LETTERATURA FERROVIARIA - UN GIORNO DEL GIUGNO 1990 J.K. ROWLING SALÌ SU UN TRENO, SOLA, PER ANDARE A LONDRA. FURONO ANNUNCIATI QUARANTA MINUTI DI RITARDO. DIVENTARONO QUATTRO ORE. IN QUEL LASSO DI TEMPO IL PERSONAGGIO DI HARRY POTTER LE INVASE LA MENTE....

Paolo Bianchi per “Libero Quotidiano”

 

jk rowlingjk rowling

I treni devono avere un fascino speciale sulle scrittrici inglesi, se alcuni dei romanzi più acclamati di tutti i tempi sono stati ispirati nelle loro carrozze. Famosi per la loro efficienza e per gli ingressi a livello della banchina, la platform (niente sforzi da scalatori per i passeggeri) vengono spesso indicati come fonti d'illuminazione creativa.

 

Oggi è il cinquantesimo compleanno di Joanne K. Rowling, l'inglese autrice della serie di Harry Potter, il bambino mago dagli occhiali tondi divenuto icona popolare planetaria. Il libro per ragazzi più venduto di sempre potrebbe non aver mai visto la luce se la sua autrice si fosse suicidata a meno di trent'anni come, secondo quanto da lei stessa riferito a posteriori, aveva pensato di fare.

 

Joanne, ancora senza K., era in un periodo oscuro della vita. Ragazza madre,con un lavoro malpagato, viveva a Edimburgo dove riusciva a malapena a pagare l'affitto. Eppure, da circa tre anni lavorava su un' idea che l'aveva attraversata proprio in una stazione londinese, a King's Cross. In quel periodo faceva avanti e indietro tra Londra e Manchester, dove viveva il fidanzato.

 

Un giorno del giugno 1990 salì su un treno, sola, per andare a Londra. Furono annunciati quaranta minuti di ritardo. Diventarono quattro ore. In quel lasso di tempo il personaggio di Harry Potter le invase la mente, e i pilastri principali del mondo fantastico di Hogwarts furono gettati a sostenere quella che sarebbe diventata la cattedrale di una efficacissima narrazione.

 

rowlingrowling

Le avventure di Harry Potter (72 milioni di copie nel primo fine settimana d’uscita. In tutto 400 milioni le copie vendute per i sette volumi) cominciano proprio da qui,da King's Crosse da un fantomatico «Binario 9 e ¾», l'accesso al mondo della Magia.

 

«Non avevo neanche una penna e non sapevo a chi chiederla» ha raccontato la scrittrice. «Così per tutto il tempo non ho fatto che stare lì seduta mentre i dettagli mi si accumulavano in mente». In quella stessa stazione si erano incontrati i genitori di Joanne, negli anni Sessanta,diretti in Scozia.

 

Così prese vita Harry Potter e la pietra filosofale (pubblicato in Italia da Salani, così come tutti i libri dell'autrice).

 

Anche Paula Hawkins, ex giornalista, classe '72,deve molto alle ferrovie londinesi.

Era solita prendere un treno dai sobborghi di Londra, verso il centro. «Guardavo dal finestrino, vedevo sempre le stesse facce e mi immaginavo i loro destini», ha raccontato.

 

jk rowling jk rowling

Quello che la colpiva, era la ripetitività, la routine del tutto. In un periodo anche per lei difficile, con qualche libro scritto sotto pseudonimo, ma con poco successo, e una carriera in apparenza senza sbocchi, ha deciso di «lanciare i dadi per l'ultima volta», grazie all' idea di un personaggio che guardando fuori dal finestrino del vagone, durante il passaggio quotidiano lungo la periferia della metropoli, vede una scena apparentemente idilliaca tramutarsi in qualcosa di terribile.

 

Ed ecco l'inizio del thriller psicologico La ragazza del treno (in Italia ed. Piemme), un successone di vendita e di critica. «I treni non erano mai stati così interessanti dai tempi di miss Marple», ha scritto la rivista inglese Saga Magazine. Si riferisce probabilmente a un giallo di Agatha Christie, in italiano Istantanea di un delitto (Mondadori) in cui una donna, su un treno, ne vede un'altra, su un altro treno affiancato, mentre viene strangolata.

 

JK Rowling povera e depressa prima di Harry Potter JK Rowling povera e depressa prima di Harry Potter

Agatha Christie adorava i treni. Scrisse Assassinio sull'Orient Express (Mondadori) a Istanbul, dove appunto era arrivata in vagone letto. Patricia Highsmith, americana è vero, ma imbevuta della cultura inglese, progettò e scrisse il suo primo romanzo, Strangers on a Train (in italiano Sconosciuti in treno, ed. Bompiani) facendo incontrare due loschi figuri su una carrozza ferroviaria.

 

Sarà l'inglese Alfred Hitchcock a ricavarne un film strepitoso, di cui è un corso ora un remake diretto da David Fincher. Chissà se ci si può spingere fino al punto di considerare che possa esistere una «letteratura ferroviaria». Il mito della ferrovia è un topos più tipicamente americano, ma certo non si può non considerare anche questa sua declinazione europea, anzi britannica, virata in salsa fantasy e noir. Tornando alla Rowling: tra pochi mesi uscirà il suo ultimo libro,il terzo di una trilogia poliziesca che lei firma con lo pseudonimo di Robert Galbraith (Career of Evil).

JK ROWLING JK ROWLING

 

Quando uscì il primo libro di questo «giovane esordiente» (JK voleva mantenere assolutamente l’anonimato),Il richiamo del cuculo, la critica rimase entusiasta. Fino a che Rowling dichiarò il suo «alias». E pare fosse, ancora una volta, sul vagone di un treno.Da quel lontano giorno alla stazione, la Rowling ha scritto sempre e ovunque, persino sul retro dei sacchetti d’emergenza di un aereo, quelli destinati a un uso ben più prosaico.

 

GALBRAITHGALBRAITH

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?