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LET’S BOWIE - ‘’È COME SE DAVID AVESSE VOLUTO METTERE IN SCENA LA SUA MORTE. PENSO CHE LUI SAPESSE BENE CHE LA FINE STAVA ARRIVANDO E NE HA FATTO UN “ART WORK”: IL MUSICAL, IL VIDEO DI “LAZARUS”, IL COMPLEANNO E L’USCITA DELL’ALBUM ''BLACKSTAR'' TRE GIORNI PRIMA DELL’ADDIO...”

Darren Boyle per “Mail On Line

ultima foto di bowie prima di morireultima foto di bowie prima di morire

 

Il produttore Tony Visconti, amico e storico collaboratore, rivela che Bowie, poche settimane prima del decesso, gli aveva comunicato di volere incidere cinque nuove canzoni, già registrate su demo. Prevedeva il seguito di “Blackstar”, era ottimista riguardo alla remissione della malattia, ma a novembre il cancro è tornato ad aggredirlo. Si è presentato in studio senza sopracciglia, calvo, con i segni della chemio. Lì Visconti ha capito e gli ha detto: «Furbo bastardo! Stai scrivendo il disco di addio».

 

Nonostante le sue volontà, i concerti-tributo si faranno. I “Brit Awards” saranno dedicati a lui.

 

2. PARLA IVO VAN HOVE, REGISTA DI “LAZARUS” IN SCENA A NEW YORK FINO AL 20 GENNAIO

Anna Bandettini per “la Repubblica”

murale bowie a brixtonmurale bowie a brixton

 

«David Bowie è morto a New York. Non potrebbe che essere così, lì abitava ormai da oltre vent’anni, lì c’era casa sua, i suoi cari, la moglie, i figli. Ma i funerali credo che saranno in forma strettamente privata». Chi parla è Ivo van Hove, 57 anni, olandese, uno dei grandi artisti della scena teatrale europea, il regista di Lazarus, il musical scritto da David Bowie e Enda Walsh ispirato al racconto L’uomo che cadde sulla terra di Walter Tevis in scena fino al 20 al New York Theatre Workshop.

david bowie ivo van hovedavid bowie ivo van hovedavid bowiedavid bowie

 

Ivo è stato tra i primi a sapere della malattia di David Bowie, «un cancro al fegato», gli confessò la rockstar un anno e mezzo fa, e uno degli ultimi a vederlo in pubblico, lo scorso 7 dicembre alla prima del musical. «David era lì, era voluto venire. Contento e pieno di grazia, come sempre, ma era fragile, terribilmente fragile», ricorda il regista per telefono da Varsavia dove sta allestendo la Clemenza di Tito, in giorni in cui sono pochi gli amici di Bowie a parlare mentre si susseguono notizie e illazioni intorno alla morte della rockstar, di cui, scrive il Los Angeles Times, esistono almeno 5 inediti di Blackstar pronti per la pubblicazione. Oltre ai brani del musical che il cast ha registrato in questi giorni.

bowie lazzaro si congedabowie lazzaro si congedabowwie con iggy pop e lou reedbowwie con iggy pop e lou reed

 

Secondo lei Bowie è morto a New York, non a Londra come qualcuno ha ipotizzato. Sembra che anche i funerali saranno negli Usa, e che potrebbero essere presenti artisti come Mick Jagger, Bono, Paul McCartney?

«Sì David è morto a New York, a casa sua, ma i funerali io credo che saranno in forma totalmente privata. Penso che la famiglia voglia così, rispettando David. Un artista, un uomo che ha vissuto con tale riserbo la sua malattia, non può che ricevere l’ultimo saluto nello stesso riserbo e con la stessa discrezione. La commemorazione pubblica sarà quella alla Carnegie Hall di fine marzo».

 

I biglietti per quella serata sono esauriti in un batter d’occhio. 

«E ci credo. Io ci sarò di sicuro ». 

 

In un’intervista lei ha fatto intendere che Bowie possa essere stato aiutato a morire? È possibile?

«Non posso dirlo con certezza, ma ci sono parecchie coincidenze. È come se David avesse voluto mettere in scena la sua morte, in modo molto intenso e emotivamente forte. Penso che lui sapesse bene che la fine stava arrivando e ne ha fatto un “art work”: il musical, il video di

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Lazarus, il compleanno e l’uscita dell’album Blackstar tre giorni prima dell’addio... Se sei capace di fare questo in punto di morte, sei un genio, un grande. Ma detto questo, non posso dire come David ci abbia lasciato ».

 

È vero che il musical “Lazarus” andrà a Londra dopo New York?

«So che il producer Robert Fox ci sta lavorando ma non è ancora sicuro».

bowie in fase terminalebowie in fase terminale

 

Sia il musical che il video di “Lazarus” paiono un testamento. Quando lo scrisse Bowie sapeva di morire presto?

bowie con la figlia lexi e la moglie imanbowie con la figlia lexi e la moglie iman

«No, all’inizio non poteva saperlo. Quando parlammo la prima volta mi disse che voleva fare un musical che non fosse solo un buon spettacolo, ma parlasse delle cose profonde della vita. Oggi pare indubbiamente un testamento. Le canzoni sono piene d’indizi in questo senso e il personaggio alla fine scompare nello spazio. Questo dimostra che uomo coraggioso fosse David. Un genio, una leggenda, ma io continuo a ricordarlo come un uomo, importante, aperto, critico, una delle persone più belle che abbia mai conosciuto ».

 

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