlamentari" (p. 9). Quando avete finito, fate un fischio che vi mandiamo la mongolfiera.

Intanto, in area confindustriale si muove anche la "Confraternita dei qualcosisti", come li ribattezza con sarcasmo Alberto Statera su Repubblica (p.1). "Ecco il piano segreto di Montezemolo: ‘Una lista per sostituire Berlusconi e in alternativa al centrosinistra'. Italia Futura seleziona candidati, la guida forse a un giovane" (Repubblica, pp. 10-11). Ma ‘sti grandissimi ciufoli!

4 - LUCKY LUSI E LA CACCA NELLA CHIAVETTA...
"Ecco chi veniva pagato da Lusi". La segretaria porta le fatture ai pm. Confermato l'arresto dell'ex tesoriere della Margherita" (Corriere, p. 14). Scrive Fiorenza Sarzanini: "Sono registrate in una chiavetta Usb le fatture pagate da Luigi Lusi ai politici della Margherita. E' stata Francesca Fiore, la segretaria del senatore indagato per associazione a delinquere, appropriazione indebita e illecito reimpiego, a consegnarla due giorni fa ai magistrati romani (...) La donna ha confermato i versamenti a numerosi esponenti del partito svelando anche dettagli su alcuni documenti finanziari riconducibili a Francesco Rutelli che non sarebbero stati registrati nella contabilità ufficiale".

Nella pagina accanto, le reazioni dei vari leader del fu-partito: "Erano spese politiche. Le malversazioni di Lusi distinte dai nostri conti legittimi. Franceschini: mai usato i rimborsi per necessità personali. E Bindi annuncia querele" (p. 15).

In festa il Giornale di Feltrusconi e del partito dove tanto "paga tutto Lui": "Ecco tutte le carte che inchiodano il Pd. Nei verbali della segretaria le conferme dei pagamenti ai colonnelli della Margherita. Fatture riconducibili a Bindi, Franceschini e Rutelli. Conto di 30 mila euro in enoteca" (p. 1). Che in quel partito qualcuno alzasse un po' il gomito era un sospetto che gli elettori avevano da tempo.

5 - INNOCENTI EVASIONI (DI CARTA)...
"Maxi multa al gruppo Espresso. Il Fisco vuole 230 milioni di euro. I legali si preparano a chiedere che la sanzione sia sospesa, il titolo perde il 5,4%. Per i giudici tributari c'è stata un'elusione nella fusione del 1991 Repubblica-Espresso" (Stampa, p. 31). "L'Italia dei furbetti. L'ingegnere sbaglia i conti: evasi 225 milioni" (Giornale, p. 13). Quante volte, Ingegnere?

Il Corriere della Sera non intinge la penna nel veleno sulle disavventure fiscali del (presunto) concorrente. Anzi, pubblica la nota difensiva del gruppo Espresso tra i listini di Borsa e la chiude lì. Si sa che su tasse e relazioni sindacali, i grandi editori tendono a essere solidali.

Ecco. Negli ultimi lustri abbiamo saputo tutto e di più sui magheggi fiscali di Berlusconi, tuttora sotto inchiesta per presunti reati fiscali (Mediatrade), ma per oltre vent'anni nulla abbiamo mai saputo del maxi-contenzioso (230 milioni) fisco-Gruppo Espresso. Per magistrati e giornalisti, evidentemente non valeva la pena giocarsi il rapporto l'ingegner CDB per così poco...

6 - SALVARE I LIGRESTOS...
La Consob continua a marcare stretta Mediobanca e i suoi progetti di salvataggio di don Salvatore Ligresti. "Fonsai, tutte le carte delle nozze con Unipol. Consob obbliga la compagnia a pubblicare il testo dell'accordo. I dubbi di Bragantini. Dopo il via libera sui concambi da parte di Premafin ora la proposta è in mano a Bologna" (Repubblica, p. 30). Modesta domanda di questa modesta rassegna: quanto costa il terremoto in Emilia a Unipol? Le cifre che girano nel settore assicurativo parlano di almeno 200 milioni di euro.

7 - GENTE CHE NON CI MANCHERA'...
"Licenziamenti pubblici, il governo si divide. Fornero: ‘Parità di trattamento con i privati'. Ma Patroni Griffi: è già previsto" (Corriere, p. 5). "Fornero: ‘Anche gli statali siano licenziabili'. Patroni Griffi stizzito: tema già trattato. Cgil: pensa solo a come cacciare lavoratori" (Repubblica, p. 4)

colinward@autistici.org

 

 

Giulietto TremontiGOTTI TEDESCHI BAZOLIPAPA Ranzinger Benedetto XVI e CArdinale BertoneMARIO DRAGHI jpegMARIO CALABRESI BERSANI LUIGI LUSI MARIO MONTI ANNA FINOCCHIARO CARLO DE BENEDETTI Salvatore LigrestiELSA FORNERO

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO