colpo di stato in turchia erdogan

POSTA! QUANDO ERDOGAN HA FINITO IN TURCHIA, PUÒ VENIRE UN MOMENTO ALLA RAI? - LA PRECISAZIONE DI “TERRAVISION” - SECONDO LA MERKEL NON BISOGNA GENERALIZZARE. NON TUTTI I PROFUGHI SONO TERRORISTI. BENE, ALLORA TOLGA DALLA CIRCOLAZIONE QUELLI CHE LO SONO!

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Lettera 1

Le notizie riportate dalla stampa - in questo caso anche dalla Guardia di Finanza - danno una versione errata della situazione giudiziaria riguardante il gruppo Terravision, anche e soprattutto a seguito del provvedimento a carico del Dr. Fabio Petroni, considerato il “Dominus” delle società appartenenti al gruppo Terravision.

 

TERRAVISIONTERRAVISION

L’indagine della GDF si è conclusa prima del 2013, non in questi giorni. In quel tempo, nonostante il rigetto del GIP dr.ssa Tamburelli, alcuni rami d’azienda, quindi non tutta la realtà societaria, furono sottoposti alla cura e alla responsabilità dell’ AG.

L’accertamento dei fatti, ovvero di eventuali addebiti per l’ipotesi di reati connessi alla bancarotta, appartiene da tempo ad un regolare processo, ancora pendente in primo grado, ormai alle fasi conclusive.

 

Per capire gli errori riportati dalle fonti sui quotidiani è sufficiente leggere la nota dell’Agenzia delle Entrate del 24.04.2012, che costituisce un allegato PROPRIO della documentazione prodotta dalla GdF, che certifica la congruità del valore della cessione del ramo d’azienda per l’importo indicato nell’atto pubblico sottoscritto dinanzi ad un Notaio.

FABIO PETRONI PATRON PISA 3FABIO PETRONI PATRON PISA 3

 

Il Dr. Petroni - il quale da anni non interferisce sulla vita dell’impresa in ossequio all’azione della Magistratura - ha manifestato piena disponibilità a collaborare con la giustizia, dunque non si è mai sottratto ad alcuna fase delle indagini e del processo nel convincimento che possa essere fatta piena luce sulle operazioni contestate, riconoscendo la rettitudine e buona fede del suo operato Nel frattempo, d’accordo con gli amministratori giudiziari, si è proceduto in questi anni a garantire il servizio “low Cost” del trasporto privato da vari aeroporti, in Italia e all’estero.

 

FABIO PETRONI PATRON PISA 2FABIO PETRONI PATRON PISA 2

Nei giorni scorsi è stato approvato il bilancio 2015 della società che in Italia si occupa del trasporto, predisposto dagli stessi amministratori giudiziari – con un utile di oltre 300mila euro - senza che la proprietà abbia apportato modifiche o sollevato obiezioni in sede di assemblea.

 

Mentre coltiviamo la speranza, suffragata da elementi non superficiali di valutazione, che il Dr. Petroni concluda il proprio percorso giudiziario, ritrovando onorabilità e rispetto, la società mantiene intatta la sua vocazione imprenditoriale a tutela delle fasce più deboli di utenti con l’applicazione di tariffe decisamente inferiori alle medie di mercato.

 

Guardiamo avanti con fiducia pronti, comunque, a difendere il lavoro di tutti i dipendenti e gli interessi di quanti confidano nell’offerta di servizi di trasporto a basso costo. Per questo, a maggior ragione, oggi, desideriamo difendere fino in fondo l’immagine e la credibilità del gruppo Terravision, sapendo ben distinguere dove inizia e finisce l’azione della magistratura e dove, per contro, s’insinua attraverso distorte e infondate notizie il rischio di speculazioni da parte della cosiddetta concorrenza.

ERDOGAN GULENERDOGAN GULEN

Ufficio stampa Terravision

 

Lettera 2

Mai dimenticare che la grande famiglia ha sempre condiviso le perdite e incassato gli utili in modo molto democratico è molto molto di sinistra!

Saluti. PIC

 

Lettera 3

Caro Dago, quando Erdogan ha finito in Turchia, può venire un momento alla Rai?

Tas

john elkannjohn elkann

 

Lettera 4

Caro Dago, squilibrati? Allora speriamo che i migranti non vengano a sapere della legge Basaglia. Altrimenti gli arrivi in Italia potrebbero quadruplicare!

Ranio

 

Lettera 5

Caro Dago, l'aereo Solar Impulse ha impiegato un anno e 4 mesi per completare il primo giro del mondo senza carburante, utilizzando solo  energia solare. Totalmente inutile. A questi ritmi si fa prima con la bici!

Arty

 

Lettera 6

Caro Dago, qualcuno fermi gli Agnelli: stanno fuggendo col malloppo!

Corda

 

Lettera 7

Caro Dago, legalizzare la cannabis? Vogliono trasformare l'Italia in una gigantesca "drogheria", per rincoglionire ancora di più gli italiani in modo da poterli  teleguidare da Palazzo Chigi.

ERDOGANERDOGAN

Matt Degani

 

Lettera 8

Caro Dago, a Philadelphia ha inizio la Convention democratica, ed è subito un successo. Trump vola nei sondaggi, e i seguaci di Sanders si scatenano contro la Clinton.

Maurizio Tauri

 

Lettera 9

Caro Dago, mal di testa, mal di pancia? Problemi di coppia, mancanza di denaro? Insoddisfazione sul lavoro? Vota "Sì" al referendum d'ottobre, e tutto passerà.

Bug

GEORGE CLOONEY CON LA MERKEL PARLA DEI PROFUGHIGEORGE CLOONEY CON LA MERKEL PARLA DEI PROFUGHI

 

Lettera 10

Caro Dago, secondo la Merkel non bisogna generalizzare. Non tutti i profughi sono terroristi. Bene. Allora tolga dalla circolazione quelli che lo sono.

Eli Crunch

 

Lettera 11

Ritrovato in un telefono cellulare il video del "giuramento di fedeltà" a Isis. Ricalca quello delle "Giovani Marmotte".

Giuseppe Tubi

 

Lettera 12

Caro Dago, per colpa dei migranti-terroristi, i tedeschi non potranno più usare lo zainetto (paura delle bombe). È il famoso "Non cambierete il nostro modo di vivere"?

Theo Van Buren

 

MERKEL CSU PROFUGHI 5MERKEL CSU PROFUGHI 5

Lettera 13

Caro Dago, il Ministro Padoan e il Governatore  di Banca d'Italia, Visco, hanno confermato che le banche italiane sono solide ed i risparmiatori non corrono rischi.?Per dirlo, però, sono, prudentemente, andati in Cina.

BarbaPeru

 

Lettera 14

Siamo tutti contenti di leggere su Repubblica (sic!) che Francesco Merlo va a caccia di Pokemon al cimitero e con i suoi figli. La Nintendo lo ringrazierà. A noi resta soltanto la sensazione che il suo lavoro di “giornalista di spicco” e il suo ricco contratto di consulente RAI gli diano molto tempo libero. Buon per lui ma, per favore, non ce lo sbatta in faccia!

Paolo

Treviso

 

anna la rosa telecamereanna la rosa telecamere

Lettera 15

Egregio direttore,

l'intervista a Anna la Rosa apparsa su repubblica.it e ripresa dal suo sito la dice lunga sui giornalisti RAI. Sono parcheggiati, sono esclusi ma allo stesso tempo hanno una opinione altissima di loro stessi. Ma uno che abbia una cosi' grande considerazione di se stesso e delle proprie capacità professionali non dovrebbe fare fatica a trovare un posto appagante sul "mercato" dei media. No, questi fanno concorsi, mandano candidature, postulano ma rigorosamente all'interno dell'azienda. Hai visto mai dovessero perdere tutti i priveligi e le prebende cui sono abituati (posto fisso, salari extra-large eccetera eccetera).

E soprattutto hai visto mai dovessero cominciare a lavorare.

Paolo Ferraresi

 

Lettera 16

roberto benigni la costituzione piu bella del mondoroberto benigni la costituzione piu bella del mondo

Caro Dago, “la più bella del mondo” , che per me resta ancora la Bellucci, ma in questo caso è la Costituzione Italiana, è anche “la più sconosciuta dagli Italiani”. Difatti: 1) art. 36 “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa.” ecc. ecc. Ora, se uno prendesse dalla RAI anche meno di €. 200,000 per stare a casa e non fare un cazzo, non è anticostituzionale? 2) art. 7 “Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.”

Angelo Tofalo Costituzione Angelo Tofalo Costituzione

 

Quindi, caro/a Luciano/Chiara, chi se ne strafotte se una legge rappresenta “un traguardo meramente ideologico di sinistra e anticattolico per eccellenza”? Una legge deve essere giusta e rispettare i canoni costituzionali, non quelli evangelici. Fermo restando che sono arciconvinto delle nostre radici ebraico – cristiane (forse più cattoli che che cristiane, purtroppo…), siamo uno stato laico e quindi la legge non deve rispondere ai dettami di nessuna religione. 3) art. 53 “tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.” E la capacità è quella reale, cioè quanto uno guadagna, e non quella degli studi di settore che stabiliscono a priori quanto uno dovrà guadagnare. È una follia che lo Stato, incapace di controllare e quantificare la realtà, decida a spanne quanto uno ha guadagnato. E, almeno per ora, mi fermo qui...

Mario Orlando

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