
CHE STRESS ESSERE "IL BOSS" - A JEREMY ALLEN WHITE, CHE INTERPRETA BRUCE SPRINGSTEEN NEL FILM "LIBERAMI DAL NULLA", NON GLI REGGE LA POMPA: "DURANTE LE REGISTRAZIONI DELLA CANZONE 'BORN IN THE USA', MI IMMEDESIMAVO COSÌ TANTO DA RIMANERE SENZA VOCE" - IL FILM È AMBIENTATO NEL 1982, QUANDO BRUCE ATTRAVERSA UN MOMENTO DI CRISI, DOPO IL SUCCESSO AVUTO NEGLI ANNI PRECEDENTI - IL RAPPORTO TRAVAGLIATO TRA SPRINGSTEEN E SUO PADRE ALCOLISTA E DEPRESSO, LA PRESSIONE CHE SENTE INTORNO A LUI DA PARTE DEL PUBBLICO E DEI DISCOGRAFICI...
Estratto dell'articolo di Giulia Perona per "Oggi"
bruce springsteen jeremy allen white
«Durante le registrazioni di Born in the USA, mi immedesimavo così tanto da rimanere afono», dice Jeremy Allen White. Che impersona il cantante americano in un film che ne raccolta il momento più buio. E svela: «Finora avevo cantato solo sotto la doccia»
Durante le registrazioni di Born in the USA, cantavo le strofe e poi mi sdraiavo con un mal di testa tremendo. Ero completamente senza voce. Ho incontrato Bruce Springsteen e quando gli ho spiegato come mi ero ridotto così, lui mi ha risposto: “Allora la stai facendo giusta!”».
Occhi azzurri ghiaccio (per l’occasione coperti da lenti a contatto scure), ciuffo arruffato e braccia muscolose: il 34enne Jeremy Allen White, si è trasformato nel The Boss per eccellenza, per raccontare un lato inedito della leggenda del rock americano. Siamo nel 1982 e il cantautore è a un passo dal successo planetario: è in quel momento, il suo più buio, che si chiude in una camera da letto per realizzare un album travagliato e intimo, Nebraska.
jeremy allen white bruce springsteen 1
Il film Springsteen: Liberami dal Nulla, al cinema per 20th Century Studios dal 23 ottobre, si concentra in quello spazio di pochi mesi per mostrarci un uomo davanti ai propri fantasmi. C’è il rapporto travagliato con un padre alcolista e depresso, ma anche la pressione che sente intorno a lui da parte del pubblico e dei discografici.
«Pensiamo a Bruce come The Boss, quello che canta davanti a ottantamila persone, ma in quel periodo della sua vita stava affrontando un dolore enorme: il più difficile», racconta a Oggi il regista di Springsteen: Liberami dal Nulla Scott Cooper, a Roma, insieme al suo protagonista, per l’anteprima nazionale del film.
jeremy allen white nei panni di bruce springsteen
«Abbiamo girato nei luoghi reali, con oggetti e abiti che ci ha dato lui stesso. Ricreare il suo mondo, in modo preciso, era fondamentale per raccontare la storia del più importante artista americano del XX secolo». Il tentativo di Cooper è stato quello di spogliare Springsteen del mito che lo accompagna e mostrare come la sua voce sia ancora attuale oggi: «È un artista politico nel senso più umano del termine. I suoi album parlano a chi vive ai margini, a chi conduce un’esistenza di quieta disperazione, a chi continua a inseguire il sogno americano», conclude.
Una sfida tutt’altro che semplice per il suo protagonista, Jeremy Allen White, già visto nelle serie tv Shameless e The Bear, che ha dovuto imparare a suonare la chitarra e cantare: «Non avevo mai cantato se non sotto la doccia o in macchina da solo», racconta. «Quando mi hanno proposto questo ruolo, all'inizio ero nervoso. In generale, c’è sempre molta pressione quando devi interpretare una persona vera, figuriamoci quando è qualcuno di così famoso e amato come lui». [...]
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concerto di bruce springsteen
PAUL MCCARTNEY - BRUCE SPRINGSTEEN - The Liverpool Institute for Performing Arts
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jeremy allen white bruce springsteen