elisabetta sgarbi la nave di teseo

E LA NAVE NON VA - CIRCOLANO VOCI SU UNA POSSIBILE VENDITA DELLA NAVE DI TESEO, LA CASA EDITRICE FONDATA CINQUE ANNI FA DA ELISABETTA SGARBI, MAGARI A UN GRUPPO PIÙ GRANDE. MAGARI A RCS, DALLA CUI ORBITA ERA USCITA NEL 2015 LASCIANDO BOMPIANI PROPRIO PER DARE VITA ALLA NUOVA CASA EDITRICE – INTANTO FELTRINELLI È SALITO DAL 40% AL 55% NEL CAPITALE DI MARSILIO EDITORI, RAFFORZANDO COSÌ L'ALLEANZA STRATEGICA

Camilla Conti per “la Verità”

 

elisabetta sgarbi editrice la nave di teseo

L' Associazione italiana editori per il 2020 stima 40 milioni di copie stampate in meno. La chiusura delle librerie ha lasciato il mercato all' e-commerce rischiando di approfondire il solco e la sofferenza tra librerie tradizionali e librerie elettroniche. L' 11 marzo non solo erano stati chiusi i punti vendita, ma le case editrici hanno bloccato ogni nuova uscita editoriale per non bruciare gli investimenti in promozione dei nuovi titoli. Eppure, nonostante la pandemia, è ripartito il risiko dei libri.

 

elisabetta sgarbi

A muovere gli ultimi «carri armati» di carta è stato il gruppo Feltrinelli, che è salito dal 40% al 55% nel capitale di Marsilio editori, rafforzando così l' alleanza strategica. L' operazione rientra nell' accordo firmato tra le due case editrici nell' ottobre 2017 che prevedeva per Feltrinelli l' incremento della propria quota per un ulteriore 15% e rappresenta per i due editori «un tassello decisivo per affrontare insieme le evoluzioni del mercato con una rinnovata sinergia e con un' integrazione sempre più virtuosa di competenze e attività editoriali», hanno detto.

 

nave di teseo casa editrice elisabetta sgarbi umberto eco buttafuoco

Dopo Feltrinelli con il 55%, il resto delle quote di Marsilio editori è in mano alla famiglia De Michelis (40%) e alla Fondazione di Venezia (5%).

 

Sono pronti a muoversi sullo scacchiere anche in casa De Agostini che «sta continuando a essere focalizzato sul consolidamento e sullo sviluppo delle proprie attività, per superare al meglio la fase acuta della crisi ed essere pronto a cogliere le opportunità che dovessero presentarsi in uscita dalla stessa», si legge nella nota che accompagna il bilancio 2019 chiuso con un risultato netto positivo per 19 milioni e ricavi netti per 4,627 miliardi (+3%).

urbano cairo foto mezzelani gmt5

 

L' assemblea dei soci che ha approvato i conti dell' anno scorso ha anche deciso di non distribuire dividendi. In queste settimane di luglio stanno intanto circolando sul mercato anche voci su una possibile vendita della Nave di Teseo, la casa editrice fondata cinque anni fa da Elisabetta Sgarbi che è reduce dalla vittoria del Premio Strega con Il Colibrì di Sandro Veronesi e dal lancio dell' autobiografia di Woody Allen in anteprima mondiale e per ora solo in eBook.

 

Proprio sfruttando gli ultimi colpi messi a segno, sono i rumors, la Sgarbi potrebbe vendere la Nave, magari a un gruppo più grande. Magari a Rcs, dalla cui orbita era uscita nel 2015 lasciando Bompiani proprio per dare vita alla nuova casa editrice.

marina berlusconi ernesto mauri

 

Quanto a Mondadori, forte della sua quota del 26,2% del mercato, alla fine di marzo l' ad Ernesto Mauri aveva sottolineato che nel settore dell' editoria per la formazione e per l' ambito professionale, Mondadori «potrebbe fare da soggetto aggregatore per una serie di tante piccole aziende e attività imprenditoriali. Una strategia che può portare a mettere assieme un fatturato interessante e un' ottima redditività».

MARINA BERLUSCONI ERNESTO MAURI

 

Oggi l' attività più redditizia del gruppo è nell' education, nei libri che offrono formazione dalle scuole primarie fino alle superiori. «Ci mancano invece le attività sulla parte successiva. Pertanto, sarebbe molto logico continuare questo percorso seguendo l' intero processo di formazione di un individuo: dopo le superiori» avere anche testi per «il pre universitario, l' universitario e poi nell' ambito professionale. Riteniamo che in quel settore ci sia spazio per un' ulteriore espansione: ce ne sarà ancora», aveva aggiunto il manager.

 

Intanto, Mondadori Store, il network di librerie in Italia, ha deciso di rafforzare la propria rete di punti vendita in franchising con un piano di nuove aperture che toccherà principalmente le regioni italiane del centro-sud.

 

luca de michelis

Dieci store apriranno le porte questa estate in Campania, Puglia, Lazio, Sicilia e Marche. Chi ha potuto o voluto, ha giocato la carta degli eBook ideando anche collane ad hoc con prezzi calmierati o download gratuiti. La sfida è qui: grandi numeri e velocità di consegna. Ed è una partita per chi ha risorse da investire.

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…