PE’ FA’ USCI ER KILLER FRANCESE BASTAVA METTE A PALLA LE CANZONI DE CARLÀ - LUCA JOSI: “CHE STRANO IL CASO FRECCERO, IN RAI FA SCANDALO IL “PENALE” SESSUALE E NON QUELLO PROCESSUALE” - MA PERCHÈ I TEDESCHI VOGLIONO L'EUROPA A LORO IMMAGINE E SOMIGLIANZA? - BONANNI CAMBIA IDEA SULLA RIFORMA DEL LAVORO UN MINUTO DOPO IL PRONUNCIAMENTO DELLA CEI - LEHNER (PDL): “MONTI E FORNERO HANNO FATTO UAN RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO, CHE I GOVERNI DI CENTRODESTRA, SIN DAL 1994, PROMISERO E NON FECERO”…

Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera 1
Gentile Roberto,
colpisce la vicenda Freccero soprattutto se letta in controluce a una vicenda un "poco" più grave.

Sono produttore della serie Agrodolce e, il 4 dicembre 2011, il più stretto collaboratore del Dottor Giovanni Minoli dichiarava al giornale Il Fatto Quotidiano: "che quando le produzioni vanno in Sicilia, devi sottostare alle regole legate alle tradizioni dell'isola: non puoi sceglierti liberamente le comparse che vuoi tu, c'è qualcuno che te le porta" e che "ho chiamato Josi e lui mi fatto una scenata incredibile, dicendo che lui ‘ rapporti con mafiosi non li voleva avere, mai e poi mai" .

Il sottoscritto, ha 5.000 mq di stabilimenti televisivi dispersi nelle colline isolate, molto isolate, di Termini Imerese e quella frase, tradotta, suona: "noi vi avremmo fatto lavorare ma è il tizio che ha fatto problemi".

Solo dieci giorni dopo quell'infelice affermazione la Direzione Distrettuale Antimafia ha dato luogo a 28 arresti per un'attività estorsiva del Clan Porta Nuova interessata alla produzione Taodue, "Squadra antimafia", per Canale 5. Il tutto, tra l'altro, a pochi chilometri dai nostri studi. Quindi il rappresentante RAI non era un mitomane.
Essendo quel distretto, Termini Imerese, la Silicon Valley della disoccupazione europea sarà facile immaginare quale valore sociale, o quale altro "valore", possa avere la selezione annuale di 600/800 comparse.

Come mai la RAI che è stata resa partecipe in ogni suo livello dirigenziale, dal Presidente, al Direttore Generale, dal Consiglio di Amministrazione ai Direttori competenti, non ha ritenuto necessario smentire, diffidare o condannare in alcuna forma i suoi collaboratori responsabili di queste, pubbliche, dichiarazioni?

Avallare il lavoro della "Onorata società" non risulta quindi "lesivo dell'immagine, dell'onore e del prestigio della Rai, anche in relazione alla sua natura di concessionaria di pubblico servizio, e della sua classe dirigente, ivi incluso il Direttore Generale" e non rappresenta una "violazione del Codice Etico RAI" a differenza che per il Direttore di RAI 4?
Se così non fosse rimane il ragionevole dubbio che quelle dichiarazioni rappresentino almeno una violazione dei regolamenti Antimafia che la RAI richiede di sottoscrivere ai suoi produttori.

E' evidente che la materia in questione, secondo la principale azienda pubblica culturale italiana, è minore. Lì, il penale, è aggettivo.
Mentre con Freccero il pensiero va al sostantivo.
Luca Josi

Lettera 2
Ma perchè i Tedeschi si ostinano a voler cambiare l'Europa a loro immagine e somiglianza? Non l'hanno capito che per fare "come la Germania" ci vogliono i
Tedeschi? Del resto il mondo è bello perchè è vario, no?
Dino Manetta

Lettera 3
Caro Dago, lavoro e art. 18: con Monti la sinistra ha trovato un Berlusconi alla decima. Contenti loro...
Lino

Lettera 4
Caro Dago, Corsera del 29 aprile 2006: «"Dieci, cento, mille Nassiriya". Indagati Diliberto e Rizzo ». Ieri: "Fornero al cimitero". E il povero Diliberto non si accorge mai di nulla...
P.K.

Lettera 5
A Robbè ,
pe fa usci er killer francese basta mette a palla le canzoni de Carlà, s'arrende subbito !!!!
becerus

Lettera 6
Dago darling, chi l'avrebbe mai detto che le cozze pelose, innaffiate da calici di Dom Pérignon o Veuve Clicquot, diventassero il piatto più "cool" dell'impaurita Italia, appena sopravvissuta al suo 150mo compleanno? Più "cool" ancora - pare - accompagnarle con qualche "concombre géant à la Godoy", come gustato tante volte da Sua Maestà Maria Luisa di Borbone-Parma, godereccia regina di Spagna in tempi napoleonici, immortalata dall'eccelso Goya.
Natalie Paav.

Lettera 7
Da laico vi chiedo cortesemente di finirla con la polemica Busi-Dalla.... altrimenti divento numerario dell'Opus Dei e mi compro un cilicio fetish sadomaso ( uno lo regalo volentieri a Busi così ha qualcosa con cui tenersi impegnato :D ).
Riccardo

Lettera 8
Caro Dago,
Bonanni ( CISL ) che cambia idea sulla riforma del lavoro 1 minuto dopo il pronunciamento della CEI a riguardo, dopo essere stato il migliore alleato di tutti i Sacconi degli ultimi decenni ( lavoratori? chi sono? che vogliono? ), è la cosa più rivoltante di questa 2 giorni di casino all'italiana...

Per prima cosa, invece di tutelare i lavoratori di riferimento, ha tutelato Monti e Fornero ( che magari domani si ricorderanno ), ma per una volta non essendo d'accordo la CEI, è andato in corto circuito...Alla fine qualcuno col cerino in mano dovrà rimanere... e più di tutti io spero che lui sia uno di quelli che si brucerà, perchè questo comportamento è ributtante. Fino a che questa gente avrà una qualche voce in capitolo, l'Italia non avrà scampo
PotereAiPiccoli

 

Lettera 10
Caro Dago,
le autorità francesi ci informano che il killer "è scappato facendo fuoco e ha continuato a sparare lanciandosi dalla finestra". Ma chi era, Trinity nella trilogia di Matrix???
Francesco Mazzarella

Lettera 11
All'attenzione dei malpancisti del Pdl: espresse tutte le critiche possibili al governo dei tecnici, onestà intellettuale impone di ammettere che Monti e Fornero, in poche settimane, hanno posto in pista di lancio una riforma del mercato del lavoro, che i governi di centrodestra, sin dal 1994, promisero e non fecero. Anzi, neppure tentarono di fare.
Giancarlo Lehner, P.T.

Lettera 12
Assisto con sincera pena e strazio alle contorsioni della politica in Italia che cerca, invano, di far funzionare un Paese che non c'era e che qualcuno ha voluto mettere insieme per forza, ingannato dalla geografia e dagli ideali. Adesso tutti i nodi vengono al pettine. Il Sud doveva diventare come il Nord e invece è successo il contrario, con tanto di mafia che si è estesa su tutto il Paese che non c'è, e uno Stato meridionalizzato inefficiente e sprecone.

La Lega, anche se esprime i concetti con la rozzezza tipica dei movimenti realmente popolari, ha ragione da vendere e quando Salvini dice che la Lombardia si è stufata di mandare ogni anno 60 miliardi di euro a Roma che vanno poi in gran parte a rattoppare le falle da Roma in giù, è difficile dargli torto. Credo che in realtà la Lega sia solo la punta dell'iceberg, l'opinione pubblica dalla Toscana in su è tutta potenzialmente leghista e se non lo diventa esplicitamente è solo per il freno a mano tirato della Chiesa e dei Partiti.

Con la frittata ormai fatta (e persino festeggiata!), senza passare per scissioni traumatiche, l'unica è un federalismo severo e seriamente applicato. Ma sembra che non lo abbiano ancora capito e la situazione si avvita pericolosamente. I ‘tecnici' sono l'ennesima extrema ratio che ritorna ciclicamente nella storia di questo paese che non c'è, e che non risolverà assolutamente nulla. Poveri noi abitanti di questo Paese che non c'è, condannati all'agonia perenne.
Aldo Petrocchi

 

MOHAMED MERAH AUTORE DELLA STRAGE DI TOLOSA jpegCarla Bruni CARLA BRUNI E SARKOZY LUCA JOSI CARLO FRECCERO LORENZA LEI RAFFAELE BONANNI CARDINALE ANGELO BAGNASCO LUCIO DALLA Monti - ForneroSILVIO BERLUSCONI

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