DETROIT O SAN FRANCISCO? LA NUOVA GEOGRAFIA DEL LAVORO IN USA TRA VECCHIA INDUSTRIA E NUOVA TECNOLOGIA - IL VALORE DELL’ISTRUZIONE

Enrico Moretti per La Stampa

L'occupazione sta crescendo così rapidamente che le imprese cominciano ad avere difficoltà a trovare lavoratori. Facebook e Apple stanno assumendo a ritmi senza precedenti. Google, che aveva già tra i salari più alti del settore, li ha dovuti alzare ulteriormente per evitare che i suoi dipendenti cercassero altri posti di lavoro meglio remunerati.

Twitter ha raddoppiato la forza lavoro in meno di un anno. Nell'aria si percepisce un ottimismo tangibile e un senso di opportunità senza confini. I ristoranti, i caffè e i pub sono pieni. Le strade e le piazze sono affollate da giovani trasferitisi da poco dal resto degli Stati Uniti, che vengono a cercare lavoro o a creare lavoro. Centinaia di nuove start-up impegnate a disegnare le tecnologie del futuro vengono create ogni mese.

L'indotto dell'hi-tech
A beneficiare di questa crescita non sono solo scienziati ed ingegneri. L'aspetto più importante di questa crescita è il suo effetto indiretto su chi non è impiegato nel settore. Questo aspetto è fondamentale, perché il lavoratore medio non sarà mai un impiegato di Apple, Google o di una startup della biotecnologia.

Le industrie dell'innovazione portano a San Francisco buoni posti di lavoro, non solo direttamente nel settore dell'innovazione, ma anche indirettamente in altri settori, specialmente nei servizi locali e così incidono sull'economia locale, molto più in profondità di quanto risulti dal loro effetto immediato.

Attrarre in una città uno scienziato o un ingegnere informatico significa innescare un effetto moltiplicatore che va ad aumentare i posti di lavoro e i salari di chi fornisce servizi locali.

La mia ricerca dimostra che per ogni nuovo posto di lavoro ad alto contenuto tecnologico creatosi in una città vengono a prodursi cinque nuovi posti, frutto indiretto del settore hi-tech di quella città. Si tratta sia di occupazioni qualificate (avvocati, insegnanti, infermieri) sia di occupazioni non qualificate (camerieri, parrucchieri, meccanici, muratori).

Per esempio, per ogni nuovo software designer reclutato da Twitter o da Google, a San Francisco si creano cinque nuove opportunità di lavoro per baristi, personal trainer, medici e tassisti. Nella prospettiva di una città, insomma, un posto di lavoro ad alto contenuto tecnologico è molto più che un singolo posto di lavoro.

Le tre Americhe
Questi trend non sono passeggeri ma riflettono un cambiamento strutturale nel mercato del lavoro americano e mondiale in atto da 40 anni. Siamo abituati a pensare all'America come un Paese unico. In realtà oggi esistono tre Americhe, molto distinte l'una dall'altra.

A un estremo troviamo gli hub mondiali dell'innovazione: San Francisco, appunto, ma anche San Jose, Seattle, Austin, Boston, Raleigh e Washington. Sono città con una solida base di capitale umano e un'economia fondata su creatività e ricerca - città che da decenni continuano ad attrarre un numero sempre crescente di imprese di successo e di posti di lavoro con salari elevati. Queste città hanno una delle forze lavoro più istruite, creative e produttive del mondo.

All'estremo opposto si collocano le città dove un tempo dominava l'industria tradizionale, ridotte a centri in rapido declino che continuano a perdere posti di lavoro e abitanti: Cleveland, Flint, Buffalo, Philadelphia e ovviamente Detroit. L'economia qui è caratterizzata da attività produttive tradizionali, livelli di capitale umano molto più bassi, e ovviamente retribuzioni modeste.

Chi lavora nelle città nel primo gruppo guadagna il doppio o il triplo di chi svolge lo stesso lavoro nelle città nel secondo gruppo, a parità di qualifiche professionali. Il resto d'America si trova in mezzo a questi due estremi, e potrebbe evolversi in una direzione o involvere nell'altra.

Manifattura e innovazione
Le città con economie più forti si vanno rafforzando, mentre le città con economie più fragili vanno indebolendosi. Questa «grande divergenza» è in atto in tutto il mondo occidentale, ed è uno degli sviluppi più importanti nella storia economica e sociale dal dopoguerra a oggi.

Il divario crescente tra città nel livello di sviluppo economico non è un fenomeno accidentale, ma l'ineluttabile risultato di forze economiche con radici profonde. Le sue cause ultime risiedono in un cambiamento profondo e strutturale nei modi di produzione che sta investendo, seppure a velocità diverse, tutte le società post-industriali.

Negli Anni 50 e 60, il successo economico di una città o di una regione dipendeva dalla manifattura. Città come Detroit e Cleveland erano tra le più ricche al mondo perché avevano i settori industriali più dinamici, e questo si traduceva in occupazione fiorente e salari tra i più alti sulla faccia della terra. Lo stesso, anche se su scala minore, accadeva a Torino, Milano e Genova.

Negli ultimi cinquant'anni, tutto questo è cambiato. Gli Stati Uniti sono passati da un'economia fondata sulla produzione di beni materiali a un'economia basata su innovazione e conoscenza. L'occupazione nel settore manifatturiero si è dimezzata e continua a calare anno dopo anno.

L'occupazione nel settore dell'innovazione è cresciuta a ritmi travolgenti. L'ingrediente chiave di questo settore è il capitale umano, e dunque istruzione, creatività e inventiva. Il fattore produttivo essenziale non sono più i macchinari ed infrastrutture fisiche, ma le persone: sono loro a sfornare nuove idee.

Il valore dell'istruzione
La mia ricerca mostra che a partire dagli Anni Settanta il destino economico delle città americane comincia a dipendere in misura sempre maggiore dal livello di istruzione dei loro abitanti. Le città con un più alto numero di lavoratori provvisti di formazione universitaria hanno cominciato ad attirarne sempre di più, mentre le città con una forza lavoro meno istruita hanno iniziato a perdere terreno.

È un trend in accelerazione: l'effetto è che la distribuzione geografica dei lavoratori americani va sempre più configurandosi in base al profilo professionale. Proprio mentre stanno assistendo alla scomparsa delle segregazione razziale, le comunità americane vedono crescere la segregazione socioeconomica.

Questa tendenza si osserva anche in Gran Bretagna, sebbene in misura minore, e nell'Europa continentale, Italia inclusa. La scolarità è divenuta la nuova discriminante sociale, sia a livello individuale che di comunità.

L'economia post-industriale, basata sul sapere e sull'innovazione, ha una tendenza intrinseca molto forte verso l'agglomerazione geografica. Città e regioni in grado di attirare lavoratori qualificati e imprese innovative, tendono ad attirarne sempre più; le comunità che non riescono ad attrarre lavoratori qualificati e imprese innovative, invece, perdono sempre più terreno. In questa realtà, il successo propizia ulteriore successo, mentre l'insuccesso condanna ad altri insuccessi.

L'ecosistema produttivo La ragione è un cambiamento profondo nel modo in cui si produce oggi. Nella nuova economia dell'innovazione il successo di un'azienda o di una città non dipende soltanto dalla qualità dei suoi lavoratori, ma anche dall'ecosistema produttivo in cui è inserita.

Un insieme sempre più nutrito di studi economici sta rivelando che le città non sono una mera concentrazione di individui, ma un ambiente complesso e ricco di interrelazioni che favorisce la creazione di nuove idee e nuovi modi di fare impresa. L'interazione sociale tra gli imprenditori, per esempio, tende a generare opportunità di apprendimento che vanno a beneficio dell'innovazione e della produttività.

Stare tra persone intelligenti ci rende più intelligenti, più innovativi e più creativi. Operando in contiguità geografica, gli innovatori rafforzano reciprocamente il proprio potenziale creativo e accrescono le proprie possibilità di successo. Questo è un aspetto importante, perché fa sì che mentre l'industria tradizionale continua a delocalizzarsi in Paesi in via di sviluppo, l'industria dell'innovazione continua a concentrarsi in poche aree chiave del mondo.

Per esempio, uno stabilimento tessile è un'entità autonoma che può essere collocata più o meno in qualsiasi parte del mondo dove ci sia abbondanza di manodopera. È facile per un produttore americano o europeo delocalizzare in Bangladesh o in Romania. Ma un laboratorio biotecnologico o elettronico è piuttosto difficile da trasferire altrove, perché non si tratta di spostare solo un'azienda, ma un intero ecosistema.

La grande divergenza
Per rimanere creativo e innovativo, deve stare vicino ad altre imprese high tech. Quindi una città che già possiede lavoratori creativi e aziende innovative vedrà evolvere la propria economia in direzioni che la renderanno ancora più attraente per gli innovatori. È questo, in definitiva, ciò che determina la «grande divergenza», per cui alcune città vedono aumentare la concentrazione di buoni impieghi, talento e investimenti, mentre altre vanno in caduta libera.

Queste dinamiche, già molto chiare in America e ancora in nuce in gran parte d'Europa, hanno importanti implicazioni per il futuro di molti Paesi europei. In questo quadro, l'Italia non è messa molto bene. Con una struttura industriale vecchia e poco innovativa, l'Italia è più vicina a Detroit che a San Francisco. Nei prossimi articoli esploreremo in dettaglio che cosa causa queste dinamiche e che cosa implicano per il futuro dell'Italia.

CHI E' ENRICO MORETTI
*Enrico Moretti, docente di economia alla University of California di Berkeley, ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui la Fullbright fellowship e lo iza Young Labor Economist of the Year Award. La sua attività di ricerca, sostenuta dalla National Science Foundation e dal National Institutes of Health, è spesso ospitata dal New York Times, Wall Street Journal, Washington Post e Cnn. Il suo libro «La nuova geografia del Lavoro» (Mondadori, 2013) è stato definito da Forbes «il libro di economia più importante dell'anno». Di recente Moretti è stato convocato dal presidente Barack Obama alla Casa Bianca per discutere la tesi del suo ultimo saggio.

 

Enrico Morettimoretti geografia lavorodetroit DETROIT IN CRISI DETROIT DURANTE IL BOOM DETROITSAN FRANCISCO CALIFORNIA EFFETTO INNALZAMENTO DEL LIVELLO DEL MARE SAN FRANCISCO PRIMA LOGO FACEBOOK IN MEZZO AI DOLLARIlogo applelogo twitter GoogleBARACK OBAMA E ENRICO MORETTI jpeg

Ultimi Dagoreport

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...