lightyear buzz

VERSO L'INFINITO, MA NON OLTRE - INVECE DI INVENTARE NUOVE STORIE, LA DISNEY PREFERISCE PUNTARE SULL'USATO SICURO: LA PIXAR PRESENTA "LIGHTYEAR", IL FILM ANIMATO SULLA VERSIONE "UMANA" DEL PUPAZZO PROTAGONISTA DI "TOY STORY" - IL REGISTA: "QUESTA VERSIONE DI BUZZ È DIVERSA DA QUELLA CHE ABBIAMO CONOSCIUTO IN ''TOY STORY'', 21 ANNI FA, IL NOSTRO PERSONAGGIO È UN UOMO…"- VIDEO

Arianna Finos per “Robinson – la Repubblica”

lightyear – la vera storia di buzz

 

"Verso l'infinito e oltre". Quell'oltre evocato da Buzz nel celebre motto di Toy Story è diventato, 21 anni dopo, un film animato che quell'infinito lo scavalca e ci racconta la storia del "vero" Space Ranger, l'eroe ispiratore della irresistibile versione giocattolo, armata di laser e ali spaziali, antagonista poi sodale di Woody.

lightyear – la vera storia di buzz 4

 

Un assolo, Lightyear - la vera storia di Buzz, firmato da Angus MacLane, che non riguarda lo storico Buzz Aldrin, da cui il pupazzo prendeva il nome, ma che racconta una storia tutta nuova. La Disney Pixar ha organizzato un incontro - svelando una lunga porzione di film - con la squadra creativa.

 

lightyear – la vera storia di buzz 3

"Questa versione di Buzz è diversa da quella che abbiamo conosciuto in Toy Story - avverte MacLane - Pur mantenendo quel suo essere in costante disaccordo con la realtà, il nostro personaggio è un uomo. Che ha la voce di Chris Evans. "È un sogno che si realizza - ha fatto sapere l'attore di Capitan America ai 15 milioni di seguaci su Twitter - I film animati sono stati una parte enorme dell'infanzia, la via di fuga, le mie avventure, i miei sogni. La mia prima finestra nella magia della narrazione".

 

lightyear – la vera storia di buzz 5

Del personaggio racconta: "Buzz è sempre stato un eroe determinato e sicuro, ma stavolta ne sveliamo un lato più umano e vulnerabile. Assistiamo alla sua lotta, alle sue incertezze a qualche fallimento". Il regista ha da subito pensato a lui "per la sua autorevolezza, il suo umorismo, il suo carisma da star. E poi io volevo un'avventura assolutamente cinematografica".

lightyear 10

 

In apertura del film, in sala dal 15 giugno, incontriamo lo Space Ranger nel cosmo profondo, di ritorno da una missione, a bordo il comandante Alisha e un migliaio di scienziati e tecnici, a 4,2 milioni di anni luce dalla Terra. Incrociando quello che i sensori indicano come un pianeta ricco, Buzz decide di fare una ricognizione , scoprendolo colonizzato da vitigni aggressivi e insetti giganti.

 

lightyear 12

Ma durante la veloce ripartenza ha un incidente che costringe l'equipaggio a vivere sul pianeta ostile. Gli scienziati mettono a punto un tecnologico cristallo che consente una grandissima velocità. Riparare all'errore cruciale diventa l'ossessione dell'astronauta, mentre Aisha e tutti gli altri si rifanno una vita sul pianeta.

 

lightyear 7

"Mi è sempre piaciuta la fantascienza che dilata il tempo, personaggi fuori dal tempo come Captain America, Flash Gordon, Buck Rogers...". I film della Pixar, di media cinque anni di lavoro, sono frutto sempre di più delle ossessioni e del vissuto dei loro registi: se Luca ha raccontato le estati sulla riviera ligure di Enrico Casarosa e Red l'adolescenza pop della cinoamericana Domee Shi, Angus MacLane è ossessionato dalla fantascienza e dal cinema fin da bambino: "A quattro anni mi dicono che mi piacevano i cartoni e che mi mettevo maschere a scuola per spaventare i compagni. Ma nel '79, sulle ginocchia di mio padre, sgranocchiando una pannocchia, ho visto il film che ha cambiato la mia vita, Star Wars. Dopo di che volevo solo giocare a Star Wars, disegnare Star Wars, era la mia religione. Ecco, vorrei che Lightyear fosse lo Star Wars di Andy (il protagonista di Toy Story, ndr)".

 

lightyear 6

L'incontro con Buzz è avvenuto quando aveva vent'anni. "Ho visto al cinema il trailer di Toy Story prima di un film, La chiave magica di Frank Oz, seguivo già i corti della Pixar ma quel trailer e soprattutto Buzz mi hanno folgorato. Dopo sei mesi al massimo ero già al lavoro all'interno alla Pixar. Volevo dannatamente il giocattolo di Buzz, ma ero troppo vecchio per chiederlo per Natale e ricordo che i miei genitori me lo fecero trovare sotto l'albero. E quindi sì, ne conservo uno originale, del '95". L'amore per la fantascienza si è arricchito, film dopo film.

lightyear 9

 

"In qualche modo la Pixar è diventata la mia bolla temporale, capita spesso a chi fa animazione, ogni film richiede moltissimi anni. Ho iniziato qui che ne avevo venti, ora ne ho il doppio. Questo palazzo, queste sale, per me sono piene di fantasmi, ricordi di trionfi e fallimenti, mentre le persone vanno e vengono.

 

lightyear 8

E intanto fuori dal muro Pixar il mondo cambia, ogni volta che torno nella mia città natale, a Portland, in Oregon, la vedo cambiata: da centro provinciale a cittadina pulsante e artistica, meta turistica affollata, anche per il boom del settore tecnico, il traffico, la fama internazionale, gli artisti e i meno ricchi spinti ai margini...

 

lightyear 5

Adoro ancora Portland, ma non è la stessa e vorrei poter tornare a visitare persone e luoghi che sono spariti. Tutti ci chiediamo come sarebbe tornare indietro nel tempo, ma invece saltiamo in avanti. Ed è questa la verità che costruisco per Buzz. L'eroe continua, missione dopo missione, ad andare sempre più veloce, avanti nel tempo, finché l'amica e tutti quelli che conosceva non ci sono più.

 

lightyear 4

Si ritrova in una nuova realtà, un pianeta attaccato dai robot cattivi, capitanati dal misterioso Zurg, personaggio (doppiato da Josh Brolin ndr), un team di supporto - tra cui la nipote della sua vecchia amica Aisha - e un meraviglioso gatto robot destinato a diventare una stella del merchandising e che in Italia ha la voce di Lorenzo Zurzolo. MacLane è stato uno dei disegnatori di Zurg in Toy story 2, " per forza lo abbiamo scelto come arcinemico, sappiamo da tanto tempo che è la nemesi di Buzz, ma finalmente sveleremo perché".

 

lightyear 3

Sul fronte estetico la scommessa è stata utilizzare un linguaggio visivo che rimandasse al personaggio del 1995 - che aveva una sana dose di immaginario Nasa e un occhio ai manga - ma utilizzando anche il cinema di quell'epoca. C'è stata ovviamente una stretta collaborazione con la Nasa, e anche un collegamento con scienziati in orbita, anche se poi ci siamo presi le necessarie licenze artistiche.

 

lightyear 2

Cercavamo un futuro neo-retrò che partisse dalla fantascienza anni Settanta, passando per come gli Ottanta avevano immaginato il futuro. I predatori dell'arca perduta, Star Wars, un thriller come Perché un assassinio, molte anime giapponesi. Un robusto design aerospaziale militare combinato con l'estetica dell'elettronica di consumo anni 80. Volevo che le astronavi e i loro interni fossero tangibili".

 

lightyear 11

La Pixar aveva già fatto incursione nella fantascienza con Wall-e (MacLane ha lavorato in sinergia con Andrew Stanton, hanno co-firmato Alla ricerca di Dory e qui Stanton è stavolta il produttore esecutivo) "ma Ligthyear ha una struttura completamente diversa dagli altri film della casa di produzione. Abbiamo studiato i film d'azione e i thriller, per capire come il genere potesse funzionare nel nostro immaginario".

 

lightyear 1

E alla fine è un racconto a sé stante "è stato pensato in autonomia, contiene tutto. Semplicemente perché volevo fare il miglior film della vita", chiarisce Angus, che quanto a ossessioni non è da meno del suo protagonista. L'originalità riguarda anche il messaggio: "La maggior parte dei film Pixar sono più racconti di formazione, qui il messaggio riguarda più l'apprezzare il dove sei, l'idea di vivere la vita in quel momento, senza proiettarti troppo nel passato o nel futuro. Non so se sarà un film unico, ma spero sia divertente".

lightyear – la vera storia di buzz 1buzz lightyear lightyear – la vera storia di buzz 6

Ultimi Dagoreport

friedrich merz donald trump starmer macron meloni von der leyen jd vance

DAGOREPORT - L’INCONTRO DI GIORGIA MELONI CON VANCE E VON DER LEYEN È STATO SOLO ''ACCIDENTALE'': È STATO POSSIBILE IN VIRTU' DELL’INSEDIAMENTO DI PAPA LEONE XIV (NON È STATA LA DUCETTA A CONVOCARE I LEADER, BENSI' SANTA ROMANA CHIESA) – LA "COMPASSIONE" DI TRUMP, CHE HA COINVOLTO LAST MINUTE "COSETTA" MELONI NELLA CHIAMATA CON MACRON, STARMER E MERZ – LE FAKE NEWS DI PALAZZO CHIGI PROPALATE DALLA STAMPA E MEDIA DI DESTRA COL SUPPORTO DEL “CORRIERE DELLA SERA”:  ALL’ORIZZONTE NON C’È MAI STATO ALCUN INVIO DI TRUPPE EUROPEE AL FIANCO DI KIEV CONTRO MOSCA. SOLO DOPO LA FIRMA DI UNA TREGUA, GRAN BRETAGNA E FRANCIA SONO A FAVORE DI UN INVIO DI TRUPPE, MA UNICAMENTE AL FINE DELLA SALVAGUARDIA DEI CONFINI UCRAINI, E COL FONDAMENTALE SUPPORTO INTELLIGENCE DELLA CIA - ALTRA MINCHIATA DELLA PROPAGANDA ALLA FIAMMA: NON E' MAI ESISTITA LA VOLONTÀ DI ESCLUDERE L’ITALIA DAL GRUPPO DEI ''VOLENTEROSI''. È LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" STESSA A ESSERSI CHIAMATA FUORI, IN PREDA ALL'AMBIZIONE SBAGLIATA DI DIVENTARE LA "PONTIERA'' TRA STATI UNITI ED EUROPA, E PER EVITARE GUAI IN CASA CON IL SUO NEMICO PIU' INTIMO, MATTEO SALVINI...

giuliano amato

AMOR CH’A NULLO AMATO – IL RITRATTONE BY PIROSO DEL DOTTOR SOTTILE: “UN TIPO COERENTE E TUTTO D’UN PEZZO, UN HOMBRE VERTICAL? O UN SUPER-VISSUTO ALLA VASCO ROSSI, ABILE A PASSARE INDENNE TRA LE TURBOLENZE DELLA PRIMA REPUBBLICA, UOMO-OMBRA DI CRAXI, MA ANCHE DELLA SECONDA?” – ALCUNI PASSAGGI STORICI DA PRECISARE: AMATO NON SI CANDIDÒ NEL 2001 A CAUSA DI ALCUNI SONDAGGI-PATACCA SVENTOLATIGLI DA VELTRONI, CHE DAVANO RUTELLI IN VANTAGGIO SU BERLUSCONI – A FERMARE LA CORSA AL QUIRINALE DEL 1999 FU MASSIMO D’ALEMA, CHE LO SCARICÒ PER IL “NEUTRO” CIAMPI  - IL MANCATO VIAGGIO AD HAMMAMET E IL RAPPORTO CON GIANNI DE GENNARO...

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…