
L'EVOLUZIONE DEL "SEX APPEAL" - DAI CORSETTI PRIMO NOVECENTO ALL'ABITO A PORTAFOGLIO PERFETTO PER UNA NOTTE E VIA, DAI BODY SGAMBATI ANNI '80 ALLO STILE "CURVY" RIESPLOSO CON BEYONCE'
Carly Stern per “Daily Mail”
Cosa è “sexy”? Be’, dipende dal periodo storico in cui lo chiedi. I canoni sono molto cambiati nei secoli, dalle donne curvilinee e voluttuose a quelle magrissime, da quelle molto femminili alle androgine. La costante è che viene mostrata sempre più pelle.
Agli inizi del Novecento le donne indossavano strettissimi corsetti per avere una silhouette a clessidra, fianchi e petto più pronunciati e postura diritta. Era l’ideale di “Gibson Girl”, il prototipo femminile disegnato da Charles Dana Gibson. Nel 1910 il trucco prese piede a Hollywood: “Max Factor” aprì il suo primo negozio, Eugene Rimmel inventò il mascara, Maybelline cominciò a vendere prodotti simili per le ciglia. Diventò accentuato e desiderabile nel 1920, quando alla linea a clessidra si preferì quella quasi maschile: abiti lunghi e seni coperti. Negli anni ’30, grazie a Joan Crawford, diventarono trendy le spalline e le labbra rosse.
max factor conquista hollywood
Alla fine della Seconda Guerra Mondiale si tornò al look femminile. Le “pin up” incarnarono le fantasie degli uomini, i seni abbondanti venivano messi in mostra e nel 1947 Frederick Mellinger inventò il reggiseno imbottito, tanto amato da Marilyn Monroe e da Grace Kelly, e la scollatura, il solco fra i seni, divennero un must. Negli anni ’60 le gambe ebbero il loro momento d’oro, con le minigonne e i bikini.
Nei ’70 Farrah Fawcett divenne icona sessuale grazie al look senza reggiseno e ai capelli mossi: tutti gli adolescenti americani avevano un suo poster appeso in camera. Nel 1974 Diane von Furstenberg ideò il vestito a portafoglio per le relazioni da una notte e via: facile da indossare e da togliere al volo.
Gli anni ’80, grazie al crescente interesse per l’aerobica, hanno visto costumi e body sgambati alla “Flashdance”. I corpi tonici andavano alla grande. Negli anni ’90 l’ideale “sexy” seguì due diversi percorsi: a un estremo c’era la gracilità di Kate Moss, all’altro l’esagerazione di Pamela Anderson. Cominciò il boom delle maggiorate chirurgiche.
pamela anderson seni rifatti e costumi sgambati
Negli anni duemila i corpi di riferimento erano quelli di Britney Spears e Christina Aguilera: ombelico scoperto, pancia piatta e con piercing. Il resto lo fece il “Victoria's Secret Fashion Show”, in onda per la prima volta nel 2001: donne alte e magre ma con la carne al posto giusto. Lo stile “curvy” è riesploso grazie a Beyoncé, che stringe le curve in abiti e body laminati. In fondo, il gusto degli uomini non è cambiato così tanto.