tullio pironti

LIBRI E CAZZOTTI – PROSTITUTE, BOXE E BESTSELLER: GLI OTTANT'ANNI DI TULLIO PIRONTI, L'EDITORE PIÙ IRREGOLARE, CORAGGIOSO, SPERICOLATO E ARMATO D'INTUITO DEL NOSTRO PANORAMA LETTERARIO – AMATO DA NANDA PIVANO E ERMANNO REA, HA PUBBLICATO DELILLO E CARVER, EASTON ELLIS E ANNA RICE

 

Marzio Breda per il Corriere della Sera

 

Tullio PirontiTullio Pironti

Chissà se si farà vedere anche Rosaria, domani sera in piazza Dante a Napoli, tra la gente che festeggerà Tullio Pironti. È la donna con la quale fece l' amore per la prima volta, da ragazzo, e che sognava di sposarlo per riscattarsi dal mestieraccio in un bordello. Il ricordo di quegli appuntamenti, pagati con il poco che guadagnava sul ring, gli ha ispirato pagine delicate e caste, nella sua autobiografia.

 

Descrizioni in cui lei, trovato per caso il libro in un' edicola, si identificò subito. E che tre anni fa la spinse a presentarglisi davanti, ormai anziana e minuta. «Non ti ricordi di me? Sono cambiata, ma non riconosci nemmeno la voce? Eppure è sempre la stessa. Venivi alla Pensione Paradiso». E lui, confuso e felice: «Ma sì, Rosaria dai, andiamo a cena insieme in qualche posto vicino al mare».

 

Gli ottant' anni dell' uomo più irregolare, coraggioso, spericolato e armato d' intuito del nostro panorama editoriale - e in certe imprese pronto all' azzardo e alla dismisura - sono affollati di incontri come questo. D' amore e amicizia, senza imposture. Incontri che possono riguardare un' ex prostituta ritrovata, e alla quale ridare tenerezza, come un' intellettuale elitaria e dai giudizi taglienti del rango di Grazia Cherchi.

Tullio Pironti Nanda PivanoTullio Pironti Nanda Pivano

 

Due vite, quelle di Pironti. Corsare e sovversive, a tratti, ma mai mediocri. La prima è segnata dalle avventure di uno scugnizzo che vende castagnaccio nei vicoli sotto le bombe alleate e poi, dopo l' approdo alla boxe, dai combattimenti sulle navi americane, con una carriera che lo porta in nazionale al fianco di Nino Benvenuti, ma che dopo 50 match viene spezzata da un devastante ko nel 1958. La seconda vita comincia con l' ingresso nella bottega di famiglia, librai da più di un secolo, e presto contempla il salto a editore, con centinaia di volumi pubblicati.

 

Parecchi sono libri di denuncia, danno scandalo e diventano bestseller. Altri sono scommesse generose e magari restano sugli scaffali, vincolandolo a recuperare affannosamente il rosso di bilancio con gli incassi della stagione «scolastica», in autunno. Di sicuro la congiunzione tra ciò che ha mandato alle stampe e la sua persona è totale. Vittorie e sconfitte insieme, un match ininterrotto.

 

Tullio PirontiTullio Pironti

Libri e cazzotti , appunto, come recita il titolo del suo diario intimo, tradotto negli Stati Uniti e in Germania. Un romanzo vero, una storia alla Jack London , infatti hanno comprato i diritti per farne un film. Una parabola straordinaria perché, ha detto Ermanno Rea, «Tullio è uno che, quando si mette a raccontare se stesso, terrebbe sveglio pure un moribondo».

 

Del resto questa spontanea capacità di fascinazione è forse una delle chiavi per capire il credito che gli hanno dato autori del peso di Don DeLillo e Raymond Carver, Bret Easton Ellis, il Nobel egiziano Naghib Mahfuz e Anna Rice, accettando di farsi mettere sotto contratto da lui. E lo stesso è valso, evidentemente, per molti scrittori e saggisti italiani.

 

Tra chi lo ha più amato, l' americanista Fernanda Pivano, toccata dal mix di «eleganza, candore e stupore di questo eterno ragazzo».

 

La colpiva lo sguardo del guerriero senza paura (anche se lui ha sempre spiegato che proprio la paura lo aveva salvato sul ring, rendendolo bravo a schivare i colpi) di un suo ritratto da pugile, con le mani bendate e i pugni chiusi a guardia, mentre si preparava al primo round.

tullio pironti covertullio pironti cover

 

tullio pironti daLaStampatullio pironti daLaStampa

Un' immagine che doveva aver folgorato anche Rosaria, quella sera alla Pensione Paradiso, spingendola a offrirgli ben più di una brusca iniziazione sessuale. Se domani sera passerà a piazza Dante troverà una festa con ospiti, musica e libri gratis. Il regalo di Tullio Pironti a Napoli.

INCONTRO TRA EMILE GRIFFITH E NINO BENVENUTI INCONTRO TRA EMILE GRIFFITH E NINO BENVENUTI ERMANNO REAERMANNO REAtullio pirontitullio pirontiLibreria Tullio PirontiLibreria Tullio Pironti

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…