ferro maionchi

TIZIANO FERRO E MARA MAIONCHI? “MATCH PARI” – MARCO MOLENDINI: “SE L'INVITO A NASCONDERE L’OMOSESSUALITÀ PUÒ ESSERE STATO PRESSANTE, È ANCHE VERO CHE TIZIANO L'HA SEGUITO CONVINTAMENTE, ANDANDO A VIVERE ALL'ESTERO PER SENTIRSI PIÙ LIBERO E TEMENDO CHE IL COMING OUT POTESSE DANNEGGIARLO. SI È DICHIARATO IN TEMPI SICURI, QUANDO NELLA MUSICA IL TABÙ SESSUALE ERA ORMAI AMPIAMENTE SUPERATO…”

 

 

marco molendini foto di bacco

1. MATCH PARI TRA TIZIANO FERRO E MARA MAIONCHI

Dalla pagina Facebook di Marco Molendini

 

Match pari tra Tiziano Ferro e Mara Maionchi. A parte il tema irrilevante della riconoscenza (categoria che non fa parte del catalogo della pop music) sull'argomento più forte, quello dell'omosessualità celata, se l'invito a nasconderla può essere stato pressante, è anche vero che Tiziano l'ha seguito convintamente, andando a vivere all'estero per sentirsi più libero e temendo che il coming out potesse danneggiarlo (e ormai non lavorava più con la Maionchi).

 

mara maionchi

Si è dichiarato in tempi sicuri, quando nella musica il tabù sessuale era ormai ampiamente superato e non era più un handicap anche in Italia. Anzi. Detto questo, è innegabile che i manager possono condizionare pesantemente i loro assistiti (lo fanno, lo hanno fatto e lo faranno) specie in tempi, come quelli attuali, in cui talento e comportamenti sono del tutto al servizio dell'immagine e della costruzione di un personaggio. Campo in cui, recita e realtà, si sovrappongono.

 

TIZIANO FERRO

Quanto all'omosessualità, anche se la via del rock è lastricata di figure che hanno giocato sulla loro ambiguità, nella storia nostrana i gay dichiarati sono stati lungamente mosche bianche. C'è chi, per esserlo, ha pagato pesantemente (Umberto Bindi), c'è chi continua a negare di esserlo pervicacemente, e c'è chi lo ha nascosto tutta la vita come Lucio Dalla che, certo non correva alcun rischio anche se avesse rivelato il suo orientamento sessuale.

 

Per quello che riguarda poi il Codacons, che chiede di rimuovere Mara Maionchi dalla conduzione dell'Eurovision song festival per quanto ha detto sui cantanti e la necessità di avere una forma fisica, siamo onestamente al ridicolo.

 

2. MAIONCHI VS FERRO

ALBERTO SALERNO - MARA MAIONCHI

Estratto dell’articolo di Maria Volpe per il “Corriere della Sera”

 

Una lotta di emozioni a distanza: da una parte un grande artista italiano che dei sentimenti ha fatto la sua musica, dall’altra una grande talent scout che gestisce i sentimenti della musica. Tiziano Ferro e Mara Maionchi, uno contro l’altra. In sintesi: Mara dice che Tiziano è stato un ingrato; Tiziano ci resta male, dice che non è vero e rilancia un articolo dove Maionchi appare piuttosto cattiva (gli avrebbe imposto di dimagrire e di non dichiarare la sua omosessualità); infine Mara replica che non ha obbligato nessuno. Lei a Milano, lui a Los Angeles. Tutto via social, come sempre.

 

TIZIANO FERRO

Correva il 2001 quando i produttori Andrea Salerno e Mara Maionchi — marito e moglie — lanciano l’artista di Latina con «Xdono». Presto lui sarebbe diventato un idolo in Italia e una star mondiale. Un forte legame […], fino a che... […] Maionchi, martedì 30 aprile, va ospite a «Belve» e rispondendo a una domanda di Francesca Fagnani su chi non avesse capito la fortuna di averla incontrata, dice: «Tiziano Ferro. Non ha pensato che sia io che mio marito l’abbiamo aiutato a essere quello che alla fine, in parte, è. Ma non è importante, non è un obbligo avere riconoscenza».

 

TIZIANO FERRO

Dichiarazione inaspettata. E infatti dopo qualche ora arriva la replica di Ferro, su Instagram. È chiaramente ferito e dispiaciuto. Scrive nel post rivolgendosi direttamente all’(ex?) amica: «Ti sono sempre stato grato, te l’ho dimostrato un milione di volte durante un milione di occasioni quindi mi chiedo: perché questo? Perché adesso? Perché non me l’hai mai detto prima? Mi sarei scusato e ti avrei ringraziata ancora».

 

L’artista […] deve aver ripensato ancora a quelle parole di Mara e ha pubblicato un’altra storia su Instagram che termina con un video del 2019: «A me questo sembrava un abbraccio di cuore. Che peccato, che tristezza». Non basta, l’artista chiaramente addolorato, il giorno dopo, condivide un articolo, pubblicato da MowMag dove si legge: «Mara Maionchi è la discografica che “scoprì” Ferro nel 2001. Due le condizioni: dimagrire e non dire mai di essere gay. Altrimenti, niente contratto. Perché doveva essere un teen idol e non poteva permettersi chili di troppo e omosessualità». Dunque Maionchi non sarebbe la «nonnina che tutti vorremmo», ma «il lupo cattivo».

TIZIANO FERRO REPOSTA L ARTICOLO DI MOWMAG SUL CASO MAIONCHI

 

Accuse pesanti che Tiziano ha voluto fare sue, evidentemente. C’era dunque del rancore? O Tiziano è solo un artista ferito? E Mara: una consigliera troppo diretta e poco sensibile, ma a fin di bene? Non lo sapremo mai.

 

Ieri Maionchi […] ha detto: «Avrei voluto mantenere un rapporto con lui. Mi sarebbe piaciuto ogni tanto un ”ciao, come va?” oppure “Buon Natale”. Forse non ci siamo capiti e mi dispiace». Sulle questioni dieta e omosessualità spiega: «Secondo me, non era giusto che un ragazzo così giovane pesasse così tanto (111 kg). Non è salutare. Penso di avergli dato dei consigli buoni, in buona fede. Le canzoni sono quelle che contano e lui aveva buone canzoni. Stesso discorso sull’omosessualità. Lo spettacolo ha qualche esigenza, ma qualche. Per forza, non ha fatto nulla».

 

mara maionchi a belve 6

Infine ha scritto anche lei su Instagram con l’idea di mettere la parola fine alla discussione: «In bocca al lupo per i tuoi progetti e per la serenità che ti auguro di trovare: stai stretto alla tua famiglia perché è quello che conta». A leggere tutte le loro frasi, si ha l’idea di due persone che si vogliono ancora molto bene.

tiziano ferro 3mara maionchi phstefaniacasellato 10tiziano ferro 4tiziano ferro 4tiziano ferro 2tiziano ferro risponde a mara maionchimara maionchi francesca fagnani phstefaniacasellato 1mara maionchi a belve 1mara maionchi a belve 5

Ultimi Dagoreport

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA