belpietro kessler

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI! – MAURIZIO BELPIETRO, DIRETTORE DELLA “VERITÀ”, NELL’EDITORIALE DI PRIMA PAGINA: “PERÒ MATTARELLA È ‘SPERANZOSO’. IERI, DURANTE GLI STATI GENERALI DELLA NATALITÀ, SI È LASCIATO ANDARE A QUALCHE ‘SPERANZA’”. SE È SPERANZOSO, CI PARE IL MINIMO – IL “CORRIERE DELLA SERA”: “SEMBRA NATURALE CHE IL DESTINO DI QUESTE GEMELLE ‘OMOZIGOTE’ SIA STATO PARALLELO E INSCINDIBILE ANCHE NELLA MORTE”. MA LE SORELLE RESTANO DUE ANCHE DA DEFUNTE, PERCIÒ “OMOZIGOTI”, NON “OMOZIGOTE”...

Dalla rubrica “Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto, pubblicata da Il Foglio – Estratto

 

leone xvi benedizione urbi et orbi

Bollettino. Il giorno di Natale, la Sala stampa della Santa Sede pubblica nel proprio bollettino il testo del messaggio tenuto alle ore 12 dal Santo Padre prima della benedizione Urbi et Orbi e al terzo capoverso fa dire a Leone XIV: «Il Verbo eterno del Padre, che i cieli non possono contenere ha scelto di venire nel mondo così».

 

La virgola dopo «Padre» poteva starci solo mettendone un’altra dopo «contenere». Così, invece il soggetto («Il Verbo eterno») risulta separato dal predicato verbale («ha scelto»). Nel documento si legge anche «Tailandia», in luogo di «Thailandia», che è la dizione corrente in uso dal 1939, quando prese il posto di «Siam». [25 dicembre 2025]

 

piersanti mattarella assassinato

Cabasisi. «Comunque, insomma, ieri la Consoli era ospite della Facoltà di Scienze umanistiche all’Università di Palermo: doveva parlare sul tema “Poesia e musica in Sicilia” ma ha preferito affrontare, in modo molto pertinente, il sottotema “Di’ qualcosa a caso del governo Meloni”. E così scassandoci non poco i cabbasisi ha raccontato che l’altro giorno ha avuto un incubo».

 

Luigi Mascheroni, nella sua godibile rubrica Giù la maschera sulla prima pagina del Giornale, scortica la cantautrice Carmen Consoli. Ma incorre in un lapsus calami. Nella lingua inventata da Andrea Camilleri, i testicoli sono i cabasisi, con una sola b, rintracciabili in molti suoi libri (come Le indagini di Montalbano e La prima indagine di Montalbano).

 

maurizio belpietro

La corretta grafia è attestata anche nell’articolo «Fenomenologia minima del vigatese», scritto da Luigi Matt per il Magazine della Treccani, che riporta circa una cinquantina di espressioni ricorrenti nel lessico di Camilleri. [20 novembre 2025]

 

Piramide. «Arrivato (povero) a Milano da Palermo, entrò nel cerchio magico di Craxi e creò le scenografie dei fantasmagorici congressi socialisti, piramide del Midas compresa».

 

7 piramide al midas

Questo il sommario dedicato dal settimanale 7 a Filippo Panseca, morto a 84 anni, «a lungo etichettato come l’architetto di regime», come annota Maria Luisa Agnese nella rubrica Obituary Ritratti.

 

All’hotel Midas di Roma, dove Bettino Craxi nel 1976 detronizzò il segretario Francesco De Martino, non vi era alcuna piramide, come peraltro precisato nell’articolo di Agnese, che ricorda come Panseca avesse «inventato la piramide dell’89 all’Ansaldo a Milano». [21 novembre 2025]

 

piramide di panseca al congresso del psi

Virgola. Monica Guerzoni, quirinalista del Corriere della Sera: «Le considerazioni rubate giorni fa al consigliere Garofani durante una cena in un locale pubblico, sono state fatte esplodere all’indomani dello strategico Consiglio Supremo di Difesa presieduto dal capo dello Stato». Complimenti per la virgola dopo «pubblico» che separa il soggetto dal verbo. [19 novembre 2025]

 

Fratello. Dalla Stampa: «Piersanti Mattarella (Castellammare del Golfo, Trapani, 1935 - Palermo, 1980), vittima di mafia, era figlio di Bernardo, esponente Dc più volte ministro e fratello maggiore di Sergio, attuale presidente della Repubblica».

 

Quindi, Bernardo Mattarella, padre di Piersanti e di Sergio, era anche fratello maggiore di Sergio, secondo La Stampa. Dove, con tutta evidenza, ignorano l’importanza delle virgole: ne serviva una dopo «ministro». [23 novembre 2025]

mario sechi

 

Seco. Sul Corriere della Sera, Valentina Iorio parla del negoziato commerciale in corso tra Svizzera e Stati Uniti: «Una conversazione che aveva indispettivo il presidente americano al punto che il suo entourage avrebbe inviato un sms alla direttrice della Seco, Helene Budliger Artieda, chiedendo di chiudere la chiamata».

 

Tralasciando il refuso («indispettivo» anziché «indispettito»), qui c’è da indispettirsi per il fatto che l’autrice citi un acronimo assai poco noto, Seco, senza spiegare che in terra elvetica sta per Segreteria di Stato dell’Economia. Assunto a New York dalla United Press, Indro Montanelli citò in un pezzo Franklin Delano Roosevelt e si sentì chiedere dal caporedattore: «Chi è questo Roosevelt? Dopo il cognome, aggiungi sempre “presidente degli Stati Uniti”».

 

Montanelli ne trasse una lezione che non dimenticò mai e che riassumeva così: «Quando scrivi, devi farti capire dal lattaio dell’Ohio». [12 novembre 2025]

monica guerzoni

 

Separazione. «Invece di preoccuparsi delle separazioni delle carriere, l’Associazione magistrati farebbe bene a porsi il problema dei tanti, troppi, errori giudiziari che affliggono la macchina della giustizia». Così comincia l’editoriale di prima pagina del direttore della Verità, Maurizio Belpietro.

 

«Separazioni»? Nei documenti ufficiali (dicastero della Giustizia, comunicati governativi, dossier parlamentari) sulla riforma promossa dal ministro Carlo Nordio, l’espressione impiegata è sempre al singolare: «Separazione delle carriere». La motivazione è linguistica. Si tratta infatti di un processo unico (la separazione) riferito a un insieme plurale (le carriere).

 

ciriaco de mita

Il plurale «separazioni» indicherebbe più processi distinti contemplati dalla riforma. Nel diritto costituzionale e processuale l’espressione codificata è al singolare. Forse lo sa persino Belpietro, visto che nell’ultimo capoverso del medesimo editoriale si emenda e parla di «battaglia contro la separazione delle carriere». [16 novembre 2025]

 

Congiuntivo. «Ciriaco De Mita che studiava dalla mattina alla sera come far fallire il Partito Socialista di Craxi e sostituirlo con un’ammucchiata in cui il garofano era solo il fiore all’occhiello, un orpello nella balena bianca», scrive Mario Sechi, direttore di Libero, nell’editoriale di prima pagina. L’imperfetto «era» ci pare improprio. Quello di De Mita era un progetto, quindi meglio il congiuntivo, che è il tempo della possibilità: «In cui il garofano fosse solo il fiore all’occhiello». [20 novembre 2025]

 

gemelle kessler la paloma

Omozigoti. A proposito di Alice ed Ellen Kessler, Mara Gergolet osserva sul Corriere della Sera: «Sembra naturale che il destino di queste gemelle omozigote sia stato parallelo e inscindibile anche nella morte». La corrispondente da Berlino le gemella persino nella grammatica, ma le sorelle restano due anche da defunte, perciò «omozigoti», non «omozigote». [18 novembre 2025]

 

Speranzoso. Maurizio Belpietro, direttore della Verità, nell’editoriale di prima pagina: «Però Mattarella è speranzoso. Ieri, durante gli Stati generali della natalità, si è lasciato andare a qualche speranza». Se è speranzoso, ci pare il minimo. [28 novembre 2025]

indro montanelligemelle kessler mein schatz ist aus tirolgemelle kessler in mit rosen fangt die liebele gemelle kessler in gli invasorialberto sordi con le gemelle kessler in i complessigemelle kessler in tabarin

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…