1- L’ELIMINAZIONE DELL’ITALIA PER MANO DI UN PAREGGIONE PILOTATO NON È SOLTANTO LA FANTASIA INCONFESSABILE DI SPAGNOLI, CROATI E TEDESCHI: ANCHE PLATINI E I SUOI SGHERRI CI SPERANO: PER TESTARE I MONITOR DELLA RETE INTERNA ALLO STADIO VIENE SPARATA LA “SCHERMATA DEL MALAUGURIO”: UN IMMAGINARIO 2-2 TRA GLI UOMINI DI DEL BOSQUE E QUELLI DI BILIC, CON TANTO DI MARCATORI, AMMONITI E ESPULSI 2- ITALIA-IRLANDA È L’ANTICAMERA DI UNA TRAGICOMMEDIA NAZIONALE: SE PASSIAMO IL TURNO SARÀ TUTTO UN “VOLEMOSE BENE”, SE BATTIAMO IL TRAP MA ANDIAMO FUORI SCATTERÀ LA CACCIA AL LADRO (CON IL “BISCOTTO” A FARE DA L’ALIBI), SE NON RIUSCIAMO NEANCHE A FARE RISULTATO GLI AZZURRI DIVENTANO ISTANTANEAMENTE UNA BANDA DI CORROTTI, IGNORANTI, VIZIATI, SCOMMETTITORI, EVASORI, VENDUTI E FANCAZZISTI

1- DAGOREPORT
Tre indizi fanno una prova. O almeno generano un sospetto. Quello che il "biscottone" fra Spagna e Croazia per eliminare gli azzurri dall'Europeo non sia solo un fantasma da agitare per esorcizzare il "tutti a casa" ma una coltellata che può conficcarsi morbidamente tra le scapole di Prandelli & co.

Primo indizio: la quota. I bookmakers "vendono" il 2-2 - risultato non semplice da realizzare - con cifre bassissime (è dato 5 a 1), immaginando cioè che la partita possa prendere la piega che ci farebbe più male: quattro reti, due per parte, e adios Europeo.

Secondo indizio: le dichiarazioni. Nonostante Del Bosque, Bilic e i giocatori delle due nazionali abbiano rivendicato, irritati, professionalità e serietà sportiva (avendo gioco facile nel ricordare agli italiani chi ha l'abitudine di taroccare le partite), far fuori l'Italia al primo turno conviene a tutti. Anche alla tostissima Germania, che l'Italia potrebbe incontrarla in un'ipotetica semifinale (e si sa che i tedeschi, quando ci incontrano in semifinale, di solito le prendono).

La stampa iberica, che sulle prime ha invocato la goleada delle Furie rosse per fugare ogni sospetto, poi ha preso confidenza con l'idea e non ci ha risparmiato qualche velenosa stoccata. Il quotidiano sportivo "Marca", ad esempio, ha piazzato in prima pagina la foto di Luis Enrique sanguinante dopo la gomitata incassata da Tassotti durante il quarto di finale Italia-Spagna del mondiale americano del 1994. Sotto l'immagine, il "titolazo" rassicurante come una lametta appoggiata alla gola: "Tranquilla, Italia. Non siamo rancorosi".

Intervistati a "Dribbling", i giornalisti spagnoli fanno i vaghi ma non troppo: "Difficile immaginare l'ipotesi del biscotto: altro discorso è se la partita si dirige di suo verso il 2-2". Per la serie: se vi diamo il benservito sappiate che non è una combine ma una fisiologica evoluzione del match verso il risultato più saggio, utile e conveniente. E dato che il nostro capitano, Buffon, ha teorizzato con pragmatismo realista che in certi casi è "meglio avere due feriti che un morto", ci toccherebbe anche incassare in silenzio.

Terzo indizio: come spesso avviene prima di ogni incontro, l'UEFA ha effettuato un test per verificare il funzionamento della rete televisiva interna - a cui hanno accesso i giornalisti presenti in tribuna stampa - mandando sui monitor una schermata di prova immaginando il risultato finale di Croazia-Spagna. E cosa hanno ipotizzato gli operatori tv pagati dalla Federazione? Un "biscottatissimo" 2-2 con reti di Mandzukic (al sesto minuto), pareggio lampo di Torres, vantaggio croato con Jelavic (al 51°) e Iniesta (minuto 52).


2- TUTTI PRONTI PER LO PSICODRAMMA?
Francesco Turano per "l'Espresso" - http://turano.blogautore.espresso.repubblica.it/2012/06/17/italia-irlanda-gli-scenari-dellordalia/

L'Italia affronta l'ordalia. Dietro l'atroce rima c'è un appuntamento atroce con il futuro del paese. Esagerazioni? Non di questi tempi. Sulla scena internazionale poche eccellenze ci sono riconosciute. In sostanza, abbiamo il migliore luna-park paesaggistico e culturale del mondo, sappiamo mangiare, sappiamo vestirci. E sappiamo giocare a calcio.
O sapevamo?

La partita con l'Irlanda e il possibile biscotto collaterale di Spagna-Croazia sono il confine tra la speranza e il crollo psicologico. Come spesso accade al ct azzurro, Cesare Prandelli ha responsabilità ben superiori al suo contratto da allenatore firmato con la Federcalcio per una cifra che Marco Tronchetti Provera guadagna in un paio di settimane. L'aggravante è che stasera non siamo padroni del nostro destino. Fare bene può non bastare. Vediamo perciò i tre scenari possibili di Italia-Irlanda.

Scenario 1 (ottimistico). L'Italia vince largo e passa il turno come seconda classificata. La coesione nazionale è ritrovata. I fenomeni della Federcalcio rilasciano dichiarazioni clementi verso gli scettici e puntano il ditino verso un quarto di finale appassionante contro Francia o Inghilterra o Ucraina. Con la Francia perdiamo, con l'Ucraina c'è in agguato l'arbitro cornuto, con l'Inghilterra vinciamo e andiamo in semifinale. In ogni caso, abbiamo evitato la figuraccia di Sudafrica 2010 e siamo tra le prime otto d'Europa. Il minimo sindacale ma, grazie a Scusopoli, sarà facile trovare un capro espiatorio. In genere, è colpa dei giornalisti.

Scenario 2 (realistico). L'Italia batte l'Irlanda e non passa. In questa eventualità, oltre a Scusopoli scatta la caccia al ladro. Spagnoli e croati saranno l'alibi per giustificare l'eliminazione al primo turno. Qualcuno farà notare che casa Italia non è il pulpito più adatto a questo tipo di predica ma sarà accusato di moralismo, disfattismo e spedito in un campo di rieducazione con Mario Sconcerti.

Scusopoli consentirà ai vertici della Federcalcio, da Giancarlo Abete in giù, di sopravvivere alla seconda eliminazione consecutiva al primo turno della nazionale in un torneo di primo livello. Anche l'Italia del calcio diventa come il Colosseo, una gloria dell'antichità.

Scenario 3 (catastrofico). L'Italia non batte affatto la brocchissima Irlanda, arrivata all'Europeo in risarcimento del gol di mano di Henry durante le qualificazioni per il Sudafrica. All'improvviso, come padri di fronte a un figlio snaturato (o frocio, secondo Cassano), i tifosi azzurri ricordano di avere sostenuto la nazionale fino all'estremo limite del sentimento e si inferociscono.

Al triplice fischio della partita con l'Irlanda i ragazzi di Prandelli perdono le sembianze di eroi risorgimentali e diventano una banda di corrotti, ignoranti, milionari, evasori, scommettitori, venduti, sfaccendati, mangiapane a ufo, transessuali, ebrei, terroni, polentoni, zingari, negri, fascio-comunisti, interisti, juventini, milanisti, romanisti, houdinisti e figli di madre mercenaria.

Scenario 3bis (allucinogeno). A causa dello scenario 3, Prandelli viene cacciato. Eleggiamo un dittatore, Fabio Capello. Luciano Moggi, amnistiato dopo le ammissioni di Tavaroli, diventa direttore generale. Vinciamo i Mondiali in Brasile.
Per quale scenario vota RdE12? Per il più moscio, è ovvio. Numero 1. E forza Nocerino.

LUIS ENRIQUE SANGUINANTE AI MONDIALI USA NOVANTAQUATTROL'APERTURA DI _AS_ SUL _BISCOTTO_ IMMAGINATO DALL'UEFAL'APERTURA DI _MARCA_ SUL _BISCOTTO_ IMMAGINATO DALL'UEFASTRISCIONE - PRANDELLI DIETRO LE PUNTE METTI CECCHI PAONEvicente del bosquePRIMA PAGINA DI MARCABUFFON ITALIA CROAZIA GIANCARLO E LUIGI ABETE DI NAtale-cassano-balotelli

Ultimi Dagoreport

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’