TER-RAZZA PADRONA - RADICAL CHIC E COATTI: LE DIFFERENZE SONO SPARITE - OGGI C'E' UNA NUOVA CLASSE POST-IDEOLOGICA UNITA DAL PRIVILEGIO (E DALL'EVASIONE FISCALE)

Alessandro Gnocchi per “il Giornale”

 

kate moss ispira una coppa di champagnekate moss ispira una coppa di champagne

Il contagio tra alto e basso, direbbe Walter Siti, è totale. La distanza tra il mercato della Finanza e quello di Porta Portese si è accorciata. I confini tra cafonaggine ed esclusività si sono liquefatti. Il ricco da generazioni è insolente come l'arricchito. La distinzione tra destra e sinistra è utile ormai solo per semplificare la distribuzione delle poltrone. In campo artistico, l'elitarismo è atterrato ai piedi del sub-culturale. Tutto ciò che era basso ma genuino è stato rivalutato. Il serio si accompagna al frivolo: Omero con Kate Moss, Kubrick con Bombolo, Mozart con i Righeira.
 

Quest'ultima analisi era già in AristoDem (Ponte alle Grazie, 2013), divertente saggio di Daniela Ranieri dedicato alla evoluzione della specie radical chic osservata nel suo habitat naturale: la terrazza romana. Ranieri torna sui luoghi della ricerca col romanzo Mille esempi di cani smarriti (Ponte alle Grazie, pagg. 540, euro 19,50). Innanzi tutto è chiara una cosa. I radical chic non esistono più, infatti i «terrazzati» oltre a non essere chic, non sono neppure radical.

 

È emersa una nuova classe sociale: «Potenti reali e nominali, fantasmi di Prime repubbliche, e starlette elevate al rango di muse da scrittori fascinosi e brizzolati, mignotte manager... guru del nuovo cosmo internettiano e televisionari-giornalari-attorucoli-poeti-pittori-elevatori-risignificatori del grigiore metropolitano, tutti uniti a dispetto delle differenze che un tempo sarebbero state dirimenti e invece adesso segnavano l'emergere di una nuova classe ironica, post ideologica, e unita dal privilegio».
 

radical chicradical chic

Come vive questa gente? La casa ha una importanza cruciale. «Finto-umile» è la regola da seguirsi, anche nell'abbigliamento. E dunque: soggiorno in stile arte povera, libreria con prime edizioni Vallecchi, Fratelli Treves, Sonzogno. Alle pareti stampe di James Ensor con cornice a giorno alternate a opere prime «di amici che già negli anni Settanta ripudiavano il Novecento». Un tocco etnico, con amache dei caraibi e maschere da mal d'Africa. In tavola, un mix tra cibo equo-solidale, proveniente dal Terzo mondo, e leccornie a chilometro zero.
 

Sulla terrazza di Mille esempi di cani smarriti si dà appuntamento una varia umanità. C'è l'ex fiancheggiatore delle Brigate rosse oggi primario e onorevole del Partito democratico. C'è l'artistoide allergico alla doccia, concettoso perché superficiale, autore di opere insulse ma pretenziose. Ci sono soprattutto la padrona di casa, Luciana, genere maestrina democratica, e il suo punching ball preferito, il quasi marito Antimo, violoncellista mancato. Ci sono poi Cecilia e Franca, due 25enni. Cecilia è figlia di Luciana (non di Antimo) e sembra aver ereditato la certezza di meritare il meglio. Franca, vera protagonista del libro, è l'umile amica di periferia.

DANIELA RANIERI MILLE ESEMPI DI CANI SMARRITIDANIELA RANIERI MILLE ESEMPI DI CANI SMARRITI

 

L'antico «slancio democratico» dei «terrazzati» si è ridotto alla paternalistica accoglienza accordata a Franca. Luciana e amici sono infatti passati da servire il popolo a considerarlo infetto: «Spiace dirlo, ma è la falla nel popolo l'inizio della catastrofe della politica». I «terrazzati» volevano fare la rivoluzione. Ora pensano a come evadere le tasse, mantenendo però un forte senso di superiorità morale nei confronti di chi non la pensa come loro (ovvero di chi non ha i loro stessi gusti in fatto di cultura e cucina). 
 

Ne I dirimpettai (Baldini&Castoldi, pagg. 224, euro 16, in uscita il 25 marzo) Fabio Viola sceglie la strada della satira per ritrarre una coppia «terrazzata» di omosessuali. Entrambi sono destri convinti ma le loro idee politiche hanno importanza fino a un certo punto. Anche per i dirimpettai, casa, abbigliamento e alimentazione sono i veri pilastri della vita. La casa: design minimalista, terrazza multipla e attenzione maniacale alle specie vegetali.

Il cuore dell'appartamento è il mega-schermo OLed 4k, orizzonte di ogni serata. Centrale la palestra, perfettamente attrezzata. Problematico il capitolo cibo. Male i carboidrati. Bene i beveroni proteici o vitaminici. Alcol (molto) solo in caso di crisi. Mai lasciati al caso i dettagli dell'abbigliamento, formale con accessori, a esempio gli occhiali da sole Franklin Aviator di Tom Ford.

 

cover siticover siti

Tablet e smartphone sono il naturale prolungamento dei polpastrelli. Il Vecchio dirimpettaio è un pezzo semi-grosso della Rai, delegato alla supervisione de I fatti vostri di Raidue. Il Giovane dirimpettaio lavora in quella trasmissione. La sua carriera dipende dal Vecchio. Come in Troppi paradisi di Walter Siti, sono molti i personaggi reali evocati in queste pagine, anche se tutti gli eventi narrati sono inventati.

 

corrado augiascorrado augias

Ecco dunque Giancarlo Magalli, Luca Giurato, Adriana Volpe, Violante Placido, Gianni Alemanno, Carlo Cracco, Mara Venier, Carlo Conti. Ci sono poi il capodanno a casa di Fabio Fazio, il backstage di Sanremo con Arisa e Brian May. Corrado Augias è ritratto come un trombone che spara banalità a getto continuo.

 

La coppia è ossessionata dalla domestica, trattata come una schiava, pagata in nero, ritenuta potenzialmente pericolosa per puro razzismo. Salvo scoprire che in effetti la cameriera è al centro di un giro di droga gestito dai narcotrafficanti. Il Vecchio ha una sorella fricchettona, tutta mercatini, agopuntura, ayurveda, tofu, vacanze in Bhutan. Il Vecchio disprezza lei e il resto dell'umanità con una sola eccezione: il figlio, che incontra (quasi) segretamente il martedì sera.

 

MILANO RADICAL CHIC MILANO RADICAL CHIC

Ma anche il figlio diventerà un mostro. I segnali ci sono tutti. Da piccolo si addormentava cullato dalle trasmissioni di Corrado Augias, appositamente registrate. E ora, da ragazzino, parla per citazioni, spesso di Benito Mussolini. La cultura, qui televisiva, è puro cinismo: «La televisione non crea lobotomizzati – spiega il Vecchio alla sorella – sono i lobotomizzati che guardano solo certi programmi, che poi vanno avanti a scapito di altri per semplice selezione naturale... Non c'è un complotto per rendere stupida l'umanità. Funziona così». 
 

FABIO VIOLA I DIRIMPETTAIFABIO VIOLA I DIRIMPETTAI

Il Vecchio e il Giovane trascorrono una esistenza all'insegna della reciproca crudeltà. La coppia omosessuale non è diversa da ogni altra, da quelle ad esempio messe in scena da Daniela Ranieri: c'è un carnefice, c'è una vittima, e il gioco consiste nel fare male all'altro ostentando la massima indifferenza. Siamo di fronte a due libri molto distanti. Mille esempi di cani smarriti è un romanzone: la «antropologia» è la cornice della vicenda di Franca, la satira lascia il posto alla tragedia, lo stile è scorrevole ma elaborato.

 

Esperimento iper-minimalista il romanzo di Viola, che ritrae il mondo della tv con i mezzi espressivi della tv: brevi sketch, dialoghi rapidi, descrizioni-carrellata e silenzi da primo piano. Una sit-com esilarante su carta. In comune hanno una cosa. La (ter)razza padrona ha abbandonato l'ideologia ma ha conservato la ferocia. I «vincenti» e gli (ex) spiriti liberi oggi sono narcisisti senza freni. Incapaci di un vero gesto di violenza, si avventano contro chi si trova a portata di mano: le mogli, le amanti, i figli.

 

 

Ultimi Dagoreport

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…