audrey hepburn

“MIA MADRE NON AMAVA HUMPREY BOGART. LUI AVEVA IL DIFETTO DI SPUTACCHIARE” – LUCA DOTTI, FIGLIO DI AUDREY HEPBURN, RACCONTA COM’È STATO CRESCERE CON UNA DELLE DIVE PIÙ FAMOSE DI TUTTI I TEMPI: “IL SOLO FILM CHE HO VISTO CON LEI È SABRINA: ERO MOLTO PICCOLO E LA VEDO BACIARSI CON IL SUO PARTNER, FURIBONDO VADO DA MIO PADRE E GLI RIMPROVERO DI NON FARE NIENTE” – LA PASSIONE PER PERTINI, IL RAPPORTO CON I BOTTEGAI DI ROMA E IL RICORDO INDELEBILE: “IN UNA SPIAGGIA CARAIBICA, CON POCA CONVINZIONE, TRATTA SUL PREZZO CON UN VENDITORE DI COLLANE. AL TERMINE TORNA RAGGIANTE E MI DICE…” - VIDEO

 

Estratto dell’articolo di Andrea Ducci per il “Corriere della Sera” del 19 dicembre 2023

 

audrey hepburn con il figlio luca dotti nel 1984

Sua madre Audrey Hepburn nasce in Belgio da padre inglese e da madre olandese, il successo lo deve agli Stati Uniti, poi vive a lungo in Italia, ma sceglie la Svizzera come definitivo domicilio. Dove si sentiva a casa?

«Mamma era una persona che […] casa ce l’aveva dentro. Dico così perché la sua vera casa — racconta Luca Dotti, il figlio secondogenito della Hepburn — l’aveva persa tante volte, lasciando prima il Belgio, per ragioni di lavoro di mio nonno, poi l’Inghilterra per il divorzio tra i suoi genitori, infine l’Olanda.

 

luca dotti figlio di audrey hepburn 6

L’unica stagione quieta l’ha vissuta nella campagna del Kent, dove era stata mandata in collegio a sei anni. Un contesto che, da adulta, appena potuto ha ricreato in Svizzera […]».

 

Perché la Svizzera?

«Era un Paese neutrale con un format agricolo, molti attori di Hollywood lo avevano scelto anche per ragioni fiscali. […]».

 

matrimonio di audrey hepburn con andrea dotti a morges, in svizzera 18 gennaio 1969

Che passaporto aveva?

«Inglese. Ne era fierissima, si considerava al 100% inglese».

 

Con lei parlava in inglese?

«In casa parlavamo una specie di esperanto fatto di italiano, poco inglese e molto francese. Mia madre considerava italiano e francese prioritari, mi diceva: “Luchino stai tranquillo, poi l’inglese lo imparerai”.

 

In effetti da bambino ero soprannominato “Che-dice-che-dice?”, perché domandavo in continuo la traduzione delle conversazioni in inglese. Quando i miei si separarono l’avvocato Agnelli, mi chiese in inglese cosa provavo. Io risposi: “I am sorry, I don’t understand”, perché non capivo. L’avvocato raccontò divertito a mio padre: “Tuo figlio è un genio della diplomazia e ha finto di non comprendere”. In verità non lo avevo davvero capito».

 

luca dotti figlio di audrey hepburn 1

 

Si considerava una grande attrice?

«Non si è mai ritenuta una grande attrice, era arrivata al cinema per caso, in Inghilterra aveva studiato da ballerina, un percorso interrotto dallo scoppio della guerra e dalla sua fuga in Olanda. Nel 1947 era tornata a Londra e aveva iniziato con il teatro, la grande opportunità era arrivata con il film Vacanze Romane».

 

Rivedevate i suoi film?

«Praticamente mai […]. Il solo film che ho visto con lei è Sabrina: ero molto piccolo e la vedo baciarsi con il suo partner, furibondo vado da mio padre e gli rimprovero di non fare niente mentre la mamma bacia un altro».

 

audrey hepburn colazione da tiffany

 

Cosa raccontava del suo passato?

«Non la divertiva parlare di Hollywood, raccontava, invece, molto della guerra. […]».

 

Aveva risentimento per i tedeschi?

«Con il tempo aveva superato i traumi della guerra, ma, per decenni non ha acquistato prodotti tedeschi. La prima Volkswagen Golf è arrivata a casa negli anni 80».

 

Chi erano gli amici nel mondo del cinema?

«Una carissima amica è stata Connie Wald, moglie del produttore Jerry […]. Altri grandi amici sono stati James Stewart, Roger Moore e Doris Brinner, una simpatica signora cilena, nonché ex moglie di Yul Brinner. Il vero amico legato alla sua carriera è stato Hubert de Givenchy, sebbene l’amicizia non decollò subito».

 

Perché?

bogart con audrey hepburn

«La Paramount per il film Sabrina stabilì di inviare la giovane Audrey Hepburn a farsi vestire da uno stilista francese. La scelta cadde su Balenciaga, che rifiutò perché non aveva tempo, allora fu deciso di rivolgersi a Givenchy, che ricevuto il telegramma dell’arrivo della Hepburn si aspettava la ben più nota Katharine Hepburn, appena scoperta la verità si innervosì e non volle riceverla. Ne è poi nata una grande amicizia».

 

C’era qualcuno del suo mondo che non amava...

«Pare non si amassero con Humphrey Bogart, che in più mentre recitava aveva il difetto di sputacchiare».

 

[…] Era una seduttrice?

«Più che seduttrice era charmant, molto simpatica e alla mano. Il suo modo di accogliere spiazzava, conquistando chiunque con la sua semplicità».

 

Suo padre Andrea Dotti è stato il secondo marito, dopo Mel Ferrer. Come si erano conosciuti?

«Mamma si era appena separata e aveva accettato un invito di Olimpia Torlonia in crociera in Turchia. In barca c’era anche mio padre, era l’estate del 1968, fu un colpo di fulmine con tanto di matrimonio nel gennaio del 1969. L’anno dopo sono nato io».

 

 

audrey hepburn in guerra e pace

Come si integrò con la famiglia di suo padre, erede degli industriali Cirio, e con una suocera italiana?

«I tre fratelli di mio padre l’hanno subito amata, mentre mia nonna Paola, indiscussa capofamiglia, era tanto intelligente e simpatica quanto dispotica. C’erano due aspetti che mandavano in bestia mia nonna: la totale autonomia economica di mia madre e, ancora peggio, il fatto di restare sorridente di fronte alle peggiori perfidie. Gliene ha fatte un po’ di tutti i colori, ma mia madre si sottraeva con grandi sorrisi».

 

Con Roma che rapporto ha avuto?

audrey hepburn

«Con la Roma dei negozianti e delle tante botteghe della città di allora ha avuto un rapporto fantastico. Amava le tradizioni e portava a mano i bigliettini per gli auguri di Natale e di compleanno.

 

La città l’ha ricambiata. La Roma un po’ più altolocata […] ne è rimasta insoddisfatta e, dunque, per invidia spesso è stata bollata come una snob. Volevano Audrey Hepburn e lei si comportava da signora Dotti».

 

 

Discuteva di politica?

17 audrey hepburn fa l'elemosina in via condotti 1970 ph barillari

« […] Aveva avuto una passione per il presidente Sandro Pertini, per lei l’Italia era lui sebbene avesse conosciuto altri politici come Amintore Fanfani e Giovanni Leone».

 

[…] L’immagine di Audrey Hepburn resta attuale, cosa aveva di diverso dalle grandi star della sua epoca?

«Le donne prorompenti della sua generazione erano riconducibili all’immaginario collettivo di quella stagione, mentre mia madre era e resta più abbordabile, chiunque può essere Audrey Hepburn».

 

Un ricordo indelebile...

«Una spiaggia caraibica e lei che con poca convinzione tratta sul prezzo con un venditore di collane. Al termine del buffo negoziato lei torna raggiante e, malgrado la sua fama mondiale, […] mi dice: il più grande piacere della mia vita è stare qui con te e poter mercanteggiare questa collana».

 

Le ha mai regalato una Vespa?

«Sì, ma era terrorizzata che mi facessi male».

 

 

 

 

 

luca dotti il figlio di audrey hepburn luca dotti figlio di audrey hepburn 3audrey hepburn in vacanze romane audrey hepburn nel visual diary di andy warholaudrey hepburn per glamour 1955audrey hepburnaudrey hepburn in piscinaaudrey hepburn e william holdenaudrey hepburnaudrey hepburncover audrey e billaudrey hepburn sul setaudrey hepburnAudrey Hepburn VACANZE DEI VIP AUDREY HEPBURN PRENDE UN AEREO PER HOLLYWOOD NEL MESE DI AGOSTO DOPO UNA VACANZA IN SVIZZERA holly golightly colazione da tiffany audrey hepburn audrey hepburn de la rentaaudrey hepburnpeter o toole audrey hepburnaudrey hepburn camicia da uomoaudrey hepburn foto di terry oneillaudrey hepburnAUDREY HEPBURN 21audrey hepburnjack warner con audrey hepburnaudrey hepburn 1audrey hepburn e la madre 4audrey hepburn e alan arkin in gli occhi della notteaudrey hepburn e la madre 7audrey hepburn my fair lady audrey hepburn 4audrey hepburn 8audrey hepburn e la madre 1audrey hepburn insieme a parigi audrey hepburn 5humphrey bogart audrey hepburn william holden sabrinaaudrey hepburnangelo frontoni e audrey hepburnaudrey hepburnaudrey hepburn e mel ferrer corridasean connery audrey hepburn robin e marian william holden audrey hepburn insieme a parigi Audrey Hepburn con il diamanteaudrey hepburn gli occhi della notte audrey hepburn gli occhi della notte Gregory Peck e Audrey Hepburn sulla Vespaaudrey hepburn in paco rabanneaudrey hepburn con il primo marito mel ferrer alla nascita del figlio sean

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”