PARLA COME UN MAGO DELLE AMPUTAZIONI, GOLDMAN MONTI CHE IN NOME DELLA FLESSIBILITÀ HA PRETESO DA BELLA NAPOLI LA NOMINA A SENATORE A VITA: “ABBIAMO AGGRAVATO LA CRISI MA ERA NECESSARIO PER RISANARE” - SÌ, CERTO, PER RISANARE LE BANCHE INLIGRESTATE E IMBOTTITE DI TITOLI SPAZZATURA. L’ITALIETTA AI TEMPI DEL RIGOR MONTIS È QUESTA, CON LA PIENA ED ENTUSIASTA COLLABORAZIONE DEI VARI MEGAFONI DI CARTA PIOMBATA…

a cura di COLIN WARD e CRITICAL MESS (Special Guest: Dj Patriot)

1- NON FA SOSTA LA SUPPOSTA...
Un sapiente uso di nuove emergenze, promesse da marinaio e una cortina fumogena permanente. Dietro alla quale Lorsignori fanno gli affari di sempre e lo Stato non dimagrisce, ma si limita a tagliare i servizi e a chiedere sempre nuovi sacrifici ai soliti noti. L'Italietta ai tempi del Rigor Montis è questa, con la piena ed entusiasta collaborazione dei vari megafoni di carta piombata.

Parla come un mago delle amputazioni, il Bocconiano che in nome della flessibilità ha preteso la nomina a senatore a vita prima di indossare l'augusto camice: "Abbiamo aggravato la crisi ma era necessario per risanare" (Messaggero, p. 2). Sì, per risanare le banche inligrestate e imbottite di titoli spazzatura. Giustamente, il Giornale lo sfotte così in prima pagina: "Monti si costituisce". La Repubblica degli Illuminati invece enfatizza le giustificazioni ai prossimi cetrioli: "Competitività, appello di Monti: "Subito patto imprese-sindacati. La Grecia sta facendo più di noi'. Il premier: agire sul costo del lavoro" (p.2).

La Stampa dei Lingotti in fuga lancia i primi ultimatum: "Sindacati, un mese per l'intesa" (p.1) e "Monti: ‘Fase molto dura. Si deve lavorare di più" (p. 2). Su Libero si fanno i conti con la magnifica contro-riforma della Fornarina Piagnens: "La Fornero pialla le Pmi: 200 mila posti a rischio. Per la Cgia di Mestre solo nella piccola impresa ci saranno 172 mila licenziamenti. Pozza (Confartigianato Trieste): snaturati i contratti a termine e l'apprendistato" (p.4)

Intanto è sempre bene ricordare che anche questo governo di implacabili tecnici sa perfettamente con chi fare la voce grossa (dipendenti e pensionati) e con chi non si deve permettere manco una smorfia (banche e assicurazioni a parte): "Sale giochi, bibite e spot tv. Così il decreto salute è stato svuotato dalle lobby. Anche membri del Pdl in pressing su Catricalà: non esagerate oppure salta tutto" (Repubblica, p. 18).

2- LOMBROSIANI PER SEMPRE...
Ritagliare e rimirare la celeste immaginetta di MM1 pubblicata sul Corriere a pagina 3. Vi si contempla il nostro venerato fratello Agente Goldman col cuneo in mano. Il titolo "Passera diventa l'uomo della trattativa" lascia spazio a interpretazioni, ma il testo dell'articolo non lascia dubbi su dove MM1 metterà il cuneo se l'AirOne di Como non chiuderà la trattativa.

3- LA BAVA SEPARATA DALLE NOTIZIE...
Centonovantaduesimo annuncio positivo di AirOne Passera, la cui credibilità con le cosiddette parti sociali è ormai pari a quella di Marpionne quando parlava di 20 miliardi pronti per Fabbrica Italia (in cambio delle sue battaglie ideologiche). Oggi abbocca con gioia il Messaggero: "Produttività, il governo accelera: serve un patto entro un mese. Passera: risorse per aumentare gli stipendi" (p. 3).

Aumentare gli stipendi? Ma va là. Non male anche il servizietto all'ex avvocatessa di Calta-riccone: "Severino sblocca l'anticorruzione. La riforma riparte in Senato" (Messaggero, p. 10). E alla voce Monti reloaded, "Rivoluzione digitale, Monti ci prova. Carta d'identità elettronica, start-up, banda larga: pronto il decreto" (Repubblica, p. 20).

4- DALLO SPREAD ALLA SPRANGA...
"Una vertenza al giorno. E' allarme sicurezza. Cancellieri convoca il comitato per l'ordine pubblico. Trentamila posti di lavoro in bilico". Anche oggi la Stampa di Torino si illustra nel tentativo di derubricare la crisi economica a problema di ordine pubblico. Attese nuove veline dai nostri famosi analisti del terrore e daitanti che campano sull' "allarme sicurezza" permanente.

5- NON SONO STATO, IO...
Continuano le figure di merda di personaggi del passato che adesso si capisce perché vengono sempre recuperati nelle stanze del potere. "Stragi di mafia, Martelli accusa: Scalfaro fu il regista della resa. L'ex guardasigilli: ‘Amato mente sul mio spostamento'" (Messaggero, p. 11). "La trattativa c'è stata e il regista fu Scalfaro'. Martelli e Scotti ricostruiscono i rapporti tra Stato e mafia: ‘Sostituiti uomini chiave'.

L'ex ministro Psi: ‘Giuliano Amato ha mentito e sono pronto a citare anche i testimoni'" (Cetriolo Quotidiano, p. 3).

6- MA FACCE RIDE!...
Giorgio La Malfa: "Altro che giovani, cerco un altro partito e torno in Parlamento" (Repubblica, p. 13). Non male anche questo titolo del Giornale di Paolino Berluskino: "Silvio scruta i mercati e aspetta il momento per il ritorno in campo" (p. 8). Li scruta dal buco della serratura o mentre si dedica alla Trombing Review?

7- AGENZIA MASTIKAZZI...
Imperdibile l'ultima domanda dell'intervista di Andrea Tornielli al presidente delle Acli, Andrea Olivero: "Lei si candida col Pd o con l'Udc?" (Stampa, p. 11). Stessa roba, del resto.

8- I MAGNONI SONO LORO...
"Sopaf, le banche presentano l'istanza di fallimento. Il gruppo in default da gennaio scorso senza pagare le rate. Oggi si riunisce il consiglio per esaminare la situazione". Tempi duri per la mitica famiglia Magnoni, quella delle meravigliose privatizzazioni in salsa prodiana. "Unicredit, Mps, Pop Sondrio e altri esposti per 71,5 miliardi. Il no al piano" (Messaggero, p. 17).

9- NON AVRAI ALTRA LEGGE CHE IL CODICE IBAN...
"Mutui senza sconto e richieste di garanzie. Così le banche hanno aggirato il fondo-precari. Un'indagine di Altroconsumo svela che pochi istituti concedono gli aiuti ai giovani" (Repubblica, p. 22). Da non credere, eh?

10- FREE MARCHETT (VIENI AVANTI, CREATIVO)...
"Neo minimalismo alla Warhol. Jacobs fa sparire tutti gli accessori. Giovane, sexy, semplice. La musa è Edie, ragazza della Factory. Lo stilista: ‘Non ho voluto alcun dettaglio. La mia è una donna senza anima, senza sentimenti, senza la benché minima sfumatura romantica" (Corriere, p. 26). Insomma, una donna buona solo a strisciare le carte di credito.

11- L'IDIOTA IN REDAZIONE...
"Pisapia pensa alle nozze gay ma a Milano si spara ancora" (Giornale, p. 1).

12- ULTIME DA UN POST-PAESE...
Il Cetriolo Quotidiano pubblica la lettera di un professore: "Il primo giorno di scuola (Ma c'è ancora la scuola?)". Ultime righe di Luigi Galella: "Sorrido quando i modernisti del Ministero si inebriano di parole nuove, come la più recente e ingannevole ‘competenze'. E i collegi dei docenti e i consigli di classe ne recepiscono le indicazioni, riformulandole nella maniera più grottesca. Così come ‘narrazione' ha sostituito l''ideologia' in politica, e tutto sembra rappresentarsi in un insensato prima e dopo - privo di un fine - le ‘competenze' a scuola hanno scavalcato le ‘conoscenze', e il saper fare ha licenziato il sapere. Che per me - antico - era già di per sé il fine" (p. 14).

13- PER LIBERARVI DI NOI. MA ANCHE NO...
colinward@autistici.org
www.criticalmess.noblogs.org

 

 

Monti - ForneroMARIO MONTI E LE SLOT MACHINES DAL FATTO QUOTIDIANO jpegslot machine CORRADO PASSERA FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE MINISTRO ANNA MARIA CANCELLIERI Oscar Luigi ScalfaroClaudio Martelli piange sulla bara di CraxiGIULIANO AMATO 0pap18 giorgio lamalfa

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?