il riformista, prove di neolingua matteo renzi

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI - TITOLO DI UNA DOPPIA PAGINA DEL “RIFORMISTA” DIRETTO DA MATTEO RENZI: “IL ‘GOERNO’ DEVE ‘RATIFARE’ IL MES”. PROVE DI NEOLINGUA - DICHIARAZIONE DI ELLY SCHLEIN, SEGRETARIA DEL PD, RIPORTATA DALL’ANSA: “CHIEDIAMO A TUTTE LE FEDERAZIONI DI MOBILITARSI SULLA SANITÀ PUBBLICA, LASCIAMO AI TERRITORI LA SCELTA DELLE FORME, INIZIATIVE PUBBLICHE, ‘BANCHETTI’”. FINALMENTE SI MANGIA!

ALESSANDRO SALLUSTI

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)

 

Editoriale del direttore Alessandro Sallusti sulla prima pagina di Libero: «Il ribelle Prigozhin per ora pare essersi fermato, ma Putin ormai è come un topo in trappola che più si divincola più restringe i suoi spazi vitali, più o meno la fine che nella storia hanno fatto tutti i dittatori, c’è da temere cosa farà il giorno che presto o tardi avrà le spalle definitivamente al muro e un fucile puntato alla nuca». La posizione del corpo rende impossibile una simile minaccia. A meno che non si tratti di un muro in cemento armato.

 

•••

evgeny prigozhin

A Omnibus, su La7, l’avvocata Cathy La Torre commenta la decisione della Procura di Padova di impugnare le trascrizioni di 33 atti di nascita di bambini figli di coppie omogenitoriali: «Ma voi siete consapevoli di che cosa significa all’età di 6 anni togliere a un bambino i diritti acquisiti da due genitori?».

 

Se chi toglie i diritti acquisiti ha 6 anni, il bambino quanti ne avrà? E se i diritti sono acquisiti dai due genitori, e non da lui, come si può toglierglieli?

 

•••

cathy la torre foto di bacco (4)

Dichiarazione di Elly Schlein, segretaria del Pd, riportata dall’Ansa: «Chiediamo a tutte le federazioni di mobilitarsi sulla sanità pubblica, lasciamo ai territori la scelta delle forme, iniziative pubbliche, banchetti». Finalmente si mangia!

 

•••

Marco Imarisio sul Corriere della Sera: «Quanto alla Wagner, ma figurarsi se centrava qualcosa lui con la milizia privata titolare per conto dell’esercito russo delle principali azioni “sporche” in Siria, Libia, Repubblica Centroafricana e Ucraina». Di sicuro non c’entrava e non c’entra con l’italiano.

elly schlein

 

•••

Titolo di una doppia pagina del Riformista diretto da Matteo Renzi: «Il goerno deve ratifare il Mes». Prove di neolingua.

 

•••

Titolo dal sito del Messaggero: «Annalisa si sposa con Francesco Muglia, il matrimonio (segreto) il 1 luglio a Tellaro: tutti i dettagli delle nozze». C’è la data, ci sono i dettagli. Un segreto davvero ben custodito. (E si scrive 1° luglio, con l’esponente).

 

•••

ansa, alcol agli ubriachi recidivi

Corrado Ocone commenta su Libero un editoriale di Concita De Gregorio, comparso sulla Repubblica in occasione della morte di Flavia Franzoni Prodi: «In tutta questa storia, che vive della menzogna su cui si è costruita la cultura politica italiana dominante prima e l’antiberlusconismo oggi, i cardinali Delpini e Zuppi, subdolamente tirati in ballo dalla De Gregorio, non c’entrano nulla, così come nulla c’entra Prodi e la sua povera vedova».

 

A parte che il verbo c’entrano andava mantenuto anche in quest’ultima proposizione subordinata (i soggetti sono due), Romano Prodi era morto prima di sua moglie?

 

•••

Dall’Ansa: «In arrivo le nuove regole del codice della strada giovedì in Cdm. “Tolleranza zero”, divieto di bere, e alcol per ubriachi recidivi». Vale la pena di sbronzarsi ripetutamente: al successivo controllo offre la Polstrada.

 

•••

la repubblica, figlia di gianni bella scambiata per moglie

Dal sito della Stampa: «La pizza, il Sushi, la Coca Cola Zero e quella frase ripetuta come un mantra: “non volevo fuggire e non ciò nemmeno mai pensato”». Così parlò Ciò-Ciò-San.

 

•••

Gian Antonio Stella rievoca sul Corriere della Sera il suicidio dell’imprenditore Raul Gardini, partendo dalla presentazione in pompa magna a Venezia, con regia di Franco Zeffirelli, «del bellissimo “Moro” col quale voleva andare a vincere la coppa America».

 

il riformista, prove di neolingua

Osserva Stella: «Sfida perduta. Come troppe altre di una vita conclusa la mattina di venerdì 23 luglio 1993, trent’anni fa, con un colpo alla tempia sparato con una pistola calibro 7,65 Walther Ppk, la stessa usata anni prima da Luigi Tenco». La formula «lo stesso modello usato» avrebbe evitato di dare l’impressione che Gardini fosse entrato in possesso dell’arma già impugnata da Tenco per suicidarsi.

 

•••

Titolo di prima pagina della Stampa per un editoriale di Antonella Viola: «Se adesso basta un pillola per evitare di ingrassare». Il gender dilaga.

 

•••

la stampa, un pillola

Stefano Cingolani sulla prima pagina del Foglio: «E non è certo da trascurare il passaporto di Marchionne figlio di un carabiniere abruzzese emigrato negli States». Concezio Marchionne (padre di Sergio), maresciallo dell’Arma originario di Cugnoli, in Abruzzo, al momento del pensionamento, nel 1966, emigrò con la moglie Maria Zuccon e i due figli non negli Stati Uniti, bensì in Canada, più precisamente a Toronto.

 

•••

Sabino Cassese, giurista, ex ministro ed ex giudice della Corte costituzionale, sul Sole 24 Ore: «Se ci fosse un premio Nobel per il diritto, questo spetterebbe, per primo, a Guido Calabresi, giurista americano di origine italiana». Il professor Calabresi è nato a Milano e ci ha abitato per un po’ di anni, è italiano e parla un eccellente italiano. Non è di origine italiana, è «made in Italy».

il messaggero, il matrimonio segreto mica tanto

 

•••

Didascalia dal sito della Repubblica: «Gianni Bella, 76 anni, con la moglie Paola davanti al castello medievale di Montechiarugolo, Parma». Peccato che la donna ritratta nella foto insieme al cantante sia in realtà la figlia Chiara.

 

•••

«Passamontagna e reagite». Emanuele Buzzi sul Corriere della Sera fa il resoconto del discusso show di Beppe Grillo, garante del Movimento 5 stelle, affiancato sul palco dal leader Giuseppe Conte: «L’ultimo passaggio suona quasi come un ritorno alle origini, un vaffa liberatorio: “Io non ho più mandato a fanc... nessuno, sono come padre Marinano “pace e bene”... e ora però andate a fanc... tutti”».

 

Il frate cappuccino della Rai in bianco e nero, noto per il saluto «Pace e bene a tutti» rivolto ai telespettatori, era padre Mariano, per l’esattezza Mariano da Torino, all’anagrafe Paolo Roasenda, proclamato venerabile da papa Benedetto XVI.

tweet sul passamontagna di beppe grillo 3BEPPE GRILLO MARCELLO MINENNA SERGIO MARCHIONNE

 

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....