calcagno ilary blasi miriam leone luisa ranieri

LA FICTION SU ''LUISA SPAGNOLI'' VOLA SU RAIUNO, “1992” SU LA7 FA FLOP - LA DANZA DELLA GRAVIDANZA, DA ILARY BLASI A FRANCESCA BARRA - SCHERZO DA PAPI PER BEPPE CASCHETTO - NON SARÀ CHE LA CALCAGNO LITIGA CON GLI ALLENATORI PERCHÉ È LA COMPAGNA DELL’EX ARBITRO PAPARESTA?

Marco Castoro per la Notizia www.lanotiziagiornale.it

LUISA RANIERI LUISA SPAGNOLILUISA RANIERI LUISA SPAGNOLI

 

UNA RANIERI NON AL BACIO

Una media di oltre 7 milioni di spettatori. Uno share vicino al 30% hanno fatto anche di Luisa Spagnoli un’altra fiction di successo per la gioia di Raiuno. Ottimo il cast guidato da Luisa Ranieri. Bellissima, brava ma stonata con il suo inconfondibile accento napoletano che non era certo un vezzo della protagonista della storia. Perugina di nascita e Perugina al bacio. Al contrario dell’interpretazione della Ranieri che non era proprio al bacio. Almeno dal punto di vista della dizione.

 

miriam leonemiriam leone

1992 STELLA CADENTE

Ci sono programmi che nascono sotto una cattiva… Stella. Non certo per demeriti del prodotto ma perché si crea una situazione che ne determina un fallimento. La serie 1992 ha riscosso consensi un po’ ovunque, eppure la sua prima tv in chiaro su La7 continua a raccogliere uno share assai deludente. La fiction è stata spostata dal venerdì alla domenica e addirittura il risultato è stato peggiore.

 

miriam leone miriam leone

Vista solo da 330 mila spettatori (1,3%). Addirittura hanno fatto più ascolti di La7 Il mio finto fidanzato su La5 (567 mila e 2,04%), il film Il Cliente che su Iris ha raccolto 610 mila spettatori e il 2,26% e su Top Crime The Closer (429 mila e l’1,52%). Ora domani andrà in onda il penultimo appuntamento, ma in orario più lontano dalla prima serata (dopo le 22) perché si allunga Fuori Onda. La serie 1992 è l’ultima tranche che Cairo ha ereditato dalla gestione Stella. E meno male che l’attuale patron di La7 è riuscito per tempo a modificare l’accordo con Sky, rinunciando ai Delitti del Barlume e a Gomorra. Quest’ultima, nonostante i riconoscimenti avuti, è stato un mezzo flop su Raitre.

 

MARANI  A SKY SPORT

miriam leone 5miriam leone 5

Il direttore del Guerin Sportivo, Matteo Marani approda a Sky Sport 24. Sarà lui a prendere il posto dell’ottimo Fiorenzo Pompei che lascia per andare in pensione. Si tratta del secondo arrivo in pochi giorni nella squadra sportiva di Murdoch. L’altro era stato l’ex Premium Marco Foroni a prendere il posto come direttore di Fox Sport di Fabio Guadagnini approdato nella squadra di Roma 2024 che cercherà di conquistare i Giochi. Occhio anche a Raisport perché Verdelli (ex Gazzetta) potrebbe “esonerare” Paris.

ANZALDIANZALDI

 

DICHIARATOR

Anzaldi non perde occasione per dichiarare alle agenzie contro la Rai. Non essendoci di mezzo Giannini e Ballarò stavolta il deputato Pd, membro della Vigilanza, se l’è presa con il canone. “Il pagamento del canone in bolletta potrebbe essere l’occasione per pretendere la riscossione di anni di arretrati”. Puntuale la replica del ministero Sviluppo economico: “Nella bolletta elettrica non saranno addebitati eventuali arretrati non pagati del canone Rai”.

 

CIUCCI E MELONI

ilary blasi 5ilary blasi 5

Francesco Totti per anni ha esultato dopo un gol con il pollice in bocca a mo’ di ciuccio. E per farlo contento sua moglie Ilary Blasi sta sfornando una squadra di calcetto. Dopo Christian e Chanel ecco il terzo fiocco. Sarà rosa anche questo. Il nome più gettonato sembra essere Tiffany. Un’altra star che è in dirittura d’arrivo è Elena Santarelli, anche lei sta per dare un secondo erede al calciatore Bernardo Corradi. La Santarelli segue a ridosso due neo mamme come l’attrice Claudia Pandolfi e la conduttrice tv Veronica Maya. Un, due e tre. Quando tutti sembravano convinti della quarta gravidanza di Michelle Hunziker, la diretta interessata ha mandato in onda la smentita. 

 

ELENA SANTARELLI ELENA SANTARELLI

Ha preso appuntamento col suo ginecologo e si è sottoposta, accanto alle telecamere di Striscia, a un’ecografia in grado di svelare la verità. Ebbene: nessun bimbo è in arrivo. Sarebbe stato il terzo in casa Trussardi (poi c’è Aurora Ramazzotti). Terzo figlio invece in arrivo per Francesca Barra e il marito Marcello Molfino. Dopo Renato ed Emma Angelina la giornalista è in dolce attesa.

 

giorgia meloni con il gattogiorgia meloni con il gatto

Da notare come sia diversa la scelta del nome del nascituro. Se Ilary passa da un film a un profumo, la Barra tiene fede alle sue origini e sceglie i nomi dei nonni. Tutta un’altra storia sarà la scelta del nome del primo erede di Giorgia Meloni. Sui social impazza il toto. C’è chi azzarda tutto il repertorio della storia della destra. Chi vorrebbe una dedica ai Marò. E se fosse femmina? Allora Marà. Meglio Mara. Meglio ancora se a decidere fossero papà e mamma.

enrico papienrico papi

 

SCHERZI DA PAPI

Beppe Caschetto è uno degli agenti più popolari del mondo dello spettacolo. Nella sua scuderia, l’Itc 2000, ci sono tanti artisti di successo. Da Fabio Fazio a  Luciana Littizzetto, da Alessia Marcuzzi a Maurizio Crozza. Nutrita pure al squadra dei conduttori: Giovanni Floris, Lucia Annunziata, Roberto Saviano, Ilaria D’Amico, Luca Telese, Daria Bignardi, Corrado Formigli, Cristina Parodi e le neo Iene Fabio Volo, Miriam Leone,  Geppi Cucciari e Pif. Un’infornata, quest’ultima nel programma di Italia 1, che ha fatto riflettere, vista l’invasione di campo nel regno di Davide Parenti.

beppecaschettobeppecaschetto

 

Tuttavia anche ai padroni del vapore ogni tanto qualche rospo va di traverso. Enrico Papi, dopo essersi rivolto proprio a Caschetto per strappare un contratto da naufrago all’Isola dei Famosi, al momento della firma ha fatto un passo indietro perché in contemporanea era arrivata la proposta di Bibi Ballandi e Milly Carlucci per portarlo a Ballando con le stelle. Caschetto è andato su tutte le furie, così come i dirigenti di Mediaset e Magnolia che si sono visti rifiutare le nozze sull’altare. Tra l’altro dopo una lunga ed estenuante trattativa.

 

CONTI E ZALONE

A meno di una settimana dal via Carlo Conti, in un’intervista a Chi, parla di un Sanremo pop e replica a Checco Zalone. “Voglio chiarire che gli ospiti non sono pagati con denaro pubblico. Il Festival si ripaga con gli sponsor e porta soldi alle casse della Rai (lo scorso anno 5 milioni di utile). È un’occasione per finanziare la tv pubblica”.

myrta merlinomyrta merlino

 

BERLUSCONI  A LA7

Colpaccio di Myrta Merlino che è riuscita ad assicurarsi la presenza di Berlusconi e Vendola alla puntata speciale de L’Aria che tira, in programma lunedì prossimo in prima serata. su La7. Si parlerà di madri, come il titolo del libro della Merlino.  Uno spaccato sull’universo materno. Gli ospiti parleranno della propria mamma.

 

COLPO DI TACCO? NO DI CALCAGNO

Mikaela Calcagno litiga con gli allenatori perché risulta antipatica o perché è la compagna dell’ex arbitro Gianluca Paparesta? Rispondere a questo interrogativo è come dire se è nato prima l’uovo o la gallina. Di certo c’è che la conduttrice di Premium non si becca con i suoi interlocutori perché fa domanda scomode. I suoi interrogativi sono gli stessi che si pongono in tutte le trasmissioni del dopo partita. Ilaria D’Amico e i suoi ospiti  fanno domande anche più incalzanti.

 

PAPARESTA CALCAGNOPAPARESTA CALCAGNO

Eppure di rado finiscono per bacchettare con il tecnico al microfono. Invece con la Calcagno è tutta un’altra musica. Chissà magari Paparesta negò qualche rigore di troppo. Prima dell’ultimo caso di Mancini, recidivo, c’erano stati Mihajlovic e Allegri a entrare in collusione. Il coach del Milan a una domanda tecnica sui motivi di un cambio rispose così: “Perché io faccio l’allenatore e lei la presentatrice”. Allegri sottolineò come la domanda avesse un esito scontato: “secondo lei perché è così?” e Mancini nel primo scontro disse in diretta: “Perché non scegliete una domanda un po’ più intelligente”.

 

MANCINI CALCAGNO 3MANCINI CALCAGNO 3

Comunque la si giri è sempre polemica. Probabilmente la Calcagno si è creata questo tipo di personaggio aggressivo che fa la maestrina tattica e che con la matita blu e rossa mette i voti agli allenatori. I quali però, seppure arrabbiati per una sconfitta, dovrebbero avere un po’ più di pazienza nei confronti della conduttrice perché quelle sono le domande che ciascun tifoso da casa farebbe.  A riguardo l’Unione stampa sportiva ha ammonito Mancini.

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?