zerocalcare

ZEROCALCARE, IL “PETER PAN DEGLI SCIATTONI IN BERMUDA E PELI ESPOSTI ANCHE IN CITTÀ” – LUCA BEATRICE: “ALLA FINE CE NE FAREMO UNA RAGIONE: IL FUMETTARO NON SARÀ A LUCCA COMICS PERCHÉ IL PATROCINIO DELL’AMBASCIATA ISRAELIANA ‘RAPPRESENTA UN PROBLEMA’” – “ALTROVE AVREI RIBADITO LA MIA ASSOLUTA DISTANZA DAL MODELLO DI MASCHIO SFIGATO, INDECISO, SOLIDALE, EQUOSOLIDALE, FEMMINISTA SOLO PERCHÉ NON GLIELA DANNO MAI E IN VERITÀ ARRAPATO COME UNA BESTIA. INSOMMA, L’AVREMMO BUTTATA IN CACIARA. SOLO CHE STAVOLTA NON SI PUÒ…”

Estratto dell’articolo di Luca Beatrice per “Libero quotidiano”

 

luca beatrice

Alla fine ce ne faremo una ragione: Zerocalcare non sarà quest’anno a Lucca Comics perché il patrocinio dell’ambasciata israeliana “rappresenta un problema”. D’altra parte, annullare un tour fa ben più rumore che confermarlo. Tra le affermazioni più banali e scontate si possano sentire oggi a riguardo, la peggiore è proprio “ognuno è libero di pensarla come vuole”. Fino a un certo punto, direi piuttosto, e non in un caso come questo.

 

A inquietare non è certo il lungo, prevedibile, post pubblicato sul profilo ufficiale facebook del fumettaro romano, ma i circa 62mila commenti rilasciati in meno di 24 ore dalla mandria di invasati fan, che esaltano il coraggio del disegnatore promosso a intellettuale, adulandolo come un punto di riferimento […].

 

In pochi hanno tentato di spiegargli la differenza tra il governo d’Israele […] e l’ambasciata di un Paese che rappresenta l’intera comunità, ma il distinguo è troppo sofisticato […]. Oppure lo sa e fa finta di niente, lui capo di quella mandria di smandrappati che ha in odio preconcetto l’unico avamposto di democrazia e civiltà presente in Medio Oriente: a casa mia questo sentimento ha un solo nome, antisemitismo.

ZEROCALCARE ANNULLA LA PRESENZA A LUCCA COMICS

 

[…] Negli anni ’70, quando l’Italia era stretta nella morsa del terrorismo, pesarono molti i “cattivi maestri” anche senza che si fossero macchiati di crimini. La storia rischia di ripetersi, soprattutto quando a parlare è un quarantenne ricco e famoso a ventenni che ancora non sanno bene perché stanno al mondo e, acriticamente, si sentono meglio in branco piuttosto che seduti in poltrona e leggersi un grande autore israeliano, certo più complesso delle storie disegnate del reuccio di Rebibbia.

 

Altrove avrei ironizzato, mi sarei divertito ancora una volta a prenderne di mira il look da Peter Pan degli sciattoni in bermuda e peli esposti anche in città, che ha passato la conradiana linea d’ombra ma continua ad atteggiarsi come se fosse in Erasmus. Avrei ribadito la mia assoluta distanza dal modello di maschio sfigato, perdente, indeciso, solidale, equosolidale, femminista solo perché non gliela danno mai e in verità arrapato come una bestia.

 

dont lucca up meme su zerocalcare by emiliano carli

Avrei puntualizzato quel fastidio che provo ogni volta che mi trovo di fronte a un artista -sì, questo gli va riconosciuto, il suo mestiere lo sa fare  […] - eletto a maitre à penser del popolo alternativo che non ha neppure la forza di inventarsi i propri eroi e li deve rintracciare nel marketing editoriale.

 

Avrei infine osservato come Zerocalcare sia una moneta falsa, niente di autentico e purtroppo tanta gente gli crede, in particolare i ragazzi disposti a spendere la paghetta per i fortunati albi dalla Profezia dell’armadillo in poi, ma se gli chiedi di comprarsi un romanzo dicono che non hanno soldi.

 

Avrei detto queste cose, i fan si sarebbero incazzati […] ma insomma l’avremmo buttata in caciara. Solo che stavolta non si può, la questione è troppo seria, mi fa sospettare uno strisciante antisemitismo che si sta diffondendo a sinistra. Il primo punto è attaccare Israele, altro non serve precisare. Allora, se permettete, la voglia di ridere mi passa.

 

ZEROCALCARE BOICOTTA ISRAELE

[…] le affermazioni di Zerocalcare […] possono incitare all’odio razziale e per contro non sento intorno prendere le dovute distanze. Un mio caro amico ebreo mi ha rassicurato, ma in fondo chi è sto Zerocalcare, non so nemmeno se devo ridere quando lo leggo. Spero proprio abbia ragione lui.

zerocalcarequesto mondo non mi rendera cattivo 5questo mondo non mi rendera cattivo 8zerocalcare

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...