marcello mastroianni

MARCELLO, CON LE DONNE UN MACELLO! TUTTI GLI AMORI DEL LATIN LOVER MARCELLO MASTROIANNI, DALLA MOGLIE FLORA CARABELLA (DA CUI NON HA MAI DIVORZIATO) A FAYE DUNAWAY, DA CATHERINE DENEUVE A ANNA MARIA TATO’ - “IO VORREI FARLE FELICI TUTTE, MA QUANDO VUOI TROPPE DONNE ALLA FINE NON NE HAI NESSUNA”. L’AMORE BREVE DURATO TUTTA LA VITA PER CATHERINE DENEUVE, “L’USSARO CHE PROGRAMMAVA TUTTO” - NEL 1972 NACQUE CHIARA, FORTEMENTE VOLUTA DA MARCELLO: LA LEGGENDA NARRA CHE LA MOGLIE FLORA CARABELLA STAVA PER ROMPERGLI UN VASO IN TESTA (PREZIOSISSIMO) QUANDO LE CONFESSÒ CHE DENEUVE ERA INCINTA…

Alessandra Paolini per https://d.repubblica.it/ - Estratti

 

marcello mastroianni catherine deneuve

Cosa è che fa grande un amore? La passione? L’intensità del dolore quando finisce? Per Marcello Mastroianni e Catherine Deneuve è stato anche il sapersi lasciare. E dalle ceneri di quella grande storia costruire un’amicizia capace di farli guardare l’un l’altra negli occhi fino all’ultimo respiro.

 

La femme fatale francese e il latin lover pupillo di Fellini sono stati insieme solo quattro anni, dal 1971 al 1975. Ma non hanno mai smesso di essere importanti e presenti l’uno per l’altra, nonostante le loro strade sentimentali avessero preso strade diverse: legati anche da Chiara, la figlia nata dalla loro unione, hanno continuato a volersi bene per tutta la vita.

 

(…)

Parigi, 19 dicembre 1996. Gli Champs-Elysées sono uno sfavillio di luci, Natale sta per arrivare. Al 91 di rue de la Seine, dalla finestra si vede scendere la neve: dentro, tra mobili art déco e sculture di Umberto Mastroianni, suo zio, Marcello sta per morire. A tenergli la mano c’è la figlia Chiara, accanto a lei Anna Maria Tatò, l’ultima compagna dell’attore che nei mesi precedenti ha girato Mi ricordo, sì, mi ricordo”, un docu-film che è una sorta di testamento dell’attore.

 

marcello mastroianni catherine deneuve 19

La figlia più grande, Barbara (avuta con la prima e unica moglie Flora Carabella, da cui non ha mai divorziato) è in treno da Roma, sta per raggiungerlo. E poi c’è lei, Catherine Deneuve, “l’ussaro che programmava tutto”, come l’ha definita lui più volte scherzosamente, per definire il suo temperamento militaresco e tuttofare.

 

Diciannove anni di differenza. I due si incontrano la prima volta a cena a casa di Roman Polanski a Londra. Sono uno seduto di fronte all’altra. E tutti e due malconci per amore. Catherine pensa a François Truffaut, benché sposata con il fotografo David Bailey: Marcello a Faye Dunaway, conosciuta sul set di Amanti di Vittorio De Sica. Una relazione travolgente interrotta bruscamente perché lei voleva sposarsi e mettere su famiglia, e lui tentennava perché non voleva divorziare da Flora.

 

marcello mastroianni con la moglie flora

La fine non l’aveva presa benissimo. La figlia Barbara racconterà con una certa ironia quando il padre, tanto era disperato per il benservito di Faye, una volta le chiese di chiamarla al telefono, per chiedergli di tornare insieme. “Papà è tanto triste! Perché non vi rivedete?”. L’interprete di Bonnie and Clyde si infuriò con mio padre, naturalmente. A dirla tutta, fece una figura orrenda”.

 

Al matrimonio con Flora Carabella - collega dalla sensualità mediterranea sposata nel ‘50 e conosciuta in teatro a Roma, mentre recitavano insieme Un tram chiamato desiderio - Mastroianni non rinuncerà mai. Né quando nel ‘74 il divorzio divenne legale in Italia, né quando scoppia la passione, travolgente, con la Deneuve. Galeotto, il Tempo d’amore di Nadine Trintignant, un film tosto, drammatico, che mette in scena un fatto realmente accaduto in casa Trintignant: la morte di Pauline, la figlioletta di 4 mesi.

 

marcello mastroianni e faye dunaway

La storia tra gli interpreti de Il Bell’Antonio e di Belle de jour comincia clandestina, fomentata anche dall’intensità della trama che li fa sentire ogni giorno più intimi. Ma il “sottotraccia” dura poco e le voci corrono. La coppia italo francese, in un attimo, diventa tra le più paparazzate del pianeta. Con i fotografi a immortalarli, bellissimi, tra set, red carpet, fughe romantiche dalla città. E poi nei panni di genitori in attesa della cicogna. Nel ‘72 nasce Chiara, fortemente voluta da Marcello. La leggenda narra che la moglie Flora stava per rompergli un vaso in testa (preziosissimo) quando le confessò che Deneuve era incinta di lui.

 

anna maria tato marcella mastroianni

Marcello e Catherine. Diversissimi. Lui pigro, con quell’indolenza un po’ romana (anche se a Roma arrivò solo nel ’33, a nove anni, dalla nativa Fontana Liri) e un disincanto ad alto tasso erotico che lo aveva fatto diventare un sex symbol, suo malgrado. E malgrado avesse interpretato anche ruoli non proprio da macho, l’impotente, il gay, il vecchio. Ma quell’iconico “Marcello, come here!” di Anita Ekberg in La Dolce Vita evidentemente gli era rimasto appiccicato addosso, per sempre.

 

Lei, più social, più mondana, figlia di due attori, aveva cominciato presto con il cinema: scoperta e lanciata da Roger Vadim che ne fa la sua musa - a 21 anni - ha un figlio da lui: Christian. “Mi mette l’ansia già da come la sento camminare in casa” dice Mastroianni durante un’intervista per raccontare la diversità tra il suo essere ozioso e pantofolaio e la tempra da militare di lei.

 

Fatto sta che dopo 4 anni lei lo lascia. E lui sta male: “La nostra vita insieme si è conclusa con un fallimento, e.… non mi piacciono i fallimenti. “Non avere la stessa educazione, le stesse radici, la stessa lingua... sì, quante insidie...”, dirà lei. Anche se - durante un’intervista a Mixer con Giovanni Minoli- di Marcello dirà “è quel tipo di uomo che io chiamo irresistibile. È una questione di charme, di intelligenza, di sensibilità e di semplicità… Io penso che veramente, poi, lui è un principe, in un certo senso “.

marcello mastroianni catherine deneuve 33

 

I due rimangono migliori amici. Chiara cresce tra un set di papà e un set di mamma. Natale a casa tutti insieme a Parigi. “Mia madre è stata la presenza, la guida. Mio padre l’affetto, la dolcezza”, ha raccontato Chiara Mastroianni. Quando confessò ai genitori di voler fare l’attrice, “mamma disse che era meglio di no, voleva diventassi archeologa; papà invece fu talmente felice che organizzò una festa. Era come un oste a cui il figlio dice di voler continuare col ristorante di famiglia…”.

 

deneuve chiara mastroianni

Il funerale di Mastroianni viene celebrato a Parigi nella chiesa di Saint Sulpice. E il giorno seguente il feretro viene portato a Roma: i romani e i colleghi gli danno l’ultimo saluto in fila nel Palazzo Senatorio. Poi, a seguire, la cerimonia laica in piazza del Campidoglio. In prima fila ci sono la moglie Flora, Catherine Deneuve, Barbara e Chiara. Quasi 10 anni prima, ospite di David Letterman, aveva detto sulle donne della sua vita “io vorrei farle felici tutte, è quella la mia pretesa. Ci sentiamo furbi, ma quando ne vuoi troppe alla fine non ne hai nessuna”.

 

Alla Mostra del Cinema di Venezia lo scorso anno Catherine e Chiara, mamma e figlia, sono le interpreti di Marcello Mio. Trama: Chiara che fa l’attrice decide durante un’estate di mettersi nei panni del padre. Si veste come lui, parla come lui, ragiona come lui. La somiglianza è talmente grande che per strada e in famiglia alla fine la chiamano Marcello. L’amore, oltre la vita... Forse Mastroianni si sbagliava: l’hanno amato tutte. Ma proprio tutte.

catherine deneuve chiara mastroianni 12marcello chiara mastroiannichiara mastroianni nei panni del padre marcellomarcello mio. marcello mio marcello mastroianni la moglie flora anna karina e enrico lucherinimarcello mastroianni flora carabellamarcello flora e barbara mastroiannimarcello flora e barbara mastroianni a moscachiara marcello mastroianni

 

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…