johnson righeira

“È STATO TUTTO SDOGANATO, PERSINO I RIGHEIRA” – JOHNSON RIGHEIRA TORNA ALL'ARISTON IN COPPIA CON I "COMA COSE" PER LA SERATA COVER DI VENERDÌ: “SAREBBE DIVERTENTE SE 'L'ESTATE STA FINENDO' VINCESSE 40 ANNI DOPO" – GLI SCHERZI SUL PALCO CON MANGO SULLE SCHEDINE DEL TOTIP, I TESTI DEI RAPPER (“NON CREDO CHE CHIAMARE LE DONNE "PUTTANE" SIA UNA BELLA COSA”),  GLI ANNI 80: “NON SONO MAI FINITI. LI ABBIAMO BOLLATI SUPERFICIALI E FUTILI, MA ALLA FINE CON QUELLO CHE HANNO PRODOTTO, DOBBIAMO FARCI I CONTI ANCORA ADESSO…” - VIDEO

 

 

Paola Italiano per la Stampa - Estratti

 

johnson righeira

Avere nostalgia di quando avevamo nostalgia, è un po' anche questo Sanremo nella serata cover, tanto più se l'estate sta finendo e un anno se ne va e a cantarcelo torna Johnson Righeira, al secolo Stefano Righi, con i Coma Cose. Sono passati 40 anni dai languidi brividi del 1985: prima c'era stata Vamos a la playa e No tengo dinero, dopo, nel 1986 sarebbe arrivato anche il Festival, con il duo in gara con Innamoratissimo.

 

Johnson, in 39 anni non era mai tornato a Sanremo neppure come ospite?

«Al Festival no. All'Ariston sì: ho iniziato a frequentare il Tenco, dove pensavo che tutti mi avrebbero guardato male».

 

Invece?

«Invece no, anzi: l'anno scorso abbiamo chiuso la serata finale cantando tutti insieme Vamos a la playa».

Questo 50 anni fa non sarebbe mai successo.

«L'ho sempre detto anch'io, mi avrebbero sputato addosso, ma ormai è stato tutto sdoganato, persino i Righeira».

O forse il tempo vi ha dato ragione: siete stati i primi a rielaborare la musica degli Anni 60, oggi lo fanno quasi tutti.

«La ripresa dei Sessanta è figlia dei miei esordi di solista, sui quali ha avuto un peso fondamentale l'esperienza punk».

 

johnson righeira

Il punk?

«Sì, perché era stato un reset, un ritorno a forme semplici, all'essenzialità del rock'n'roll.

Io volevo fare la stessa cosa, ma calata nella realtà italiana.

 

 

(...)

Cosa cambiò nella versione definitiva?

«Ci aggiungemmo i languidi brividi».

 

(...)

 

È a questo punto che arrivano i Coma Cose?

«Ci eravamo incrociati a un festival, ma non ci conoscevamo davvero. Loro hanno voluto assolutamente fare questo duetto, un moto spontaneo, non un'accoppiata nata a tavolino. Sono felice perché è una cosa autentica, in un periodo in cui c'è tanta artificialità mi dà un po' di speranza.

 

Non ama la musica di oggi?

johnson righeira union saint gilloise

«Ogni epoca ha le sue musiche. La trap è una reale espressione dei giovani, è la musica degli adolescenti di oggi. Una volta la musica dei giovani era il punk, che come la trap era un fenomeno sociale, esprimeva un rifiuto. Ma il punk è rimasto di nicchia, forse perché non c'erano i social».

 

Dei testi violenti e sessisti cosa pensa?

«Premesso che sono un libertario e per me chiunque può dire cosa vuole, mi chiedo però se il pubblico di ragazzini di 12-13 anni a cui arrivano questi testi abbia senso critico e gli strumenti per capire che si tratta di finzione. E non credo che chiamare le donne "puttane" sia una bella cosa, se fossi padre di un ragazzino di 12 anni che ascolta tutto il giorno questa roba qua che parla di puttane e droga, un filo preoccupato lo sarei».

 

johnson righeira union saint gilloise

Torniamo al Sanremo 1986.Lei che ricordi ha?

«Vaghi, fu veramente un delirio.

 

Ricordo la grandissima emozione di uscire su quel palco» Vinse Ramazzotti, secondo Arbore, degli artisti di allora in gara oggi c'è Marcella, terza: le sovviene qualcosa?

«Il ricordo più preciso che ho è alla fine, quando ci chiamarono tutti sul palco man mano che snocciolavano la classifica. Noi arrivammo quindicesimi. Eravamo di fianco a Pino Mango, che arrivò quattordicesimo con Lei verrà, una delle canzoni italiane più belle di sempre. Il pubblico votava con le schedine del Totip, io gli dissi che se l'avessi saputo mi sarei votato, così magari saremmo arrivati prima di lui. E lui mi disse: «È quello che ho fatto io».

 

Cosa si aspetta da Sanremo 2025?

johnson righeira 1

«Sarebbe divertente se L'estate sta finendo vincesse tra le cover, un po' come vincere Sanremo 40 anni dopo Festivalbar e Un disco per l'estate».

 

(...)

 

L'estate sta finendo ha la stessa anzianità di Conti in Rai, questo ha avuto un peso?

«Conti lo conosco da anni. L'altro giorno alle prove mi ha ricordato quando faceva Discoring e annunciava che L'estate sta finendo era prima, scavalcando mostri sacri. Siamo figli dello stesso tempo».

 

Cosa le manca degli Anni 80?

«Solo il fatto che avevo 20 anni. Per il resto, in qualche modo gli Anni 80 non sono mai finiti, da certe cose non si è più tornati indietro. Forse sono stati l'ultimo decennio di grandissima creatività, li abbiamo bollati superficiali e futili, ma alla fine con quello che hanno prodotto allora dobbiamo farci i conti ancora adesso. Ed è grazie agli Anni 80 se io sono ancora qui.

COMA COSEjohnson righeira 3johnson righeira 5johnson righeira 4johnson righeira 6johnson righeira 7johnson righeira 2

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."