papa francesco comunista

IL PAPA PER GLI ALTRI PREDICA L'ACCOGLIENZA, MA QUANDO LA CHIESA TROVA UN "IRREGOLARE" COME MONSIGNOR CHARAMSA, LO SBATTE FUORI - SE DEVO PAGARE IL CANONE, PRETENDO CHE I PROGRAMMI RAI SIANO SENZA PUBBLICITÀ

monsignor charamsa con il compagno monsignor charamsa con il compagno

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Lettera 1

Caro Dago, il Papa per gli altri predica l'accoglienza, ma quando la Chiesa trova un "irregolare" come il prete omosessuale Monsignor Charamsa, lo sbatte subito fuori. Che coerenza!

Gian Morassi 

 

Lettera 2

Caro Dago

la prof Silvia Ronchey, autrice di un gran libero su Piero della Francesca e la Flagellazione, è più sua agio con l'iconografia che con l'aritmetica. Parlando di svastiche oggi (come da te riportato) scrive: "Esattamente centodieci anni fa, nel 1895". 120, professore, 120! o si tratta di un riciclo?

Buon lavoro a tutti

MARINO CADE IN BICICLETTA DAVANTI AL COLLEGIO ROMANO MARINO CADE IN BICICLETTA DAVANTI AL COLLEGIO ROMANO

Pierluigi

 

Lettera 3

Gentil Dago,

Le presunte cenone "sospette" del Sindaco di Roma pagate con la carta di credito del Comune ? Riportano d'attualità il soprannome, che venne affibbiato a Emilio Fede, per le ingenti spesone, quando era inviato speciale di mamma RAI : "Sciupone l'africano".

E Marino ? "Ignaro  l'americano"....

Ossequi.

Pietro Mancini

 

Lettera 4

Un turista fa fare la cacca alla sua bimba in piazza San Marco? È ciò che fanno regolarmente  in ogni campo di  Venezia i proprietari di cani senza che nessuno li fotografi Margherita

TURISTA FA LA CACCA A PIAZZA SAN MARCOTURISTA FA LA CACCA A PIAZZA SAN MARCO

 

Lettera 5

Ehh, Marino, Marino...le ricevute...vecchia storia...come mai ha smesso di lavorare negli States?

Giuseppe Tubi

 

Lettera 6

Dago più che le polemiche per la foto della Tatangelo polemizzerei per la campagna "ottobre rosa" della Lilt, che gratuita non è per niente come si sostiene visto che dal centralino della Lilt Roma ti indirizzano verso 2 cliniche romane per un costo di € 80 per mammografia e € 120 se compresa anche l'ecografia seno

Anne

 

Lettera 7

Caro Dago,

Renzi trionfante ha annunciato, nella trasmissione dell’Annunziata, che il canone Rai

scenderà da 113,50 euro a 100 e che si pagherà sulla bolletta elettrica onde evitare

l’evasione che ha stimato intorno al 27%. Il premier non ha capito che chi evade, beati loro dal momento che pago l’abbonamento dal 1977, lo fa perché i programmi Rai sono strapieni di pubblicità come i canali privati e non si capisce il motivo di pagare un abbonamento esoso, quando nel vedere un film o una trasmissione dobbiamo sobirci delle interruzioni per promozioni. Avrebbe fatto meglio a dirci che, dal momento che avrebbe combattuto l’evasione, la pubblicità sarebbe stata ridotta notevolmente. Un’altra occasione mancata.

CANONE RAICANONE RAI

Annibale Antonelli

 

Lettera 8

Caro Dago,?Renzi prima alza le soglie penali dell'evasione fiscale a 150 mila euro e poi dice che le tasse (come il canone rai) devono pagarle tutti. Sì, tutti i poveracci.

Tuo affezionatissimo,?Cassandro?@Homo_Insapiens

 

Lettera 9

Caro Dago, il 5 ottobre 1993 Giovanni Paolo II pubblica l'enciclica Veritatis splendor volta a rispondere a questioni di teologia morale che sono state sollevate nella Chiesa soprattutto nella seconda metà del XX secolo, quali la capacità dell'uomo di discernere il bene, l'esistenza del male, il ruolo della libertà umana e della coscienza umana e il peccato mortale. E noi qui ad andare in calore per il sinodo di Francesco e l'apertura sulle unioni gay.

Aldo Cavallini

diego fusarodiego fusaro

 

Lettera 10

Caro Dago,

purtroppo devo segnalarti una po' di farinaccia cattiva che non appartiene al tuo sacco, se non di striscio. Spiacente. La "recensione" di "Inside Out" da parte della boombastica Selvaggia L. (ripresa dal fatto quotidiano, se non erro) è imperniata su una faticosa ricerca della mancanza di originalità e di continue autocitazioni, liquidando il film come una sorta di occasione mancata, con una finale metafora che - pur condivisibile - è opportuna quanto i cavoli a merenda.

 

Il pover'uomo della strada è colto dal sospetto che, quando non si ha nulla da dire, tanto vale sgrullare il totem di turno. Lasciando stare le opinioni, le aspettative e le delusioni sull'opera cinematografica (legittime in ognuno di noi), vorrei far notare come la pretesa di originalità di base di "Inside Out" verrebbe meno a qualsiasi appassionato di cinema di media levatura che, certamente, ricorderà una celebre sequenza di Woody Allen.

valentina nappivalentina nappi

 

Lo so, i tempi son cambiati, è roba da museo, non è nemmeno roba da cultori. E' materiale da chi non ha ancora il cervello saturo di tweet, selfie e social network, ed i ricordi riescono a restituirgli una delle più divertenti, azzeccate, intelligenti e memorabili sequenze della storia del cinema.

Cordialmente.

Sdmt

 

Lettera 11

Caro Dago

apro Dagospia oggi e trovo una lunga lettera di una tua lettrice che si scaglia contro l'economist che a suo dire sostiene che il porno causi la violenza sulle donne.

VALENTINA NAPPIVALENTINA NAPPI

In realta' viene solo citato uno studio federale del 1986 che sostiene questo ma principalmente allo scopo di ridicolizzarlo.

 

"The growth of smut unleashed a moral panic. Influenced by a left-right alliance of feminists and religious conservatives, a federal commission in 1986 concluded that pornography demeaned women, caused sexual violence and lasting damage to adolescents, and presented a “clear and present danger to American public health”. But as time passed, those conclusions appeared alarmist. Women’s status rose and rates of rape, domestic abuse and teenage pregnancy fell across the developed world. Several studies exploiting variations in the timing of more liberal pornography laws in different countries conclude that the greater availability of pornography could even have played a part in falling violence."

 

Un saluto, Daniele

P.s. fai anche presente alla tua simpatica lettrice che tutti gli articoli dell'economist non sono firmati da sempre per politica editoriale

 

Lettera 12

Ciao Dagospie,

verdiniverdini

sui settantenni di oggi che volevano cambiare il mondo in meglio  e che invece sono stati uno degli strumenti, inconsapevoli, della vittoria del grande capitale sulla borghesia  hanno scritto e detto, tra gli altri, il filosofo Costanzo Preve e il suo allievo Diego Fusaro; e di come alla fine siano stati privilegiati i diritti del costume e invece sacrificati e smantellati quelli sociali che erano già scritti nella nostra Costituzione e in buona parte attuati nella "prima  repubblica": il bello e aspro scontro a distanza, che voi avete qui ospitato tempo fa, tra la pornostar Valentina Nappi e lo stesso filosofo Fusaro si basa in fondo su questa divergenza di diritti che, secondo me, potrebbe benissimo diventare convergenza, se solo volessimo ( di sicuro lo vorrebbe la nostra Costituzione - tradita da trent'anni ormai - e ci risparmieremmo così la nuova povertà e sofferenza di oggi).

 

MATTEO RENZI E DENIS VERDINI MATTEO RENZI E DENIS VERDINI

I settantenni di oggi che volevano cambiare il mondo dell'intervista di Teresa Ciabatti per "Io donna" a Serena Dandini - sempre solare, calda, spiritosa e con tutti i suoi tic da rive gauche che glieli perdono tutti, come li perdono a Nanni Moretti - non si sono dati solo alla campagna o ai chioschi caraibici: scrivono o dirigono i giornali del mainstream o fanno i tifosi juventini professionisti in televisione.

 

Serena Dandini, Nanni Moretti, Valentina Nappi, Diego Fusaro, tutti insieme: ho già in mente una bella scena erotica che Barney Panofsky approverebbe, ne sono certo.

Alberto Monaco

 

Lettera 13

Caro Dago, ma come canta bene Verdini! La stampella, anzi l'ala, del governo boccheggiante, ieri ha dato prova di "potenza" mediatica. E più la sua performance andava avanti, maggiormente cresceva il disagio, mio sicuramente, di chi assisteva a questa forma di potere sfacciata. Verdini è sempre stato noto per la sua capacità di lavorare dietro le quinte, di complottista politico ed altro (viste le sue vicissitudini giudiziarie), e vederlo sfrontatamente mostrarsi cosi in tv, preoccupa.

 

VERDINI E RENZI due VERDINI E RENZI due

Questo eccesso di coraggio fa pensare che ormai un senso di impunità ed immunità sia diventato di casa per certi personaggi. E Matteo da Firenze? Lui nicchia, tergiversa e se pressato, giustifica come salvatore della patria chiunque accorra in aiuto di questa riforma, brutta ed impresentabile da qualunque lato la si veda. Son cambiati i tempi, ed i livelli qualitativi. Da Calamandrei a Verdini. Direi che il salto nel vuoto, al confronto, è una passeggiata di salute. Incrociamo le dita e s periamo in tempi migliori, senza personaggi simili. Saluti

Pegaso Nero

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