weinstein

L’‘ESPIAZIONE’ DEL PORCONE - WEINSTEIN INCRIMINATO PER STUPRO. L’AVVOCATO PROMETTE BATTAGLIA: ‘LE ACCUSE NON SONO SUPPORTATE DAI FATTI, LA PRESSIONE POLITICA PER ARRIVARE A UN'INCRIMINAZIONE E' STATA FORTISSIMA’ - LO SCRITTORE INGLESE IAN MCEWAN LO HA DIFESO ED È STATO IMPALATO DALLE FEMMINISTE…

1. SCANDALO WEINSTEIN, L' IMBARAZZANTE DIFESA DELLO «SCETTICO» MCEWAN

Luigi Ippolito per il Corriere della Sera

 

ian mcewan

Forse spera che si arrivi prima o poi a una qualche forma di Espiazione.

Ma per il momento si limita solo a condannare la «giustizia sommaria» e a manifestare il suo «scetticismo» sulla vicenda di Harvey Weinstein, il produttore-predatore di Hollywood sotto accusa per stupro e violenze sessuali, denunciato pubblicamente da decine di donne: e così non meraviglia che l' uscita di Ian McEwan, uno dei più celebrati scrittori britannici contemporanei, abbia suscitato perplessità e polemiche in patria. Perché l' autore 69enne, intervistato dalla radio della Bbc, si è lasciato andare a considerazioni che a molte sono sembrate «seriamente inquietanti».

 

«A me sembra una specie di circo», ha detto. «Non sappiamo cosa è veramente successo - ha aggiunto - ma a me piace sempre incoraggiare un certo grado di scetticismo una volta che la piazza si è scatenata. Dunque sospenderò il giudizio».

weinstein

 

E se il garantismo può apparire ineccepibile, fa specie che la voce di tante donne sia paragonata a una folla inferocita, invece di essere percepita come il grido delle vittime. Perché qui non viene avanzato un argomento culturale, come nel caso del manifesto delle donne francesi promosso da Catherine Deneuve, dove si difendeva la «libertà di sedurre»: tesi discutibile, ma appunto meritevole di essere discussa.

 

Qui si prendono direttamente le difese di un personaggio che lo stesso McEwan definisce un «mostro morale». Posizione che l' autrice Catherine Mayer, cofondatrice del Partito per l' Uguaglianza delle Donne, ha liquidato così: «Ne ho abbastanza di questi presunti grandi uomini di lettere che non sono affatto così interessanti come pensano di essere».

 

 

2. WEINSTEIN INCRIMINATO PER STUPRO. LEGALE,"CI BATTEREMO"

weinstein e il suo avvocato

 (ANSA) - Harvey Weinstein e' stato incriminato per stupro e abusi sessuali da un grand gury a New York. Lo ha annunciato il procuratore distrettuale di Manhattan, Cyrus Vance Jr., affermando che il produttore cinematografico viene cosi' portato "un passo piu' avanti nel confronto con le sue responsabilita'". E il legale di Weinstein, Benjamin Brafman, ha subito annunciato battaglia, affermando che il suo assistito "si difendera' con vigore" e che intende ricorrere in tribunale contro l'incriminazione e sostenendo che le accuse "non sono supportate dai fatti".

 

L'incriminazione giunge ore dopo che gli avvocati di Weinstein avevano comunicato la decisione del produttore di non testimoniare davanti al Grand Jury, con la motivazione di non aver avuto tempo sufficiente per prepararsi in quanto aveva appreso i dettagli delle specifiche soltanto dopo essersi consegnato alle autorita' lo scorso venerdi' e sottolineando inoltre che la "pressione politica" ha reso l'incriminazione inevitabile: "A prescindere da quanto convincente la testimonianza possa essere, una incriminazione era inevitabile a causa dell'ingiusta pressione politica esercitata su Vance (il procuratore distrettuale di Manhattan ndr) per garantire una condanna".

harvey weinstein 9

 

Weinstein si e' consegnato alle autorita' venerdi' scorso, arrestato in seguito ad accuse pesantissime, di stupro e quelle di molestie aggravate e abusi sessuali. A inchiodarlo, solo nella sua New York, due donne: una lo ha denunciato per una violenza carnale subita nel 2013, l'altra di averla costretta ad avere con lui un rapporto di sesso orale negli uffici della Miramax a Manhattan nel 2004.

 

Ma sono molte di piu' le vittime che in questi mesi hanno puntato il dito contro Weinstein, compresa l'attrice italiana Asia Argento e l'ex potentissimo produttore 66enne e' gia' indagato anche a Los Angeles e Oltreoceano, a Londra. Venerdi' stesso la liberazione, che e' avvenuta su pagamento di una cauzione di un milione di dollari in contanti. Weinstein, se pure a piede libero, deve comunque indossare un braccialetto elettronico per essere sempre localizzabile e non puo' allontanarsi dagli stati di New York e del Connecticut, gli e' stato anche ritirato il passaporto per evitare fughe all'estero.

gwyneth paltrow e harvey weinstein

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - meme by edoardo baraldi

DAGOREPORT - IL DIVORZIO TRA SALVINI E MELONI È SOLO QUESTIONE DI TEMPO: DOPO LE REGIONALI IN AUTUNNO, UNA VOLTA VARATA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, LA ZELIG DELLA GARBATELLA POTREBBE SFANCULARE LA LEGA DAL GOVERNO E COALIZZARSI SOLO CON FORZA ITALIA AL VOTO ANTICIPATO NELLA PRIMAVERA DEL 2026 – LIBERA DALLA ZAVORRA DEL CARROCCIO, MELONI SAREBBE FINALMENTE LIBERA DI AVVICINARSI AL PARTITO POPOLARE EUROPEO – DOPO TIRANA, RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA CON I VOLENTEROSI AL TELEFONO CON TRUMP, LA DUCETTA HA CAPITO DI AVER SBAGLIATO E HA CAMBIATO COPIONE - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PERSO PERO' IL VIZIO, PER RITORNARE SULLA RIBALTA INTERNAZIONALE, DI ''STRUMENTALIZZARE'' PERFINO PAPA LEONE XIV CHE FIN DAL PRIMO GIORNO SI E' DETTO PRONTO AD OSPITARE IL NEGOZIATO TRA RUSSIA E UCRAINA (MA FINCHÉ NON PORTERÀ A CASA LA SUA "VITTORIA", PUTIN NON PUÒ FARE ALTRO CHE SABOTARE OGNI TENTATIVO DI PACE...)

giorgia meloni times musk sunak edi rama

COME AL SOLITO, I GIORNALISTI ITALIANI SI FERMANO AI TITOLI: L’ARTICOLONE DEL “TIMES” SUI LEADER INTERNAZIONALI “TUTTI PAZZI PER LA MELONI” NON È PROPRIO UNA CAREZZA SUL FACCINO DELLA SORA GIORGIA, COME CI VOGLIONO FAR CREDERE “CORRIERE”, “LIBERO” E GLI ALTRI MEGAFONI DELLA FIAMMA MAGICA. ANZI, È PIENO DI FRECCIATONE ALLA THATCHER DE’ NOANTRI, TIPO “L’UMILTÀ BEN PREPARATA” DI FRONTE AL PREMIER ALBANESE EDI RAMA. O LA CHIOSA SULL’INCONTRO CON JD VANCE: “IL FLIRT DELLA 48ENNE ERA SOLO NATURALMENTE SIMPATICO O SI È RESA CONTO CHE RIDENDO DELLE BATTUTE DEGLI UOMINI DI POTERE OTTERRÀ L'ACCORDO COMMERCIALE CHE DESIDERA?” – RICORDA I “THREESOME” E IL PACCO DI GIAMBRUNO, SMONTA LE ORIGINI PROLETARIE DELLA DUCETTA E CHIUDE CITANDO BERLUSCONI: “È UNA PERSONA CON CUI NON SI PUÒ ANDARE D'ACCORDO”. VI SEMBRANO COMPLIMENTI?

giampaolo rossi giorgia meloni silvia calandrelli felice ventura matteo salvini gianfranco zinzilli giancarlo giorgetti

C'È UN NUOVO CAPITOLO NELL'ETERNO SCAZZO MELONI-SALVINI E RIGUARDA LA RAI - NEL CDA DI DOMANI FELICE VENTURA, DIRETTORE DELLE RISORSE UMANE, SARÀ NOMINATO PRESIDENTE DI RAI PUBBLICITÀ - SULLA POLTRONA DELLA CASSAFORTE DEL SERVIZIO PUBBLICO SI È CONSUMATO L'ENNESIMO SCAZZO: L'AD, GIAMPAOLO ROSSI, VOLEVA ISSARE SILVIA CALANDRELLI (NONOSTANTE LA VICINANZA AL PD), OSTEGGIATA PERÒ DALLA LEGA CHE VOLEVA GIANFRANCO ZANZILLI - IL MINISTRO GIORGETTI HA CONVOCATO ROSSI AL MEF (AZIONISTA DELLA RAI) PER IMPORRE IL NOME, MA QUELLO, DI FRONTE AL DIKTAT, HA OPPOSTO UN "ME NE FREGO". E ALLA FINE È STATO TIRATO FUORI DAL CILINDRO IL NOME DI VENTURA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - LE MANOVRE DA "DOTTOR STRANAMORE" DI ELLY SCHLEIN: SFANGARLA AI REFERENDUM, VINCERE IN AUTUNNO IN TUTTE E 6 LE REGIONI CHE ANDRANNO AL VOTO, QUINDI ANDARE AL CONGRESSO ANTICIPATO DEL PD A GENNAIO 2026 PER POI FARSI INCORONARE LEADER DEL CENTROSINISTRA ALLE POLITICHE DEL 2027 (CONTE PERMETTENDO) – A FAVORE DI ELLY GIOCA IL FATTO CHE LA MINORANZA DEM E' FRANTUMATA CON BONACCINI E LO RUSSO TRATTATI DA TRADITORI DELLA CAUSA DEI RIFORMISTI E PICIERNO E GORI GIUDICATI TROPPO EX RENZIANI – NEL CENTRODESTRA GIRA GIÀ LA BATTUTA: “LUNGA VITA AD ELLY SCHLEIN”, CHE RESTA PER "LA STATISTA DELLA GARBATELLA" LA SUA MIGLIORE POLIZZA PER FARSI ALTRI 5 ANNI A PALAZZO CHIGI...

friedrich merz donald trump starmer macron meloni von der leyen jd vance

DAGOREPORT - L’INCONTRO DI GIORGIA MELONI CON VANCE E VON DER LEYEN È STATO SOLO ''ACCIDENTALE'': È STATO POSSIBILE IN VIRTU' DELL’INSEDIAMENTO DI PAPA LEONE XIV (NON È STATA LA DUCETTA A CONVOCARE I LEADER, BENSI' SANTA ROMANA CHIESA) – LA "COMPASSIONE" DI TRUMP, CHE HA COINVOLTO LAST MINUTE "COSETTA" MELONI NELLA CHIAMATA CON MACRON, STARMER E MERZ – LE FAKE NEWS DI PALAZZO CHIGI PROPALATE DALLA STAMPA E MEDIA DI DESTRA COL SUPPORTO DEL “CORRIERE DELLA SERA”:  ALL’ORIZZONTE NON C’È MAI STATO ALCUN INVIO DI TRUPPE EUROPEE AL FIANCO DI KIEV CONTRO MOSCA. SOLO DOPO LA FIRMA DI UNA TREGUA, GRAN BRETAGNA E FRANCIA SONO A FAVORE DI UN INVIO DI TRUPPE, MA UNICAMENTE AL FINE DELLA SALVAGUARDIA DEI CONFINI UCRAINI, E COL FONDAMENTALE SUPPORTO INTELLIGENCE DELLA CIA - ALTRA MINCHIATA DELLA PROPAGANDA ALLA FIAMMA: NON E' MAI ESISTITA LA VOLONTÀ DI ESCLUDERE L’ITALIA DAL GRUPPO DEI ''VOLENTEROSI''. È LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" STESSA A ESSERSI CHIAMATA FUORI, IN PREDA ALL'AMBIZIONE SBAGLIATA DI DIVENTARE LA "PONTIERA'' TRA STATI UNITI ED EUROPA, E PER EVITARE GUAI IN CASA CON IL SUO NEMICO PIU' INTIMO, MATTEO SALVINI...

giuliano amato

AMOR CH’A NULLO AMATO – IL RITRATTONE BY PIROSO DEL DOTTOR SOTTILE: “UN TIPO COERENTE E TUTTO D’UN PEZZO, UN HOMBRE VERTICAL? O UN SUPER-VISSUTO ALLA VASCO ROSSI, ABILE A PASSARE INDENNE TRA LE TURBOLENZE DELLA PRIMA REPUBBLICA, UOMO-OMBRA DI CRAXI, MA ANCHE DELLA SECONDA?” – ALCUNI PASSAGGI STORICI DA PRECISARE: AMATO NON SI CANDIDÒ NEL 2001 A CAUSA DI ALCUNI SONDAGGI-PATACCA SVENTOLATIGLI DA VELTRONI, CHE DAVANO RUTELLI IN VANTAGGIO SU BERLUSCONI – A FERMARE LA CORSA AL QUIRINALE DEL 1999 FU MASSIMO D’ALEMA, CHE LO SCARICÒ PER IL “NEUTRO” CIAMPI  - IL MANCATO VIAGGIO AD HAMMAMET E IL RAPPORTO CON GIANNI DE GENNARO...